Scuola di sci Australiana

Lo vuoi sapere perchè ti piace?
Scia in avanzamento !!!!!!!
Un australiano che scia in avanzamento, haraldiani dove siete vi state tradendo tra di voi!!!!
Nel testo italiano, il termine "avanzamento" nel glossario non esiste. Avere il bacino allineato e non in posizioni strane è, direi, biomeccanica necessaria al esecuzione del gesto. Nulla di piu.
Non è atteggiamento da primi della classe ma semplicemente dati di fatto.
Max che sta bella federazione svizzera ha più vokte detto cge i maestri non hanno l'obbiettivo di sciare tutti uguali come figura e questo dal punto di vista didattico è indubbiamente un male specie per i bambini che ogni volta che cambiano maestro copiano una sciata diversa.
Io parlo di dati di fatto tecnicamente possiamo essere meglio o peggio(Lorenz mi sembra avesse 60 punti,Colombi o Rota giravano sui 15 ),se volessimo confrontare i risultati non dovremmo vedere gli atleti,ma gli allenatori perchè loro sono coloro che rappresentano la scuolq italiana e in coppa mi sembra di vedere che le lingue più parlate sono tedesco e italiano di i glese se ne sente poco...
se gli allenatori rappresentano la scuola italiana allora voglio emigrare. Perchè sono la fetta piu decerebrata e dannosa dello sci in italia.


Comunque, prossimamente (quando torneranno fuori certi argomenti) vi svelo alcune cose che mi ha detto un istruttore nazionale nel paragonare gli australi com noi. Non siamo così diversi!
 
se gli allenatori rappresentano la scuola italiana allora voglio emigrare. Perchè sono la fetta piu decerebrata e dannosa dello sci in italia.

HIHIHI interessante....hai qualche esperienza da raccontare ?

Comunque, prossimamente (quando torneranno fuori certi argomenti) vi svelo alcune cose che mi ha detto un istruttore nazionale nel paragonare gli australi com noi. Non siamo così diversi!

Se lo fai adesso è meglio, dato che c'è una voglia di sciare pazzesca e tutto fa brodo....
 
Io trovo interessante quello che dice , che va abbastanza a sbattere contro le teorie Haraldiane , ma parla più di adattamento a quello che si vuole fare in base agli strumenti che si hanno e alla pista che uno trova....la modalità di transizione da una curva all'altra non è un dogma inviolabile , cosa che invece è per il pmts ( Flex to release) ,ma anche per qualche testone italiano che continua a sostenere la necessità di una verticalizzazione sperando nel contempo di avanzare col bacino rispetto i piedi.....ma fatto salvo il fatto di doversi spingere per farlo , rimane una tecnica che è difficile da gestire .... Molto meglio partire dall'idea di un progetto di traiettoria della grande massa , gestibile a piacere , con l'azione corretta della muscolatura delle gambe che mollano quanto serve, e fino a dove serve ...... Insomma , bravo Lorenz.
 
Parte poi da un presupposto (lo dice a un certo punto) imho molto importante: sciare in campo libero e non tra i pali
 
Non è atteggiamento da primi della classe ma semplicemente dati di fatto.
Max che sta bella federazione svizzera ha più vokte detto cge i maestri non hanno l'obbiettivo di sciare tutti uguali come figura e questo dal punto di vista didattico è indubbiamente un male specie per i bambini che ogni volta che cambiano maestro copiano una sciata diversa.
Io parlo di dati di fatto tecnicamente possiamo essere meglio o peggio(Lorenz mi sembra avesse 60 punti,Colombi o Rota giravano sui 15 ),se volessimo confrontare i risultati non dovremmo vedere gli atleti,ma gli allenatori perchè loro sono coloro che rappresentano la scuolq italiana e in coppa mi sembra di vedere che le lingue più parlate sono tedesco e italiano di i glese se ne sente poco...

Aspetta, specifichiamo.

Quando un maestro del mio comprensorio scia, lo riconosco da come scia. Ognuno dà un'impronta personale al gesto che un occhio allenato sa riconoscere bene. Ovvio, non parlo di tutti i quasi 300 maestri, parlo di quella 30ina di eccellenza tra Comitato Tecnico, Demo Team, Maestri "top".

Anche i miei colleghi riconoscono me. Sono sicuramente aiutati dall'altezza, ma succede spesso.

Quando però si insegna, le linee guida sono rigide, e quando si parla di bambini fino ai ragazzi sono RIGIDISSIME, quasi un libro stampato da ripetere. Fortunatamente le variabili da applicare sono talmente tante che essere ripetitivi è impossibile, e questo al cliente piace molto - e noi lavoriamo per far divertire le persone.

