ste1258
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Una stagione decisamente scarsa per svariati motivi, non ultimo quello nivometrico, è stata recuperata in extremis con un paio di signore sciate nella cd Magnifica Terra, sabato in quel di Livigno e domenica sulle piste del Vallecetta: 8 ore di sci il primo giorno e 7 il secondo, tutte assai soddisfacenti, con pochissimo traffico e qualità della neve spesso oltre le aspettative.
Iniziamo con un notturno bormiese di venerdì sera:
Sabato mattina, salendo il Foscagno, si incontrano temperature alte, 7 gradi appena prima del passo, e il tipico vento caldo di caduta. Appena passata la dogana, il termometro scende di colpo a -1... di là è inverno.
Passo d'Eira, ore 9:00: collaudiamo la nuova realizzazione 2018 del Mottolino, la seggiovia Yepi, alias "Vallaccia riciclata", che costituisce un valido accesso alternativo a Trepalle.
Il gruppo del Bernina si svela all'orizzonte, mentre passano un paio di cabine del Mottolino rimesse a nuovo, devo dire un gran bel lavoro di ristrutturazione dei classici bidoni Leitner anni 90 Made in Piacenza, che adesso si presentano nei 3 diversi colori societari (che poi sono gli stessi della bandiera francese, ma va beh).
Una classica foto delle piste di Livigno di mattina presto: la battitura qui è sempre impeccabile, e ce ne accorgeremo ancora di più il giorno dopo a Bormio...
La pista Sponda: nonostante siamo a fine marzo e a poco più di 2000 mslm, la neve è la miglior polvere livignasca!
Una galleria di neve nel divertentissimo percorso di skicross del Mottolino, uno altrettanto bello ma ancora più lungo c'è al Carosello 3000.
Le nere del Monte della Neve sono per me i tracciati migliori del Mottolino, neve bellissima fino a fine stagione grazie all'esposizione NNW e alla quota 2200-2700:
Questo è il finale (sbilenco) della Paradisin, la più larga di tutte:
Ci spostiamo subito di là sfruttando la nuova navetta "espressa" di collegamento tra i 2 versanti, in aggiunta alle solite 3 linee bus urbane. La navetta però porta direttamente davanti agli impianti, sia lato Carosello che Mottolino, a differenza dei bus che si fermano lungo la strada. E di là prendiamo subito il "nuovo mostro": 3200 persone orarie e 6 m/s di velocità, code dimenticate e 900 m di dislivello in 10 minuti... la vecchia Agudio non mi manca.
Tre giri nel bianco totale della val Federia, e unica "coda" del giorno (3 minuti), poi il nulla.
Il gruppo Ortles-Gran Zebrù con i ghiacciai dello Stelvio, in primo piano i vasti "campi di scki" del Mottolino:
La bella pista nera Zuelli che da Cima Blesaccia scende direttissima fino in paese con quasi 1000 m di dislivello:
Pausa pranzo con vista sull'alta valle di Livigno:
Verso le 13 la "strettissima" pista Centrale è invasa da centinaia di sciatori... non si sa proprio dove scendere...
Pista Femminile bassa, adesso rinominata Blesaccia (dite a quelli della Carosello di mettere i nomi delle piste sulla mappa... il disegno muto così com'è adesso è incomprensibile!), scende fino in paese con una bella vista sul biscione:
Nel dedalo di piste di Cima Blesaccia: questa è la Valle, tracciata su un terreno 100% naturale:
Seggiovia Fontane (con i piloni alzati, finalmente... non si rischia più di decapitare qualche sciatore che passa sotto) con la nuova variante di collegamento da Valandrea, in primo piano, che mi dicono essere una novità di questa stagione, in effetti non l'avevo mai vista.
Groviglio di impianti in quel delle Tagliede:
La nera della Costaccia, nome di poca fantasia ma sicuramente indovinato.
