Fascite plantare, consigli?

^ Grazie degli auguri, che, immagino, riguardino non solo me, ma anche Tooya e tutti gli altri compagni di sofferenze ...

Approfitto di questo tuo intervento per fare il punto sulla mia situazione: a quasi un anno dalla comparsa dalla fascite ho ricominciato gradualmente a correre, inizialmente una volta la settimana, poi due, ora tre. Anch'io mi sono fatto fare dei plantari ortopedici che indosso sempre e che non mi fanno sentire il fastidio durante la corsa. Il dolore non è che sia scomparso del tutto, ma è diminuito notevolmente: da un mese circa posso portare scarpe normali da città senza grossi problemi. Ho fatto due cicli di 12 sedute l'uno di cinesiterapia con 6+12 sedute di onde d'urto (dolorosissime finché non ho scoperto il trucco: estendere al massimo la fascia plantare tirando l'avampiede verso di sé). Non so dire se il merito dei progressi sia dovuto alle onde d'urto, alla cinesiterapia o all'approccio conservativo: forse un misto delle tre cose. Fatto sta che ora per scongiurare ricadute: eseguo regolarmente i principali esercizi di estensione e propriocezione e porto regolarmente le ortesi.
 
Approfitto del post per aggiungere una considerazione personale: ai primi "sentori", ai primi sospetti, FATEVI CONTROLLARE. Io ho avuto i primi sentori durante la primavera 2018, poi è "esplosa" grazie a un paio di scarpe da tennis troppo rigide.

A Settembre ho iniziato le cure (onde d'urto) dopo aver escluso altri problemi tramite TAC e Risonanza.Mi pare di aver fatto 3 o 4 sedute, poi sono rimasto "in osservazione" con qualche esercizio specifico - ma potevo giocare a tennis e sciare - e a fine Gennaio era passato tutto.

Ora ho rimesso un paio di mocassini estivi e mi pare di avere qualche piccolo dolorino alla stessa zona, ma se non li metto scompare.

L'unica cosa noiosa era dover andare sempre in giro con scarpe estremamente morbide (delle Nike Air Max) che hanno aiutato enormemente il recupero. Ero un pò ridicolo vestito bene con le Nike, che mi cambiavo prima degli incontri. Ma amen, grazie a questa menata sono completamente guarito.

Aggiungo che per l'epicondilite è la stessa cosa: prima la prendi, prima guarisci. E' uno di quei casi in cui i "sospetti che spingono alla ricerca su Google" possono essere salvifici nel momento in cui sai come circostanziarli.
 
Guarda essendoci ricaduto dentro da poco (sottovalutazione della remissione che ormai mi pareva definitiva e mia postura ripeto errata di base), posso solo dire che non importa come l'importante e cavarci i piedi (nel vero senso della parola).

Io dopo lacrime amare (nel vero senso del termine) e tante sconfitte ho trovato la mia ancora di salvezza nei plantari e diciamolo ben forte anche le scarpe fanno la differenza.

Per il resto ci vuole un sacco (ma grosso assai) di pazienza e bisogna cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno. C'è chi ha la sciatica, chi la cervicale, chi si becca l'ernia. Tutte cose banali se vogliamo ma molto impattanti dal punto di vista della qualità di vita perchè appunto difficili da contrastare e martellanti.

Detto questo rinnovo a te e ovviamente a tutti sul forum in questa sgradevole situazione i migliori auguri e che ognuno in qualunque modo non importa trovi sollievo definitivo.

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Guarda essendoci ricaduto dentro da poco (sottovalutazione della remissione che ormai mi pareva definitiva e mia postura ripeto errata di base), posso solo dire che non importa come l'importante e cavarci i piedi (nel vero senso della parola).

Io dopo lacrime amare (nel vero senso del termine) e tante sconfitte ho trovato la mia ancora di salvezza nei plantari e diciamolo ben forte anche le scarpe fanno la differenza.

Per il resto ci vuole un sacco (ma grosso assai) di pazienza e bisogna cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno. C'è chi ha la sciatica, chi la cervicale, chi si becca l'ernia. Tutte cose banali se vogliamo ma molto impattanti dal punto di vista della qualità di vita perchè appunto difficili da contrastare e martellanti.

Detto questo rinnovo a te e ovviamente a tutti sul forum in questa sgradevole situazione i migliori auguri e che ognuno in qualunque modo non importa trovi sollievo definitivo.
 
Guarda essendoci ricaduto dentro da poco (sottovalutazione della remissione che ormai mi pareva definitiva e mia postura ripeto errata di base), posso solo dire che non importa come l'importante e cavarci i piedi (nel vero senso della parola).

