Bukovel (Ucraina), 3/04/2019

Due parole sulle lingue slave, se mi posso permettere, a corredo di quanto scritto dal Maestro Kaliningrad.

Esse, dal punto di vista sintattico-grammaticale sono tutte piuttosto simili. Questo si spiega con il loro alto grado di conservatività rispetto alla lingua comune (il paleo-slavo) da cui tutte hanno avuto origine. L’unica che è andata un po’ per i fatti suoi è il bulgaro/macedone, che ha abbandonato il ricco sistema analitico di declinazioni (le altre hanno conservato i sette casi originari) per approdare a una sintassi più simile alle odierne lingue romanze, con tanto di articolo determinativo (le altre, è risaputo, l’articolo non l’hanno) e ordine delle parole più rigido. Anche i tempi verbali funzionano diversamente in bulgaro.
Detto questo, non è che il bulgaro/macedone sia isolato rispetto al resto delle lingue slave: tra di esse infatti c’è un continuum, e l’anello di congiunzione tra bulgaro/macedone e serbo è rappresentato dal dialetto della città di Niš e dintorni (il torlacco).

Dal punto di vista della fonologia, si può dire che ognuna delle lingue slave si è evoluta in certi ambiti ed è rimasta conservativa in altri (sempre rispetto al paleo-slavo). Per esempio tutte, tranne il polacco, hanno perso le due originarie vocali nasali.
Le lingue slave meridionali, soprattutto il serbo/croato, esibiscono un consonantismo più conservativo mantenendo in più posizioni gli originali suoni velari: alle orecchie degli altri slavi il serbo suona molto “duro”; per contro invece le lingue slave orientali (soprattutto il russo) suonano molto “morbide” (con l’aggettivo “morbido” gli slavi si riferiscono alla grande presenza di suoni palatali o palatalizzati).
Di grandissima importanza è l’esito regolare (il “reflex”) nelle lingue slave moderne dell’antico suono vocalico jat, indicato con la lettera Ѣ nell’antico alfabeto cirillico. Senza entrare nel dettaglio, a mo’ di esempio, il reflex dello jat è il responsabile delle divergenze di pronuncia tra Serbia e Croazia (non tra serbo e croato) che si riscontrano in moltissime parole, quali reka/rijeka, hleb/hljeb, zvezda/zvijezda.

E a proposito di hleb/hljeb… questa parola può essere un pretesto per parlare delle divergenze lessicali tra le varie lingue slave. In Croazia hljeb è una parola conosciutissima; vuol dire semplicemente “pane”. Ma nei nuovi dizionari non compare, o viene bollata come “serbismo”: il prescrittivismo nazionalista impone l’uso esclusivo di kruh, che è vista come unica e pura parola croata per indicare il pane.
Insomma, l’esclusione o l’inclusione di parole nel vocabolario “ufficiale” di una lingua può essere un modo per differenziare o affrancare la lingua in questione da quelle dei vicini.

Io credo (non sono molto informato) che un po’ la stessa cosa sia successa (o stia succedendo) in Ucraina dopo la dissoluzione dell’URSS.
I dialetti occidentali dell’Ucraina sono infarciti di polonismi; man mano che ci si sposta verso est l’influenza polacca scema, e a est di Kiev diventa pressoché nulla (senza contare che nella metà orientale dell’Ucraina il russo è diffusissimo e in tanti posti maggioritario; come del resto pure a Odessa, dove nessuno parla ucraino). L’ucraino dei giorni nostri, per differenziarsi dal russo, si appoggia (o viene fatto appoggiare) parecchio al serbatoio lessicale dei dialetti rurali dell’ovest, i più “polacchi”.

In questo modo le differenze di vocabolario tra russo e ucraino diventano non proprio trascurabili. Il russo poi, in maniera molto più massiccia rispetto alle altre lingue slave occidentali e orientali, ha sempre pescato a piene mani per costruire la sua straordinaria tradizione letteraria dagli antichi testi di Cirillo e Metodio, scritti nel Vecchio Slavo Ecclesiastico. E il Vecchio Slavo Ecclesiastico, prestigiosissima e antica lingua di fede e cultura, non è altro che… il bulgaro arcaico.
Ed è grazie a questo corto circuito che il russo è la più “meridionale” di tutte le lingue slave non meridionali.
 
l’esito [...] dello jat è il responsabile delle divergenze di pronuncia tra Serbia e Croazia (non tra serbo e croato)


Più che di pronuncia direi semplicemente di grafia ufficiale, visto che, come hai poi giustamente fatto capire tra parentesi, i confini dialettali sono evanescenti e taluni dialetti non sono riconducibili direttamente a una delle due lingue (vedi: dialetti serbi (i)jekavi).


.. da alcuni indicata come l'origine del dispregiativo "crucco" (< soldati croati dell'esercito imperialregio)
.
 
Le lingue slave sono una tortura.
Ho provato a studiare il polacco, ma è da sbattere la testa al muro.
E il problema non sono neanche le pronunche e l'allergia alle vocali, ma la trasformazione delle parole a seconda del complemento.

Questo è il classico esempio

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Gli ultimi sei possono essere tranquillamente rimossi dalla lista in quanto non sono dei veri e propri numerali ma dei sostantivi (e come tali si comportano). Come dire “una coppia di”.
 
Si e no, ma togliamoli anche, rimangono una dozzina di varianti solo per dire "2".
Ce ne sono altrettanti anche per dire "2°"
 

.

