Curiosità geografiche naturali e antropiche - O vero come si divertono i Nerd skifosi

Te dici che un crinale e posto a 2200m di media, con vette (subcrinale lato nord) a 2400-2600 non ostacolerbbe un bel po' di flussi umidi?
Mah, non so, il fatto è che l’Appennino tosco-Emiliano corre da ONO a ESE e tale direzione (secondo me, of course, perché parlo da ignorante) non è certo normale a quella dei flussi umidi più frequenti.
Le cose sarebbero diverse se invece tale settore d’Appennino fosse ruotato tendendo verso una configurazione N-S: allora sì che il versante padano sarebbe apprezzabilmente più secco.

È un po’ quello che succede con i monti della Corsica che fanno da schermo alle perturbazioni dirette verso la Maremma, la quale si trova in una evidente situazione di ombra pluviometrica
Il vento di caduta non ne risentirebbe asciugandosi ancor più in fretta e seccandosi ulteriormente?
Penso di sì
Ammetto che il concetto di Deserto Padano mi era venuto più pensando a degli Appennini nord alti sui 2800-3200m... però penso che un sensibile cambio climatico ci sarebbe anche solo con 3-400m in più...
Ad ogni modo avere un Cimone o un Corno alti tremila metri non sarebbe male!
 
Però l'acqua accumulata sull'appennino oversize e sulle Alpi scenderebbe comunque in pianura.
Non penso sarebbe eccessivamente desertica.
 

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Cambio un attimo discorso. Mi dite cortesemente la vostra opinione su quali sono a vostro avviso i confini dell'Appennino Tosco-Emiliano in senso stretto?
Non ho ancora trovato una definizione ufficiale e la mia personale percezione è che è tosco-emiliano tutto ciò che non è tosco-romagnolo o ligure. Vale a dire che le province interessate dall'Appennino Tosco-Emiliano sono quelle di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Pistoia e Lucca a pieno titolo, come pure Parma, Firenze e Massa Carrara parzialmente. Parzialmente perché parte della provincia di Firenze rientra nell'Appennino Tosco-Romagnolo, mentre parte di Parma e Massa Carrara dovrebbero incombere sull'Appennino ligure. Detto questo, e se siete d'accordo con la definizione della mia percezione, concordate voi sul fatto che la stazione di Zum Zeri rientra nell'Appennino ligure e non in quello Tosco-Emiliano?

EDIT: ci sarebbe anche Prato, che involontariamente ignoro sempre, chi sa perché ...
 
Il confine che io sappia è sulla Cisa a ovest. A est non saprei.
Quindi Zeri è Appennino Ligure.

Mentre tra Mar Ligure e Tirreno il confine è variabile 😬
 
Sul confine occidentale io non ho dubbi: è la Cisa.
Su quello orientale sono invece in grossissime difficoltà. Potrei indicare la Colla di Casaglia, forse.
 
Per me la Romagna inizia col Sillaro, la parlata a Castel San Pietro cambia drasticamente.

Per quanto mi riguarda, la sorgente del Sillaro, posta a qualche km da Piancaldoli (FI), sullo spartiacque Adriatico, ma in territorio toscano, potrebbe essere un buon punto.

Pertanto stabilirei l'inizio dell'Appennino Tosco-Romagnolo al Passo del Paretaio


Chiaramente una mia idea, non so se supportata da altre tesi.

Certo è che andando oltre verso est, si passa già dopo qualche km al Santerno, fiume romagnolissimo. Per me la divisione è da ricercarsi più a ovest. Ma non più a ovest della Martina o della valle dell'Idice, bolognesissima e emilianissima, anche nella parlata appenninica!

Sulla Cisa concordo... almeno finché non la sbancano per togliere la nebbia a Milàn.


