Troppi sciatori ubriachi. in Austria si dimette direttore degli impianti

Basta andare a sciare a Viola St.Greé ... o a Spiazzi di Gromo... o a Colere... lì non si vedono stranieri ciucchi nè di giorno nè di sera. Neanche italiani ciucchi, almeno sulle piste. E neanche italiani sobri, tante volte. Solo tu e la pista, almeno nei giorni infrasettimanali.
In quei frangenti il più grande pericolo per te stesso... sei tu.

E al ritorno si comprano salumi, formaggi e ... vini (per chi torna dal cuneese). Eventualmente ci si inciucca a casa.
 
Comunque ieri sera pensavo a come sono cambiati i tempi...
Da ragazzo quindi negli anni 90, ricordo quando molti miei amici facevano gli impiantisti e andavano a mangiare in pausa pranzo in baita, i giovani si bevevano un quartino, magari due, e un paio di grappe, i più anziani, compreso il direttore delle piste, andavano di doppio litro. E se non ti bevevi almeno tre bicchieri di vino, al tavolo con loro non ti sedevi.
In ogni casetta di punta c'era un armadietto con fornelletto da campeggio, moka, e un ampio assortimento di zuccherini, amari, genepy e grappe.
Più di una giornata di brutto tempo l'ho passata la dentro a bere per ore...

Era la normalità, un po' come era la normalità guardare i film di lino banfi con le te_te della fenech...
Adesso tra moralizzatori social, salutisti e runners, #metoo, e direttori che si dimettono perchè ci sono troppi ubriaconi, inizio a pensare che una volta o non si sapeva quel che succedeva, o abbiamo disimparato a godere dei vizi senza esagerare troppo, o quel che oggi è considerato esagerare, una volta era considerato il minimo sindacale.
 
Indubbiamente la proposta di vietare la vendita di alcolici nei rifugi è provocatoria ed irrealizzabile, però si potrebbe cercare di dare delle regole, a Roma hanno vietato la vendita degli alcolici dopo un certo orario ( mi sembra le 24 ) e la sera devono comunque essere somministrati in contenitori di plastica, questo perchè, sempre più spesso, in alcune zone della movida cittadina ( ad esempio Campo de Fiori ) a tarda sera si scatenavano risse furiose fra ragazzotti romani, turisti etc. che finivano sempre a bottigliate e bicchierate in testa. Bisogna ammettere che questo provvedimento ha avuto un certo effetto, le risse non sicuramente diminuite così come i feriti gravi, logicamente ci sono controlli e multe per gli esercenti che non rispettano le prescrizioni.
Nei rifugi si potrebbe vietare la vendita di alcolici e superalcolici almeno al mattino, per consentirla poi dell' ora di pranzo in avanti, per lo meno cerchi di farli arrivare alle 13:00 sobri, se poi ti massacri in rifugio dopo la chiusura impianti, scendi a piste chiuse ( che è comunque vietato ) sbronzo e ti schianti contro un larice..... è solo selezione naturale.
Oltretutto questi divieti si possono istituire con delle ordinanze comunali ( come è accaduto a Roma ) e quindi potrebbero essere istituiti solo dove venissero ritenuti necessari a causa del ripetersi di episodi spiacevoli causati dagli ubriaconi.
Che poi bisognerebbe agire a livello culturale per far capire ai ns. ragazzi che la cultura dello sballo non ti porta da nessuna parte è sacrosanto e su quello credo che siamo tutti d' accordo.
E' vero, le regole ed i divieti sono antipatici, sono sicuramente una limitazione della libertà personale ma le libertà dobbiamo meritarcele e quindi se ti consento di bere senza limiti devo poter confidare nel tuo buon senso.
 
Eliminare seggiovie e cabinovie riscaldate con wifi, ripristino obbligatorio skilift e ancore con risalite non battute da gatti ma con solo le due strisce del primo che sale, basta piste infrocite e millerighe, più ghiaccio e gobbe per tutti.

Seeeee, tu pensa che lunedì scorso, che faceva caldo, le piste la mattina erano di marmo, e a prato in zona conca, visto che la gente andava a lamentarsi ovunque per le piste ghiacciate, hanno dato una fresata alle piste subito dopo l'apertura, logicamente con il caldo che faceva non ha tirato quindi alle 10 era tutto sfatto, mentre quelle due o tre piste che non han fresato sono migliorate ora dopo ora e alle 13.00 erano ancora dure mentre quelle fresate erano una merda... il tutto per 4 merenderos incapaci e senza lamine...
 
Se fosse stato in Italia lo avrei anche giustificato: ubriachi per disperazione per mancanza di Powder, collassati a centro pista come se non ci fosse un domani, dopo tre mesi di smarronamenti sugli spigoli...HIHIHI
Ma in Austria Cavolo... un po' di fluffa di recente l'hanno presa, stessero calmi non si accontentano mai!!!!:evil:
 

.

