Wlf 57 - sciovia in curva

Mi sfugge ancora il legame tra Mainburg e Marienbad, 199 chilometri di distanza, uno in meno che da Kitzbuhel... e soprattutto il perché voi siate sicuri del fatto che i residenti a Mainburg siano soliti andare a trascorrere il weekend a Marienbad... Ma va bene così, evidentemente di fronte alle ineffabili Eccellenze tutti i limiti del mio intelletto si palesano...:D
 
no, nel mio caso io avevo in mente solo 2 centri termali un pochino più storici.. baden baden e karlovy vary. scartato il primo, ho guardato il secondo.
ps: la svizzera l'avevo scartata fin dall'inizio per il tipo di fermata dell'autobus [emoji41]
 
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Se stiamo a ben vedere, anche tutta quella ghiaia sul marciapiede non si addice molto alla Svizzera tedesca... ma nemmeno alla Bundesrepublik...
 
No, non credo che senza un esercizio di autoconvinzione io possa leggere alcunché in quello scarabocchio.

Mi sembra parente stretto di quel che (non) leggo io da 50 metri senza occhiali da vista. :D

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Se stiamo a ben vedere, anche tutta quella ghiaia sul marciapiede non si addice molto alla Svizzera tedesca... ma nemmeno alla Bundesrepublik...

La correggo parzialmente: per la precisione residui della pavimentazione in asfalto sollevati dagli pneumatici lungo la percorrenza della curva.
 

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Evidentemente allora sono il primo a non aver visto bene...HIHIHI

Effettivamente inoltre, la situazione si presentava così in parecchie vie cittadine (ma allargherei il discorso a parecchie strade della nazione in questione, differenza che salta subito all'occhio rispetto alla perfezione dei paesi teutonici a tal riguardo) dove stavano facendo o avevano fatto di recente lavori di asfaltatura, a dire il vero anche un po' "all'italiana"...
 
Lei è diabolico

Efendim! Dal momento che lei ha fatto orecchie da mercante la esorto nuovamente a correggere il suo sconsiderato comportamento.
İşbirliğiniz için teşekkürler.

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... ma proprio perché è Lei, signor Despota!
 
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Evidentemente allora sono il primo a non aver visto bene...HIHIHI

Effettivamente inoltre, la situazione si presentava così in parecchie vie cittadine (ma allargherei il discorso a parecchie strade della nazione in questione, differenza che salta subito all'occhio rispetto alla perfezione dei paesi teutonici a tal riguardo) dove stavano facendo o avevano fatto di recente lavori di asfaltatura, a dire il vero anche un po' "all'italiana"...

In genere è indice di una bitumatura, diciamo così, poco "legata". Con elementi potenzialmente mobili HIHIHI
Poi ci sono un'altra serie di fattori che sono il gelo e disgelo, il carico che sopporta la pavimentazione, se l'asfaltatura è stata fatta a temperatura tropo bassa, ecc.
Alla fin fine l'asfalto non è altro che un insieme di inerti di varia pezzatura legati insieme dal bitume ....

Sill'asfalatura all'"italiana" non sono molto d'accordo. In genere viene fatta in maniera più che accettabile; l'asfaltatura, intendo.
I problemi fondamentali sono altri; se un piano viabile presenta un avvallamento, ossia se in sostanza è sfondato, potete riasfaltare anche 23 volte senza risolvere il problema che nel 99% dei casi è dato dal sottofondo cedevole. L'asfalto non è rigido: si adatta in copia conforme a quanto c'è sotto. Se il sottofondo fa schifo e si sfonda, si sfonderà anche l'asfalto.

In più in Italia abbiamo una diffusione di asfalto drenante che le ultime peregrinazioni mi hanno confermato essere quasi un unicum nell'emisfero occidentale, o meglio in parte della mitteleuropa (in particolare nelle gratuite ma pessimamente guidabili autostrade tedesche).
Ma su questo conto di tornare ...
 
Sill'asfalatura all'"italiana" non sono molto d'accordo. In genere viene fatta in maniera più che accettabile; l'asfaltatura, intendo.
I problemi fondamentali sono altri; se un piano viabile presenta un avvallamento, ossia se in sostanza è sfondato, potete riasfaltare anche 23 volte senza risolvere il problema che nel 99% dei casi è dato dal sottofondo cedevole. L'asfalto non è rigido: si adatta in copia conforme a quanto c'è sotto. Se il sottofondo fa schifo e si sfonda, si sfonderà anche l'asfalto.

