Coppa del Mondo 2022/2023

Menzione speciale e del tutto personale per il quarto posto dell'amico Marc Rochat, onestamente ho sperato tantissimo per il podio: a parte i primi tre, era stato quello che meglio aveva interpretato il muro.
 
In ottica futura, Cosa fareste se foste Braathen?

Puntare soprattutto su coppette di slalom e medaglie olimpiche/mondiali

Lavorare.per crescere in gigante (e magari anche super g), per essere pronto ad approfittare.di un'annata leggermente più opaca.di Odermatt
È una incognita, ma una incognita che parte da un livello altissimo.
Io tendenzialmente e almeno per un paio d'anni lo lascerei vincere tra i pali stretti e puntare a vincere ancor di più tra i pali larghi. Stop.
A voler strafare si rischia di snaturare gli atleti ...e comunque polivalenti si nasce (parere mio).
Poi si vedrà: se porterà il gigante allo stesso livello superbo dello slalom (e gli manca poco) si potrà pensare al SuperG, ma con estrema misura, perché Braathen è un daredevil, uno che non ha timori e dunque proprio per quello dovrà acquisire parecchia solidità prima di superare i 100 kmh senza farsi male.
Lui, da come scia e affronta le seconde manche, mi pare che proprio non abbia paura di nulla...tonsillite a parte.
 
È una incognita, ma una incognita che parte da un livello altissimo.
Io tendenzialmente e almeno per un paio d'anni lo lascerei vincere tra i pali stretti e puntare a vincere ancor di più tra i pali larghi. Stop.
A voler strafare si rischia di snaturare gli atleti ...e comunque polivalenti si nasce (parere mio).
Poi si vedrà: se porterà il gigante allo stesso livello superbo dello slalom (e gli manca poco) si potrà pensare al SuperG, ma con estrema misura, perché Braathen è un daredevil, uno che non ha timori e dunque proprio per quello dovrà acquisire parecchia solidità prima di superare i 100 kmh senza farsi male.
Lui, da come scia e affronta le seconde manche, mi pare che proprio non abbia paura di nulla...tonsillite a parte.

Concordo!
Prima di iniziare a pensare alla generale, deve mettere fieno in saccoccia in SL, poi chiudersi in sala pesi e iniziare a costruirsi una massa muscolare maggiore... inevitabilmente perderà quell'esplosività da slalom, che ha anche in virtù dei suoi 20 anni, ma che inevitabilmente andrà a ridursi gradualmente (come un centometrista è all'apice della forma fisica tra i 19 e i 25 anni).
Dopo si tratta di costruirsi un fisico da fondista.

Potenzialmente è il prossimo fenomeno tutto tondo, bisogna vedere se poi si diverte pure lui.
 
vi ho fatto questa domanda perché nel 2019 lo vidi vincere con relativa facilità il gigante di coppa Europa di San Vigilio, davanti a Neteland (norvegese sparito dai radar), Windingstad e Brennsteiner. Quell'anno stravinse la Coppa Europa di gigante, con 560 punti davanti a Neteland con 406.
Curioso che nella generale finì quarto con 592 punti, il che vuol dire che o fece solo giganti, o fece male negli slalom. Per la cronaca, a vincere la generale fu Maurberger con 735 punti

Insomma, si direbbe che da "ragazzo" (concedetemi questa licenza) avesse più confidenza con le porte larghe che con i pali stretti.
 

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potrebbe diventare un personaggio alla Bode Miller. Non a caso oltre allo statunitense, cita un bolognese come suo modello. Si profila un bel dualismo, sicuramente mediatico, con Odermatt
Ben venga!!!

 
Non entro mai nel privato degli atleti, mi limito a pensare che in effetti il ragazzo ha un forte personalità.
Direi anche una formazione culturale molto più brasileira che norge,
Da sportivo, però, devo aggiungere che il Janteloven è una colossale cagata, specie nel primo comandamento "Non credere di essere speciale".
È un palese meccanismo di potere, uno schema di controllo dal sapore fascio-stalinista che ricorda da vicino le logiche di dominio individuate da Noam Chomsky
E Braathen ha ragione a ridicolizzarlo.
Non si tratta di esaltare il luogo comune dell'individualismo latino autolesionista contrapposto all'intruppamento nordico decerebrato.
La questione è che per diventare Pelè o Stenmark non solo devi essere speciale, ma devi anche pensare di esserlo.
Cosa ti dà il coraggio di fare un sombrero, un tunnel, uno stop di tacco?
O di boxare a mani basse?
O di spingere al massimo tra i pali della seconda manche convinto che recupererai qualsiasi errore, anche se prima di te sono cascati tutti come birilli??
La convinzione di essere più forte degli altri, quindi "speciale".
Sappiamo tutti e lo abbiamo detto, da atleti o ex tali, che la "testa" è fondamentale.
Dunque come si fa a dire a un ragazzo "Non sei granché, sta' al posto tuo"? E perché? Per fargli venire "il braccino del tennista"?
È una frase da vecchi rincoglioniti ansiosi di non perdere il proprio potere a favore dei giovani.

Per i curiosi, ho copiato gli altri passi di questo strambo codice, che mi era ignoto.

1. Non credere di essere un tipo speciale.
2. Non credere di essere in gamba come noi.
3. Non credere di essere piu' furbo di noi.
4. Non credere di essere migliore di noi.
5. Non credere di sapere piu' di noi..
6. Non credere di valere piu' di noi.
7. Non credere di essere in grado di far alcunché.
8. Non ridere di noi.
9. Non credere di piacerci.
10. Non credere di poterci insegnare qualcosa.

Poi, pare vi sia una ulteriore regola non scritta, oscuramente minacciosa : "Non credere che non sappiamo un paio di cose su di te..."
Va bene come scherzosa affissione per un pub di allegri sbevazzoni (e in fondo spero che lo sia) non come comandamento sportivo formativo per i giovani.
Anche perché poi spingi il Braathen della situazione a farsi le icon sulle unghie tinte di giallo, pur di sbeffeggiarti davanti ai media.
 
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