Danni maltempo 28-30 ottobre 2018

225393-4515933614169365817733016848196341244362752n.jpg
 
Mamma mia...a vedere tutti questi danni mi viene da pensare che diversi comprensori di Veneto e TAA saranno davvero in grave difficoltà nell'affrontare la stagione sciistica..Qua prima di tutto c'è da pensare a mettere in sicurezza le popolazioni colpite e a ripristinare i servizi primari e la viabilità.
 
qui in zona val di Fiemme e Fassa grossi danni un pò ovunque.. danni sia dall'acqua del torrente Avisio e torrenti minori che dalla "tromba d'aria" del lunedì sera/notte..

Qui a Tesero e altri paesi della valle siamo tornati alla civiltà solo ieri tardo pomeriggio sera. Prima eravamo completamente senza corrente, acqua (in alcuni paesi) e linee telefoniche/cellulari.

Lavazè, Pampeago, Passo Carezza verso Ega/Obereggen, Monte Mulat e Bellamonte sopra a Predazzo, Forno di Moena.. sono irriconoscibili.. :PAAU

a mio parere ci vorranno comodi 2/3 anni solo per liberare le zone boschive dagli schianti degli alberi caduti, spezzati, sradicati.. nessuna vittima per fortuna, ma danni economici enormi!
 
Mi ricordo una tromba d'aria sopra Varena tanti anni fa, sono 15 anni che vengo in zona, la zona boschiva non si è ancora ripresa, faccio un salto il fine settimana prossimo
 
Mi ricordo una tromba d'aria sopra Varena tanti anni fa, sono 15 anni che vengo in zona, la zona boschiva non si è ancora ripresa, faccio un salto il fine settimana prossimo

ho parlato poco fà con un amministratore del mio paese (si occupava anche della gestione boschiva ecc..)

solo nella zona di Tesero/Stava/Pampeago hanno stimato schianti e zone boschive distrutte per circa 40.000m3 (metri-cubi).
Considerate che il Comune di Tesero destina alla vendita e ai privati un totale di circa 4000m3 all'anno.. quindi in via ipotetica e numerica si parla di un quantitativo pari a quello che noi privati e azienda comunale avremmo abbattuto in circa 10 anni.. :PAAU!!

nr. da prendere non come il Vangelo ma che comunque fanno pensare..
appena sarò possibile mi faccio un giro nella zona Stava/Pampeago e poi posto qualche foto..
per come conosco il territorio di Pampeago, a mio parere la zona boschiva sopra le gallerie e sotto la Pala di Santa ha fatto na brutta fine..
 

.

Ultima modifica:
Energia elettrica in cadore che sta tornando a macchia di leopardo ed un po' a singhiozzo.
La mia vicina mi ha chiamato alle 14.20 ma non siamo riusciti a parlare ed è di nuovo tutto muto
Sono già 44 ore
 
Io resto dell’idea che a parte la eccezionalità dell’evento gran parte dei danni siano causati dall’uomo con la sua incuria e con la sua smania di modificare, distruggere, convertire e costruire. E noi utenti della montagna dovremmo farci un esame di coscienza.
 
Breaking news

La mia vicina si trasferisce ora Cortina (dove c'è luce) perchè pare che a San Vito mancherà ancora per diversi giorni

Ecco perchè se ne parla poco: perchè a Cortina c'è luce e non è Natale e dunque non fa notizia. Altrimenti tutti a dire contro Cortina: come se la luce che arriva a Cortina dipendesse dai cortinesi :KEV


Io resto dell’idea che a parte la eccezionalità dell’evento gran parte dei danni siano causati dall’uomo con la sua incuria e con la sua smania di modificare, distruggere, convertire e costruire. E noi utenti della montagna dovremmo farci un esame di coscienza.

Sinceramente questa volta credo abbia inciso poco. Troppo vento e troppa pioggia.
Certo, se non costruisce linee elettriche ed impianti da sci, gli alberi cadono e non fanno danni, ma il mondo è un altro.
 
Io resto dell’idea che a parte la eccezionalità dell’evento gran parte dei danni siano causati dall’uomo con la sua incuria e con la sua smania di modificare, distruggere, convertire e costruire. E noi utenti della montagna dovremmo farci un esame di coscienza.

se si vuole fare una riflessione generica sui cambiamenti climatici sono d'accordo, per quanto riguarda l'eccezionalità dell'evento abbinata alla mano dell'uomo molto meno!
o per lo meno io parlo qui della zona Fiemme e Fassa!

qui da noi sono anni e anni che le amministrazioni comunali stanno attente alla gestione delle briglie, dei torrenti tagliando gli alberi/cespugli che nascono spontanei e che potrebbero creare problemi e comunque un evento come quello dei giorni scorsi erano 40/50 anni che non si verificava..
 
