Che bello questo video. Si vede un grande (ex) atleta che ancora si diverte a sciare, dimostrando che per raggiungere certi risultati, oltre alla tenacia, ci vuole anche la passione.
Piuttosto sulla questione allenatori........non è il sistema di formazione sbagliato, entrano in gioco tanti fattori, prima di tutto quello economico.
Se un allenatore federale viene stipendiato con 20000 euro l'anno e se lo stesso allenatore ne va a guadagnare 30-40000 allenando i ragazzini dello sciclub (mettiamo una media di 2000 euro a ragazzino per 15 ragazzini + trasferte, etc. etc), mentre se vado un pò oltre confine (Francia, svizzera o atleta singolo) guadagno molto di più, ma non approfitto dell'opportunità di guadagnare meglio?
Dai, uno dei principali problemi è proprio lì. E i nostri tecnici, infatti, spesso allenano all'estero.
Riguardo l'ingresso degli atleti nelle squadre........
Nel 1982 la coppa italia fu vinta da un giovane ragazzo di Ovindoli, tale Carlo Bianchini. Fino ad allora la vittoria del circuito dava di diritto l'accesso alla nazionale maggiore per andarsi a giocare le proprie carte in qualche gara di cdm.
Carlo aveva battuto atleti forti, ma per rendergli la vita un pò più complicata la federazione decise di cambiare i criteri di ammissione alla nazionale per non vedere perso un posto a vantaggio di un ragazzo che veniva da un comitato minore. Non lo so se Carlo avrebbe sfondato e il dubbio è rimasto anche a lui, resta il fatto che dopo essersi costruito la chance di giocarsi le sue carte gli hanno cambiato le regole del gioco in corsa.