Danni maltempo 28-30 ottobre 2018

In varie zone del Cadore manca luce dalle 18.30 di ieri.
Non ho notizie dirette perchè i telefoni non vanno, ma finchè non mi arriva SMS dal termostato di controllo della caldaia, significa che la luce manca ancora.
Stiamo per raggiungere il record negativo di Natale 2013
 
Ragazzi vi dico solo che dalle mie parti il fiume Piave oggi è stato 10 m sopra al suo livello normale.
Non vi sto a tediare sui danni anche se credo li possiate immaginare.

Ciao
 
Mamma mia, che devastazione!
Pensavo che noi in centro Italia avessimo avuto i danni più grandi. Qui nel Lazio abbiamo pagato un bel dazio con persone che non ci sono più.
Domanda che potrebbe risultare poco sensibile... Giovedì mattina saremo a Brunico, io con famiglia arriveremo all"ora di pranzo, mentre i miei cognati in mattinata. Venendo da sud per la Brennero, ci sono molti disagi? Mi sembra di aver letto solo riguardo il senso unico alternato a chiusa.
 
So bene che non sono zone di montagna, ma visto che la discussione si intitola "danni Maltempo" vi posto le immagini più significative che ho ricevuto / raccolto sui danni nel Levante Ligure.

Il quartiere genovese di Boccadasse è stato messo a soqquadro, così come Santa Margherita. Il problema vero è stato che il Porto di Rapallo (che è abbastanza grosso per la zona) è stato colpito molto duramente. Inoltre, la bellissima strada che collega Santa Margherita a Portofino è crollata in vari punti, e Portofino risulta isolata.

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Notizie per l'Abruzzo? Ho visto centraline meteo con raffiche di vento da record....

Cmq tutta colpa di Marcolski che ogni anno sta lì a fare la danza dello scirocco HIHIHI
 
Cabinovia Pinzolo-Campiglio

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http://www.news.giudicarie.com/it/n...l-collegamento-pinzolo-campiglio-express.html
Pinzolo. Danni all'opera di presa per l'innevamento artificiale e al collegamento Pinzolo Campiglio Express per la caduta di piante.
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Lavarone. Ingenti danni alla seggiovia Sonek-Tablat a causa dello schianto di alberi su tralicci e funi metalliche.
Panarotta. Si registrano danni al cantiere impegnato nella sostituzione della seggiovia di partenza, all'opera di presa per l'innevamento artificiale e al tappeto di allineamento della pista Rigolor.
Bondone. Danni all'opera di presa per l'innevamento artificiale.
Tonale. I fulmini hanno causato danni al circuito di sicurezza della telecabina Presena.
Danni per caduta di piante sulle funi interessano anche le stazioni sciistiche di Folgaria, Molveno e Pejo.
Sono ancora in corso di verifica eventuali danni agli impianti del Monte Brocon e di San Martino di Castrozza, dato che le località sono difficilmente raggiungibili a causa dell'interruzione dei collegamenti viari.
 
volendo vedere un qualche risvolto positivo:
almeno gli alberi sono caduti sulla fase calante ed è legna sfruttabile per riscaldarsi l'anno prossimo:KEV
 
da corriere della alpi

Una provincia devastata. All'alba del terzo giorno di alluvione, ci sono ancora grandi parti del territorio non raggiungibili, senza corrente, senz'acqua, senza linee telefoniche.

Drammatica la situazione in Agordino che ha pagato un tributo di vite umane in questa alluvione. Ennio Piccolin, 61 anni di Falcade, è stato travolto dal torrente Focobon a Falcade e ritrovato un chilometro più a valle dopo 20 ore di ricerche. Tutta la parte alta della vallata agordina, oltre Agordo, non è ancora raggiungibile, le strade sono interrotte e anche le comunicazioni. Si sa di frane, di case scoperchiate, di torrenti diventati fiumi con le sponde erose dalla furia delle acque.

Manca ancora la corrente elettrica in molti paesi, a causa della caduta dei tralicci tranciati dal vento o dagli alberi caduti sui fili. Nell'Agordino sembra di essere tornati al 1966. Migliaia di alberi sono caduti o spezzati, le piste ciclabili sono state quasi cancellate, case finite allagate, auto piene di fango e ghiaia.

Il sindaco di Gosaldo parla di 500 piante di traverso sulla strada tra Gosaldo e Rivamonte. I Serrai di Sottoguda sono devastati. La strada è stata portata via dalla furia del torrente e con essa anche l'acquedotto: 700 persone sono senz'acqua solo a Rocca Pietore. Servono generatori, li chiedono a gran voce i sindaci dell'Agordino. Serve il gasolio per le strutture pubbliche come le case di riposo. Moltissime le frazioni isolate in tutta la valle e di tante altre non si ha semplicemente notizia.

Colpisce tra le tante immagini di questa tragedia, i danni provocati dall'acqua del Cordevole a Ponte Mas. Ponte chiuso e con fondamenta da verificare e sponda travolta insieme con gli ex uffici della Roni. Gira una foto sui social che mostra la situazione nel 1966: identica. Distrutta anche la passerella sul Peron ma ci sono ponti a rischio e passaggi pedonali distrutti in buona parte della provincia.

Il parco di Lambioi non esiste più. Travolto dalla piena arrivata la notte di lunedì, tutte le strutture sono state distrutte e l'intera area, costata molto denaro, fatica e mobilitazione dei cittadini bellunesi, è coperta di melma mentre il Piave piano piano si ritira.

La viabilità è ancora off limits in moltissime zone. Oltre Agordo non si va, chiuso anche il Duran, la Val di Zoldo, Cibiana è in gravi difficoltà, moltissime strade nel Feltrino, soprattutto nella zona di Sovramonte sono chiuse per la caduta di alberi. Non si va per ora in Primiero, dove si sta lavorando alacremente per realizzare una pista alternativa sullo Schener all'altezza della voragine che si è creata alla fine del lago di Pontet, vicino alla centrale.

Al lavoro da tre giorni migliaia di persone, protezione civile arrivata anche dal resto d'Italia, vigili del fuoco, volontari, operai dei comuni, di Veneto Strade, di Anas, di Enel e di Terna.

Il problema della corrente elettrica è grave, sta tornando poco alla volta, ma ieri sera erano disattivate ancora 70mila utenze in

tutta la provincia.
Feltre piange i suoi tantissimi danni: sono cadute centinaia di alberi, distruggendo le macchine e causando anche un morto. Viale Gaggia non esiste più, ma neppure la Culiada, dove al posto degli alberi ci sono delle voragini.
 
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