Comunque ieri sera pensavo a come sono cambiati i tempi...
Da ragazzo quindi negli anni 90, ricordo quando molti miei amici facevano gli impiantisti e andavano a mangiare in pausa pranzo in baita, i giovani si bevevano un quartino, magari due, e un paio di grappe, i più anziani, compreso il direttore delle piste, andavano di doppio litro. E se non ti bevevi almeno tre bicchieri di vino, al tavolo con loro non ti sedevi.
In ogni casetta di punta c'era un armadietto con fornelletto da campeggio, moka, e un ampio assortimento di zuccherini, amari, genepy e grappe.
Più di una giornata di brutto tempo l'ho passata la dentro a bere per ore...

Era la normalità, un po' come era la normalità guardare i film di lino banfi con le te_te della fenech...
Adesso tra moralizzatori social, salutisti e runners, #metoo, e direttori che si dimettono perchè ci sono troppi ubriaconi, inizio a pensare che una volta o non si sapeva quel che succedeva, o abbiamo disimparato a godere dei vizi senza esagerare troppo, o quel che oggi è considerato esagerare, una volta era considerato il minimo sindacale.

Mi hai fatto tornare in mente quando, da ragazzo, a Camporotondo ( AQ ) cuocevamo i panini con la scamorza e la salsiccia sulla stufa a legna della baita alla base degli impianti ed Ornello ( il gestore ) e Roberto ( il maestro ) tiravano fuori vino rosso e grappa per tutti, però non vedevi quelle orde barbariche che scendono preicolosamente senza controllo, sicuramente ora c'è molta più gente sulle piste e certe cose non possono più accadere.
E' anche cambiato il concetto di responsabilità, negli anni 70\80 se un tizio si addormentava in pista e veniva battuto a millerighe dal gatto si diceva ca**i suoi, se accade ora il direttore degli impianti, il gestore degli stessi ed il gattista finiscono sotto processo.
 
Seeeee, tu pensa che lunedì scorso, che faceva caldo, le piste la mattina erano di marmo, e a prato in zona conca, visto che la gente andava a lamentarsi ovunque per le piste ghiacciate, hanno dato una fresata alle piste subito dopo l'apertura, logicamente con il caldo che faceva non ha tirato quindi alle 10 era tutto sfatto, mentre quelle due o tre piste che non han fresato sono migliorate ora dopo ora e alle 13.00 erano ancora dure mentre quelle fresate erano una merda... il tutto per 4 merenderos incapaci e senza lamine...

Uguale uguale due domeniche fa.... per fortuna i merenderos solitamente sono in minoranza e normalmente si resiste! :TTTT


P.s. Quando faceva freddo direttamente nei gabbiotti con stufa e boccioni....
 
Vivadio la montagna (in tutte le sue forme ed esperienze) è ancora uno di quegli ambienti in cui non è richiesta:
- patente
- permessi
- abilità specifiche
- obbligo di essere accompagnati


Mettere divieti alle attività da fare in montagna, o banali regolamentazioni ad minchiam, significherebbe il fallimento di questa società.


Insegnare la cultura dell'andar per monti, parlare ai propri FIGLI e non instagrammarli, parlare ai propri amici e non MESSAGGIARLI, raccontare esperienze proprie e altrui, solo questo può far cresce un popolo di homo videns, abituato a non pensare MAI, drogato del SEMBRARE e che non sa più ESSERE.

Non pensiamo di eliminare morti o incidenti in montagna, non succederà mai.

Ci sarà sempre la guida iper esperta che avrà la sfiga, il turista che commetterà l'imprudenza, tutto sta in che messaggio passa a chi rimane qui, fortunato o meno, a vedere da fuori le cose spiacevoli che accadono.


Continuare a volere la montagna (tutta, estiva, invernale) per la massa, continueremo ad avere problemi, perché la massa non avrà mai una percentuale di gente con sale in zucca, vagamente simile a quella di chi invece è appassionato e acculturato.


Per questo il primo problema da risolvere è sta nella testa di chi VA IN MONTAGNA, prima di chi ci lavora!

Magari mettere il ritiro dello skipass oltre un certo tasso alcolemico non sarà la soluzione del problema, ma intanto funge da deterrente, in una situazione di contratto di compravendita di servizio in cui chi vende mette le SUE regole.


Sicuramente vietare la vendita di alcool nei rifugi in pista, NON SERVE A NIENTE E A NESSUNO.
 
Seeeee, tu pensa che lunedì scorso, che faceva caldo, le piste la mattina erano di marmo, e a prato in zona conca, visto che la gente andava a lamentarsi ovunque per le piste ghiacciate, hanno dato una fresata alle piste subito dopo l'apertura, logicamente con il caldo che faceva non ha tirato quindi alle 10 era tutto sfatto, mentre quelle due o tre piste che non han fresato sono migliorate ora dopo ora e alle 13.00 erano ancora dure mentre quelle fresate erano una merda... il tutto per 4 merenderos incapaci e senza lamine...

Infatti... 30-40 anni fa chi sciava sapeva sciare. Oggi anche da sobri sono pericolosi, figurati ciuchi. Gli sci girano da soli, ma poi partono.
 
Discutere sui massimi sistemi, democrazia, libertà personale, libertà altrui etc. è un confronto interessante ma abbastanza vano.

