Ritirato skipass Alpe Lusia - Chiedo chiarimenti

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E con cosa, mica mi porto una penna quando vado a sciare.
Su, è un escamotage all'italiana (quello del gestore) per vendere un biglietto in più. Un vero biglietto nominativo (e il giornaliero non lo è), non può essere nemmeno venduto, senza i dati necessari dell'utente.
Poi io il giornaliero non lo scambio, perché se lo compro lo uso fino a che chiudono le piste, però mi sembra proprio che il gestore faccia una politica furbona.

Se volesse rendere il giornaliero veramente nominativo, credo che potrebbe, ma è chiaro che il tempo in biglietteria, le code e il disagio aumenterebbero a causa delle procedure più lunghe di raccolta dati.
Al di là di questo, perché nessuno farà mai ricorso contro il gestore, per 50 euro di giornaliero (giustamente aggiungo), e finché il regolamento non verrà impugnato è da considerarsi valido, la cosa che mi preme di più è una più trasparente informazione sulla produzione e conservazione di foto identificative, che non sono illegali in sé, ma lo sono senza una corretta informazione all'utente.
Se vi sembra una questione di lana caprina, chiedetevi perché in un continente abitato da poco meno di un miliardo di persone, sembra a tutti così importante, meno che a voi

Se a qualche anziano senza un minimo di cultura per la legalità sta bene essere fotografati a tradimento, cavoli suoi, la legge però sta sopra le singole opinioni.
 
Ultima modifica:
ancora con questa storia del nominativo.. lo skipass è non cedibile, punto e stop.. se pensate che comunque riusciate a cederlo facilmente ed impunemente perché non riporta il vostro nominativo siete gli italiani medi, punto e stop..
 
ancora con questa storia del nominativo.. lo skipass è non cedibile, punto e stop.. se pensate che comunque riusciate a cederlo facilmente ed impunemente perché non riporta il vostro nominativo siete gli italiani medi, punto e stop..

Non è necessariamente così, dipende.
E soprattutto informati

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Comunque andrebbero scorporati i due filoni (skipass nominativo)

E foto senza informazione completa, perché sono due questioni distinte.
 
La questione della privacy è del tutto distinta dalla questione dello skipass. Se poi il problema è portarsi una penna per andare a sciare, chiudiamo qui la questione...
 
Non è necessariamente così, dipende.
E soprattutto informati

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Comunque andrebbero scorporati i due filoni (skipass nominativo)

E foto senza informazione completa, perché sono due questioni distinte.
Nel DSS è così, stacci e basta. Se non ti vanno bene le regole che impongono vai a sciare altrove.
 

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La questione della privacy è del tutto distinta dalla questione dello skipass. Se poi il problema è portarsi una penna per andare a sciare, chiudiamo qui la questione...

È esattamente quello che ho detto. Dello skipass nominativo, mi interessa molto poco. L'altra questione è di notevole importanza.

(PS che lo skipass giornaliero non sia nominativo, è un dato di fatto. Che poi possa essere comunque dichiarato non cedibile dal gestore, dovrebbero chiederlo a un giudice eventuali ricorrenti. A me non interessa).

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Nel DSS è così, stacci e basta. Se non ti vanno bene le regole che impongono vai a sciare altrove.

Vabbè....
 
È esattamente quello che ho detto. Dello skipass nominativo, mi interessa molto poco. L'altra questione è di notevole importanza.

(PS che lo skipass giornaliero non sia nominativo, è un dato di fatto. Che poi possa essere comunque dichiarato non cedibile dal gestore, dovrebbero chiederlo a un giudice eventuali ricorrenti. A me non interessa).
La differenza è che lo scambio di skipass è certamente un'infrazione, la foto scattata al tornello molto probabilmente no
 
A me una volta hanno controllato lo Skipass giornaliero a prezzo pieno e vedendo che non c'è il nome sopra, mi hanno dato una penna per scriverlo in loro presenza.

Sullo Skipass c'è scritto che non è trasferibile, non capisco cosa ci sia da discutere.

Sulle foto scattate a scopo di verifica non vedo il problema. Non penso di dovermi preoccupare che vengano pubblicate da qualche parte o cedute a terzi.
 
Riprendo quanto già detto da altri alla decima pagina .....

