Le allergie al polline

Io comunque ho sentito (dall'operatrice che faceva il test) che esiste anche allergia alla polvere intesa come granelli non acari, che può esistere anche simultaneamente a quella dell'acaro
È una semplice metonimia, dal momento che la polvere è ciò che si vede, mentre le feci degli acari non sono visibili a occhio nudo. In realtà la polvere può dare solo fastidio "meccanico" (capita anche ai non allergici di starnutire manipolando un oggetto molto polveroso) ma non causare allergia.
Quindi, si tratta di un modo popolare di dire che non ha alcun riscontro scientifico. Del resto, anche il "raffreddore da fieno" non è certo provocato dall'erba tagliata, ma dal suo polline.
 
È una semplice metonimia, dal momento che la polvere è ciò che si vede, mentre le feci degli acari non sono visibili a occhio nudo. In realtà la polvere può dare solo fastidio "meccanico" (capita anche ai non allergici di starnutire manipolando un oggetto molto polveroso) ma non causare allergia.
Quindi, si tratta di un modo popolare di dire che non ha alcun riscontro scientifico. Del resto, anche il "raffreddore da fieno" non è certo provocato dall'erba tagliata, ma dal suo polline.
Ok, il punto è che mia figlia ha un unico sintomo (o quello più frequente) che è la tosse secca, anche di notte. Per quello volevo capire se ci fosse qualcosa che potesse migliorare le condizioni. Chiaramente potrebbero essere anche i pollini che magari restano nei capelli a lungo a darle fastidio, boh.

La spirometria è buona quindi non sembra esserci per ora asma.
 
È una semplice metonimia, dal momento che la polvere è ciò che si vede, mentre le feci degli acari non sono visibili a occhio nudo. In realtà la polvere può dare solo fastidio "meccanico" (capita anche ai non allergici di starnutire manipolando un oggetto molto polveroso) ma non causare allergia.

Quindi ogni volta che si sente dire “allergia alla polvere” si intendono gli acari?

Quindi, si tratta di un modo popolare di dire che non ha alcun riscontro scientifico. Del resto, anche il "raffreddore da fieno" non è certo provocato dall'erba tagliata, ma dal suo polline.

Si, non solo al polline dell’erba stessa, ma anche a tutti i pollini intrappolati in un prato perché depositati li dall’aria e dal vento.

Ps. La stessa cosa succede nella polvere normalmente presente in casa anxhe quando poca. Presenta comunque un deposito di pollini frutto della concentrazione stessa nell’aria nelle giornate in cui si accumula… tra l’altro il primo taglio di erba medica (fieno) si verifica intorno alla fine del picco delle graminacee di metà maggio
 
Ultima modifica:
Io ho un allergia agli occhi, mai identificata (non faccio i test perché tanto riesco a conviverci).
Però non ho allergie che diano sintomi respiratori.
 
Al mattino io apro sempre le finestre appena svegli e la camera di mia figlia essendo quella a ricevere sole per prima lascio quindi a lungo il letto sfatto, che così prende aria e luce.
Ma poi ad esempio nel pomeriggio pensavo di doverlo coprire per evitare che prenda polvere o è inutile?

Sí intendevo proprio questo, alcune ore ... Dipende da esposizione, durata della luce, se lo fai regolarmente qualche ora basta mi concentrerei più so ore/anno che su ore/giorno.


Tu mi dici che la polvere è fuorviante ma perché allora si consigliano anche librerie chiuse rispetto a quelle aperte per evitare accumuli di polvere (facilità di pulizia) anche lontano dal letto?

Perché ciò che trattiene la polvere (libri, moquette.. ) trattiene anche forfora e cellule epiteliali quindi acari o loro deiezioni. La carta è una specie di spugna... Quindi le librerie chiuse rendono più pulito l'ambiente, un po' come chiudere il cuscino nella federa antiacaro.


Io comunque ho sentito ( dall'operatrice che faceva il test) che esiste anche allergia alla polvere intesa come granelli non acari, che può esistere anche simultaneamente a quella dell'acaro, ti risulta?

