Sci Alpino 4.0 - Tra ideologie e CENSURA :-O

quindi secondo te uno in cassa integrazione prenotava una settimana in hotel a dicembre?

o uno pagava un hotel per fare snartwork da lì?

cos'è? La a sagra del peperone ubriaco? :TTTT

Ho detto seconde case. Anche una persona temporaneamente in cassa integrazione per motivi di Covid, e c’è ne sono tante, può possedere una seconda casa. E pure chi fa smartworking. Ma tu vuoi solo fare polemica.
 
Ho detto seconde case. Anche una persona temporaneamente in cassa integrazione per motivi di Covid, e c’è ne sono tante, può possedere una seconda casa. E pure chi fa smartworking. Ma tu vuoi solo fare polemica.

scusa, ma quello che fa polemica e sta trollando tutti sei tu

io ho detto che gli hotel sono VUOTI in questi giorni perché è vietato andarci

e questo è un dato di fatto

invece tu hai cominciato ad arrampicarti sugli specchi prima dicendo che prima eravamo gialli. grazie al piffero, PRIMA

e ora cambi discorso e parli di seconde case, quando si stava parlando di hotel
 
Per inciso c'è un fantomatico comitato cime Bianche (composto principalmente da cittadini) che sta facendo di tutto per bloccare un collegamento (Zermatt, Cervinia Monterosa) che porterebbe occupazione e sviluppo economico. Questi predicano la montagna lenta e senza sci....perché il vallone delle cime bianche a loro parere è LORO e solo LORO hanno il diritto e la dignità di disporne.....

Questa foto è Cervinia in questi giorni......senza sci non c'è nessuno. L'economia è in crisi e se continuerà così che ha preso un prestito per sviluppare la propria attività (ristorante, hotel, noleggio, etc.) quasi certamente salterà.....


282706-cervinia-centro.jpg
 

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Come vedi (e come vediamo tutti), alla fine è necessario davvero entrare a fondo nello studio di settore.
Indi ""Economia, ambiente, clima e territorio".
Che, proprio alla luce del tuo ragionamento, si rivela un corso di laurea importante.

Rispetto a quel che dici tu, qualcuno potrebbe obiettare con le parole di Obama "La felicità non si misura col Pil", oppure che sviluppo e progresso non sono la stessa cosa...
ma queste, frasi, per quanto nobili e non prive di buon senso, restano sentenze da forum.
L'importante è lo studio di settore.
La strada non distribuisce lauree, anche se qualcuno sui social si ostina a crederlo.

Complimenti dunque alla tua voglia di analizzare il fenomeno, che andrebbe studiato senza pregiudizi.
Mah, a me questi corsi sembrano sempre "la qualunque".

Si metton nel calderone un sacco di nozioni, di aspetti che meriterebbero da soli un corso di laurea e si producono degli esperti in tutto ovvero in nulla.

Basti pensare al corso in "scienza della comunicazione"
 
In merito al collegamento, citato da bepi, fra i comprensori del Monte Rosa e di Cervina\Zermatt è stato fatto proprio quello che io auspico, un referendum fra la popolazione, che, per i 95%, si è espressa a favore della realizzazione dell' opera.
Ci sarà sempre una minoranza rumorosa contraria al collegamento, l' importante è rendersi conto che vale si e no il 5% dei locali.
 
Per inciso c'è un fantomatico comitato cime Bianche (composto principalmente da cittadini) che sta facendo di tutto per bloccare un collegamento (Zermatt, Cervinia Monterosa) che porterebbe occupazione e sviluppo economico. Questi predicano la montagna lenta e senza sci....perché il vallone delle cime bianche a loro parere è LORO e solo LORO hanno il diritto e la dignità di disporne.....

Questa foto è Cervinia in questi giorni......senza sci non c'è nessuno. L'economia è in crisi e se continuerà così che ha preso un prestito per sviluppare la propria attività (ristorante, hotel, noleggio, etc.) quasi certamente salterà.....

Non commento nemmeno le idiozie di gigiotto: Io sono salito in VdA il 20 (perchè ho la fortuna di essere in smart working da praticamente un anno), i miei parenti no, in parte perchè lo smart è solo per alcuni giorni alla settimana, in parte perchè scoraggiati dalla totale assenza di servizi (in molte stazioni non hanno aperto nemmeno i servizi fondamentali.

Poi, bepi... Pensa che avrei preso il vallone di cime Bianche come un collegamento da NON fare: faraonico, impattante sull'ambiente (e in modo davvero considerevole... cime bianche è una delle rare aree di wilderness in zona) ed ormai assolutamente anacronistico.

Il vallone di cime bianche non è degli ambientalisti, ma non è nemmeno dei locals: è un bene pubblico, e come tale va tutelato.
Peraltro, un conto sono, per dire, i collegamenti al DSS delle valli laterali venete, luoghi davvero in cui c'è bisogno di sviluppo economico. Disfare una valle incontaminata perchè il palazzinaro di gressoney o di cervinia deve comprarsi il secondo Porsche anche no.
 
In merito al collegamento, citato da bepi, fra i comprensori del Monte Rosa e di Cervina\Zermatt è stato fatto proprio quello che io auspico, un referendum fra la popolazione, che, per i 95%, si è espressa a favore della realizzazione dell' opera.
Ci sarà sempre una minoranza rumorosa contraria al collegamento, l' importante è rendersi conto che vale si e no il 5% dei locali.

anche perché si creerebbe uno dei comprensori più vasti e vari, diviso su due nazioni con quindi cucine e attrazioni variegate, montagne e panorami inarrivabili, quote e dislivelli assurdi, sci estivo, eccetera, eccetera

senza nulla togliere all'attuale Monterosa Ski, ma chi è il pazzo che vorrebbe rifiutare questo?

e per UN, e ripeto UN impianto da creare...
 
