Da dove nasce l'odio per gli sciatori e come si può combattere

Chiedete consiglio ai runner...
O ai pisciatori di cani...
O ai vecchi con la mascherina sotto al naso e la busta della spesa...

Sono stati e sono sotto attacco della pubblica ignoranza da ben prima...
La stupidità non si combatte, l'ignoranza si potrebbe combattere con la cultura, ma prima c'è il muro della stupidità.
Ma sopratutto, la causa principale è l'odio insito nell'essere umano, che quando capita qualcosa di cui non ha controllo, la prima cosa che fa è cercare qualcosa o qualcuno contro cui inveire...

Infine i social... altro che bloccare l'account di Trump, dovrebbero cancellare i social network e ripartire dai discorsi da bar, che con i bar chiusi, avremmo risolto il 70% dei problemi sociali!
 
Questo è il vero punto.
Non è lesa maestà chiudere lo sci.
Così come non era lesa maestà impedire ai runner di uscire a marzo.

Il problema è farlo a ***** di cane, e senza una motivazione plausibile.
Chiudi lo sci e apri i centri commerciali? Perchè? entrambi presentano rischio contagio (sci probabilmente meno), ed entrambi hanno ricadute economiche importanti.

Come premesso sono d'accordo che lo sci rimanga chiuso, il resto lo ho spiegato sotto e, forse mi sono spiegato male, messun complotto solo ideologia...
 
No bhe scusate io di insulti l'anno scorso ne ho presi veramente per aver sciato a febbraio e inizio marzo, peraltro l'ultimo week non presi nessuna cabina ma solo 3 seggiovie e poi ho smesso. Purtroppo, perchè non avrei mai pensato che sarebbe stata l'ultima sciata e non so quando ci potro' tornare sugli sci e se ci torneremo mai.
In un forum di sciatori possiamo dire che ci dispiace?
Che forse lo sci come lo conoscevamo non esisterà piu'?
A me dispiace, se poi vogliamo parlare dei morti ci sta, ma apriamo un altro topic, qui parliamo di un sentimento che riguarda il ns sport non centra nemmeno la politica o il governo parliamo si sci e di sentimenti, ricordi che ci legano a questo sport. Siamo stati additati come untori quando ci sono state un paio di partite di calcio con 80.000 spettatori appicicati e in giro per le città, senza odiare nessuno sport pero' se ci attaccano dobbiamo ripristinare la verità oggettiva non quella di parte. E' vero che poi hanno chiuso gli stadi pero' all'epoca la colpa era degli sciatori. Comunque il passato è passato andiamo avanti.
 
Premesso che la mia astinenza da sci è tale per cui ieri (approfittando di una necessità lavorativa) ho persino fatti sci di fondo, pur di mettere qualcosa sotto i piedi sulla neve - credo di no.
Credo e sono convinto che non ci sia nessun odio per lo sci, come non c'è alcun odio per chi va in palestra e nemmeno per chi nuota in piscina (ricordo che sono tutte attività vietate, per altro pur essendo frequentatore abituale, non ho sentito alcun socio di piscina lamentarsi).
Credo semplicemente, e ne sono convinto, che in una pandemia caratterizzata da un virus che si trasmette per via aere e sia quindi facilitato nella diffusione da situazioni di incontri, incroci, assembramenti, la gestione debba passare per una limitazione di tutte le attività che creino tali occasioni. E questa limitazione debba essere effettuata tramite una valutazione della necessarietà delle attività.
Quindi l'industri è e rimane aperta, la scuola dell'obbligo è e rimane aperta etc.. ( a differenza del primo lockdown indiscriminato).
Poi via via si fa un bilancio.
L'attività sportiva, pur importante, non ha alcun carattere di necessarietà per la società e quindi va in coda tra le cose che devono essere tenute in funzione.
Poi c'è la questione ristori (giusti e dovuti), ma è un altro capitolo.
 
