testato nuovo fresco fresco di spedizione..talmente tanto che son dovuto fiondarmi in un noleggio per sistemare un attacco montato in maniera non precisissima.
usato 1 sola giornata, ieri, con tanta..tanta..tanta gente tra tonale e ponte di legno/temù.
rimando i pareri su terreni duri perchè le lamine prendevano davvero poco, quindi mi limiterà a delle considerazioni personali, la maggior parte comunque in linea con quanto già espresso.
venivo da uno da gs, usato per 12 anni..dei fischer rc frequency tuning del 2007, dapprima usato per 5 anni nella versione R18 (se non ricodo male) e per altri 7 anni lo stesso modello nella versione da 170cm e R15.
come detto in privato a renn diciamo che sono passato dal guidare una mini cooper dei fasti di gioventù degli anni 2000 ad una bella audi del 2019..ovvero pensavo di gasare prima, mi rendo conto di ripartire (con solo 1 giorno di prova) un bel gradinetto sotto..sci nuovo=periodo di adattamento al nuovo attrezzo.
sinceramente pensavo, leggendo le recensioni, fosse uno sci MOOOLTO più facile. per rimanere in termini di paragone son passato dalle freccette del joystick della playstation (vai su giù destra sinistra) al bottone dell'analogico (in grado di mille direzioni e sfacettature). mi fermo con i preamboli, dato anche il post non recente e vado subito al dunque elencando per immediatezza le sensazioni ricevute
1- solidità spaventosa
non è lo sci che è incollato al terreno, ma sembra essere il terreno incollato allo sci. l'unico sci che mi ha dato una sensazione simile (con geometrie del tutto diverse) è stato un Nordica FIS del 2015 da GS R30 (o 27 al momento mi sfugge)..provato per due giorni a livigno senza traffico e dove tirare giù delle belle randellate.
2-precisione e docilità
mi ci son volute un pò di discese in mezzo al casino della domenica per capire che non ti dà nulla per scontato..più meni e gli chiedi sotto i piedi più obbedisce, raggio corto,medio,lungo sembra essere un cavallo che non vede l'ora che si apra la staccionata (o la saracinesca del garage di casa) per mettere le lamine nella neve. è davvero impressionante la precisione con cui risponde sotto i piedi...premetto che mi ci vorranno credo 2/3 giornate piene per iniziare a sentirlo davvero "mio", da quel momento però tutte le sensazioni raccolte verranno meno perchè sarei di sicuro meno in grado di fornire indicazioni.
dopo averlo menato un pò, con delle difficoltà iniziali nel divincolarsi dalle curve a corto raggio (struttura più importante e lunghezza, 5cm in più rispetto agli ultimi usati per anni) mi concentro su piste relativamente semplici dove concentrarmi su ogni millimetro di lamine e spatole per vedere come reagiscono..se prima usavo i piedi come volante e quadricipiti per dare pressione (limitando la sciata "ad un appoggio predominante alternato sui due attrezzi" capisco velocemente che qua si alza il livello..a velocità bassa capisco che lo sci risponde più alle minime, e sottolineo minime, reazioni del piede rispetto alla forza impressa..la minima attivazione del piede porta subito la lamina ad incidere finemente,ma tenendo la struttura bella solida sul comando impartito..massima stabilità e zero reazioni brusche. considerazione finale: ogni cruva,pressione,inclinazione,alleggerimento lo sci sembra avvertirlo e si comporta di conseguenza..come? questo ancora devo scoprirlo, devo finire di sfogliare il manuale delle istruzioni,ma di sicuro non sbalzandoti di qua e di là facendoti perdere il controllo..se lo perdi probabilmente è perchè pensavi di stare facendo una cosa,ma in realtà ne stavi facendo un'altra
3-velocità
sembra avere vita..una volta iniziato a decifrare sembra che goda anche lui nel collegare ed attaccare con la curva successiva
4-ricamatore
come confermano molte recensioni sull'arco medio, che sia a velocità sostenuta o bassa, è davvero raffinato nel consentire pieghe (forse qua si in maniera molto facile rispetto a tanti sci) e chiusure armoniche...tutto in rapporto alla velocità a cui andate..se vuoi accelerare sembra voler arrivare veloce alla curva successiva,ma se vuoi godertela e vedere di rallentare è capace di chiudere senza che neanche te ne accorga..più piegavo più senza produrre alcuno sforzo mi accompagnava giù lui (in merito se riesco a postare un video mentre scendo con la go pro potreste valutare dall'inclinazione sul casco di quanto si lasci deformare)
avevo qualche perplessità perchè leggendo alcuni commenti alcuni dicevano rischiasse di poter diventare noioso..personalmente credo che la gran figata (e scusate il termine) stia proprio nell'apprendere per sfruttare al massimo uno sci del genere.
dopo le perplessità iniziali nel pomeriggio mi son ritrovato su un bel muretto con neve molle, pensavo date le difficoltà del mattino affogasse dentro, invece mi è sembrato ancor più reattivo ed eccitante sul corto in queste condizioni. rimando del tutto su neve dura e ghiacciata in quanto già con un basso grado di incisione non mi teneva nulla,mentre con i precedenti ben preparati soprattutto sull'arco breve e medio scendevo che era un piacere come se fosse neve appena battuta