^ Gli ordinali sono dei semplici aggettivi che non presentano particolari difficoltà. Ciò che potrebbe semmai essere aggiunto alla lista è il duale oba, obie, obaj, ecc.
 
Lituano ed estone non hanno nulla a che vedere tra di loro

Naturalmente ho fatto confusione con il lettone...:-(((

Però mi interessa sapere qualcosa di più tra queste due lingue che a quanto so non hanno legami con altre lingue attuali ma nonostante ciò non sono mutuamente intelliggibili tra di loro. Lei ne sa qualcosa in più a riguardo?

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dal punto di vista sintattico-grammaticale sono tutte piuttosto simili.

Lei per caso saprebbe rispondere a grandi linee a questa curiosità che ho da sempre?

La domanda è: quanto i vari locutori di lingue slave capiscono delle altre, senza avere mai studiato altro idioma del loro.

Ad esempio, per dire: se uno sloveno va in Russia, quanto capisce? E un ucraino che va in Macedonia? E in Serbia?


большое спасибо.
 
mi interessa sapere qualcosa di più tra queste due lingue che a quanto so non hanno legami con altre lingue attuali ma nonostante ciò non sono mutuamente intelligibili [...]. Lei ne sa qualcosa in più a riguardo?

Le lingue baltiche appartengono in realtà al gruppo balto-slavo dell'indoeuropeo, motivo per cui presentano non poche analogie con le lingue slave, senza per questo essere mutualmente intelligibili.
Tra di loro (LT e LV) la comunicazione è un po' difficile ma non proprio impossibile (come tra un italiano e un rumeno, forse?)

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Lei chi? .
 
Uno straniero che guarda due testi identici nelle due lingue , vede solo una vaga rassomiglianza in alcune parole, tipo itliano/inglese, anche i numeri sono diversi. Il lituano ha mantenuto una struttura molto più arcaica del lettone e ancora adesso i casi sono maggiori nel lituano che ne lettone. Inoltre entrambe le lingue fanno molto uso di forme nominali nei verbi, tipo participi e gerundi, poco presenti nelle nostre tranne il participio passato, uso verbale e aggettivale, e participio presente, per lo più diventato aggettivo o sostantivo. Le declinazioni sono molto difficili, avendo una decvina di casi circa.
 

Suo cugino Eccellenza, ma se alla domanda vuole rispondere direttamente lei si faccia pure avanti! Tra l'altro forse glie l'avevo già più o meno posta in passato, solo che evidentemente non ho ancora fissato nella mia mente la situazione.

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lcome tra un italiano e un rumeno, forse?

Io trovo il rumeno quasi incomprensibile senza averlo un po' studiato, sia a sentirlo che a leggerlo, se un testo è appena più complicato di che ne so, un'etichetta di un alimento.
 
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Lei per caso saprebbe rispondere a grandi linee a questa curiosità che ho da sempre?

La domanda è: quanto i vari locutori di lingue slave capiscono delle altre, senza avere mai studiato altro idioma del loro.

Ad esempio, per dire: se uno sloveno va in Russia, quanto capisce? E un ucraino che va in Macedonia? E in Serbia?


большое спасибо.

È una domanda molto interessante. Più tardi, se mi è concesso un po’ di tempo, potrei indicare il link a qualche discussione in rete nelle quali sono i diretti interessati a rispondere.


Generalmente, comunque, l’intercomprensione tra slavi è maggiore di quella tra locutori di lingue romanze.


Tutto dipende però dalle coppie di lingue che si scelgono per il confronto: ad esempio polacco (o anche ceco) e bulgaro si trovano agli estremi dello spettro linguistico slavo: la mutua intelligibilità in questo caso è piuttosto bassa.


Il consensus generale, a ogni modo, è che la lingua più facile da intendere per il locutore slavo “medio” è... rullo di tamburi... lo slovacco. Ciò è dovuto probabilmente alla sua “centralità “, di caratteristiche fonetico-lessicali, ma anche geografica.
Esso infatti confina sia con il gruppo orientale (L’ ucraino) che con quello meridionale (la minoranza croata del Burgenland)
 
io ho sempre pensato che lo slovacco fosse quasi identico al ceco. un pò come il serbo e il croato.
secondo Voi, O Grandissimi Filologi è così?
 
Scrivo abusivamente due righe:

Le due lingue standard sono molto simili, ma presentano pur sempre qualche differenza nel lessico e, cosa più importante, nella fonologia.

Cechi e slovacchi si capiscono benissimo tra di loro (anche se c’è una asimmetria dovuta sicuramente al diverso grado di esposizione alla lingua dell’altro: gli slovacchi capiscono il ceco meglio di quanto i cechi capiscano lo slovacco).


Per quanto riguarda gli altri slavi, brevemente: essi di norma capiscono meglio lo slovacco.


https://link.springer.com/article/10.1007/s11185-015-9150-9


In questo studio si è indagato sulla mutua intelligibilità tra parlanti di lingue slave occidentali e meridionali.


Nella tabella 3 ad esempio sono elencati i risultati di un test di comprensione orale: ai partecipanti è stata fatta ascoltare una serie di parole nelle diverse lingue, e loro dovevano “indovinarne” la traduzione.


I croati hanno totalizzato un punteggio di 43 centesimi per il ceco e di 51 per lo slovacco.
Gli sloveni: 52 per il ceco e 56 per lo slovacco.
I bulgari: 41 per il ceco e 46 per lo slovacco.
I polacchi: 54 per il ceco e 59 per lo slovacco.



 
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