Non commento nemmeno le idiozie di gigiotto: Io sono salito in VdA il 20 (perchè ho la fortuna di essere in smart working da praticamente un anno), i miei parenti no, in parte perchè lo smart è solo per alcuni giorni alla settimana, in parte perchè scoraggiati dalla totale assenza di servizi (in molte stazioni non hanno aperto nemmeno i servizi fondamentali.

Poi, bepi... Pensa che avrei preso il vallone di cime Bianche come un collegamento da NON fare: faraonico, impattante sull'ambiente (e in modo davvero considerevole... cime bianche è una delle rare aree di wilderness in zona) ed ormai assolutamente anacronistico.

Il vallone di cime bianche non è degli ambientalisti, ma non è nemmeno dei locals: è un bene pubblico, e come tale va tutelato.
Peraltro, un conto sono, per dire, i collegamenti al DSS delle valli laterali venete, luoghi davvero in cui c'è bisogno di sviluppo economico. Disfare una valle incontaminata perchè il palazzinaro di gressoney o di cervinia deve comprarsi il secondo Porsche anche no.

se ben ricordo il progetto, il vallone di cime bianche sarebbe interessato da un solo impianto, senza piste, l’ impatto ambientale non credo che sarebbe devastante.
 
Mah, a me questi corsi sembrano sempre "la qualunque".

Si metton nel calderone un sacco di nozioni, di aspetti che meriterebbero da soli un corso di laurea e si producono degli esperti in tutto ovvero in nulla.

Basti pensare al corso in "scienza della comunicazione"

Perdonami, ma è un po' come dire che studiare medicina generale non serve a niente perché bisogna studiare da infettivologo, chirurgo, neurologo, odontoiatra etc.
Idem per la comunicazione, di cui tutti parlano e ben pochi conoscono.

E' naturale che quei corsi di studi richiedano una specializzazione successiva in un settore elettivo.
Ma se non si conoscono i fondamenti è difficile procedere.
Esattamente come un laureato in giurisprudenza è solo un laureato in giurisprudenza, non un avvocato né un notaio o altro, ma ha (si spera) i fondamenti per specializzarsi nel civile, nel penale, nella consulenza sul diritto di autore, nel diritto del lavoro, nel diritto sportivo o altro.
Anzi, tutto quanto detto e condiviso da quasi tutti, finora, milita nella direzione opposta a quanto affermi: servirebbero studi più intensi nella direzione economia-ambiente e una serie di specializzazioni successive.
Sono studi che dovrebbero essere perfezionati e intensificati, non disprezzati.
 
Perdonami, ma è un po' come dire che studiare medicina generale non serve a niente perché bisogna studiare da infettivologo, chirurgo, neurologo, odontoiatra etc.
Idem per la comunicazione, di cui tutti parlano e ben pochi conoscono.

E' naturale che quei corsi di studi richiedano una specializzazione successiva in un settore elettivo.
Ma se non si conoscono i fondamenti è difficile procedere.
Esattamente come un laureato in giurisprudenza è solo un laureato in giurisprudenza, non un avvocato né un notaio o altro, ma ha (si spera) i fondamenti per specializzarsi nel civile, nel penale, nella consulenza sul diritto di autore, nel diritto del lavoro, nel diritto sportivo o altro.
Anzi, tutto quanto detto e condiviso da quasi tutti, finora, milita nella direzione opposta a quanto affermi: servirebbero studi più intensi nella direzione economia-ambiente e una serie di specializzazioni successive.
Sono studi che dovrebbero essere perfezionati e intensificati, non disprezzati.


mi trovo a metà delle due vostre visioni (tanto ormai il 3d originale è andato in vacca)

la specializzazione a fronte di "un mondo che cambia" dovrebbe essere un punto fermo di un sistema universitario in salute.

Dovrebbe essere il sistema universitario però che modula ed eventualmente rivede l'offerta in base alle prospettive effettive "là fuori", non si può demandare un'analisi del genere a un ragazzino o alla sua famiglia perchè a quel punto si riportano in auge i luoghi comuni del "cosa ha più prestigio" "cosa è redditizio" e si ritorna ad avere miliardi di persone iscritti a 2/3 corsi e tutto il resto derubricato come diploma di serie b.

Io stesso ho dovuto difendere con le unghie e i denti il mio titolo di Laurea Magistrale (Economia Aziendale) da un cambio-nome in corsa, proposto da un manipolo di avulsi dalla realtà che oltre a voler inseguire non si sa quali fantomatici trend del magico mondo del recruiting (ampiamente smentiti poi nel corso della "vita vera") cerca di forzare la specializzazione e ringiovanire un'istituzione con un semplice "restyling" al pezzo di carta che mi viene dato alla fine. Peccato che io non abbia sputato sangue sui libri di innovescion, startappp e marcheting ma su quelli di statistica, diritto ecc. Se mi specializzo lo decido io in cosa.

Le specializzazioni vengano offerte in seguito in un'ottica di "lifelong learning" che da anni viene implementato all'estero. Non creino selve di triennali "vicoli ciechi" per illudere chi si iscrive e l'ego del docente di turno.

Questo discorso avrebbe molte implicazioni anche nell'ambiente montano.
 
se ben ricordo il progetto, il vallone di cime bianche sarebbe interessato da un solo impianto, senza piste, l’ impatto ambientale non credo che sarebbe devastante.

Beh, oddio.
una telecabina in una oasi di wilderness con niente (ma proprio niente...), posizionata in un luogo fortemente antropizzato (abbiamo tutti presente Cervinia...) ha un impatto ambientale notevole, direi...
 
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