Tutto giusto/sbagliato a seconda delle circostanze dell'evento e individuali.
Usiamo un altro punto di vista,

Se la situazione non cambia, andremo incontro sicuramente ad una abolizione dell'alcool in baita (o al bombardino controllato tramite ski pass, uno e basta), al velox sulle piste, insomma al Grande Fratello dello sci (e mi riferisco a Orwell, non agli scemi dello schermo). Lo sci diventerà esaltante come un karaoke estivo insieme ai pensionati del Lido Conchiglia.

E se ciò scattasse non potremo far nulla di nulla, tranquilli, come nulla si è potuto fare verso i limiti di velocità in autostrada, il casco in moto ed altre misure preventive.

Perché sono sicuro che prima o poi ciò scatterà? Perché la rissosità giudiziale dell'italiano medio è cresciuta verticalmente. Si fa causa all'ospedale e al medico, al giornale e al giornalista, al docente e alla scuola...

Quando i gestori si vedranno subissati di cause legali (e accadrà...) magari class action pilotate da associazioni di utenti perché non hanno bloccato in tempo l'ubriaco/tossico/scemo in pista, e la Cassazione stabilirà che la sicurezza in pista è responsabilità del gestore a 360°, ricorreranno a misure drastiche.

Quegli stessi gestori che ora godono per il denaro speso dal panzone in baita, metteranno sul piatto i risarcimenti ...e alla fine pagheremo tutti per colpa dell'idiota addormentato al centro pista.

Quali misure preventive possiamo invocare a tutela dei nostri figli (che tanto noi siamo tutti Clark Kent invulnerabili...), con la tenue speranza di esprimere un movimento di opinione?

Almeno il ritiro dello SkiPass per un periodo di tempo commisurato al pericolo espresso. Almeno il sequestro dell'attrezzatura personale e il divieto di affitto comunicato ai noleggiatori. Almeno una multa pesantissima (da riscuotere subito per gli stranieri).

All'oligarca russo habitué cortinese ciò farà un baffo a torciglione...ma per il 90% degli altri sciatori si tradurrà in fifa.
Almeno, hoc est in votis.

Secondo me, la gentaglia è sensibile solo nel portafogli. Arresti, calci nel fondoschiena e frustate col gatto a nove code servono a nulla.
 
pensate che ieri a Crissolo una signora con le ciaspole che prendeva la seggiovia si è lamentata che alla seggiovia non c'era abbastanza neve!!!!!!!HIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI, si gira e mi chiede come mai non c'è neve? ...signora lo guarda il meteo?...comunque non si preoccupi su la neve c'è.....:PAAU suma bin ciapà....

Uguale uguale due domeniche fa.... per fortuna i merenderos solitamente sono in minoranza e normalmente si resiste! :TTTT


P.s. Quando faceva freddo direttamente nei gabbiotti con stufa e boccioni....
 
Mad, purtroppo per come si è evoluta la montagna ha bisogno della massa, le stazioni sciistiche sempre più grandi, per sopravvivere, hanno bisogno di sempre più incassi e quindi ci si porta di tutto.
Creare una vera cultura della montagna è basilare ma difficile, chi viene a sciare per pochi giorni l' anno non avrà mai un grande interesse, così come è difficile fare i controlli sulle piste, servirebbero migliaia di carabinieri, poliziotti, finanzieri, a questo punto se il problema è l' alcol cerchiamo di limitarne la diffusione vendendone di meno. Sono sicuro che chiunque su questo forum ha visto gente completamente sbronza alle 11 del mattino sciare pericolosamente, cercare di farli iniziare a bere più tardi e quindi di meno credo sia corretto e quindi ti vendo alcolici solo da pranzo in poi, in questo modo non crei un grande danno ai rifugisti e cerchi di limitare la presenza di ubriaconi.
 
se per assurdo ci fossero divieti e pene severe per l'alcool in pista in tutti i paesi alpini, l'Italia sarebbe INVASA da tutti quelli che prima andavano a ubriacarsi nelle località degli altri paesi alpini.


In Italia non servono nuove leggi ma serve applicarle. In svizzera se sgarro mi fanno molto male, in Italia no. Il problema è che in un paese di impuniti quasi tutti gli italiani hanno qualcosa per cui dovrebbero pagare, e nessuno osa perciò pensare di applicare davvero le leggi.
 
Detto tutto questo... negli ultimi 10 anni scio in media 25-30 giorni all’anno in Italia, Francia, Svizzera, Austria e faccio veramente fatica, tranne una o due volte dopo pranzo a vedere questi mitologici panzoni con gli Stockli race ai piedi andare dritti buttando giù gli altri. Lo dico sinceramente. Invece bambini e ragazzotti e qualche fidanzata che scendono con le gambe larghe da un muro ghiacciato frenando male a spazzaneve ne vedo tantissimi.

Quindi... non è che si stia esagerando con questa storia del alcol in pista?

Insomma l’articolo parla di gente che sale apposta di sera per mangiare ed ubriacarsi nei rifugi... non di attività durante il giorno.

Sono sincero... sto veramente cercando di ricordarmi degli episodi specifici.
 
Top