Se da un punto di vista governativo posso capire (non condividere) la scelta resta il fatto che per me la limitazione o il divieto all'attività sportiva è più un limitare un centro di rischio ideologico ed ipotetico più che veramente impattante ed epidemiologico..e l'esempio svizzero è lì a dimostrarcelo
Vietare un runner o uno sciatore in sè è semplicemente una scelta ragionata ma non fondata
Avessimo lasciato e lasciassimo aperta e disciplinata da ora l'attività sportiva sciistica (chiudendola solo nel grande periodo di afflusso di natale come ho condiviso) i nostri numeri pandemici si modificherebbero di pochi decimi
per farvi un esempio ieri hanno multato nella mia regione 4 ragazzi che stavano andando a fare sci alpinismo fuori dal loro comune..oggi quei quattro magari invece che ritrovarsi isolati su una montagna sono chiusi in una casa magari con amici o si stanno dedicando ad altro svago lecito ( del tipo correre assieme nel loro comune)..epidemiologicamente è cambiato qualcosa? nell'altro comune che aveva lo stesso rischio epidemiologico avrebbero incontrato sul monte massimo titty e gatto silvestro..oltre all'orso bruno..decisamente un azzardo da punire e rreprimere..ah non me la menate ah ma poi se si fanno male..se oggi cadono correndo nel loro comune non fa molta differenza
 

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Questo è il vero punto.
Non è lesa maestà chiudere lo sci.
Così come non era lesa maestà impedire ai runner di uscire a marzo.

Il problema è farlo a ***** di cane, e senza una motivazione plausibile.
Chiudi lo sci e apri i centri commerciali? Perchè? entrambi presentano rischio contagio (sci probabilmente meno), ed entrambi hanno ricadute economiche importanti.

Su questo sono d’accordo.
Sul fatto che sia giusto non costruire più impianti di risalita in Italia invece sono in completo e totale megadisaccordo.
 
http://bestroutes.it/ski-haters-alloffensiva-come-e-perche-difendersi/

Prendo spunto da questo articolo su un blog (non sparate sul pianista, è mio fratello ....) e mi chiedo:
- è vero che c'è in atto una campagna contro noi sciatori o abbiamo la coda di paglia?
- e come si può combattere?

Proviamo a stare nei ranghi e vediamo che ne esce.

Conosco tuo fratello come vignaiolo, non sapevo fosse appassionato sciatore.

Non c'è in atto nessuna campagna, siamo sulla stessa barca dei runner prima e poi dei vacanzieri estivi e dei discotecari.

Non c'è niente da raccontare, niente da ridiscutere. Lo sci è uno sport in declino, perché i giovani non hanno soldi per sciare e per far sciare i figli.

Chi vive di sci deve solo sperare negli stranieri.

Il bla bla degli ambientalisti è solo, appunto, un bla bla: gli interessi economici in gioco spazzano via qualunque afflato ambientalista.

A MENO CHE non la si voglia buttare sul complottismo spinto, allora siamo fregati, iniziamo ad allenarci perché il futuro è dello scialpinismo fatto rigorosamente recandosi in montagna con auto elettrica.
 
L'odio nasce parzialmente da questo:

https://style.corriere.it/lifestyle/le-celebrity-che-amano-sciare/

da questo:

283821-201912111112621.jpg



da notizie come questa:

https://www.ilgiorno.it/sondrio/cronaca/valanga-1.5059662

e ultimamente da queste:

https://www.repubblica.it/esteri/20..._austriache_riapre_a_meta_dicembre-275569664/


non se ne esce.... ;)

Vero ma se dobbiamo essere generalisti e semplicistici

Abbiamo questo:

283823-images.jfif


Idem con questo:

https://www.rainews.it/dl/rainews/a...ano-ac83dc74-f717-49da-a88d-b032bcaaa4f6.html

e Ter:

https://tg24.sky.it/cronaca/2020/08/13/coronavirus-croazia-pag-contagi-rientro

RIGHT OR WRONG IS MY PASSION ;)

