Slow Ski, solo passato o anche un futuro?

Erano in molti con gli sci, le fiaccole le daranno durante la cena credo. Io vedendo gente prendere la funivia con gli sci dopo l'ora di chiusura ho timbrato lo stagionale (immagino che i giornalieri non valessero piú) e sono entrato in funivia. Poi ho chiesto all'addetto come mai la funivia funzionava ancora e mi ha detto che era per la cena e che io dovevo scendere subito, seeee come no! HIHIHI
 
spero che tu sia consapevole che quell’articolo, come dice nelle prime 3 righe, non l’ha scritto Gogna.
Non lo commenta nemmeno
Lo ospita solo.

Quindi cospargiti il capo di cenere perché
Hai scritto una cosa che non c’entra niente.
Nonche una cosa idiota.

fai dietrofront con un minimo di serietà e un po’ meno qualunquismo
Mangiato pesante?

Leggo spesso sia lui che i suoi "ospiti" che le campagne che sponsorizza...

E ripeto, é un autoreferenziale innamorato del passato che tinteggia sempre a colori bellissimi.

Un Celentano, insomma.
 
Io non capisco perchè per ogni cosa bisogna sempre dividersi tra guelfi e ghibellini.

A me piace il tantissimo il Dolomiti superski, così come (fatte le debite proposrzioni) piace Roccaraso: grandi comprensori tutti collegati con impianti moderni (quasi sempre e quasi tutti) dove svariare su pistoni larghi e comodi.

Sono favorevolissimo ai collegamenti tra versanti, specie se fatti cum grano salis, senza troppe devastazioni.
Servono, poche chiacchiere, perchè difficilmente uno altrimenti va a farsi settimane bianche dove sciare sempre e solo su due piste.

Ma, per le uscite in giornata, adoro anche le stazioncine minori. Parlando da appenninico Campo Stella, Campo Imperatore, la Majelletta (solo skilift... il che fa una discreta selezione :TTTT) voglio provare ancher Pescocostanzo, Campo di Giove, ecc.
Le adoro davvero: spesso, se salgo durante un weekend, mi capita di decidere all'improvviso di cambiare destinazione e andare a fare un giorno in santa pace, con meno gente, dove fermarmi a parlare con l'impiantista, il direttore. gli addetti ai rifugi, che ti sorridono e hanno il tempo di rilassarsi appresso a te, piuttosto che sentirmi sempre e solo parte di un ingranaggio che deve girare in fretta.

Il mondo è bello perchè è vario e a me piace variare: trovarsi solo pieste strapiallate, sempre più spesso tutte uguali, impianti da 10 posti col wifi dove finisci a usare lo smatphone e non guardi neanche più fuori, può rassicurare molta gente e indubbiamente funziona.
Però non vorrei che il mondo dello sci finisca per diventare come le catene dei centri commerciali: puoi visitarne 100 iun 100 città diverse, troverai gli stessi negozi e persino la stessa disposizione interna.
Ogni tanto, fa bene anche andare dal panettiere e/o dal pizzicagnolo sotto casa, e scambiarci due chiacchiere, senza l'ansia che ci siano 30 persone dietro col numeretto che ti intimano di sbrigarti. E mi dispiecerebbe che chiudessero perchè poi sarebbe allucinante fare 15 km per andare in un posto dove devo trovare parcheggio per comprere due panini e due etti di prosciutto.

Ecco con lo sci è la stessa cosa; a volte hai voglia solo di un "panino al prosciutto". E non ti va di far la coda.
 
Ricordo male o qualche anno fa una piccola stazione appenninica aveva fatto quello che l'autore dell'articolo sognava? Una giornata free rider per pochi... forse era Prato Spilla?

Comunque a Lizzola dopo il fallimento della precedente gestione è una cooperativa a gestire gli impianti. Spesso da 1500 (Campel) a 1200 (paese) non battono la pista "per lasciare la possibilità a chi vuole provare il free ride di farlo in tutta sicurezza" (ipse dixit).

A Frabosa una monoposto c'è ...ancora operativa.

Io ho preso quella del Valgussera di Foppolo ma sinceramente non la rimpiango, a parte che per la spettacolarità del tracciato (a un certo punto saliva in mezzo a un ripidissimo canalone).

So fare piegamento e distensione e forse qualche volta ancora viene utile la vecchia tecnica, ma non vedo niente di glorioso nel "portare un amico inconsapevole su da un pendio dicendogli falsamente che è facile, salvo poi ridere di lui quando scende senza cognizione di causa" rischiando di far male a se stesso o ad altri, poveretto, avendo come unica colpa, quasi a mo' di stimmate, quella di poter andare a sciare solo alla domenica.

A cosa serve esaltare un tale "sciatore della domenica", se non a far sentire snob quelli che lo additano come tale, potendo essi andare a sciare anche dal lunedì al venerdì?
 
