testataecassa
Grande Galaxie addict
occhio Nuvola, che l'ultimo che ha osato fare una affermazione simile, è stato bannato senza pietà
Semplice.La questione è: qual è la soglia che separa la velocità corretta da quella eccessiva? E la soglia è fissa o varia? Rispetto a quali fattori?
Senza questo dato qualsiasi statistica non ha significato.
Per strada ci sono i limiti, oggettivi e quantificabili. Ma sugli sci?
La velocitá corretta é quella che ti consente di fermarti entro gli spazi di arresto disponibili in caso di imprevisto...
- spazi disponibili ridotti ...? Rallenti.
- la tua tecnica abbisogna di tempi di reazione piú lunghi ...? Rallenti.
- la pista é ripida ...? Rallenti.
- visibilitá ridotta ...? Rallenti.
Ogni volta che travolgi un ostacolo...correvi troppo per la particolare combinazione dei fattori qui sopra.
Opinione sua. Se invece che piste piallate ci fossero campi di patate invece che scontri in pista ci sarebbero ginocchia maciullate. E giù a dire che le piste sono inadeguate.
A dire la verità negli ultimi dieci anni sono stato investito due volte e sempre da fermo sulle cunette del Ciampinoi perché in entrambi i casi è arrivato un russo che non ha saputo fermarsi in tempo proprio perché non era in grado di farlo.
Purtroppo quando vedi gente che viene giù a velocità molto superiori alle proprie capacità e che sperano di fermarsi non hai scampo, speri solo che non ti centrino.
.
Semplice.
La velocitá corretta é quella che ti consente di fermarti entro gli spazi di arresto disponibili in caso di imprevisto (es: quello di fronte a noi cade).
Fattori?
- spazi disponibili ridotti da traffico, larghezza della pista? Rallenti.
- la tua tecnica abbisogna di tempi di reazione piú lunghi e l'arresto si allumga? Rallenti.
- la pista é ripida e barrata e il poco grip allunga la frenata? Rallenti.
- visibilitá ridotta da curve e dossi che riducono il tempo disponibile per l'arresto? Rallenti.
Ogni volta che travolgi un ostacolo o un incolpevole sciatore fermo o quasi lungo la pista, correvi troppo per la particolare combinazione dei fattori qui sopra.
Semplice.
La velocitá corretta é quella che ti consente di fermarti entro gli spazi di arresto disponibili in caso di imprevisto (es: quello di fronte a noi cade).
Fattori?
- spazi disponibili ridotti da traffico, larghezza della pista? Rallenti.
- la tua tecnica abbisogna di tempi di reazione piú lunghi e l'arresto si allumga? Rallenti.
- la pista é ripida e barrata e il poco grip allunga la frenata? Rallenti.
- visibilitá ridotta da curve e dossi che riducono il tempo disponibile per l'arresto? Rallenti.
Ogni volta che travolgi un ostacolo o un incolpevole sciatore fermo o quasi lungo la pista, correvi troppo per la particolare combinazione dei fattori qui sopra.
Io ho paura a parlarne, perché sono pienamente d’accordo e sarei anche fautore di ridurre la velocità di risalita degli impianti perché meno gente arriva in cima in breve tempo e meno gente satura la pista, sarei favorevole a non piallare sbancando come si fa ora con le piste ma lasciando le piste più naturali possibili, sarei favorevole all’introduzione del casco per tutti, sarei favorevole affinché tutti debbano avere in mano il dodecagolo dello sciatore e che con l’ingresso sulle piste lo sciatore accetti di fatto un regolamento ben esposto e se va contro tale comportamento possa essere allontanato dalle piste dagli addetti alla sicurezza che non siano le forze dell’ordine a cui demanderei solo gli interventi di estrema ratio e l’intervento in caso di reati e sarei anche favorevole alla somministrazione controllata di alcool sulle piste. Ma so che sono un utopista e che noi preferiamo pagare di più sia come skipass sia come società per i costi indiretti che abbiamo piuttosto che rinunciare alla performance.
Dati alla mano postati sopra mostrano chiaramente che il tasso di incidenti in Italia e’ meno della metà delle piste francesi, che sono lasciate molto più “naturali”.
Per cui i presupposti ( piste piallate=più velocità=più incidenti ) sono completamente sbagliati. Ergo tutto l’articolo e’ fuffa.
Dati alla mano postati sopra mostrano chiaramente che il tasso di incidenti in Italia e’ meno della metà delle piste francesi, che sono lasciate molto più “naturali”.
Per cui i presupposti ( piste piallate=più velocità=più incidenti ) sono completamente sbagliati. Ergo tutto l’articolo e’ fuffa.
No sono 255 giornate/sciatore...
Te la do in cifre diverse:
F: 144000 interventi su 53200000 giornate/sci (2019)
I: 35000 interventi su 27350000 giornate/sci
Fa 0.00128 per l’Italia e 0.00271 per la Francia. Un tasso di incidenti più che doppio.