Prendiamo di nuovo lo "ski-link" che ci deposita direttamente davanti all'ascensore che conduce al piano imbarco della cabinovia Mottolino, e risaliamo sul versante est. Qui una vista del versante Carosello con tutto il suo reticolo di piste:
"Livigno"... ma quelle fotografate sono le piste di Bormio!
Pomeriggio sul pistone centrale del Mottolino:
Vista del centro del paese con il Motto alle spalle:
La chiesina di Trepalle dalla pista omonima, e l'immancabile benzinaio:
Ultima salita con la seggiovia Trepalle, alle 16:40. In questa stagione gli impianti chiudono addirittura alle 17:00!
Breve pausa dissetante al rifugio Mottolino, e pochi minuti prima delle 17 l'ultima discesa fino al Passo d'Eira, per un totale di 12.200 m di dislivello.
Sulla strada del ritorno, la cima della Levissima...
...e l'enrosadira sul Tresero:
Domenica ore 8:30, a Bormio ci sono già 5 gradi, è primavera. Salendo in cabinovia lo scenario invita più al trekking che allo sci...
A Bormio 2000 alle 8:45 c'è già mezza Milano che fa casino, gara sociale in allestimento, speaker che si sente fino a Sondalo e oscura il sottofondo di Van de Sfroos che sarebbe molto meglio.
Saliamo in seggiovia al Cimino (che non è quello di Van de Sfroos, però). Qui la neve è bella, anche se la temperatura non è certamente invernale.
Proseguiamo col terzo tronco fino alla Cima Bianca:
Qui la vista è sempre bellissima! Valfurva con l'arco delle 13 cime del Cevedale:
Il terzetto Ortler-Zebrù-Gran Zebrù, e a destra il mio Confinale che ho salito l'estate scorsa (https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=90961)
Il passo del Foscagno, in fondo si distinguono gli impianti di Livigno:
Parata di seggiovie al Cimino. Poco traffico in pista e neve ottima:
Dallo stesso punto, foto rivolta a valle: è evidente la verticalità del comprensorio di Bormio.
La bellissima pista Sant'Ambrogio (sempre a proposito di Milano...), ondulata e ignorata dai più:
Tornati a Bormio 2000 dopo un'ora, troviamo letteralmente il mondo... niente di meglio che un viaggio a bordo di Nonna Agudio, alias La Carretta della Neve, alias #Whitelady3000:
La bellissima Bimbi al Sole, secondo me la pista più bella di Bormio e una delle migliori in assoluto, quasi 5 km e oltre 1000 m di dislivello. Qui il muro sotto il Cimino, segnato rosso ma che secondo me è proprio nero:
...qui invece il tratto basso, dove diventa un tracciato alla vecchia maniera che serpeggia nel bosco fino a Bormio 2000.
Controluce su una delle seggiovie più ardite che conosco, 700 m secchi di dislivello in 1800 m, e un vasto assortimento di piste servite per tutti i gusti.
Si scende fino in paese a provare la pappetta sulla Stelvio, siamo in quella breve finestra di tempo tra il marmo e l'acqua corrente... neve divertentissima.
Il centro storico di Bormio:
"...e il tempo dolcemente sale come una bianca funivia..."
La nera delle Betulle, purtroppo chiusa nel ripido tratto iniziale.
Dopo mezzogiorno apre il Canalino Sertorelli, prima chiuso per allenamenti. Un halfpipe naturale:
Gli (antiquati) impianti di Valdidentro:
Pomeriggio al 3000: questa è la variante della pista Stella Alpina che dovrebbe chiamarsi Ferrari. Neve di Livigno.
Un simpatico skivelox (funzionante!) sul percorso Funslope Valbella:
Ore 15:15: si parte dai 3011 per l'ultima discesa della giornata, sperando di riuscire ad arrivare in paese senza fermarsi...
Ore 15:40: dopo 25 minuti di discesa no stop su tutti i tipi di neve, compreso lo sci d'acqua sui ruscelli della blu Bosco Basso, e le gambe che chiedono aiuto, la parata di cannoni a riposo ci accoglie a 1211 mslm:
È tutto. Skifate e commentate numerosi.
Iniziamo con un notturno bormiese di venerdì sera:

Sabato mattina, salendo il Foscagno, si incontrano temperature alte, 7 gradi appena prima del passo, e il tipico vento caldo di caduta. Appena passata la dogana, il termometro scende di colpo a -1... di là è inverno.
Passo d'Eira, ore 9:00: collaudiamo la nuova realizzazione 2018 del Mottolino, la seggiovia Yepi, alias "Vallaccia riciclata", che costituisce un valido accesso alternativo a Trepalle.

Il gruppo del Bernina si svela all'orizzonte, mentre passano un paio di cabine del Mottolino rimesse a nuovo, devo dire un gran bel lavoro di ristrutturazione dei classici bidoni Leitner anni 90 Made in Piacenza, che adesso si presentano nei 3 diversi colori societari (che poi sono gli stessi della bandiera francese, ma va beh).

Una classica foto delle piste di Livigno di mattina presto: la battitura qui è sempre impeccabile, e ce ne accorgeremo ancora di più il giorno dopo a Bormio...

La pista Sponda: nonostante siamo a fine marzo e a poco più di 2000 mslm, la neve è la miglior polvere livignasca!

Una galleria di neve nel divertentissimo percorso di skicross del Mottolino, uno altrettanto bello ma ancora più lungo c'è al Carosello 3000.

Le nere del Monte della Neve sono per me i tracciati migliori del Mottolino, neve bellissima fino a fine stagione grazie all'esposizione NNW e alla quota 2200-2700:

Questo è il finale (sbilenco) della Paradisin, la più larga di tutte:

Ci spostiamo subito di là sfruttando la nuova navetta "espressa" di collegamento tra i 2 versanti, in aggiunta alle solite 3 linee bus urbane. La navetta però porta direttamente davanti agli impianti, sia lato Carosello che Mottolino, a differenza dei bus che si fermano lungo la strada. E di là prendiamo subito il "nuovo mostro": 3200 persone orarie e 6 m/s di velocità, code dimenticate e 900 m di dislivello in 10 minuti... la vecchia Agudio non mi manca.

Tre giri nel bianco totale della val Federia, e unica "coda" del giorno (3 minuti), poi il nulla.

Il gruppo Ortles-Gran Zebrù con i ghiacciai dello Stelvio, in primo piano i vasti "campi di scki" del Mottolino:

La bella pista nera Zuelli che da Cima Blesaccia scende direttissima fino in paese con quasi 1000 m di dislivello:

Pausa pranzo con vista sull'alta valle di Livigno:

Verso le 13 la "strettissima" pista Centrale è invasa da centinaia di sciatori... non si sa proprio dove scendere...

Pista Femminile bassa, adesso rinominata Blesaccia (dite a quelli della Carosello di mettere i nomi delle piste sulla mappa... il disegno muto così com'è adesso è incomprensibile!), scende fino in paese con una bella vista sul biscione:

Nel dedalo di piste di Cima Blesaccia: questa è la Valle, tracciata su un terreno 100% naturale:

Seggiovia Fontane (con i piloni alzati, finalmente... non si rischia più di decapitare qualche sciatore che passa sotto) con la nuova variante di collegamento da Valandrea, in primo piano, che mi dicono essere una novità di questa stagione, in effetti non l'avevo mai vista.

Groviglio di impianti in quel delle Tagliede:

La nera della Costaccia, nome di poca fantasia ma sicuramente indovinato.

Prendiamo di nuovo lo "ski-link" che ci deposita direttamente davanti all'ascensore che conduce al piano imbarco della cabinovia Mottolino, e risaliamo sul versante est. Qui una vista del versante Carosello con tutto il suo reticolo di piste:

"Livigno"... ma quelle fotografate sono le piste di Bormio!

