IL PRESIDENTE CAI scopre che le DISPOSIZIONI COVID sono contro la montagna

solo in parte vero, perché la gente vuole i comprensori grandi, mica quelli piccoli...

Ok, ma se fai fatica a garantire un ritorno economico ad un nuovo impianto anche in un comprensorio grande (e Cime Bianche ne è un esempio...), come pensi di farlo in uno piccolo.
Da amante della montagna (e dello sci di discesa...) dico che Torti ha ragione.
 
perché un impianto in più in un grande comprensorio fa più x%

in uno piccolo fa 10-20*x%

poi vabbè, cime bianche è un tema da no-tutto, non da ritorno degli investimenti....
 
Il CAI Cremona, fino a pochi anni fa, dava i coupon di sconto per sciare al Tonale. Da qualche anno ha smesso (spero non per pressioni dal CAI regionale o centrale).
 
Ma prima di dire che gli esercenti sono quasi tutti in perdita, dare un'occhiatina ai bilanci?

Cime Bianche collegherebbe MRS a Cervinia. E quest'ultima é la societá che fa maggiori utili in Italia. Se MRS si "agganciasse" a quel treno, hai voglia a dire "non si ripagherebbe"

I dubbi sul vantaggio economico dell'operazione sono sul versante alberghi. Gli albergatori della Val d'Ayas temono di perdere gli stranieri, temono che scelgano di sciare nel MRS dormendo a Zermatt, dove i servizi (e l'ambiente) sono di un livello mediamente superiore.
 
Continuo a dire che un comprensorio non va giudicato (demonizzato) solo in base ai suoi impianti.
Senza Miara, Pedagà, ecc. San Vigilio di Marebbe (e cito quello sia perchè lo conosco bene, sia perchè tutti lo consideriamo un posto molto bello) sarebbe un paese da 3° mondo.
Quindi sono d'accordo che un impianto può essere in perdita ma senza di quello il ritorno e l'indotto del paese dov'è ubicato sarebbe 0.

Facciamo un parallelo industriale d'esempio.
Ad Agordo c'è la Luxottica che da da mangiare a migliaia di persone: quelli che ci lavorano, i bar che vivono perchè gli operai e gli impiegati a fine giornata vanno a bersi uno spritz, il grossista di materiale da cancelleria, il meccanico che aggiusta le automobili dei dipendenti che vanno a lavorare e il benzinaio che gli fa il pieno, ecc.
Insomma un indotto da milioni di €.
Se la Luxottica chiudesse (lunga vita a Del Vecchio), Agordo prenderebbe una botta dalla quale sarebbe difficile rialzarsi, non dico impossibile ma tanto difficile.
Luxottica : Agordo = Miara/Pedagà : San Vigilio di Marebbe.

Ciao
 
Ultima modifica:
Il Cai o meglio la SAT trentina che conosco ha varie anime. In Trentino é molto legato con la storia della regione e popolare. Io stesso sono socio pur non condividendo sempre le posizioni. I settori ambientalisti in Trentino sono in forte polemica con la SAT vista come troppo in combutta con la Provincia per valorizzazioni turistiche di malghe in Lagorai dunque dipende dai punti di vista. Invece la SAT si era opposta a alcuni interventi sciistici in Paganella perché avevano distrutto una grotta.
Il piu grosso limite a mio avviso é che é composto quasi esclusivamente da persone anziane poco aperte alle novità. Poi la pandemia ha dato una mazzata incredibile a tutte le forme di associazionismo SAT/CAI inclusa.
 
Ma prima di dire che gli esercenti sono quasi tutti in perdita, dare un'occhiatina ai bilanci?

Cime Bianche collegherebbe MRS a Cervinia. E quest'ultima é la societá che fa maggiori utili in Italia. Se MRS si "agganciasse" a quel treno, hai voglia a dire "non si ripagherebbe"

I dubbi sul vantaggio economico dell'operazione sono sul versante alberghi. Gli albergatori della Val d'Ayas temono di perdere gli stranieri, temono che scelgano di sciare nel MRS dormendo a Zermatt, dove i servizi (e l'ambiente) sono di un livello mediamente superiore.