Io dopo lacrime amare (nel vero senso del termine) e tante sconfitte ho trovato la mia ancora di salvezza nei plantari e diciamolo ben forte anche le scarpe fanno la differenza.

Per il resto ci vuole un sacco (ma grosso assai) di pazienza e bisogna cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno. C'è chi ha la sciatica, chi la cervicale, chi si becca l'ernia. Tutte cose banali se vogliamo ma molto impattanti dal punto di vista della qualità di vita perchè appunto difficili da contrastare e martellanti.

Detto questo rinnovo a te e ovviamente a tutti sul forum in questa sgradevole situazione i migliori auguri e che ognuno in qualunque modo non importa trovi sollievo definitivo.

a me ne passa una e ne esce un'altra, ora sono alle prese con pubalgia e infiammazione lombare, però mi va molto meglio con la cervicale ed è un bel po' che non soffro di fascite plantariHIHIHI
 
Leggendo il tuo commento mi sono messo a ridere davanti al monitor. Cacchio sembro io, nel senso che pure io a "soli" 44 anni sembro un pò come cricchetto in cars (non so se hai presente tutto scarlancato).

E' inutile ci vuole culano (queste poi sono tutte cose fastidiose ma son str........ate in definitiva) solo che non essendo più nel fior fiore dell'età le si subisce anche maggiormente perchè diciamolo da giovani il recupero e i muscoli sono diversi.

C'è poco da fa raga. Pazienza, provare tutto il possibile senza intestardirsi troppo con terapie che poi i miracoli non esistono e si spera sempre che San Culo (passatemi il francesismo) ci metta una buona parola.

Sciaaooooooo.
 

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Lascio anche il mio contributo alla discussione.

Preso dalla passione del running a metà del guado fra gli enta e gli anta, dopo alcune stagioni di moderate soddisfazioni con carichi fra i 60 e gli 80 km settimanali, alcune maratone, molte mezze maratone, nel febbraio 2011, improvvisamente, come un fulmine nel cielo sereno, mi è partita una fascite plantare bilaterale.

Cosa l'abbia determinata, nello specifico, ancora oggi non è dato sapere, se i carichi protratti, una corsa con forti % di terreno in salita, la naturale usura del fisico, ma ho un ricordo precisissimo del momento dell'insorgenza del problema e dell'avvio di un noioso iter durato fra 12 e 18 mesi.

I primi tentativi sono stati basati su anti infiammatori orali e massaggi sulla fascia, senza benefici. Quindi sono passato ad un posturologo, con relativa produzione di plantari, e miglioramento molto modesto.

Successivamente, siamo già a 3/4 mesi dai primi sintomi, visto che i risultati comunque latitavano (nel frattempo l'attività fisica era stata drasticamente ridotta del 70-80%), un medico esperto di discipline anche alternative, che avevo consultato, quasi rovescio' la scrivania al momento in cui gli introdussi il discorso dei plantari, e mi indico' che il problema poteva derivare dai denti e dalla masticazione, suggerendomi un dentista locale esperto di posturologia.

Dopo ulteriori esami e indagini mi ha realizzato un byte, spesa un millino circa, che da allora indosso con regolarità durante ogni attività continuativa, corsa e camminate prolungate. A questo ho unito, con un fisioterapista, sessioni di onde d'urto, poche, e tecar, che hanno portato risultati apprezzabili. Mi era stato anche proposto, dopo il primo anno di utilizzo del byte, di rendere strutturale il suo apporto attraverso la creazione stabile nella dentatura di spazi integrativi e compensativi che superassero i problemi occlusivi, ma visto che il costo andava sulla misura di una macchina usata, ho desistito.

Il problema è andato migliorando molto gradualmente, ad oggi l'attività di running, che peraltro non ho mai cessato, è sui 30-40km settimana, ma ogni tanto, qualche "morsetto" è sempre percepibile. Visto che nel periodo che ti ho descritto non praticavo sci, il mio timore, alcuni anni dopo, alla ripresa, era che nell'indossare gli scarponi, si riproponessero problemi, ma fortunatamente non è avvenuto.

Mi ricollego a quanto già sottolineato sull'importanza dello stretching, pre e post attività, con gli esercizi che già ti hanno descritto, pallina, scalino, etc...

Edit...aggiungo che per anni ho indossato esclusivamente calzature comode, in pratica le scarpe da running che avevano esaurito il loro valore ammortizzante, venivano recuperate per qualche tempo come scarpe "quotidiane" ;)
Mocassini mai più indossati, e solo da 2/3 anni scarponcini o affini.
 
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