No, a Sestriere ce n'è solo una. Quel tipo di seggiovie sono oramai molto rare.
Sono proprio pochi gli ammorsamenti più vecchi della Leissè ancora vivi...
Io ho trovato solo: il grostè a Madonna, una agamatic classe '86 a Falcade, la TLC per Plan Maison, anche questa' 86, un'altra TLC agamatic a Alleghe e una Leitner a Champorcher...
C'è da dire che fino a 4 anni fa la normativa non lasciava molte possibilità: a 30 anni l'impianto era sostanzialmente da rifare, punto e basta.
ora magari si stanno mettendo in testa che tutto sommato, magari, sostituendo solo il necessario...
Comunque passi il Leissè, ma nei due anni successivi in valle c'è uno sfacelo di impianti che arrivano ai 30: non solo tanti, ma anche importanti. Vedremo se i comprensori dovranno essere tenuti in piedi ad ogni costo come una certa inutile casa da gioco, e con che soldi....
destinando le giuste risorse ai rinnovo, peraltro le cose non vanno neppure troppo male a livello di conti, soprattutto alcuni comprensori sembrano poter generare risorse proprie per i rinnovi (Courma e Cervinia su tutti)
Ma è tutta la valle un mezzo disastro sotto questo aspetto. Prendi Cervinia: cos'aspettano a fare un impianto nuovo? Cioè, Cervinia, forse la principale e più conosciuta località sciistica del nord ovest italiano è in perdita e non può permettersi investimenti? Qualcuno si rende conto che sono quasi dieci (!!!!!) anni che è tutto immobile? L'ultimo impianto nuovo, oltre al cambiare le cabine alla funivia non è la Pancheron del 2009? E ieri mattina c'era mezz'ora di coda allo skilift di Valtournenche. E la seggiovia Goillet è ancora lì. E Cieloalto è ancora una seggiovia a due, scollegata dal resto del comprensorio che vedrà dieci passaggi al giorno (quando è aperta).
Un tale immobilismo davvero non l'ho visto da nessun'altra parte all'infuori del nordovest italiano.
Ieri in coda allo skilift mi vergognavo per gli innumerevoli stranieri presenti, avendo ben presente come sono i comprensori "premium" che ci sono all'estero.
considerato anche il collegamento con Zermatt, Cervinia è per molti parametri il comprensorio numero uno al mondo
quote, dislivelli, lunghezze delle piste, panorami, durata della stagione, sci estivo...
in valle non si rendono davvero conto di cosa hanno...
Senza dubbio: riceverrebbe sciatori persino dalla Svizzera e potrebbe diventare una terza base di salita al comprensorio del Cervino, oltre ad avere una bellissima nuova pista verso Cheneil, località che verrebbe valorizzata anch'essa.Se Chamois fosse collegata a Valtournenche non potrebbe essere meno in perdita?
Non si può però riposizionare una telecabina di trent'anni.- Il riposizionamento della telecabina Breuil-Plan Maison sul Ventina, con arrivo appena sopra la partenza della seggiovia del Goillet, che consentirebbe di collegare meglio Cieloalto (anche in un'ottica di futuro recupero della zona del Lago Blu), di riutilizzare le belle piste ex Bardoney oggi dismesse o mai battute, e di creare una terza linea di arroccamento sia per il Plateau, sia per Valtournenche, molto meno soggetta ai venti tra l'altro
Cervinia ha fatto milioni di utile anche l'anno scorso, con una stagione iniziata tardi per la poca neve fino ad inizio Dicembre, proseguita poi maluccio per la troppa neve a Dicembre/Gennaio e finita presto per la Pasqua praticamente marzolina.
Il tutto nonostante Cervinia si debba oggi accollare i costi e le perdite di Chamois e Torgnon, senza le quali gli utili sarebbero ben maggiori!
Negli ultimi 10 anni, a livello di impianti a Cervinia è stato fatto poco o nulla, a parte qualche potenziamento o sostituzione di cabine. Vero, ma è stato fatto parecchio a livello di innevamento artificiale, che in pratica ora copre tutto il comprensorio, a parte qualche pista in zona Pancheron, dove peraltro la neve non manca quasi mai.
Ora, in attesa delle perenni discussioni in Regione sul collegamento con il MRS e conseguente fusione Spa Cervino e MRS, dovranno incominciare a muoversi, anche in vista del collegamento turistico 365 giorni all'anno con Zermatt, che sarà pronto in un paio d'anni.
A mio parere sono 2 le cose da fare prima possibile:
- un 3S Cervinia-Plan Maison-Plateau sulla vecchia linea, che eliminerebbe le (rare) code al Breuil, renderebbe ancor più agevole e veloce il collegamento con Zermatt e risolverenne in parte il problema del vento che affligge la telecabina Plan Maison-CBL.
- Il riposizionamento della telecabina Breuil-Plan Maison sul Ventina, con arrivo appena sopra la partenza della seggiovia del Goillet, che consentirebbe di collegare meglio Cieloalto (anche in un'ottica di futuro recupero della zona del Lago Blu), di riutilizzare le belle piste ex Bardoney oggi dismesse o mai battute, e di creare una terza linea di arroccamento sia per il Plateau, sia per Valtournenche, molto meno soggetta ai venti tra l'altro.
- Riguardo al collegamento con Valtournenche, credo che il disprezzato ski-lift Gran Sometta, sebbene antiquato, abbia però un pregio: funziona con qualunque condizione di vento. Non sono sicuro che una seggiovia ad agganciamento automatico possa funzionare con la stessa costanza. Certo se fosse affiancata al Gran Sometta, mantenuto come back-up, sarebbe la soluzione migliore.
Tornando a Pila, va detto che a mio parere è una stazione che dovrebbe puntare ad una maggior integrazione con il turismo di Aosta, intercettando il flusso di stranieri che visita la città e che vuole farsi un paio di giornate di sci.
La grande forza di Pila, che è la facilità di raggiungerla in giornata, è oggi castrata dall'assurdo costo dell'autostrada, mentre la capacità ricettiva a 1800 m. è troppo bassa.
Per riposizionare intendo riciclare pali, rulliere (appena cambiate) cabine e quanto possibile, ovvio che una buona parte va fatto nuovo, anche perché sarebbe un impianto più lungo dell'attuale.Ci manca riposizionare una telecabina di oltre 30 anni e siamo a posto.
Comunque non è un problema di utile, il problema è capire se i numeri che esprime la Cervino sostengono l'autofinanziamento degli investimenti necessari (come nelle migliori stazioni Europee e dell'AA) o se serve ancora contributo pubblico.
Cervinia macina utili a manetta esattamente come la Vialattea, perché non investe da sempre e lascia marcire il comprensorio senza fare le necessarie attività di rinnovamento periodico
ovvio che fai utili se incassi e speri che poi quando accumuli svariati impianti da rifare, aspetti come al solito che paghi pantalone
se la mentalità è quella di riposizionare un impianto di 30 anni fa, non andremo da nessuna parte
se la mentalità è rimandare al duemilamai o duemilacredici il collegamento con il Monterosa ski, si perderà l'occasione del secolo