Pinturault ci mostra come si fa l'inversione

Tirare indietro i piedi anche no. La fase di cambio è quando in gara si fa l’accelerazione, che permettimi non è proprio alla portata di tutti. Si esce spingendo sui talloni e nella fase di cambio si ha quell’inerzia per poi trovarsi sulle punte gestendo l’entrata in curva. Tirare indietro i piedi non ha proprio senso nella logica del cambio, neppure a livello turistico.
 
Mi piacerebbe chiedere direttamente ad hirscher se pensa di tirare indietro i talloni. Dimmi che senso ha frenare gli sci nel momento in cui accelleri, se non tentare di perdere la gara. Le cose sono un attimo più complesse in gara, e probabilmente si possono capire solo ad un certo livello.

Detto questo l’analisi fatta in quel video è piuttosto penosa nell’insieme.
 
Ma scusa Giampa, dimmi quando si alza Pintu. Il bacino è sempre chiuso e le ginocchia sono sempre a 90 gradi. Se spingi apri gli angoli. Non metto in dubbio che per passare la porta in GS usi tutto quello che sai fare, ma nella curva al rallentatore di cui ho mostrato il fermo immagine inverte tirando indietro i piedi.

Che è la cosa che dovremmo fare anche noi perché è il modo più economico per tenere sotto gli sci e trovare subito il vincolo. Loro sono atleti, ma ciò non toglie che a 30 km orari in meno e senza dover piegare come un ossesso è un gesto ampiamente alla nostra portata. Va imparato ed esercitato, ovvio

In questi anni credimi che in allenamento di GS non ho mai sentito una correzione da parte di un allenatore di tirare indietro i piedi, ma sempre le solite cose: vieni su, vieni avanti, più anticipo motorio, spezzati di più , non ti schiacciare; piegare le gambe per portarle indietro sul cambio è quanto più improducente possiate fare.
infatti quando vieni avanti carichi una molla (gamba esterna tesa) che sprigiona tutta la sua forza una volta trovato lo spigolo esterno, spezzandoti di busto.

x Nitrato: guarda il terzo fotogramma e dimmi "se sempre chiuso e le ginocchia sono sempre a 90 gradi"

Vediamo quanto mi sono permesso di affermare nei fotogrammi di Pintu (non è facile perchè secondo me scia un pelo schiacciato)


Qui sta finendo la curva a destra, nella sua testa ha già in mente di venir via ....
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Comincia ad allungare la gamba interna in contemporanea si alza di bacino e porta la massa grande verso giù-interno
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Qua ha finito di caricare la molla, gamba completamente estesa (ovviamente sempre appoggiato sullo scarpone e come dice op1976 giustamente, ti trovi "in punta di piedi") la lamina ha cominciato ad incidere la neve, il colpo è in canna, devi aspettare il momento giusto per visualizzare la finestra sulla porta successiva, è qui che si fa la differenza tra una linea giusta o sbagliata, dopo questo punto ormai tutto si è fatto , l'unica cosa che si pensa dopo è finire velocemnte la curva e venir via. (qui ci sarebbe da scrivere pagine ...... su questa fase , la più importante in Gigante)
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nell'ultimo fotogrammo sotto si vede il momento in cui ha deciso di iniziare la curva , qui si da il massimo di forza, tutto il corpo si catapulta verso lo sci esterno spezzandoti con il busto, la gamba rimane tesa , come un puntello che scarica tutta la forza centrifuga sullo sci esterno, più si spinge , più deformiamo lo sci, più deformiamo e più giriamo, più giriamo e prima finiamo la curva per scapar via sulla porta successiva per poi tornare a caricare la molla con la gamba opposta.
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Spero di essere stato non chiaro ma almeno capibile, certe sensazioni non sono facili da spigare

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In Sl è un'altra cosa, non ho letto cosa dice sotto , perchè conosco già la sensazione ...
praticamente si usa proprio fare il contario , cioè lanciare i piedi avanti appena dopo il palo per poi risalire subito sugli sci avvanzando.
Questo permette allo sci da speciale, corto e molto elastico, di sfogare in avanti la forza caricata durante la deformazione.
Credimi che farlo per noi mortali è praticamente impossibile.
Un errore che si fa spesso in SL è quello di schiacciarsi continuamente verso il basso con le gambe, causando un inabilità dei movimenti che sfocia in una continua rincorsa dello sci per poi ritardare sulle linee fino a saltare
ERGO: Dimenticatevi di fare quello che fanno in Coppa del Mondo, fanno cose al limite della fisica grazie alla loro tecnica ed alle loro gambe mastodontiche.
(quando vedo solo i ragazzi di coppa europa le gambe che hanno, mi impressiono)

L'anno scorso per un giorno mi sono allenato con Roberto Nani a Livigno in Federia, steso tracciato, credetemi è un altro sport il loro.

