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è chiaramente una giacca urbana

per fare il tratto tra la metro e il negozio in centro dove hai appuntamento con le amiche è perfetta
 
La settimana scorsa ho comprato i pantaloni in Beta SV e li ho immediatamente testati in ghiacciaio.
Mi sono trovato benissimo: alti a coprire la pancia (mio punto debole col freddo), con le bretelle fisse, leggeri che non sento di averli addosso.
Fin tanto che faranno capi così, continuerò a comprarli.

Come già detto, ben venga poi che facciano anche capi casual da città.
:D
 
Chiaramente giacca urbana manco per niente.

Potrebbe esserlo (Arc’teryx e Norrona si sono date anche alla linea city per allargare il proprio mercato... lo sci è e sarà sempre più in crisi) ma potrebbe essere anche un sottoguscio termico tecnicissimo in Primaloft o similare da usarsi in accoppiata con lo strato impermeabile antivento oppure singolo quando lo strato esterno non è indispensabile.

La sciancratura non ne fa un capo esclusivamente cittadino: le linee femminili sono quasi tutte sciancrate.
 
Chiaramente giacca urbana manco per niente.

Potrebbe esserlo (Arc’teryx e Norrona si sono date anche alla linea city per allargare il proprio mercato... lo sci è e sarà sempre più in crisi) ma potrebbe essere anche un sottoguscio termico tecnicissimo in Primaloft o similare da usarsi in accoppiata con lo strato impermeabile antivento oppure singolo quando lo strato esterno non è indispensabile.

La sciancratura non ne fa un capo esclusivamente cittadino: le linee femminili sono quasi tutte sciancrate.


l'importante è non farsi portare dalla sciancratura ma deformare,:D:D:D
 

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Come scritto già in questo post, per me vestirsi "tecnico" in città è un po’ da, come si dice in perugino "ucelli"...:D
In città uno si deve "vestì per benino" e, soprattutto, deve capire che non serve a nulla la taspirazione, poiché in città non devi correre, altrimenti arrivi al lavoro o riunione che puzzi di cane.
Da noi, generalmente, coloro che nel tempo libero girano in città in pedule ramponabili e shell, sono quelli del CAI, quelli del CNSAS, o altri con barba capello bianco arruffato ed idee un po'... "naturasì" :HIP

Poi ognuno fa come vule, chiaro, certamente molto meglio un outfit tecnico, che panta-tuta adidas rigata stile pusher... HIHIHI
 
Ultima modifica:
è chiaramente una giacca urbana

Neanche un po', la Atom non è nata come giacca da città, ma la uso tranquillamente anche in contesto urbano. Il design è bello e la giacca è comoda come una felpa.

Però la nuova immagine che Arcteryx vuole comunicare fa proprio vomitare e ammetto di non aver comprato più nulla da loro a favore di Patagonia.
 
boh, io non la userei per andare sulla tavola, quindi la vedo come giacca urbana :D

del resto io due giacche ho e due ne concepisco, mica ne ho di più HIHIHI

e ne ho due, solo perché sciando anche in vialattea mi prendo tanto di quel grasso che cola nelle giornate di neve che non potrei stare con una giacca unica
 
Teniamo sempre presente che Arcteryx non è più quella di 20 anni fa, da essere una piccola compagnia semiartigianale che fece della ricerca il suo punto forte e che produceva tutto in canada, ora è sostanzialmente un brand di un grande gruppo cinese che usa membrane commerciali e che produce 500 diversi articoli in cina, vietnam, bangladesh...

E se 20 anni fa era paragonabile a patagonia, ora sono due cose molto diverse, per etica, identità aziendale e filosofia.
 
Tipici alpinisti che vanno a fare l'Eiger...


AGGGGGHIACCIANTE!

Peccato era un bel marchio. Sicuramente il prodotto rimane molto buono, nulla da dire, certo vedere questa contestualizzazione dello stesso, mi fa passare la voglia di acquistare.

