Livigno ancora manca, la mia esplorazione valtellinese si è arrestata a Bormio.
Comunque riflettevo che, con l'eccezione parziale proprio di Livigno, la Valtellina non attira che merita. Almeno tra gli italiani spesso non viene neanche presa in considerazione a svantaggio di altre zone alpine. Chiaramente le forze in gioco sono ben diverse rispetto ad altre note province alpine (sia Bolzano che Trento, da sole, hanno una superficie territoriale più che doppia rispetto alla provincia di Sondrio, insieme sono quattro volte più vaste), ma nonostante ciò mi sembra "snobbata".
Nel piccolo microcosmo valtellinese c'è un campionario ricco di molte esperienze turistiche alpine diverse.
Livigno ha un vasto comprensorio (sempre innevato), ed è adatta alla MTB. Bormio ha lo sci, le terme, un bel centro storico, e grandi possibilità escursionistiche. Valmalenco e Valfurva si offrono ad alpinisti ed escursionisti in cerca di ambienti tipici d'alta quota. La Valmasino è regno del granito, dei massi e delle pareti.
Le Orobie Valtellinesi sono una Wilderness spinta, per cui se uno è in cerca di luoghi selvaggi, senza bolli CAI né segni di civiltà, basterà risalire le vallate sotto al Coca.
Il tutto condito da una delle migliori e più particolari cucine alpine, ottimi vini rossi, ciclo escursionismo di fondovalle e attraverso il particolare versante retico terrazzato per i vigneti e bei centri da visitare (come Morbegno, Tirano, la stessa Bormio)
Allora perché la Valtellina è così poco considerata?
Sarà anche per la viabilità (la Valle d'Aosta, la Val di Susa, hanno l'autostrada, anche il TAA. ma come detto in questo caso le dimensioni sono troppo diverse), l'accessibilità in generale (il treno si ferma a Tirano, quando dovrebbe arrivare almeno fino a Bormio), e per le non eccellenti doti lombarde nella promozione turistica.
Comunque devo completare col tempo la mia esplorazione.