Beh è un 25% in più di atleti a podio, e un 15% in meno di vittorie a chi ne ha messe in saccoccia di più.
Scusa se è poco, chiaro c’è stata più possibilità per tutti (piu gare), ma chiedi agli altri se preferivano una stagione come la 2018!
A mio modesto parere si è verificata grosso modo la medesima circostanza*.
Una decina scarsa di atleti da podio, tra cui un cannibale di vertice assoluto, un paio a inseguire e gli altri bravi ma legati alla giornata storta dei campioni.
Alla fine, credo che lo sci mondiale sia un po' questo.
Forse è proprio una caratteristica degli sport individuali di alto livello.
Il tennis alla fine ha avuto cicli abbastanza simili: Roger, Rafa e Nole hanno lasciato per anni le briciole agli altri.
Borg, Connors e Mc Enroe, in passato, idem.
La boxe è pure simile ma ha cicli più brevi, poiché il logorio dei campioni è molto più rapido (per ovvi motivi).
In genere un parterre più vasto di aspiranti vincitori coincide con un appiattimento generale poco entusiasmante.
Al pubblico piace tifare e litigare per i super campioni, degli inseguitori se ne fregano un po' tutti.
Perché avviene ciò? Il mio eterno pallino è che vi sono molti più tifosi che veri sportivi.
*In uno sport così legato a circostanze casuali (clima, neve, tracciati, toppate o stato di salute degli avversari), credo che sia difficile stilare classifiche comparative analitiche tra le varie stagioni.