Qui dentro si parla tantissimo di nuovi collegamenti, ci si esalta sui nuovi progetti, specie se i sedili sono riscaldati, musicati, massaggiati!
Si sogna sui fotoinserimenti di infrastrutture futuristiche...
Si bacchetta chi non deforma lo sci e si lascia condurre dalla sciancratura, chi non segue il binario, chi non ama il barrato...
Si impreca contro l’insufficienza del servizio a fronte del prezzo pagato, si condanna chi ingiallisce la neve nei boschi...

Una volta esisteva anche un altro approccio, é tramontato per sempre o tornerà?

https://www.gognablog.com/lo-sciato...2S_PzBPU85LeLbySTHdaHWaunYg1MVjSC5VENpSyFo3Oo

Premesso, come è già stato scritto, quell'approccio esiste ancora e nessuno ti bacchetta se non segui le nuove regole dato che ognuno è libero di sciare dove e come meglio crede. Quello che non sopporto è essere bollato come pollo da batteria se scio con casco, maschera ad alto contrasto e sci sciancrati ultraperformanti. A mio avviso l'unico pollo è colui non accetta il cambiamento inevitabile delle cose, e non solo in ambito sciistico.
 
Se uno ha un'azienda qualunque che investe in innovazione tecnologica e ricerca e il mercato lo premia è un genio.
Mi pare che nello sci sia successa la stessa cosa visti i numeri di crescita e sviluppo dei territori in cui si è investito.
Poi come accade anche in altri settori ci saranno sempre i nostalgici che guardano al passato, come gli appassionati di fotografia con le reflex, di auto e moto d'epoca, etc...
Entrambi hanno le loro ragioni e possono benissimo convivere. L'errore secondo è pretendere che il moderno debba dimenticarsi del passato, o il vintage che vuole cambiare il moderno per riportarlo all'antica.
Che facciano sta pista non battuta con impianto di risalita monoposto in legno, poi ogni utente deciderà dove andare.
P.S. se però dobbiamo rimpiangere le origini dello sci bisogna tornare al motivo per cui venne all'esistenza; come mezzo di trasporto sulla neve dei contadini, boscaioli, cacciatori, nei territori di montagna in inverno. Quindi bisognerebbe togliere anche la monoposto in legno...
 
si stava meglio quando si stava peggio perche avevamo 40 anni di meno

tutto il resto sono pugnette

:PPINK

Condivido in pieno!
Giacca imbottita, sci 80 mm al centro sciancrati, attacchi salomon co 3 kg di bca alpine trekker nello zaino, scarponi ‘gara’... crosta portante o 5 cm di powder, ma un entusiasmo che ti travolgeva. :HIP:HIP:HIP:HIP:HIP:HIP
Oggi siamo vestiti come la vetrina di Conrad a Garmisch, ai piedi abbiamo super fat rockerati da 600g con gli atk, pero... stiamo a scrivere sul forum per hé non c’è powder...
:checepossofa::checepossofa::checepossofa::checepossofa::checepossofa::checepossofa::checepossofa::checepossofa::checepossofa:
 
Decisamente meglio oggi, abbigliamento confortevole, più caldo e soprattutto più leggero, scarponi come pantofole, sci più facili, neve sempre al top, indipendentemente dal meteo, parlo della pista, fuori non mi interessa. Nei rifugi si mangia meglio, impianti veloci, nulla mi fa rimpiangere il passato se non l'età. Per il resto non c'è paragone. Oggi 100 volte meglio.
 
Non tutto mi fa preferire l’oggi.
Avvicinarmi alla montagna con una scimmia da dormire solo un’ora la sera precedente, ed una grossa alea di mistero su quali condizioni troverò, una carica frammista a paura, il fatto che sta per cominciare qualcosa che forse sarà una nuova avventura, ma potrebbe rivelarsi anche una fregatura. Il mangiar bene in baita passa non in secondo piano, ma proprio non sfiora minimamente la mente.

Un avvicinamento al Plan al trentesimo giorno di hp e cielo terzo, non è esattamente la stessa cosa, so esattamente cosa mi aspetterà e la notte prima dormo sonni tranquilli, sognando tutt’altro... magari un deep powder day a Ladurno, non so... :D

Premetto che non sono stato mai né al Plan né a Ladurns, però ho una fervida immaginazione... HIHIHI
 
Guarda il lago positivo: oggi puoi sognare Gloria Guida e la Fenech ANCHE la notte precedente la sciata, in passato avresti saltato uno o due appuntanenti potenziali.
 
Ricordo male o qualche anno fa una piccola stazione appenninica aveva fatto quello che l'autore dell'articolo sognava? Una giornata free rider per pochi... forse era Prato Spilla?

Pescocostanzo lo ha fatto almeno un paio di volte.

Una volta AD APRILE :TTTT anche Monte Piselli e qualche altra volta che il gatto non funzionava :TRUZZ::TRUZZ::TRUZZ::TRUZZ::TRUZZ: .

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Articolo letto più o meno tutto: condivido solo qualcosina sulla "velocità", il resto mi sembra un delirio a partire dal discorso sul casco, la ricerca della solitudine e blablablabla le solite cose dalla montagna per una elite autoproclamata.
 
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