Dodici pagine di discussione per discutere. a mio parere, di questioni di lana caprina che si riassumono così:

- fi_te ci ha provato, gli è andata male e ne ha pagato le conseguenze che, NON trattandosi di REATO da codice penale, si esauriscono nel ritiro dello skipass. Amen e arrivederci alla prossima sciata.
- il fotoriconoscimento ai tornelli è lecito come da regolamento (che ho solo sbirciato, non approfondito), MA va approfondito se le modalità di acquisizione e conservazione delle immagini non siano contrarie e/o non rispondenti alle norme sulla privacy.
- chi si fa le pippe sul "tanto io non ho niente da nascondere, mi fotografassero anche al cesso", non ha capito una beneamata mazza sul perché OGGI sia NECESSARIO avere una normativa che regoli strettamente certe tematiche. E se continua a non capirlo lo inviterei a trasferirsi immediatamente in Cina o in Corea del Nord visto che TANTO E' LO STESSO.
 
La differenza è che lo scambio di skipass è certamente un'infrazione, la foto scattata al tornello molto probabilmente no
Se non capite la differenza tra infrazione di un regolamento privato, che è sì da considerarsi valido, ma non ha valore di legge, e una legge dello Stato, secondo me la discussione non ha senso.

Per la legge è obbligatoria sia un'informativa completa (che c'è, è sul sito del DSS), sia un'informativa minima (il cartello) nei luoghi in cui avvengono le riprese da parte dell'azienda.
Sul secondo punto, diciamo che la situazione è varia. Ci sono punti di accesso debitamente segnati, e altri no.

Giustamente se non mi sta bene, posso andarmene, ma per sapere se mi sta bene o meno essere ripreso, tu me lo devi dire. Punto.

Poi è chiaro che finché nessuno si appellerà al Garante, a loro non cambia assolutamente nulla.
Io di sicuro non ho tempo da perdere dal Garante, ma le regole sono così chiare, che 11 pagine sono assurde.

Facendo un riassunto della situazione:

L'autore della discussione ha violato un regolamento privato. Se facesse ricorso potrebbe anche vincere, ma potrebbe anche perdere. Non c'è una legge specifica che dica che il giornaliero è personale, ma comunque un giudice potrebbe dare ragione al DSS. Quindi all'utente non conviene, e conviene rispettare il regolamento. Poche storie.

È emerso che il DSS non sempre dà l'informativa minima sulla sua politica di controllo con uso di immagini. L'informativa minima è richiesta dalla legge.

Sul primo punto, non ha senso continuare. Fino a prova contraria l'utente ha torto.

Sul secondo, si può continuare a discutere, anche perché il regolamento per l'Italia è nuovo, anche la vecchia legge del 2003 è superata in molte parti, e si vedrà come evolveranno le regole sulla videosorveglianza.
Ora come ora, vedendo le regole, l'informativa minima è obbligatoria.

Ma non si può bollare la discussione in partenza, perché si dà per scontato che quello che fa il DSS sia giusto a prescindere. Questo è davvero avvilente.
 
e niente..
quando anche di fronte alle evidenze c’è ancora gente che parla a vanvera direi che ci sia ben poco da fare se non tanti auguri di buon anno.. buona pizza e mandolino..
 
Sono due questioni distinte.
L'utente è tenuto al rispetto del regolamento.
La società impianti al rispetto della legge. Che è superiore a qualsiasi regolamento. Il DSS non è una repubblica autonoma.
Ma sembra che qualcuno, infervorato dallo sciare su impianti moderni e piste battute, trovi legittimo che, per assurdo, sul regolamento fosse scritto "...il titolo è personale e in caso di cessione è passibile di ritiro e 2 sganassoni dall'ispettore...".
 
Quindi secondo voi il regolamento del DSS è illegale, perché impone condizioni che vanno contro una legge dello Stato. Portateli in giudizio, avanti. Io intanto preparo i pop-corn...

Edit: a mio parere, la legge prevede anche il rispetto dei contratti privati...
 
Quindi secondo voi il regolamento del DSS è illegale, perché impone condizioni che vanno contro una legge dello Stato. Portateli in giudizio, avanti. Io intanto preparo i pop-corn...

Edit: a mio parere, la legge prevede anche il rispetto dei contratti privati...

Ritengo che per la GDPR avverrà esattamente come per la 231/2001.
Non sarai sicuro - purtroppo, aggiungo - che il documento in questione sia rispondente ai requisiti di legge fino al momento in cui sarà passato al vaglio da un magistrato. E dai suoi consulenti (e spesso è bene recitare una preghiera preventiva).
Gli esempi sulla 231 mi sembra che non manchino.
 
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