Quindi separiamo il maestro "che scia" e il maestro "che insegna". Uno dei nostro sciatori più forti scia in libero in una maniera pazzesca, da sbavo, ma quando insegna si mette in "modalità maestro" e scende diversamente.

Se vi interessa, è lui:

https://fb.watch/1HJdwTDoY8/
 

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HIHIHI interessante....hai qualche esperienza da raccontare ?
Diciamo che con l'esperienza dello stelvio potrei aprire un intero forum:TRUZZ:


Se lo fai adesso è meglio, dato che c'è una voglia di sciare pazzesca e tutto fa brodo....

Io trovo interessante quello che dice , che va abbastanza a sbattere contro le teorie Haraldiane , ma parla più di adattamento a quello che si vuole fare in base agli strumenti che si hanno e alla pista che uno trova....la modalità di transizione da una curva all'altra non è un dogma inviolabile , cosa che invece è per il pmts ( Flex to release) ,ma anche per qualche testone italiano che continua a sostenere la necessità di una verticalizzazione sperando nel contempo di avanzare col bacino rispetto i piedi.....ma fatto salvo il fatto di doversi spingere per farlo , rimane una tecnica che è difficile da gestire .... Molto meglio partire dall'idea di un progetto di traiettoria della grande massa , gestibile a piacere , con l'azione corretta della muscolatura delle gambe che mollano quanto serve, e fino a dove serve ...... Insomma , bravo Lorenz.

Ecco un po si ricollega a quello che dice fausto. A me era sorto due volte il dubbio se effettivamente il nostro cambio è tanto diverso dal loro. La prima è quando mi era stato fatto vedere che nel punto cambio degli spigoli sia "loro" che "noi" siamo nel punto della curva in cui siamo piu corti. Quindi gia quando pensavo che il cambio di Lorenz fosse quasi in assorbimento a differenza di noi ("vieni su e avanti") sbagliavo (e lui stesso nel video lo dice). Poi il dubbio mi è esploso quando mi hanno detto per L7 di "richiamare i piedi, un po come gli australiani". Aaaaaaa, dopo questa ho dovuto chiedere appunto ad un istruttore nazionale allora che cavolo cambia tra loro e noi? Noi subito dopo il cambio, che parte comunque dai piedi, cerchiamo subito di mettere la chiappa sul nuovo esterno e poi ad inclinare con le ginocchia (è una cosa rapidissima e troppo visibile, ma è molto da sentire). "Loro" prima buttan giu le ginocchia e poi la chiappa gia si troverà sul nuovo esterno (gli esperti pmts come fausto mi diranno "hai scoperto l'acqua calda"). Quindi non facciamo le cose troppo diverse ,ma solo invertite in un tempo brevissimo. Anzi per certi sciatori (es. chi si vuole alzare lunghissimo prima ancora di aver cambiato spigoli) conviene pensare di fare come gli australi piuttosto che complicarsi la vita con sto bacino. Non so quanto mi sono spiegato, è piu facile da far vedere che da scrivere

p.s. siamo tutti nella stessa barca con la voglia di skiare... e pensare che ora come ora avrei dovuto fare 20gg in senales....
 
Da quello che hai scritto in pratica facciamo i movimenti l'uno l'opposto dell'altro, che alla fine in tutto il mondo i movimenti sono quelli era credo chiaro a tutti perchè il corpo ano quello , però da un punto di viata didattico non dare mai l'imput di stare allineati piedi,spalle,bacino a inizio curva non è sbagliato o per lo meno limitante?
Salti 20 giorni di senales? Sboccia con i soldi risparmiati:PPINK

Per Max il mio commento riprende una tua risposta o ad Ace65 o a sperem i quali criticavano il fatto che i maestri italiani sciino tutti uguali(appena ho il computer sotto lo metto) e tu dicevi che la differenza di forma non è sbagliata se non porta ad errore.
 
Da quello che hai scritto in pratica facciamo i movimenti l'uno l'opposto dell'altro, che alla fine in tutto il mondo i movimenti sono quelli era credo chiaro a tutti perchè il corpo ano quello , però da un punto di viata didattico non dare mai l'imput di stare allineati piedi,spalle,bacino a inizio curva non è sbagliato o per lo meno limitante?
Risposta facile, dipende. Non per forza sono il problema principale da correggere (specialmente le spalle, ciò che avviene sopra è sempre conseguenza del sotto anche negli errori) o l'aspetto che l'allievo necessita per progredire. E comunque gli allineamenti sono cose difficili da notare a livello di sensazioni, non penso di parlare solo per me in questo. Quindi chiedere di porre l'attenzione su cose simili potrebbe distrarre
 
