Troppi sciatori ubriachi. in Austria si dimette direttore degli impianti

Un mondo fatto di divieti non toglie il problema, anzi in questo caso fatto di una zona grigia tra la NON ILLEGALITA' e L'USO SBAGLIATO, crea solo più problemi a gestirla e controllarla -> crei un divieto = devi avere le risorse (€€) per controllare che sia rispettato.
Puoi creare però una regola facile da rispettare e un pelo più facile da controllare.

Serve consapevolezza (di quello a cui vai incontro) e cultura (far in modo che sia più gente che is chieda "perché lo faccio?").

Non so Mad, non sono convinto.
Va benissimo creare cultura e consapevolezza, ma ci vogliono anni, se non decenni, in cui si dovrebbe perseguire con coerenza e perseveranza politiche adeguate, anche culturali.

Anche il modello repressivo (ti tolgo lo skipass) non serve per la prevenzione, ma, come detto, solo a erogare una sacrosanta e doverosa punizione. Però il problema resta: l'ubriaco che ha fatto del male a qualcuno (anche a se stesso) i danni li ha già fatti.
Se anche ne prendono due al giorno su 100, gli altri 98 continueranno a sfondarsi credendo che tanto a loro non accadrà mai nulla.

Ora come ora impazza la moda (piuttosto profittevole per gli operatori) della vacanza da sballo, con orride esibizioni di turisti ai quali dello sci, in realtà, frega poco o nulla e la cui massima aspirazione parrebbe esser quella di ballare alticci e sudati fuori dai rifugi.

A fronte di un turismo di questo tipo, peraltro portato a camionate dai tour operators ... che quello promettono e quello erogano, tu puoi fare tutte le distinzioni del mondo, ma la cruda realtà quella è e quella è destinata a rimanere (magari non in tutte le stazioni, ma certamente in tutte quelle in cui questo genere di turismo impazza) . E nessuno avrà mai interesse a contrastarla, perchè genera denaro facile.

Peraltro, controllare se un rifugio in quota abbia alcolici/superalcolici è cosa semplicissima: il problema vero, casomai, è che un divieto del genere toglierebbe una bella quota di profitti a chiunque gestisca un rifugio in quota.
Roba politicamente ed economicamente indigesta.

Quindi non credo affatto che ci sia nessuno che andrà a prevedere divieti del genere: teniamoci gli imbriachi, però poi chi ritiene che il modello attuale vada bene, eviti di lamentarsi se lo travolgono....

Aggiungo che non ho nulla di male contro chi si prende la birretta, il bombardino, o il bicchiere di vino... lo faccio anch'io. Poi però mi fermo li e torno a sciare.
Possiamo anche raccontarci che tutti sappiano fermarsi a una bicchierata (anche due, magari spalmate in una giornata) ma lo sappiamo che non è vero.
 
Dissi molto tempo fa che sarei favorevole al divieto della vendita di alcolici in quota....
é vietato drogarsi, in quota e altrove, ma chi vuole si droga, é vietato guardare il cellulare mentre guidi, ma la gente lo fa, TUTTI!
sono vietate un sacco di cose, ma fino a quando non si controlla e non si sanziona, ci sará sempre qualcuno che non rispetta divieti, leggi ed educazione.
invece di aggiungere divieti, forse, sarebbe bene far rispettare le tante leggi che giá esistono, se uno sta in pista dopo la chiusura, che sia sano, drogato o ubriaco, commette un reato, basterebbe controllare e cose del genere non avverrebbero, e chi invece beve un grappino in relax a fine giornata senza far danno a nessuno, sarebbe libero di continuare a farlo.
 
é vietato drogarsi, in quota e altrove, ma chi vuole si droga, é vietato guardare il cellulare mentre guidi, ma la gente lo fa, TUTTI!
sono vietate un sacco di cose, ma fino a quando non si controlla e non si sanziona, ci sará sempre qualcuno che non rispetta divieti, leggi ed educazione.
invece di aggiungere divieti, forse, sarebbe bene far rispettare le tante leggi che giá esistono, se uno sta in pista dopo la chiusura, che sia sano, drogato o ubriaco, commette un reato, basterebbe controllare e cose del genere non avverrebbero, e chi invece beve un grappino in relax a fine giornata senza far danno a nessuno, sarebbe libero di continuare a farlo.

