Gli attacchi con piastra sganciabile cambiano lo sci ?

Alla fine della "superpippa ing", mi sembra che la differenza tra gli interventi sia più nella lunghezza che nella sostanza.

Gli attacchi (ibridi e non) che usano i pin anteriori in discesa non hanno precarico longitudinale(forward pressure o spinta in ita) semplicemente perchè non serve a nulla,anzi. Il precarico longitudinale è necessario sugli attacchi alpini perchè il vincolo anteriore è labile, ovvero la papera dello scarpone è libera. Il vincolo si realizza quando la talloniera è abbassata(stop posteriore), ma deve essere applicato un carico longitudinale affinchè il grado di libertà si consideri vincolato in entrambe le direzioni. La spinta ha veramente poco a che fare con il comportamento del sistema scarpone / attacco /scarpone, eccezion fatta per il suo scopo primario, ovvero tenere la papera dentro il puntale.

Forse l'unica cosa su cui non siamo d'accordo è che il precarico non serva negli attacchi a pin. Infatti è stato introdotto non solo su attacchi "ibridi" (tecton e kingpin), ma anche su attacchi con talloniera a pin (vipec, G3 ion, e almeno alcuni dei modelli radical). Anche su un attacco alpino il precarico non serve soltanto a tenere lo scapone nell'attacco (basterebbe il semplice contatto a sci non deformato).

La sensazione di code poco efficaci di cui parli per gli attacchi a pin potrebbe essere dovuta al trasferimento delle forze poco efficace dovuto al gap di 5mm (più che alla distanza tra i pin posteriori), che secondo me resta più una necessità ereditata dal passato (dovuto alla mancanza di elasticità) che un pregio o una soluzione scelta per garantire la deformazione. Senza numeri alla mano, si resta però nel campo delle opinioni (o delle ipotesi, se preferisci).

Poi quale sistema sia "meglio" dipende da come si scia e da che sensazioni si ricercano. E mi sembra che sulla scelta per chi è più orientato alla discesa siamo d'accordo.
 
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