Mi aggancio alla domanda con una variazione: se per il sottoscritto il cambio tra un appennino e un altro è netto, per un Toscano come si mette?
Chiaro che Tosco-Emiliano vs Tosco-Romagnolo implica un'unica Toscana, ma è effettivamente così?
Pensando al campanilismo tradizionale di questa regione, mi vien da pensare che vi siano forti differenze di parlata tra un Toscano della Futa o di Firenzuola e uno di Abetone.

E' così? Considerate un Appennino Tosco-Emiliano, uno Tosco-Romagnolo e uno di transizione, Toscobis-Emiliano?
 
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Proprio considerando i confini della Romagna, guardando la cartina, allora penso che sia corretta l’indicazione classica della Futa come passo che divide app. Tosco-E da app. Tosco-R.

Guardando il tutto dal lato sud, ci sarebbe una distinzione tra la sezione dalla Lunigiana alla valle del Bisenzio (tosco-emiliana, costituita essenzialmente da incisioni trasversali alla dorsale principale) e la sezione comprendente Mugello, Casentino e alta Val Tiberina (tosco-romagnola, con valli -almeno le prime due - che si sviluppano parallelamente alla dorsale principale).
Diciamo che da un punto di vista orografico la distinzione c’è; da quello “antropico” non tanto, direi, ma è meglio lasciar parlare i toscani!
 
mi vien da pensare che vi siano forti differenze di parlata tra un Toscano della Futa o di Firenzuola e uno di Abetone.
All'Abetone parlano in modo assai diverso da come parlano a Firenzuola (la Futa lasciamola perdere per il momento ché lì mi pare ci sia solo un bar ristorante) sicuramente perché il grosso della popolazione è un'amalgama di varia montagna pistoiese con un influsso non indifferente del dialetto emiliano di Fiumalbo il quale, dal canto suo, rappresenta già un unicum nel contesto dialettale emiliano (influenze toscane e, mi pare di ricordare, liguri).
 
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Proprio considerando i confini della Romagna, guardando la cartina, allora penso che sia corretta l’indicazione classica della Futa come passo che divide app. Tosco-E da app. Tosco-R.

Mi perdoni... però continuo a nutrire i miei dubbi... non so se sto mettendo in discussioni lavori di una certa importanza, nel qualcaso sarò pronto a cospargermi il capo di cenere, tuttavia non posso ritenere la Futa spartiacque sull'Appennino, dell'Emilia dalla Romagna.

A Est della Futa e dalla valle dell'Idice, del Savena e del Setta, vi sono Loiano e Monghidoro, palesemente emiliani. Anzi... Bolognesi!

A limite si potrebbe estendere la Romagna un po' verso la Raticosa (poco a nord e a monte!, di Pietramala), ma più dal lato Toscano (che quindi poi sarebbe toscano o romagnolo?!), in quanto San Benedetto del Querceto, Monterenzio e Mercatale, sono assolutamente emiliani.

C'è anche da riscrivere una storia sciistica in tal caso: Alberto Tomba, originario di Castel de Britti, è per caso romagnolo?

Mi si perdoni la rozzezza...
Futa.JPG



Rosso e nero sono inequivocabilmente emilia, Bologna città, "A saun stè a la fira 'd san lazèr", brisa "a sun stè a la faira ed san Lazar"
Dal blu a destra, evidenziato in giallo, per me è romagna.

Certamente rimane un grosso interrogativo la zona che tributa all'Adriatico tra la Futa e Firenzuola... ma di fatto è appennino Tosco...
 
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Poi, quando ne ho la possibilità, provo a fare uno schizzo anch’io, anche per schiarirmi le idee: ho l’impressione che la designazione della Futa non sia poi così in contrasto con quanto dice, che non mi permetto di mettere in discussione.

PS: provo molto affetto per l’Appennino tosco-emiliano (anche se, lo ammetto, non tanto quanto l’abruzzese che conosco mooolto meglio): mia nonna paterna veniva dal Frignano, e nonostante l’abbandono da adolescente delle terre natie, ne, ha conservato l’inestirpabile (e bellissimo) accento fino alla morte!
 
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