Paragone non attinente: la droga non è in vendita nei rifugi (casomai uno se la porta da casa...).

I superalcolici si.

Il grappino a fine giornata?? E chi mai vuole vietarlo tout court: fosse come dico io, in quota non potresti acquistarlo, ma potresti sempre sempre scendere a valle e andare all'apres ski. Tanto, se è a "fine giornata" cosa conta berselo su o giù??

Poi lo ribadisco: nell'immaginare una simile soluzione "draconiana" vado anche contro il mio piacere personale: bermi la birretta a metà giornata piace anche a me... ma amen.

E comunque vivete tranquilli. Posso auspicarlo quanto mi pare ma sono ben conscio che non accadrà mai: i motivi per lo status quo (giro di danaro) sono piuttosto prevalenti rispetto ai motivi della prevenzione.
 
Non è il denaro, è il diritto/dovere alla libertà e alla RESPONSABILITÀ personale.

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Gli ubriaconi sulle piste sono quasi sempre dei morti di fame che si portano la bottiglia di superalcolici nello zaino e quindi le tue idee puritane vengono solo a rompere i cojoni a me
 
Qui parliamo di sanzioni e ritiro skipass, ma chiedo:
esiste una legge che pone un tasso alcolemico massimo per la pratica dello sci in pista?
Perché finché questo non esiste persino l’ubriacone ha diritto di sciare sbronzo
 

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Non è il denaro, è il diritto/dovere alla libertà e alla RESPONSABILITÀ personale.
Gli ubriaconi sulle piste sono quasi sempre dei morti di fame che si portano la bottiglia di superalcolici nello zaino e quindi le tue idee puritane vengono solo a rompere i cojoni a me

Chiacchiere: anzitutto quella foto potrei averla scattata anche io. Quindi va a dare del puritano a qualcun altro HIHIHI

In secondo luogo basta stazionare presso un qualunque rifugio in alcune località.... non in tutte, ovvio, per vedere scenette poco gradevoli.
Con gente che ordina alcolici a fiumi, tranquillamente seduta ai tavoli.... e poi comincia a salirci sopra.

Tutta quella gente poi a valle, in un modo, o nell'altro, dovrà scenderci: e finchè lo status quo rimane questo, nessuno potrà loro impedirglielo.

La scenetta dell'alcolizzato triste che si imbarca la bottiglia magari esiste pure, ma è percentualmente irrilevante (lo 0,001%??).

Poi l'ho scritto: di cosa avete paura...?? Non accadrà mai, lo ripeto e qui chiudo.
 
Qui parliamo di sanzioni e ritiro skipass, ma chiedo:
esiste una legge che pone un tasso alcolemico massimo per la pratica dello sci in pista?
Perché finché questo non esiste persino l’ubriacone ha diritto di sciare sbronzo

Basta che un consorzio sciistico lo metta nelle CGV dello skipass.

Qualunque sciatore sarà trovato con un tasso alcolemico superiore a X, avrà lo skipass ritirato e sarà interdetto dall’acquisto di un ulteriore skipass per i successivi 5 giorni.

Così facendo chiaro che la constatazione spetta a te, ma se su 3 rifugi del comprensorio metti un dipendente che fa test a sorpresa, inizi a debellare la situazione!
 
E comunque vivete tranquilli. Posso auspicarlo quanto mi pare ma sono ben conscio che non accadrà mai: i motivi per lo status quo (giro di danaro) sono piuttosto prevalenti rispetto ai motivi della prevenzione.

la prevenzione non si fa con i divieti, si fa con l’educazione prima e il controllo poi, perché se uno pascola sulle piste, ubriaco o sano (e magari con tutina e pelli di foca) il gattista rischia di fresarlo comunque!
 
Basta che un consorzio sciistico lo metta nelle CGV dello skipass.

Qualunque sciatore sarà trovato con un tasso alcolemico superiore a X, avrà lo skipass ritirato e sarà interdetto dall’acquisto di un ulteriore skipass per i successivi 5 giorni.

Così facendo chiaro che la constatazione spetta a te, ma se su 3 rifugi del comprensorio metti un dipendente che fa test a sorpresa, inizi a debellare la situazione!

Solo per chiarezza, senza polemica: nel nostro paese nessun controllo che limiti la libertà personale (compresi quelli sui tassi alcolemici) può esser mai svolto da personale che non appartenga alle forze dell'ordine. Ed è giusto così.