Pomeriggio sul pistone centrale del Mottolino:

Vista del centro del paese con il Motto alle spalle:

La chiesina di Trepalle dalla pista omonima, e l'immancabile benzinaio:

Ultima salita con la seggiovia Trepalle, alle 16:40. In questa stagione gli impianti chiudono addirittura alle 17:00!

Breve pausa dissetante al rifugio Mottolino, e pochi minuti prima delle 17 l'ultima discesa fino al Passo d'Eira, per un totale di 12.200 m di dislivello.

Sulla strada del ritorno, la cima della Levissima...

...e l'enrosadira sul Tresero:

Domenica ore 8:30, a Bormio ci sono già 5 gradi, è primavera. Salendo in cabinovia lo scenario invita più al trekking che allo sci...

A Bormio 2000 alle 8:45 c'è già mezza Milano che fa casino, gara sociale in allestimento, speaker che si sente fino a Sondalo e oscura il sottofondo di Van de Sfroos che sarebbe molto meglio.

Saliamo in seggiovia al Cimino (che non è quello di Van de Sfroos, però). Qui la neve è bella, anche se la temperatura non è certamente invernale.

Proseguiamo col terzo tronco fino alla Cima Bianca:

Qui la vista è sempre bellissima! Valfurva con l'arco delle 13 cime del Cevedale:

Il terzetto Ortler-Zebrù-Gran Zebrù, e a destra il mio Confinale che ho salito l'estate scorsa (https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=90961)

Il passo del Foscagno, in fondo si distinguono gli impianti di Livigno:

Parata di seggiovie al Cimino. Poco traffico in pista e neve ottima:

Dallo stesso punto, foto rivolta a valle: è evidente la verticalità del comprensorio di Bormio.

La bellissima pista Sant'Ambrogio (sempre a proposito di Milano...), ondulata e ignorata dai più:

Tornati a Bormio 2000 dopo un'ora, troviamo letteralmente il mondo... niente di meglio che un viaggio a bordo di Nonna Agudio, alias La Carretta della Neve, alias #Whitelady3000:

La bellissima Bimbi al Sole, secondo me la pista più bella di Bormio e una delle migliori in assoluto, quasi 5 km e oltre 1000 m di dislivello. Qui il muro sotto il Cimino, segnato rosso ma che secondo me è proprio nero:

...qui invece il tratto basso, dove diventa un tracciato alla vecchia maniera che serpeggia nel bosco fino a Bormio 2000.

Controluce su una delle seggiovie più ardite che conosco, 700 m secchi di dislivello in 1800 m, e un vasto assortimento di piste servite per tutti i gusti.

Si scende fino in paese a provare la pappetta sulla Stelvio, siamo in quella breve finestra di tempo tra il marmo e l'acqua corrente... neve divertentissima.

Il centro storico di Bormio:

"...e il tempo dolcemente sale come una bianca funivia..."

La nera delle Betulle, purtroppo chiusa nel ripido tratto iniziale.

Dopo mezzogiorno apre il Canalino Sertorelli, prima chiuso per allenamenti. Un halfpipe naturale:

Gli (antiquati) impianti di Valdidentro:

Pomeriggio al 3000: questa è la variante della pista Stella Alpina che dovrebbe chiamarsi Ferrari. Neve di Livigno.

Un simpatico skivelox (funzionante!) sul percorso Funslope Valbella:

Ore 15:15: si parte dai 3011 per l'ultima discesa della giornata, sperando di riuscire ad arrivare in paese senza fermarsi...

Ore 15:40: dopo 25 minuti di discesa no stop su tutti i tipi di neve, compreso lo sci d'acqua sui ruscelli della blu Bosco Basso, e le gambe che chiedono aiuto, la parata di cannoni a riposo ci accoglie a 1211 mslm:

È tutto. Skifate e commentate numerosi.