E' quello che intendo io quando dico che spesso, i collegamenti, sono gli ultimi dei problemi: non dico che in certi casi non vadano fatti, dico che non puoi creare turismo stanziale, anche con un mega comprensorio, se non rinnovi le strutture alberghiere.

Alla gente non piace dormire nelle bettole anni 70-80 nemmeno rinnovate... piuttosto si pende 100€ in più a testa alla settimana per stare in posti oggettivamente BELLI, a costo di prendere uno skibus o 3' di auto ogni mattina!
 
Ma prima di dire che gli esercenti sono quasi tutti in perdita, dare un'occhiatina ai bilanci?

Cime Bianche collegherebbe MRS a Cervinia. E quest'ultima é la societá che fa maggiori utili in Italia. Se MRS si "agganciasse" a quel treno, hai voglia a dire "non si ripagherebbe"

I dubbi sul vantaggio economico dell'operazione sono sul versante alberghi. Gli albergatori della Val d'Ayas temono di perdere gli stranieri, temono che scelgano di sciare nel MRS dormendo a Zermatt, dove i servizi (e l'ambiente) sono di un livello mediamente superiore.

Quella degli alberghi è una delle voci: leggi lo studio di fattibilità.
 
ho letto l'articolo, non ha detto castronerie dai, ed è mesi che nell'ambiente cai si sentono queste cose, si è deciso solo a fare un'intervista...

comunque con l'avvento dei social, per trovare info su percorsi e compagni d'uscita, il cai è proprio a scomparire se il massimo che può offrire con la tessera è l'assicurazione per il soccorso, che posso farmi con dolomiti emergency, ed una rivista che mi parla sempre di mtb in montagna e sempre meno d'alpinismo

spero che per domani abbiano qualche proposta seria e di facile comprensione per l'utilizzo dell'artva, se vogliono risolvere qualcosa...altrimenti meglio così per tutti quelli che sono già ben equipaggiati.. meno gente in giro:TTTT a parte le battute, sta cosa dell'obbligo dell'artva, potrebbe rovinare un bel il comparto turistico montano, in quanto le persone invece di prenderlo, andrebbero magari al mare o semplicemente all'estero


sta di fatto che senza tutti quegl'impianti abbandonati, quanti wlf sul forum non sarebbero esistiti?:PAAUHIHIHI
 
I dubbi sul vantaggio economico dell'operazione sono sul versante alberghi. Gli albergatori della Val d'Ayas temono di perdere gli stranieri, temono che scelgano di sciare nel MRS dormendo a Zermatt, dove i servizi (e l'ambiente) sono di un livello mediamente superiore.

questa cosa mi lascia davvero così :shock:

personalmente mi pare impossibile che accada... non dovrebbe essere il contrario? nel senso: faranno parte di un comprensorio 1000 volte più appetibile di oggi e pertanto attireranno più turisti
 
Sempre più vecchi.
Non una buon prospettiva per il club...
Se non si svecchiano un po’ come format, proposte e impostazione la vedo dura.

Io mi tessero solo per la mia sezioncina che fa delle belle gite alpinistiche e ci sono diversi giovani bravi e entusiasti a portare avanti le attività.

Ma anche le gite alpinistiche stanno diventando una rarità nelle sezioni. Se organizzi solo trekking da pensionati poi c’è poco da stupirsi se i giovani latitano.
Per me da colmare il vuoto dopo l’alpinismo giovanile (spesso ben strutturato): non tutti a quel punto vogliono o possono rivolgersi ai corsi avanzati o comunque anche in seguito essere autonomi per preparazione e compagnia.
 
Li credo dipenda fortemente dalle sezioni.
La mia (una delle due milanesi...) è molto giovane, molto "performativa", e con una didattica con i controattributi.
Di gente giovane ne bazzica tanta, di gente forte, e di gente forte e giovane.
 
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