UN BREND per chi ha la MINI COUNTRYMAN e va all' aperitivo in stile URBANFIGHETS (NON NULLA CONTRO CHI LA MINI, CHE è UNA BELLA MACCHINA, MA POCO CENTRA CON LA VECCHIA ARC TERYX)

io sono un fedele di Patagonia per i materiali riciclati e per la garanzia 10 anni. e servizio post vendita eccezionale.
 
Teniamo sempre presente che Arcteryx non è più quella di 20 anni fa, da essere una piccola compagnia semiartigianale che fece della ricerca il suo punto forte e che produceva tutto in canada, ora è sostanzialmente un brand di un grande gruppo cinese che usa membrane commerciali e che produce 500 diversi articoli in cina, vietnam, bangladesh...

E se 20 anni fa era paragonabile a patagonia, ora sono due cose molto diverse, per etica, identità aziendale e filosofia.

A me però onestamente la qualità dei capi, perlomeno quelli più "pro", non pare diminuita affatto.
Ho una Alpha AR e ne sono contentissimo: due amiche hanno comprato su mio consiglio la combo Atom + Beta AR e ne sono contentissime.
Per quanto mi riguarda i tagli e i tessuti sono decisamente meglio di quelli di Patagonia, specie sugli shells.
Sui midlayer... se ne può parlare.
 
Per esempio io con Patagonia mi sono trovato malissimo. Ma sarà sicuramente un caso isolato.

Il rischio dei duri e puri è che non riescano a sopravvivere.

Io dovevo proprio cambiare giacca TNF (una vera mer@a) ed il pantalone Patagonia: penso salterò stagione visti i presupposti.

Pensavo proprio ad Arc’teryx vista l’eccellente riuscita con mio figlio che è un testatore eccezionale (mette a durissima prova qualsiasi cosa, financo un coltellino svizzero) ma affascinato da BC (mi piacciono le linee un poco meno i colori e i suoi prezzi). Rimane sempre Norrona... ma rispetto ad Arc’teryx non riesco ad trovarla dal mio nuovo pusher.

Le altre mi convincono meno e per trovarle dovrei sbattermi più del sopportabile.
 
A me però onestamente la qualità dei capi, perlomeno quelli più "pro", non pare diminuita affatto.
Ho una Alpha AR e ne sono contentissimo: due amiche hanno comprato su mio consiglio la combo Atom + Beta AR e ne sono contentissime.
Per quanto mi riguarda i tagli e i tessuti sono decisamente meglio di quelli di Patagonia, specie sugli shells.
Sui midlayer... se ne può parlare.


ma io non ho scritto infatti che è diminuita la qualità, parlo solo della comunicazione, anche io ho prodotti arteris

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Per esempio io con Patagonia mi sono trovato malissimo. Ma sarà sicuramente un caso isolato.

Il rischio dei duri e puri è che non riescano a sopravvivere.

Io dovevo proprio cambiare giacca TNF (una vera mer@a) ed il pantalone Patagonia: penso salterò stagione visti i presupposti.

Pensavo proprio ad Arc’teryx vista l’eccellente riuscita con mio figlio che è un testatore eccezionale (mette a durissima prova qualsiasi cosa, financo un coltellino svizzero) ma affascinato da BC (mi piacciono le linee un poco meno i colori e i suoi prezzi). Rimane sempre Norrona... ma rispetto ad Arc’teryx non riesco ad trovarla dal mio nuovo pusher.

Le altre mi convincono meno e per trovarle dovrei sbattermi più del sopportabile.

certo. io sono molto sensibile all' ambiente e se posso, prendo roba che inquina meno per essere fatta.
e Patagonia offre un super servizio post vendita. a me ha cambiato prodotti da 700 euro di listino dop 5 anni di utilizzo, sostituiti con modelli nuovi - sistemato piumini ogni estate a fine uso, sistemato pantaloni sbragati da ramponi..
se solo avessi avuto altri brend, avrei buttato tutto ogni volta..

arc teryx è super sul taglio, è vero. mia moglie ha la giacca da freeride , molto bella. e veste bene.
 
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