Risposta facile, dipende. Non per forza sono il problema principale da correggere (specialmente le spalle, ciò che avviene sopra è sempre conseguenza del sotto anche negli errori) o l'aspetto che l'allievo necessita per progredire. E comunque gli allineamenti sono cose difficili da notare a livello di sensazioni, non penso di parlare solo per me in questo. Quindi chiedere di porre l'attenzione su cose simili potrebbe distrarre
Bhe ci sono strategie, poi parliamoci chiaro stiamo parlando di cose che comunque prima di capirle l'allievo di strada ne ha fatta, pensa alla puntata, in quanto se li farmi sulle piste ti saprebbero dire a cosa serve davvero?
 
Ecco un po si ricollega a quello che dice fausto. A me era sorto due volte il dubbio se effettivamente il nostro cambio è tanto diverso dal loro.

Non è il nostro cambio ad essere diverso, sono le loro curve ad essere diverse, e curve diverse richiedono cambi diversi. Lo scopo del video di Lorenz era spiegare proprio questo. Quando McG fa la serpentina con le nostre traiettorie è costretto a sciare con il nostro cambio, con pochissime differenze. Una cosa molto interessante che dice Lorenz è che lui "non scia quasi mai tra i pali". La loro è una sciata non di derivazione agonistica. Dice anche che se devi sciare tra i pali è più efficiente un cambio con maggior innalzamento del bacino.

Il punto non è come sciano loro, tanto noi non scieremo mai come loro. Il punto è cosa NOI dobbiamo fare. Qual è il modo migliore per insegnare il cambio?

Il nostro che prevede di essere completamente distesi prima di attaccare la curva, e quindi fare tutta la curva dall'inizio alla fine in piegamento?

O il loro che prevede di essere piegati in fase di cambio e di estendere nella prima parte di curva?

In realtà Lorenz nel video dice che bisogna saperli fare entrambi. Quindi a questo punto la domanda è: quale bisogna imparare prima? Quale bisogna prendere come "standard"?

Il fatto che Lorenz si sia sentito in dovere di specificare molto chiaramente nel video che "it's important to clarify it's not an absorbing the pressure, nor a retraction movement" significa che anche "loro" stanno capendo che parlare di flex to release porta con se il rischio di insegnarlo male, comportando cedimenti e
arretramenti. E lui non è nemmeno un portavoce della PMTS!

Ho discusso con un canadese fanatico della PMTS per tutto il week end su questo tema. Discussione molto costruttiva che mi ha fatto capire molte cose.

Se volete darci un'occhiata, ho commentato il video di Lorenz ieri sul canale.

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Diciamo che con l'esperienza dello stelvio potrei aprire un intero forum:TRUZZ:

p.s. siamo tutti nella stessa barca con la voglia di skiare... e pensare che ora come ora avrei dovuto fare 20gg in senales....

Perché non puoi? Atleti master con la FISI agonistica si stanno allenando adesso...

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Lo posto più che altro perché cinematograficamente parlando è un gran bel video... enjoy!

Lorenz è sensibilmente indietro rispetto a suo cugino McG, secondo me uno dei suoi limiti è il fatto di essere troppo allineato con le spalle e il bacino in fase di fine curva/cambio e poco indipendente di gambe (è molto compatto, un po' "monoblocco"), questo rende difficoltosa la fase di svincolo, rimane "incastrato" a fine curva, per "venire via" infatti è costretto ad utilizzare la doppia puntata perchè necessita di un grande impulso verticale, non avendo creato quasi alcun tipo di dissociazione.

Quando fa le sue curve naturali tutte sugli spigoli, tutto bene, quando deve ridurre la fase di vincolo con un approccio più agonistico la differenza con McG diventa molto più evidente, tipo qui:

https://www.youtube.com/watch?v=Uewv2eLwKAk&t=695s&pbjreload=101

a 11'' McG fa una serpentina commovente mentre Paul a 11'28'' decisamente più umana.

Questo è un limite della fase di cambio fatta / insegnata in questo modo? Secondo me potrebbe essere. McG si adatta e cambia completamente modo di sciare, Paul non ci riesce altrettanto bene.
 
In realtà Lorenz nel video dice che bisogna saperli fare entrambi. Quindi a questo punto la domanda è: quale bisogna imparare prima? Quale bisogna prendere come "standard"?