Mai sentito, può essere boh ... Comunque lo chiamano acaro della p. ma appunto è inesatto tanto quanto polvere è generico. Eliminare la polvere comporta anche ridurre le cellule di cui lui si nutre.


Mia figlia è risultata allergica a 9 sostanze inalanti (su 17), di cui 2 sono acari. La polvere non era tra gli allergeni testati.

Non sono medico (in questo 3d mi pare ci fosse un medico o studente) ma è abbastanza normale, credo, la sensibilità incrociata. Ci si concentra in genere sulle sostanze che danno reazioni piû forti o il cui contatto è difficile da evitare (pollini, piuttosto che crine di cavallo).
Ma comunque affidati fiduciosamente ad un allergologo, che ti spiegherà tutto.
 
Ok, il punto è che mia figlia ha un unico sintomo (o quello più frequente) che è la tosse secca, anche di notte. Per quello volevo capire se ci fosse qualcosa che potesse migliorare le condizioni. Chiaramente potrebbero essere anche i pollini che magari restano nei capelli a lungo a darle fastidio, boh.

La spirometria è buona quindi non sembra esserci per ora asma.
I pollini potrebbero sensibilizzarla di giorno, e poi ha manifestazioni evidenti la notte. Nel caso l'acaro c'entra poco (ossia sono i pollini che la sensibilizzano in dati periodi non l'acaro che è perenne anche se mi pare abbia dei periodi di maggiore vitalità...).
Se così fosse meglio lavorare soprattutto su detti pollini, sempre sentendo il medico.

Si possono anche fare altri test empirici (somministrare broncodilatatore e vedere se tosse cambia) o indurre brevissimo attacco di asma in laboratorio (ci sono gli antidoti!): tutta competenza del medico.
Se non ti convince/spiega, cambia medico!

La reattività ai pollini (e profumi, e detersivi?) potrebbe spiegare una forma di asma così lieve e non perenne che si manifesta con tosse, e quando vai a fare la spiro non noti nulla.
Le forme non gravi sono un po' più rognose da indagare.
Da asmatico ti assicuro che l'attacco d'asma è riconoscibile all'insorgenza da sibili respiratori, difficoltà ad espirare (non inspirare), torace dilatato con spalle elevate. La spiro è caratteristica , che io sappia, nell'asma cronico o BPCO, per forme lievi/occasionali (il classico campeggio 1 volta al mese) dovresti effettuarla sul posto in immediato o al P.S. altrimenti hai poco o nulla.

Altrimenti non avresti tanti atleti giovani eppure asmatici .
Mia personalissima opinione NON MEDICA.
 
Ultima modifica:
1) vai dall'allergologo
2) scopri a cosa sei allergico
3) l'allergologo ti prescrive una cura di iposensibilizzazione (gocce sublinguali quotidiane o, con minor frequenza, normalmente mensile, iniezioni subcutanee)

Non è che così tu dia scacco matto alle allergie, ma ti salvaguardi la salute per un beeeel po' di tempo e impedisci loro di andare a impattare sulle vie respiratorie.
 
Si possono anche fare altri test empirici (somministrare broncodilatatore e vedere se tosse cambia)
Infatti la spirometria che ha fatto comprendeva anche il test con broncodilatazione.
Purtroppo quel giorno lei era senza tosse.
Quindi secondo te lo ha fatto per niente? 🙄

Non riesco a capire come mai nel suo caso il mucco si forma subito nella gola senza vederlo mai uscire dal naso.
Io sono allergica da tanti anni ma ho sempre avuto solo rinite e congiuntivite.
Lei invece subito sta tosse.

Ora a guardare il bollettino dei pollini vedo che gli alberi più attivi sono la Quercia e il Carpino nero, che nel test che ha fatto non erano inclusi. Però essendo positiva alla betulla e ontano, magari lo è anche al Carpino? Che ne dite?
 
