San Domenico Ski |
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Appunto, sbalorditivo!
L’Alpe Ciamporino – San Domenico Ski mi ha incuriosito sin dai primi reportage apparsi nello SkiForum oramai 10, se non 15 anni fa. Da subito mi hanno colpito i dislivelli importanti, la quota ed esposizione perfetta e le piste che sembravano appartenere più ad un ghiacciaio (con morfologia particolarmente mossa) piuttosto che ad un alpeggio.
Sciare vista Monte Leone
Veloce da raggiungere
A gennaio, complice l’occasione di un impegno verso Milano, sono riuscito a fare una “tappa” in questo comprensorio che i più affezionati chiamano “Sando”.
Abituato alla viabilità della zona pedemontana quello che mi ha colpito di più, ancora prima di mettere gli sci sono state le strade che si percorrono per raggiungere le piste: fino a Varzo (il paese ai piedi di San Domenico) è tutta autostrada/strada ad alta scorrevolezza. Da Milano a Sando ad occhio ci sono solo 2 ore di strada: forse nasce da qui il motto “Sando subito” Calà ci metterebbe un "doppia libidine".
Logistica
Sto leggendo da anni le discussioni su parcheggi e ricettività alberghiera: su questo punto non posso dire nulla e lascio la parola (purché educata e costruttiva) a chi ne sa di più. Il nuovo 4 stelle a 50 m dalla seggiovia di arroccamento è il primo passo verso la giusta direzione. Ho intuito che ci sono anche lavori per accogliere in modo più sostenibile le ondate dei pendolari di sabato e domenica: stanno infatti predisponendo parcheggi e bus navetta.
Ultimo commento “logistico” giusto per dare una opinione anche extra-sci: ho letto e sto seguendo la discussione sulla futura cabinovia che andrà a sostituire le 2 seggiovie di arroccamento. Bene, ottimo investimento, anche se leggo che c'è qualche rallentamento: https://www.skiforum.it/skinews/320-lavori-fermi-cabinovia-san-domenico.html
Foto del nuovo Hotel San Domenico
Arrivo in quota all'Alpe Ciamporino con la seggiovia "Casa Rossa - Ciamporino".
Rifugi in quota
Inserisco qui l’unico punto debole del comprensorio: i rifugi/ristori.
Non ho 90 anni, non mi tiro indietro se c’è da far casino, ma il modo in cui sono gestiti i 2 rifugi non mi ha entusiasmato. Se fossi un grande investitore la prima cosa che andrei a fare sarebbe quella di costruire un bel rifugio, senza musica, caldo, accogliente, tranquillo, che permetta al turista di godere della strepitosa vista sul Monte Leone. E ci metterei dentro un gestore che ha fatto gavetta in Alto Adige. Immaginatevi la situazione: 10 del mattino, il sole inizia a baciare la terrazza, non c’è vento, il Leone inizia ad illuminarsi, nel silenzio più assoluto ti fermi per un cappuccino su una panchina in legno con copertina di lana di pecora sotto al sedere. Lo sorseggi mentre altri turisti arrivano a chiacchierano. A volte il silenzio viene interrotto dallo schhhh di uno sciatore o dal fischio di una taccola.
L’idilliaca scena è beh diversa da
Sciando scopro che queste baite sono in vendita, sono in una posizione riparata, sono fuori dal casino, sono raggiungibili con una pista/stradino. Se possono prendere la licenza di rifugio e possono essere ristrutturate diventerebbero IL rifugio di Sando.
Passiamo al nocciolo del reportage:
Come si scia a Sando?
Meravigliosamente!
Si parte dal paese con una biposto che tranquillamente sale fino alla caratteristica zona chiamata “Casa Rossa”. Da qui una seconda breve seggiovia, sempre biposto risalendo un bel vallone roccioso giunge all’Alpe di Ciamporino, quota 1950 m circa e centro nevralgico del comprensorio. Qui sono presenti i servizi principali, le scuole sci, un ristorante e partono altri 2 impianti: una seggiovia quadriposto fissa "Ciamporino" che serve un grande e soleggiato campo scuola e la lunga seggiovia con stazione intermedia la Leitner Ciamporino – Dosso.Meravigliosamente!