In più in Italia abbiamo una diffusione di asfalto drenante che le ultime peregrinazioni mi hanno confermato essere quasi un unicum nell'emisfero occidentale, o meglio in parte della mitteleuropa (in particolare nelle gratuite ma pessimamente guidabili autostrade tedesche).
Capisco, egregio ing. e non voglio mettermi a discutere su aspetti nei quali lei è sicuramente estremamente più competente di me... Capisco inoltre che lo stato pietoso di parecchie strade nostrane è dato dal fatto che forse, oltre a ciò che lei ha scritto, non si può all'infinito rattoppare in luogo di asfaltare ché dopo un certo stato di degrado non è più possibile mantenere una situazione accettabile senza ricostruire. Tuttavia ho notato parecchie asfaltature - non so tecnicamente il perché e gliene sarei grato se ce lo spiegasse - alle quali saltano i pezzi e si "bucano" dopo pochi mesi. Probabilmente è un'asfaltatura troppo superficiale, si può dire così? O c'entra più che altro la qualità dei materiali utilizzati?
Ciò premesso non so se lei ha mai visto come asfaltano in Isvizzera, ma mi è capitato di notare che distruggono una corsia e la ricostruiscono o perlomeno tolgono via uno strato di materiale che sarà profondo almeno 40 centimetri. C'è una mia foto dell'ultima serie se ben ricordo dove si vede un pezzo di strada statale in Engadina addirittura sterrata. Non ricordo se fosse per lavori di costruzione slegati alla strada in sé (anche se ciò potrebbe assolutamente essere vero sicché tale strada è con lavori in corso da anni) ma in Italia non ho mai visto nulla del genere.

Dissento invece parzialmente sulle autostrade e sulle strade tedesche: come già le scrissi in privato parecchie autostrade nostrane non hanno niente di meno ma a mio avviso bisogna dare a Cesare ciò che gli appartiene: paragonare la qualità e la manutenzione della rete stradale nella sua interezza tedesca con quella italiana mi sembra un filino fuori luogo. E' vero, c'è pochissimo asfalto drenante, c'è pochissima illuminazione pubblica (aspetto che sicuramente è apprezzato dalla nostra unica e vera Eccellenza ma che io trovo piuttosto disagevole e pericoloso per la guida - e intendo soprattutto all'interno dei centri abitati - per non parlare di alcuni piazzali così bui che se lo fossero in egual modo in Italia, non mi sentirei assolutamente tranquillo la sera a transitarci a piedi o a lasciarci la macchina parcheggiata) ma le strade sono tenute benissimo. C'è oramai un'enorme differenza (e certo si dirà, sono trent'anni che si ricostruisce interamente la viabilità proprio in quelle zone) tra le strade della Germania orientale ex socialista e quelle dei paesi confinanti, la situazione cambia - benché più che decorosa anche oltreconfine - come si suol dire da così a così una volta superato il confine verso occidente.
Ho inoltre percorso migliaia di chilometri, forse decine di migliaia di chilometri sulle autostrade tedesche e se si trova la situazione giusta è un piacere guidare. La progettazione della curvatura stradale, la larghezza delle corsie (trovo invece piuttosto fastidiose e pericolose le corsie dalla larghezza ridottissima dove ci sono i lavori in corso, ma pare che siano così per obbligare veramente la gente a rallentare. Per altro il limite di velocità è spesso il ridicolo 60 km/h, piuttosto frequentemente ignorato anche dagli irreprensibili conduttori di quelle latitudini), della lunghezza delle corsie di immissione (che contrasta con quella italiana dove si trovano talvolta situazioni molto pericolose), i limiti di velocità ragionevoli e la scarsità di trappole multaiole nascoste e la generale correttezza degli automobilisti fanno sì che sia perlomeno per me sia un piacere guidare, anche con la mia modesta automobile a velocità piuttosto elevate se le condizioni lo consentono. Sulle strade statali poi, a mio avviso se me lo permette è come paragonare la merda a quell'altra cosa là... in Italia come metto il culo in macchina m vengono i capelli dritti e la pressione sale alle stelle, in Teutonia mi sembrano tutti piloti professionisti, e non scherzo, ahimè. Poi sarò estremamente fortunato lassù ed estremante sfortunato quaggiù, ma sarei tanto tanto felice di poter dire diversamente.

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Ciò premesso, le maestrie mi permetteranno, a mo' di ricompensa di caricare qualche immagine del luogo in oggetto come da tradizione, vero?

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Seriamente Lei non legge MAI?

Cortese bisbetico, mi aspetto le Sue più umili e sincere scuse, lütfen:

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Ed ora qualche scatto dai dintorni dell'ineffabile cittadina...

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(^si può qua notare la diffusa "ghiaia" alla quale alludevo e che mi ha tratto in inganno, benché tra l'altro non ci siano superfici bituminose nei paraggi...)