Quindi è impensabile appaltare i controlli su sciatori agli addetti dei comprensori.

Tantomeno questi ultimi potranno mai "autonomamente" ritirare lo skipass ad alcuno per "tasso alcolemico" eccessivo, perchè non potranno mai autonomamente dimostrare alcun tasso di ubriachezza.
 
Solo per chiarezza, senza polemica: nel nostro paese nessun controllo che limiti la libertà personale (compresi quelli sui tassi alcolemici) può esser mai svolto da personale che non appartenga alle forze dell'ordine. Ed è giusto così.

Quindi è impensabile appaltare i controlli su sciatori agli addetti dei comprensori.

Tantomeno questi ultimi potranno mai "autonomamente" ritirare lo skipass ad alcuno per "tasso alcolemico" eccessivo, perchè non potranno mai autonomamente dimostrare alcun tasso di ubriachezza.

Basta mettere la regola che si rischia la multa e il ritiro skipass oltre il 1.0 di tasso e piazzare degli avvisi in forma di poster in giro per il comprensorio. Questo già ridurrebbe a metà gli ubriachi persi. Ma penso che MAI verrà fatto per ragioni puramente economiche.
 
la prevenzione non si fa con i divieti, si fa con l’educazione prima e il controllo poi, perché se uno pascola sulle piste, ubriaco o sano (e magari con tutina e pelli di foca) il gattista rischia di fresarlo comunque!

Non mischiamo gli scorcioli con le fave.
Il tutina che risale le piste in notturna è altra cosa rispetto al'ubriaco che scende falciando chiunque gli capiti a tiro.

Sono problemi diversi, che richiedono approcci differenti: poi è chiaro che con il solo controllo puoi limitarli entrambi, ma mai eliminarli.

Dubito infatti che si possano controllare tutte le piste in notturna: mettiamo un carabiniere su ogni pista dalle 16 alle 7 del mattino??
Così come è oggettivamente impossibile controllare il tasso alcolemico di tutti quelli che scendono in pista: l'etilometro scanner da mettere ai tornelli non l'hanno ancora inventato HIHIHI

Se ci sono tre carabinieri e 100 alticci che scendono a fine giornata post sbronza nei rifugi, quanti vuoi che vengano realmente fermati ?? 5? 10? Facciamo 15?? Gli altri vagheranno in pista indisturbati.
Già i carabinieri troppo devono controllare troppe cose, a cominciare dai cretini: sia quelli in pista, che, anche da sobri, corrono come disperati in mezzo alla gente; sia quelli fuori pista che rischiano di far staccare valanghe, magari sopra le piste battute.
Non è realistico immaginare che siano onnipresenti.

E, ripeto per l'ultima volta: possiamo auspicare tutte le campagne educative del mondo, ma finchè esisterà un determinato tipo di turismo, col quale si portano su camionate di gente che vuol deliberatamente andare in vacanza per sballarsi (accade anche in città, figuriamoci in montanga), certi problemi resteranno endemici e non saranno mai eliminati.

Ma tanto sta bene a tutti, quindi bene così.

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Basta mettere la regola che si rischia la multa e il ritiro skipass oltre il 1.0 di tasso e piazzare degli avvisi in forma di poster in giro per il comprensorio. Questo già ridurrebbe a metà gli ubriachi persi.

Il codice della strada prevede il ritiro della patente, il sequestro dell'autovettura e specifiche aggravanti penali nel caso provochi incidenti con danni a terze persone.
Dimmi, con onestà: quanta gente vedi che evita di bere prima di mettersi alla guida, spaventata da queste sanzioni ??
Direi pochina.

Sugli sci sarebbe percentualmente ancora di meno. Perchè il culto dell'alcolico sulle piste esiste, ed è connaturato ad un certa mentalità. Nè ci sono mai state campagne tese a debellarlo (già parlarne qui dentro significa prendersi del bacchettone :TTTT ).
Chiaramente se alcuni lo fanno in modo consapevole, altri sono portati a farlo in modo smodato... Tanto più che negli ultimi anni c'è un numero crescente di stazioni che punta espressamente sul turismo "casinaro", pubblicizzando se stesse quasi come delle Ibiza 2.0.
Anche su skiforum spesso leggiamo di nuovi forumer che domandano: si vabbè le piste, ma dove trovo l'apres ski migliore??