Centro logistico: scuola sci, ristorante, noleggio, etc.
Arrivo in Alpe Ciamporino con la seggiovia Casa Rossa - Ciamporino.
Sullo sfondo un bel monte che così ad occhio offre un bellissimo pendio scialpinistico che scende all'alpeggio delle meraviglie.
L'Alpe Ciamporino ed alcune costruzioni tradizionali.
Belle queste costruzioni! Che è questo? C'è qualche associazione con sede qui?
Partenza della seggiovia per i principianti e per lo snowpark
In viaggio sulla seggiovia fissa Ciamporino.
Non male il panorama per i principianti eh...
Ciamporino - Dosso (le piste centrali)
La seggiovia Ciamporino - Dosso è la spina dorsale di San Domenico Ski: la lunga e comoda Leitner con seggiole coperte serve una moltitudine di piste che raramente ho visto altrove. Partendo dai tracciati che passano quasi sotto l’impianto andando verso quelli più lontani si incontrano piste di difficoltà via via minore.
Panorama sul centro del comprensorio sciistico dell'Alpe Ciamporino.
Stazione di valle dell'impianto Ciamporino - Dosso di San Domenico Ski.
In viaggio sulla seggiovia Ciamporino - Dosso dell'Alpe Ciamporino.
Stazione intermedia della seggiovia Ciamporino - Dosso.
Ingresso in stazione intermedia.
Le piste Valletta e Deis sono delle belle nere ricche di cambi di pendenza (a volte improvvisi) alternati a lunghi muri che corrono “quasi sotto impianto”. Muri che non perdonano: un ruzzolone ad inizio muro significa discesa “a pelle di leone” fino in fondo con l’aggravante che la gente della seggiovia può godersi lo spettacolo quasi interamente
Le piste più a nord "La Sella" e "La Rossa" sono meno ripide e permetto una sciata più “a stile moderno” facendo però attenzione anche in questo caso ai cambi di pendenza che sono REALMENTE cambi di pendenza. Cosa voglio dire con il “realmente cambi”? Che alle prime discese mi sono ritrovato a volare, letteralmente, per diversi metri anche senza “ollare”, anzi ammortizzando il cambio. Per fortuna con una giornata così, con poca gente, certi rischi si possono prendere.
Le piste rosse di primo mattino ed il lungo muro ancora in ombra.
Tantissime le piste e varianti.
Da notare il livello di affollamento devo ammettere che c'era un freddo boia e vento. Freddo non tanto forse circa meno 10 ma il vento era fortissimo (soprattutto al mattino).
Pistoni.
Non male queste piste rosse da fare "attttuono".
Muro nei pressi della stazione intermedia. A sinistra si prende un lunghissimo muro classificato nero dovrebbe essere la Valletta Bis, a destra la sempre nara Diei. Se sbaglio cari localzzz correggetemi.
Pendenza e costanza c'è. Con questa neve dura chi cadeva se lo faceva tutto di pancia
Finalmente tutto al sole: che meraviglia!
Bondolero Carving Paradise
La zona che da sempre mi ha affascinato, le piste che in ogni reportage attiravano maggiormente la mia attenzione erano quelle della zona “Bondolero”. Che “carving paradise” ragazzi!
- Quota: c’è. Da 2200 m in su fino a 2500 m.
- Esposizione: c’è: la neve regge ed il sole in inverno non riesce a rovinare la neve, il risultato è neve “che aggrappa” anche a pomeriggio inoltrato.
- Impianto: c’è. A servizio del carosello di piste che scendono in Bondolero c’è una BMF esaposto con sedili “Porsche” design e se non erro con l’opzione di inclinazione delle seggiole.
- Piste: ci sono. Da quelle più ripide classificate nere (ma i tratti impegnativi sono una minima parte) della parte più a nord fino alle rosse che stanno a destra della seggiovia (salendo) tutte hanno le caratteristiche del Carving Paradise: larghezza esagerata, visibilità, affollamento accettabile, cambi di pendenza e varietà.