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Belle foto! Fortunatamente a Marienbad non fu torto un capello durante l'ultima guerra.

mi aspetto le Sue più umili e sincere scuse, lütfen:
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Figuriamoci. Mutatis mutandis il discorso non cambia: anche Haßfurt è in Baviera a un quasi tiro di schioppo (187 KM)
 
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Figuriamoci. Mutatis mutandis il discorso non cambia: anche Haßfurt è in Baviera a un quasi tiro di schioppo (187 KM)
Ma come sarebbe a dire: non era lei che ci aveva redarguito per non essere stati in grado di leggere chiaramente MAI sulla targa?? Eccellenza, suvvia, tenga alto l'onore che abbiamo accordato alla sua persona...

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Fortunatamente a Marienbad non fu torto un capello durante l'ultima guerra.
E lei perché no ci potrebbe spiegare il perché... per non dire che in Cechia (dio ce ne scampi da questa orrenda denominazione), ehm appunto in Repubblica Ceca ci sono tantissimi edifici storici, molti di più che oltreconfine...

Da quando a Marienbad e Karlsbad non si parla più il tedesco?
 
tenga alto l'onore che abbiamo accordato alla sua persona

Onore mal risposto, esimio. Io sono quello che sono. Prendere o lasciare :D

spiegare il perché [...] ci sono tantissimi edifici storici

Abbastanza semplice da spiegare. Benché l'annessione dei Sudeti, prima, e di Boemia e Moravia, dopo, fosse stata riconosciuta ai sensi del diritto internazionale, con l'entrata in guerra dei futuri alleati, il governo cecoslovacco in esilio ebbe giuoco facile a far valere le proprie ragioni e cioè che l'assetto post-bellico, una volta sconfitta la Germania, avrebbe dovuto rispecchiare lo status quo ante. Ecco perché molte città ceche, Sudeti inclusi, furono risparmiate dai bombardamenti.

Cechia [...] orrenda denominazione

Cechia, meravigliosa e correttissima denominazione che, finalmente, ha soppiantato anche ufficialmente il risibile e ridondante "Repubblica Ceca".

Da quando a Marienbad e Karlsbad non si parla più il tedesco?

In tutto il territorio denominato "Sudeti" i tedeschi rappresentavano storicamente la stragrande maggioranza della popolazione. Non vi si parla più tedesco da quando, nel 1945/46, in virtù dei decreti Beneš, il 99% dei tedeschi viventi entro i confini pre-1938 e post-1945 furono espulsi. Restarono solo: esperti (es. ingegneri minerari), forza lavoro qualificata necessaria per far ripartire l'economia, oppositori e perseguitati dal regime nazional-socialista e famiglie miste ceco-tedesche. A fronte di oltre tre milioni di espulsi, restano oggi in Cechia solo 39.000 tedescofoni.
 
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Cechia, meravigliosa e correttissima denominazione che, finalmente, ha soppiantato anche ufficialmente il risibile e ridondante "Repubblica Ceca".
Non ci sarà mica lei dietro ai gruppi di pressione che hanno spinto per l'adozione di questo nome sgraziato e cacofonico, Eccellenza?

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Abbastanza semplice da spiegare. Benché l'annessione dei Sudeti, prima, e di Boemia e Moravia, dopo, fosse stata riconosciuta ai sensi del diritto internazionale, con l'entrata in guerra dei futuri alleati, il governo cecoslovacco in esilio ebbe giuoco facile a far valere le proprie ragioni e cioè che l'assetto post-bellico, una volta sconfitta la Germania, avrebbe dovuto rispecchiare lo status quo ante. Ecco perché molte città ceche, Sudeti inclusi, furono risparmiate dai bombardamenti.[...]
In tutto il territorio denominato "Sudeti" i tedeschi rappresentavano storicamente la stragrande maggioranza della popolazione. Non vi si parla più tedesco da quando, nel 1945/46, in virtù dei decreti Beneš, il 99% dei tedeschi viventi entro i confini pre-1938 e post-1945 furono espulsi. Restarono solo: esperti (es. ingegneri minerari), forza lavoro qualificata necessaria per far ripartire l'economia, oppositori e perseguitati dal regime nazional-socialista e famiglie miste ceco-tedesche. A fronte di oltre tre milioni di espulsi, restano oggi in Cechia solo 39.000 tedescofoni.
La ringrazio nonostante tutto per la spiegazione e le chiedo altresì: lei è per caso a conoscenza dell'esistenza di un testo o di un documento dove la questione viene approfondita?
 
gruppi di pressione

.. vuole scherzare?


lei è per caso a conoscenza dell'esistenza di un testo o di un documento dove la questione viene approfondita?

In tedesco sì, in italiano dovrei cercare ... mentre cerco, dia magari un'occhiata ad alcune informazioni di base:

https://it.wikipedia.org/wiki/Conferenza_e_accordo_di_Monaco

https://it.wikipedia.org/wiki/Occupazione_tedesca_della_Cecoslovacchia

https://de.wikipedia.org/wiki/Vertreibung_der_Deutschen_aus_der_Tschechoslowakei
 
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