IL PRESIDENTE CAI scopre che le DISPOSIZIONI COVID sono contro la montagna

Nei rifugi CAI come in ogni altro servizio di ristorazione può capitare di mangiare male, bene o benissimo, ma non dipende dal club che non gestisce i rifugi direttamente ma li dà in gestione.

Per il resto chissà quando soci CAI sono iscritti a questo forum e sono fervidi pistaioli.
 
Sai cosa mi interessa se è Rifugio o Albergo-Rifugio, non sono un frequentatore, non pretendo servizi di lusso dal CAI, ma di mangiare almeno discretamnte si, era tutto immangiabile. Quindi la differenza è una questione interna, non ho fatto nessuna figura.Pretendere un cibo accettabile e non immangiabile è troppo? o è troppo borghese?

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Forse ho esagerato ad accostare il CAI a MW, però ultimamente mi sembra che siano maldisposti e non sentito se non nehgli ultimi giorni una voce loro a favore dello sci alpino. È chiedere troppo? Diciamo che tutti quelli, soci del CAI, con cui ho avuto occasione di parlare mi sembravano molto restii allo sci alpino, non solo all'espansione ma anche alle sostituzioni e alla promoz<ione stessa dello sci alpino. Poi che ci siano anche altre anime è possibilissimo, ma perchè si notano solo quelle oltranziste?

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Forse è cambiato qualcosa nel suo dna oppure sono stato sfigato io a incontrare persone che non amavano, è un eufemismo, lo sci alpino. Forse non dovrei fare di tutta l'erba un fascio, ma quando le erbe sono tutte così quelle che ho incontrato.....
Sei stato sfigato.
Organizzano corsi di sci in pista e presciistica da una vita.
Nei corsi di skialp normalmente la prima lezione ti portano in pista.

Poi, se hai mangiato male in un rifugio cai la colpa è solo del gestore. Puoi comunque fare una comunicazione alla sezione cai che ha in gestione il rifugio.

Lasciando stare lo sci, c'è una guerra interna per le biciclette mtb, si parla di migliaia di persone, ognuno ha le sue idee
 
Ultima modifica:
I miei istruttori di Vicenza fanno quasi tutti freeride con gli impianti e molti di loro sono anche mtbiker che girano rigorosamente sui sentieri e magari si fanno una giornata di bike park o di shuttle.

Certo, la base la pensa diversamente da Torti e le opinioni son piú variegate, ma la posizione ufficiale del CAI é piuttosto netta su questi temi.

NO nuovi impianti, SEMPRE, e NO bike park.
Che poi gli iscritti siano piú di buo senso delle 4 mummie che si riuniscono all'assemblea dei delegati é lapalissiano.

Ma son quei disagiati lá che scelgono la linea ufficiale.
 
I miei istruttori di Vicenza fanno quasi tutti freeride con gli impianti e molti di loro sono anche mtbiker che girano rigorosamente sui sentieri e magari si fanno una giornata di bike park o di shuttle.

Certo, la base la pensa diversamente da Torti e le opinioni son piú variegate, ma la posizione ufficiale del CAI é piuttosto netta su questi temi.

NO nuovi impianti, SEMPRE, e NO bike park.
Che poi gli iscritti siano piú di buo senso delle 4 mummie che si riuniscono all'assemblea dei delegati é lapalissiano.

Ma son quei disagiati lá che scelgono la linea ufficiale.

L’importante è che la base la pensi diversamente, perché prima o poi la base diventerà il vertice. Normale riciclo gestioniale
 
La base storica la pensa diversamente. I nuovi adepti, quelli che in un sol fiato si fanno tutti i corsi, si cuciono le patacche e poi scassano la wallera ai conoscenti parlando solo di montagna, son un pelo piú invasati.
 
La foto di Torti vestito da banchiere negli editoriali di Montagna 360 (poi modificata) è stata una delle ragioni per cui l'anno scorso non ho rinnovato, dopo 25 anni, l'iscrizione al CAI.

Le altre ragioni sono già state già citate ampiamente da altri e, al di là del "protezionismo" (che è complesso e importantissimo), si possono riassumere con l'atteggiamento iniziatico di chi indossa i calzoni alla zuava e rimpiange le scarpe di corda. Tutti sintomi, in realtà, di un netto indebolimento della cultura della montagna.
 
L’importante è che la base la pensi diversamente, perché prima o poi la base diventerà il vertice. Normale riciclo gestioniale

questo è difficile, aimè
capiterà prima che arrivi qualcuno che crei una nuova associazione dove si dirigeranno la maggior parte di quelli alla base
tipo se quelli di facebook iniziassero a creare associazioni del genere, contrattando assicurazioni soccorso/infortuni per fare questo tipo di attività, il cai perderebbe ancora altri iscritti
 
E gli sci si comprano lunghi fino al mento. Non vanno sciolinati, che si rovinano le pelli. Sciare in pista con l'attrezzatura skialp é impossibile. La tecnica in pista é completamente diversa da quella scialpinistica.

Eccetera, eccetera....
 
CAI, SAT e compagnia cantante a forza di corrergli appresso sono diventati una frangia di Mw. Ora si stanno pure opponendo alla ristrutturazione delle malghe abbandonate perché potrebbero, forse, fare anche un servizio ai turisti. Robe da caricarli su una barca e lasciarli alla deriva.
Ci vorrebbe una nuona associazione alpinisti a che capisca che le Alpi non sono l’Himalaya o la Patagonia e sono belle proprio perché antropizzate da secoli. E per restare belle necessitano dei montanari. Non solo gli scrittori fighette.
 
I miei istruttori di Vicenza fanno quasi tutti freeride con gli impianti e molti di loro sono anche mtbiker che girano rigorosamente sui sentieri e magari si fanno una giornata di bike park o di shuttle.

Certo, la base la pensa diversamente da Torti e le opinioni son piú variegate, ma la posizione ufficiale del CAI é piuttosto netta su questi temi.

NO nuovi impianti, SEMPRE, e NO bike park.
Che poi gli iscritti siano piú di buo senso delle 4 mummie che si riuniscono all'assemblea dei delegati é lapalissiano.

Ma son quei disagiati lá che scelgono la linea ufficiale.

atz, pure no bike park???

in Francia il bike park porta una quantità di turisti assurda

a les deux alpes, ci saranno il doppio di bikers rispetto agli sciatori in estate :shock:

tra l'altro, i comprensori della grande galaxie che in inverno hanno il settimanale dove puoi sciare ogni giorno in un posto diverso (e già sta roba è una figata assurda), in estate fanno lo stesso col bike park, per cui in una settimana puoi girare: Montgenèvre, puy Saint Vincent, serre chevalier, les deux alpes e alpe d'Huez
 
Se parli con uno del TAM ti dirá non solo no-bike park, ma ti dirá no-trail!
 
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