Le bellissime piste della seggiovia Bondolero.
In viaggio sulla seggiovia Bondolero.
La zona è una mega “forcella” che divide la Val Cairasca con la valle che scende in Alpe Devero quindi è soggetta a frequenti venti ed a temperature molto rigide. Per fortuna la seggiovia Bondolero ha cupole protettiva e seggiole che ben resistono al vento.
Le magnifiche piste sempre ben innevate della zona Bondolero.
Bondolero "nera", nera tra virgolette.
L'ambiente sembra glaciale ma pendenze e morfologia sono da alpeggio
The carving paradise e in piccolo la famosa "particella di sodio" che si chiede se "c'è qualcunoooo"
Nel tardo pomeriggio il sole calante regala scorci ancora più belli!
Che bei giochi di luce.
E che bei colori.
Il giorno che c’ho sciato io il vento era davvero fortissimo e nonostante ciò alla Bondolero mai una sosta o un problema. Un applauso a chi ha ideato e progettato la linea.
Stazione di arrivo della seggiovia Bondolero.
Arrivo in quota della seggiovia esposto Bondolero.
Foto delle seggiole esaposto.
Arrivo a quasi 2500 m della seggiovia Bartholet "Bondolero".
Panoramica dal Dosso verso la zona della seggiovia Bondolero.
E se le temperature sono troppo rigide, tappi per le orecchie e sosta al rifugio Dosso. Attenzione: non funzionano i bagni. Attenzione: serve gridare per ordinare. Attenzione: i rifiuti vanno gettati da soli. Attenzione: occupare i posti vicini alla stufa se vi volete scaldare. Purtroppo le casse acustiche sono messe anche all’esterno e purtroppo sono resistenti alle intemperie. Scusate se insisto ma un paradiso del genere non può essere rovinato da una scelta gestionale così poco azzeccata, piccoli dettagli facilmente modificabili.
Stazione di monte della CD4 Ciamporino - Dosso di San Domenico Ski.
Pista di rientro: molto piacevole!
La pista di rientro a valle a me è piaciuta! Dall’Alpe Ciamporino fino alla Casa Rossa si scia su una bella stradina, in alcuni tratti stretta, ma piacevole soprattutto nel tratto iniziale e centrale dove passa tra le rocce e regala una meravigliosa vista sul Monte Leone.
Dalla Casa Rossa partono alcuni bei muri in successione intervallati da curvoni con cambio di pendenza. L’ho trovata in ottime condizioni e personalmente consiglio di farla più di una volta. Non ho lo ski-check ma penso di averla fatta 3-4 volte. Estremamente piacevole verso le 11 del mattino quando il sole aveva riscaldato 2 cm di neve superficiale e le millerighe ancora presenti ai lati si scioglievano come burro al passaggio dello sci. Avete presente quella neve che vi fa sentire dei maghi della serpentina? Ecco ho beccato il rientro tutto così, favoloso!
La pista ha anche un bel muro pendente, circa a metà pista, che va sciato con cautela. Termina con una stradina che superata la valletta adiacente la seggiovia riporta alla partenza.
Primo tratto della pista di rientro a valle: questo è il pezzo alto quello che va dall'Alpe Ciamporino fino a Casa Rossa.
Ecco uno dei primi bellissimi muretti della pista di rientor a valle.
Con neve appena smollata da sole è molto goduriosa
Curvone prima del rientro alla partenza della seggiovia
Dallo stesso punto, pista ripresa da sotto.
Parte finale della pista di rientro a valle.
La prima seggiovia di arroccamento San Domenico - Casa Rossa
Panorama della linea della seggiovia di arroccamento.
Ah, dimenticavo un dettaglio che mi ha “esaltato” e non so se sia stata una casualità o se la gente di San Domenico è davvero così ospitale. Nelle prime 3 seggiovie prese una dopo l’altra al mattino, "San Domenico - Casa Rossa", "Casa Rossa - Ciamporino" e "Ciamporino – Dosso", in tutte e 3 gli operatori mi hanno dato un caloroso e deciso buongiorno con il sorriso. Per qualcuno possono essere insignificanti dettagli, personalmente sono gesti che mi svoltano ed aprono la giornata.