Che messaggi pretendi di far passare... se uno va in determinati posti, spesso ci va già con determinate idee in testa.

Ma penso che MAI verrà fatto per ragioni puramente economiche.

Qui mi ero già espresso in senso concorde.
 
Solo per chiarezza, senza polemica: nel nostro paese nessun controllo che limiti la libertà personale (compresi quelli sui tassi alcolemici) può esser mai svolto da personale che non appartenga alle forze dell'ordine. Ed è giusto così.

Quindi è impensabile appaltare i controlli su sciatori agli addetti dei comprensori.

Tantomeno questi ultimi potranno mai "autonomamente" ritirare lo skipass ad alcuno per "tasso alcolemico" eccessivo, perchè non potranno mai autonomamente dimostrare alcun tasso di ubriachezza.

Ok
Facciamo fare i controlli alLE FFOO
come da legge.


Tuttavia i privati stipulano un contratto che può dire che il limite è X.
E vale.

Io ce l’ho scritto sul contratto di lavoro (multinazionale USA).

Se bevo, faccio un incidente anche lieve e ho più di 0.0, in orario di lavoro posso essere licenziato.


Lo metti nero su bianco nel regolamento di comprensorio, più di 1.0 ritiro skipass e interdizione.

Ottieni tutto ciò che ha detto ddski
 
Non mischiamo gli scorcioli con le fave.
Il tutina che risale le piste in notturna è altra cosa rispetto al'ubriaco che scende falciando chiunque gli capiti a tiro.

Sono problemi diversi, che richiedono approcci differenti: poi è chiaro che con il solo controllo puoi limitarli entrambi, ma mai eliminarli.

Dubito infatti che si possano controllare tutte le piste in notturna: mettiamo un carabiniere su ogni pista dalle 16 alle 7 del mattino??
Così come è oggettivamente impossibile controllare il tasso alcolemico di tutti quelli che scendono in pista: l'etilometro scanner da mettere ai tornelli non l'hanno ancora inventato HIHIHI

Se ci sono tre carabinieri e 100 alticci che scendono a fine giornata post sbronza nei rifugi, quanti vuoi che vengano realmente fermati ?? 5? 10? Facciamo 15?? Gli altri vagheranno in pista indisturbati.
Già i carabinieri troppo devono controllare troppe cose, a cominciare dai cretini: sia quelli in pista, che, anche da sobri, corrono come disperati in mezzo alla gente; sia quelli fuori pista che rischiano di far staccare valanghe, magari sopra le piste battute.
Non è realistico immaginare che siano onnipresenti.

E, ripeto per l'ultima volta: possiamo auspicare tutte le campagne educative del mondo, ma finchè esisterà un determinato tipo di turismo, col quale si portano su camionate di gente che vuol deliberatamente andare in vacanza per sballarsi (accade anche in città, figuriamoci in montanga), certi problemi resteranno endemici e non saranno mai eliminati.

Ma tanto sta bene a tutti, quindi bene così.

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Il codice della strada prevede il ritiro della patente, il sequestro dell'autovettura e specifiche aggravanti penali nel caso provochi incidenti con danni a terze persone.
Dimmi, con onestà: quanta gente vedi che evita di bere prima di mettersi alla guida, spaventata da queste sanzioni ??
Direi pochina.

Sugli sci sarebbe percentualmente ancora di meno. Perchè il culto dell'alcolico sulle piste esiste, ed è connaturato ad un certa mentalità. Nè ci sono mai state campagne tese a debellarlo (già parlarne qui dentro significa prendersi del bacchettone :TTTT ).
Chiaramente se alcuni lo fanno in modo consapevole, altri sono portati a farlo in modo smodato... Tanto più che negli ultimi anni c'è un numero crescente di stazioni che punta espressamente sul turismo "casinaro", pubblicizzando se stesse quasi come delle Ibiza 2.0.
Anche su skiforum spesso leggiamo di nuovi forumer che domandano: si vabbè le piste, ma dove trovo l'apres ski migliore??

Che messaggi pretendi di far passare... se uno va in determinati posti, spesso ci va già con determinate idee in testa.



Qui mi ero già espresso in senso concorde.

E pensa se non esisterebbero le leggi e sanzioni quanta gente in più guiderebbe ubriaca?

Leggi bene il mio post... per arrivare al tasso 1.0 devo bere almeno 4 birre medie... non è poco.

Quindi bastone e carota...
 
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