PS Pozza' piove acqua calla tutta l'Estate
 
Io non voglio entrare in una discorso politico o covidizzante ( scusate è orribile lo so), argomenti che francamente hanno rotto i mie vecchi gioielli di famiglia, se devo commentare l'articolo mi devo limitare al suo contenuto, riguardante l'immogine che questo sport da di sè nei confronti della massa.
Devo dire che lo sci alpino ha perso, rispetto ai più, quell'aura di salubre attività sportiva all'aperto che aveva portato il mio papà a mettermi su due assi di legno e a farmi sciare.
I motivi sono vari, il costo, che ne esclude l'approccio da parte della popolazione togliendogli l'etichetto di sport di massa, l'eccessivo infighettamento delle strutture turistiche accessorie (rifugi, alberghi con spa, ristoranti stellati, ecc) che fanno dire a chi non scia "tu vai a sciare per mangiare e per fare le spa" o altre amenità del genere e, conseguentemente, l'immagine che lo sci ha assunto di turismo per ricchi, perchè è quello che si pubblicizza e non più una attività sportiva che deve essere presa come tale, per il gesto altetico, per la tecnica che è necassaria e per la fatica che comunque si continua a fare sciando - o per lo meno sciando in un certo modo.
Poi c'è la solita logica ambientalista che porta a deminizzare tutto ciò che non è bio , naturale e via dicendo. Occhio non sono certo quello che approva e apprezza certi scempi o impianti installati senza costrutto e senza alcun rispetto per l'ambiente, dico solo che questo aspetto esiete ed incide molto sulla visione che la gente ha di questo sport. Vi racconto un episodio e poi chiudo, la solita chat dei compagni di classe del liceo, quello tutto CAI e ciaspole posta un link per firmare contro una nuova seggiovia al Corno alle scale, 7 o 8 firmano, io domando loro, da quanto tempo non erano saliti al Corno, quanti di loro avevano preso quell'impianto e quanti conoscevano il progetto di ristrutturazione degli impianti. Mi è stato risposto che lo sci alpino rovina l'ambiente e la natura e che per loro si sarebbe dovuto chiudere tutto quanto.
Forse una ristrutturata all'immagine lo sci dovrebbe darsela................
 
Se da un punto di vista governativo posso capire (non condividere) la scelta resta il fatto che per me la limitazione o il divieto all'attività sportiva è più un limitare un centro di rischio ideologico ed ipotetico più che veramente impattante ed epidemiologico..e l'esempio svizzero è lì a dimostrarcelo
Vietare un runner o uno sciatore in sè è semplicemente una scelta ragionata ma non fondata
Avessimo lasciato e lasciassimo aperta e disciplinata da ora l'attività sportiva sciistica (chiudendola solo nel grande periodo di afflusso di natale come ho condiviso) i nostri numeri pandemici si modificherebbero di pochi decimi
per farvi un esempio ieri hanno multato nella mia regione 4 ragazzi che stavano andando a fare sci alpinismo fuori dal loro comune..oggi quei quattro magari invece che ritrovarsi isolati su una montagna sono chiusi in una casa magari con amici o si stanno dedicando ad altro svago lecito ( del tipo correre assieme nel loro comune)..epidemiologicamente è cambiato qualcosa? nell'altro comune che aveva lo stesso rischio epidemiologico avrebbero incontrato sul monte massimo titty e gatto silvestro..oltre all'orso bruno..decisamente un azzardo da punire e rreprimere..ah non me la menate ah ma poi se si fanno male..se oggi cadono correndo nel loro comune non fa molta differenza

D'accordissimo. Ma in Italia, a differenza dell'Austria, secondo me irrealizzabile: perchè lì la densità di comprensori e i kmq del paese sono tali che grossi spostamenti e rimescolamenti di popolazione sono assai minori di quel che sarebbe accaduto qui da noi. In Italia se apri gli impianti devi aprire gli alberghi: lì a sciare ci vai tranquillamente in giornata dove vuoi.
 
quote wellnessgourmet
Non c'è in atto nessuna campagna, siamo sulla stessa barca dei runner prima e poi dei vacanzieri estivi e dei discotecari.

con la differenza però che vacanze estive e discoteche sono state consentite, lo sci ancora No.
 
quote wellnessgourmet
Non c'è in atto nessuna campagna, siamo sulla stessa barca dei runner prima e poi dei vacanzieri estivi e dei discotecari.

con la differenza però che vacanze estive e discoteche sono state consentite, lo sci ancora No.

beh diciamo che la situazione pandemica a giugno (tra benefici del lockdown totale, stagione calda e vita che si svolge prevalentemente all'aperto) non è paragonabile a quella di dicembre / gennaio (piena seconda ondata, stagione fredda, attività prevalentemente al chiuso).
 
beh diciamo che la situazione pandemica a giugno (tra benefici del lockdown totale, stagione calda e vita che si svolge prevalentemente all'aperto) non è paragonabile a quella di dicembre / gennaio (piena seconda ondata, stagione fredda, attività prevalentemente al chiuso).

sì infatti, all'epoca i contagi erano a zero, e ci si era illusi che l'emergenza fosse finita

la non apertura degli impianti da sci nasce soprattutto dalla paura di ripetere, in peggio, una serie di errori fatti la scorsa estate

e sì, evidentemente la lobby degli impianti non è abbastanza potente, ricca e convincente
 
Infatti lo sci è noto sia un'attività indoor.

Hanno paura di sbagliare e di conseguenza è NO su tutto.

Stretta alla movida per esempio...non esiste più nessuna movida, SE NON, quella nei supermarket allora di punta .
 
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