La mia vicina si trasferisce ora Cortina (dove c'è luce) perchè pare che a San Vito mancherà ancora per diversi giorni

Ecco perchè se ne parla poco: perchè a Cortina c'è luce e non è Natale e dunque non fa notizia. Altrimenti tutti a dire contro Cortina: come se la luce che arriva a Cortina dipendesse dai cortinesi :KEV
Sinceramente questa volta credo abbia inciso poco. Troppo vento e troppa pioggia.
Certo, se non costruisce linee elettriche ed impianti da sci, gli alberi cadono e non fanno danni, ma il mondo è un altro.

se si vuole fare una riflessione generica sui cambiamenti climatici sono d'accordo, per quanto riguarda l'eccezionalità dell'evento abbinata alla mano dell'uomo molto meno!
o per lo meno io parlo qui della zona Fiemme e Fassa!

qui da noi sono anni e anni che le amministrazioni comunali stanno attente alla gestione delle briglie, dei torrenti tagliando gli alberi/cespugli che nascono spontanei e che potrebbero creare problemi e comunque un evento come quello dei giorni scorsi erano 40/50 anni che non si verificava..

Che sia un evento straordinario ed eccezionale ed anche in minima parte atipico non lo metto in discussione, che bisogna rivedere i nostri comportamenti a livello generale siamo penso tutti più o meno d’accordo....Ma io penso che dovremmo imparare ancor di più da questa ennesima lezione: se non facciamo bacini di contenimento a monte e a valle avremmo sempre più questi effetti, se non rivediamo le linee elettriche avremo ancora paesi tagliati fuori...in Agordino l’ospedale ha gruppi di emergenza a gasolio con scorte per 1/2 giornata basta dire questo, dobbiamo rivedere il modello di antropizzazione delle nostre valli ritornando ad una cura maggiore delle stesse ed ad un decremento delle costruzioni altamente impattanti come anche gli impianti di risalita..
 
Che sia un evento straordinario ed eccezionale ed anche in minima parte atipico non lo metto in discussione, che bisogna rivedere i nostri comportamenti a livello generale siamo penso tutti più o meno d’accordo....Ma io penso che dovremmo imparare ancor di più da questa ennesima lezione: se non facciamo bacini di contenimento a monte e a valle avremmo sempre più questi effetti, se non rivediamo le linee elettriche avremo ancora paesi tagliati fuori...in Agordino l’ospedale ha gruppi di emergenza a gasolio con scorte per 1/2 giornata basta dire questo, dobbiamo rivedere il modello di antropizzazione delle nostre valli ritornando ad una cura maggiore delle stesse ed ad un decremento delle costruzioni altamente impattanti come anche gli impianti di risalita..

Ma cosa centrano adesso gli impianti di risalita?!?!?
 
Che sia un evento straordinario ed eccezionale ed anche in minima parte atipico non lo metto in discussione, che bisogna rivedere i nostri comportamenti a livello generale siamo penso tutti più o meno d’accordo....Ma io penso che dovremmo imparare ancor di più da questa ennesima lezione: se non facciamo bacini di contenimento a monte e a valle avremmo sempre più questi effetti, se non rivediamo le linee elettriche avremo ancora paesi tagliati fuori...in Agordino l’ospedale ha gruppi di emergenza a gasolio con scorte per 1/2 giornata basta dire questo, dobbiamo rivedere il modello di antropizzazione delle nostre valli ritornando ad una cura maggiore delle stesse ed ad un decremento delle costruzioni altamente impattanti come anche gli impianti di risalita..

ma certamente.. ripeto, se si vuole fare un ragionamento climatico a livello globale pienamente d'accordo che possiamo tutti martellarci sulle balle..

se ragioniamo a livello locale in relazione a questo evento rimango della mia idea.
Per quanto riguarda le nostre zone/valli onestamente non si poteva fare di più e comunque anche sforzandomi non trovo relazioni tra l'intervento antropico e l'evento meteo.

La segheria dove lavora mio fratello era in parte "allagata" e si trova in mezzo al verde, lontana da corsi d'acqua importanti ecc.. questo vuol dire che ha piovuto talmente tanto che il terreno non riesce a starci dietro e quindi l'acqua va dove gli pare.. per il discorso tromba d'aria men che meno..

E lo dico non perchè "siamo i migliori" ci mancherebbe.. faccio solo una costatazione basata su quello che vedo qui da noi nelle valli.

Discorso totalmente diverso (anzi opposto) per quanto riguarda il disastro di Stava del 1985 ad esempio.. ma qua siamo su un altro capitolo!
 
Cordialmente, ma cosa fava c'entra la devastazione delle foreste data dal vento con l'antropizzazione del territorio e con i comportamenti dissennati in tema di edilizia e di urbanistica?

E qui non è neanche un problema di cura del territorio, è proprio una questione di evento eccezionale. Nel senso di eccezione alla normalità.

Non si può commisurare sempre tutto agli eventi estremi, altrimenti dovremmo costruire a prescindere solo dei bunker interrati oppure puntellare tutti gli alberi (scusatemi per l'iperbole, ma serviva per semplificare).

Francamente, se non si era capito, non mi piace il catastrofismo.
 
Danni ingenti sulla cabinovia Pian del Crep di Zoldo, altamente improbabile che apra per l'inverno

Fonte funivie.org
 
Top