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C'è uno standard?
secondo me no. O meglio, c'è ma è diverso per ogni sciatore in base alle proprie caratteristiche ed abilità. Poi però essendo meglio saperli fare entrambi, se ci si "fossilizza" solo su uno, l'apprendimento dell'altro sarà piu facile o piu difficile?
mannaggia, solo a pensarle ste cose la :MONKEY è esplosa
 
Anzi per certi sciatori (es. chi si vuole alzare lunghissimo prima ancora di aver cambiato spigoli) conviene pensare di fare come gli australi piuttosto che complicarsi la vita con sto bacino. Non so quanto mi sono spiegato, è piu facile da far vedere che da scrivere

L'argomento è interessante perché in effetti molti sciatori livello 5 fanno fatica a "venire via", magari hanno un attacco curva perfetto, ma poi rimangono incastrati nella vecchia curva per troppo tempo, quindi non riescono a generare quella fase di float descritta da Lorenz come "state of suspension".

La soluzione è flettere la gamba esterna? Secondo me no. Se fletti la gamba cedendo alle forze crei solo un ribaltamento molto rapido del bacino, creando la classica sciata PMTS dove sei sempre sugli spigoli e manca completamente la fase di float. Ti piace? Ok, vai per la tua strada, convinto.

Se invece vuoi una sciata più "convenzionale", la chiave è capire come generare quel "picco" di forza centripeta per deformare gli sci e una volta che l'hai capito, allora sarà relativamente facile sfruttare questa forza per farti "proiettare" dentro la fase di float. In tutto questo le gambe piegate o estese come si collocano?

L'ha spiegato molto bene LeMaster con il suo solito approccio pragmatico da ingegnere: finché vai piano, viene naturale estendere in fase di cambio "amplificando" la virtual bump, quando inizi ad andare forte, ti rendi conto che decolli, e allora inizi ad assorbirla.

Io l'ho notato di brutto facendo slalom con i pattini: se vai piano e provi ad assorbire in fase di cambio, non ti riesce, è assolutamente innaturale e inefficace. Quando inizi a spingere per davvero, ti viene naturale assorbire, altrimenti non ci stai dentro.

Fateci caso: come sono da vedere, gli sciatori PMTS di livello intermedio, che vanno a velocità media o bassa? Come sciano gli sciatori fanatici del flex to release quando dimostrano i livelli intermedi? Fanno il cambio da basso? Uhmmmm...
 
Ho discusso con un canadese fanatico della PMTS per tutto il week end su questo tema. Discussione molto costruttiva che mi ha fatto capire molte cose.

Se posso chiederti, è per caso il tipo di "Effective Skier" (nonchè il "razie" che scrive su più di un forum d'oltreoceano)?

Lorenz è sensibilmente indietro rispetto a suo cugino McG, secondo me uno dei suoi limiti è il fatto di essere troppo allineato con le spalle e il bacino in fase di fine curva/cambio e poco indipendente di gambe (è molto compatto, un po' "monoblocco"), questo rende difficoltosa la fase di svincolo, rimane "incastrato" a fine curva, per "venire via" infatti è costretto ad utilizzare la doppia puntata perchè necessita di un grande impulso verticale, non avendo creato quasi alcun tipo di dissociazione.

Al di là del fatto che concordo con questo tuo giudizio, può essere che Lorenz sia in parte condizionato dal fatto che si allena a lungo per i campionati giapponesi dove mi sembra che quel tipo di allineamento sia richiesto?
 
Se posso chiederti, è per caso il tipo di "Effective Skier" (nonchè il "razie" che scrive su più di un forum d'oltreoceano)?

Beccato! ;)

Al di là del fatto che concordo con questo tuo giudizio, può essere che Lorenz sia in parte condizionato dal fatto che si allena a lungo per i campionati giapponesi dove mi sembra che quel tipo di allineamento sia richiesto?

Tutto può essere... Ovviamente tutti siamo condizionati da quello che facciamo maggiormente, che ci renderà più forti in un tipo di sciata o in un tipo di curva, e carenti in altre.
 
Nel testo italiano, il termine "avanzamento" nel glossario non esiste. Avere il bacino allineato e non in posizioni strane è, direi, biomeccanica necessaria al esecuzione del gesto. Nulla di piu.

se gli allenatori rappresentano la scuola italiana allora voglio emigrare. Perchè sono la fetta piu decerebrata e dannosa dello sci in italia.


Comunque, prossimamente (quando torneranno fuori certi argomenti) vi svelo alcune cose che mi ha detto un istruttore nazionale nel paragonare gli australi com noi. Non siamo così diversi!

auauau mi è venuto in mente subito un allenatore .... scherzo eh ! lui è il top .....

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counque wel , ultimamente anche in Italia ho visto dei cambi un po' più schiacciati , a metà tra i due ....
 
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