Ora a guardare il bollettino dei pollini vedo che gli alberi più attivi sono la Quercia e il Carpino nero, che nel test che ha fatto non erano inclusi. Però essendo positiva alla betulla e ontano, magari lo è anche al Carpino? Che ne dite?
I pollini delle querce (Quercus robur, petrea e pubescens) e del carpino nero (Ostrya carpinifolia) sarebbero blandamente allergizzanti, ma il loro ruolo non sembra sia stato ancora chiarito appieno. Possibilità di allergie incrociate con altri pollini .... prova a dare un'occhiata qui:


 
I pollini delle querce (Quercus robur, petrea e pubescens) e del carpino nero (Ostrya carpinifolia) sarebbero blandamente allergizzanti, ma il loro ruolo non sembra sia stato ancora chiarito appieno. Possibilità di allergie incrociate con altri pollini .... prova a dare un'occhiata qui:


Proprio come immaginavo 🤬
 
Infatti la spirometria che ha fatto comprendeva anche il test con broncodilatazione.
Purtroppo quel giorno lei era senza tosse.
Quindi secondo te lo ha fatto per niente? 🙄

Non te lo so dire, è una valutazione medica questa.

Non riesco a capire come mai nel suo caso il mucco si forma subito nella gola senza vederlo mai uscire dal naso.
Io sono allergica da tanti anni ma ho sempre avuto solo rinite e congiuntivite.
Lei invece subito sta tosse.

Il muco in gola può o scendere dal naso (seni paranasali) quando ti sdrai, invece in piedi non ostacola più di tanto la respirazione.
Oppure si forma nei bronchi (è una delle componenti dell'asma) e diventa difficle muoverlo con la tosse, che sembra secca.


Ora a guardare il bollettino dei pollini vedo che gli alberi più attivi sono la Quercia e il Carpino nero, che nel test che ha fatto non erano inclusi. Però essendo positiva alla betulla e ontano, magari lo è anche al Carpino? Che ne dite?

Però se positiva all'acaro, può essere pure che abbia una reazione nel momento in cui si corica... di giorno sta bene?
Comunque la diagnosi differenziale spetterebbe al medico ... anche pediatra purché esperto.

Non capisco una cosa ... hanno fatto i test OK; ma nessuna prescrizione o suggerimento per ridurre i sintomi e poi indagarne l'eziologia ? E' finita così?
Come dice @Kaliningrad una cosa è il vaccino (che richiede tempi anche lunghi, non è il covid), altra è intervenire sui sintomi che vanno contenuti.
 
Non capisco una cosa ... hanno fatto i test OK; ma nessuna prescrizione o suggerimento per ridurre i sintomi e poi indagarne l'eziologia ? E' finita così?
Subito dopo la visita avevo solo la ricetta per un antistaminico. Le ho dato quello, ma non passava.
Poi dopo qualche giorno ho ricevuto per posta la relazione scritta della visita e lì ho notato che consigliava anche uno spray nasale al cortisone.
Così sono andata con la lettera in farmacia e me lo hanno dato. Dopo un paio di giorni di utilizzo la tosse è migliorata notevolmente. Noto che quando fuori c'è alta umidità sta molto meglio. Quando c'è una bella giornata con sole e un po' d'arietta, parte subito la tosse.
La visita di controllo sarebbe per agosto però se i sintomi persistono interrompendo la cura dopo 2 settimane ci ha consigliato di richiamare.
 
Subito dopo la visita avevo solo la ricetta per un antistaminico. Le ho dato quello, ma non passava.
Poi dopo qualche giorno ho ricevuto per posta la relazione scritta della visita e lì ho notato che consigliava anche uno spray nasale al cortisone.
Così sono andata con la lettera in farmacia e me lo hanno dato. Dopo un paio di giorni di utilizzo la tosse è migliorata notevolmente. Noto che quando fuori c'è alta umidità sta molto meglio. Quando c'è una bella giornata con sole e un po' d'arietta, parte subito la tosse.
La visita di controllo sarebbe per agosto però se i sintomi persistono interrompendo la cura dopo 2 settimane ci ha consigliato di richiamare.
Bisogna infatti fare un po' di esperimenti procedento per tentativi. Gli allergeni spesso interagiscono sensibilizzandoti: sei allergico alla polvere tutto l'anno ma quando arrivano i pollini la situazione precipita.
Ma questo è anche un vantaggio, perché devi penare 2-3 mesi l'anno soltanto.

Mi pare un approccio corretto e prudente, segui le istruzioni ricevute e ne verrai a capo.
 
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