Monte Leone: che spettacolo!
Ho lasciato gli occhi sul Monte Leone e l’ho messo nella “to-do” list dei monti da fare come skialp di fine primavera. Localzzz quando volete fare un Leone e le condizioni sono buone e facili fate un fischio.
Uno dei simboli di San Domenico di Varzo: il Monte Leone.
Monte Leone al mattino.
Ancora il Monte Leone
Behhhh, ammmmici mieiii, come si può non fermarsi per ammirare Lui?
Per l’estate invece ho “puntato” l’alpeggio dell’Alpe Veglia, quello di fronte alle piste da sci. Dev'essere sicuramente un posto magico!
Che altro posso dire? Sulla carta qualcuno potrebbe percepirlo come una mini-località ma in realtà, se si guarda la “densità di bellezza” Sando si colloca molto in alto. Con la neve fresca fuori da tracciati amplifica molto le possibilità di sciata e la zona della pista 10 seppur pericolosa (attenzione!!!) deve essere un bel parco giochi.
Vallone Freeride?
Mi ha colpito anche il vallone che dal Dosso scende verso direzione Domodossola. Com'è? In caso di buon innevamento è una “Val Mezdì “ del Verbano-Cusio-Ossola? Si vedevano delle vecchie tracce e, logicamente, non mi sono sentito di avventurarmi ma se ci torno mi informo... era troppo invitante e poco tracciato.
Freeride area "Dosso"
Moooolto interessante la zona della pista/fuoripista 10 Dosso.
Attenzione, non avventurarsi se non si conosce bene per dove passare e se è chiusa. Per chi conosce bene la zona e sa valutare i rischi, etc. etc. beh è un bellissimo "spazio freeride" che dovrebbe saper dare belle soddisfazioni
Panorama sul fuoripista.
Zoomata sul Dosso (l'ho studiato un po' prima di avventurarmici).
Baite e fuoripista.
Nel pomeriggio ho deciso di andare a fare il fuoripista Dosso. Era ufficialmente chiuso. Mi raccomando non fatelo! Io dovevo farlo per raccontarvelo e farvi vedere questo freeride mini paradise ma voi rispettate le chiusure... anche perchè scenderlo in crosta maledetta / cingolate da metro con sci rigidi non è stata una passeggiata
Appena oltre il filo di recinzione pista, il primo mezzo km di pista è stato... beh come da figura, immaginate voi.
Millerighe intatte ed intonse solo per me (in realtà per un altro "scappato di casa") che mi ha preceduto quel giorno.
Commenti? Meglio di no.
Ecco l'ambiente che in polvere dovrebbe "appagare"
Sciare quelle cingolkate non è stato facile
Monte Leone e baite sparse qua e la.
Altre foto
Voglio andare, in estate ma anche in inverno se il monte sulla sinistra è uno "skialp paradise" a quell'alpeggio. Favoloso.
Alpe Ciamporino.
In viaggio sulla seggiovia quadriposto fissa Ciamporino
Arrivo alla "Casa Rossa".
Seggiovia Alpe Ciamporino - Dosso.
Le piste della zona centrale.
Il monte dovrebbe essere il Pizzo Sella.
Piste morfologicamente molto interessanti!
Piste zona Dosso.
Stazione intermedia.
Arrivo seggiovia e Monte Leone.
Stazione intermedia.
Bondolero segnaletica.
Questi monti dovrebbero essere il Salaroli e il Valtendra.
La pista per i principianti.
Sole quasi giù e Bondolero.
Alla prossima Alpe Ciamporino, sei stata una sorpresa. Le aspettative erano tutto sommato alte, avevo capito che per lo sci il psoto può dare molto, ma ne sono rimasto entusiasta.
La domanda che nasce spontanea
Collegare Bondolero con Alpe Devero?
Allegati
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