CONSIGLIO: lasciare perdere assolutamente per imparare a sciare guardare gli atleti in slalom speciale o in discesa libera, la curva tecnica è solo una quella da Gigante
 
Ultima modifica:
Sono interessanti i vs interventi tutti tutti, discutendone apertamente con la mente aperta si arriva non alla verità assoluta ma a dei miglioramenti nel modo di sciare. Ricordate una cosa ognuno di noi ha una propia morfologia (fisicità, altezza, peso, tipo di musculatura, resistenza alla fatica ecc...) giocoforza adattamenti della tecnica alle ns caratteristiche sono necessari, affinare una tecnica meno faticosa piu' adatta alla ns fisicità porta a fare piu' giri in pista o nei pali faticando meno....... sposare una tecnica validissima sul piano teorico e pratico ma che magari richiede molte energie in pochi istanti potrebbe non essere la scelta migliore per noi stessi.
 

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Sono interessanti i vs interventi tutti tutti, discutendone apertamente con la mente aperta si arriva non alla verità assoluta ma a dei miglioramenti nel modo di sciare. Ricordate una cosa ognuno di noi ha una propia morfologia (fisicità, altezza, peso, tipo di musculatura, resistenza alla fatica ecc...) giocoforza adattamenti della tecnica alle ns caratteristiche sono necessari, affinare una tecnica meno faticosa piu' adatta alla ns fisicità porta a fare piu' giri in pista o nei pali faticando meno....... sposare una tecnica validissima sul piano teorico e pratico ma che magari richiede molte energie in pochi istanti potrebbe non essere la scelta migliore per noi stessi.

Quoto in tutto, ma la curva in GS (che poi è quella del campo libero) è una sola. I movimenti di base non sono adattabili, vanno fatti così e basta.
L'unica cosa che succede è che la nostra tecnica o il nostro fisico, non è in grado di supportarla, quindi non si fa altro che scimmiottarla a nostro modo.
Ho errori che mi porto dietro da anni e che posso solo lenire, ma rimarranno sempre li, e vengono fuori sempre nei momenti più difficili:
Un muro più impegnativo, una porta più angolata, una pista più barrata del solito, un tracciato troppo bucato ... ecc
più siamo in difficoltà e più sciamo male.
 
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nell'ultimo fotogrammo sotto si vede il momento in cui ha deciso di iniziare la curva , qui si da il massimo di forza, tutto il corpo si catapulta verso lo sci esterno spezzandoti con il busto, la gamba rimane tesa , come un puntello che scarica tutta la forza centrifuga sullo sci esterno, più si spinge , più deformiamo lo sci, più deformiamo e più giriamo, più giriamo e prima finiamo la curva per scapar via sulla porta successiva per poi tornare a caricare la molla con la gamba opposta.
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Gianpa tutto giustissimo. Prendo solo questi due fotogrammi per sottolineare una cosa, che per un atleta non è molto importante ma per uno sciatore "normale" in perfezionamento sì. Qui il braccio dx sta RELATIVAMENTE (è sempre Pinturault ci mancherebbe) andando per i fatti suoi. Vedo parecchi "perfezionandi" e diversi maestri che lo fanno, è un pò un vezzo a mio parere figlio della sciata di Bode, il problema è che su Pintu è bellino da vedere e spesso non percettibile, su un ottimo sciatore è brutto e soprattutto può portare ad errori (soprattutto una iper contro-rotazione e relativo scarico dell'esterno). Cerchiamo sempre di ricordarci che le braccia sono un fantastico strumento per aiutare il busto a stare nella giusta posizione, e per portare la spalla esterna in basso al fine di aiutare il carico sullo di esterno.

Scusa la puntualizzazione, ma mi sembra che qui si parli di livello alto, quindi credo ci possa stare.
 
Gianpa tutto giustissimo. Prendo solo questi due fotogrammi per sottolineare una cosa, che per un atleta non è molto importante ma per uno sciatore "normale" in perfezionamento sì. Qui il braccio dx sta RELATIVAMENTE (è sempre Pinturault ci mancherebbe) andando per i fatti suoi. Vedo parecchi "perfezionandi" e diversi maestri che lo fanno, è un pò un vezzo a mio parere figlio della sciata di Bode, il problema è che su Pintu è bellino da vedere e spesso non percettibile, su un ottimo sciatore è brutto e soprattutto può portare ad errori (soprattutto una iper contro-rotazione e relativo scarico dell'esterno). Cerchiamo sempre di ricordarci che le braccia sono un fantastico strumento per aiutare il busto a stare nella giusta posizione, e per portare la spalla esterna in basso al fine di aiutare il carico sullo di esterno.

Scusa la puntualizzazione, ma mi sembra che qui si parli di livello alto, quindi credo ci possa stare.

Assolutamente si, gli agonisti in campo libero tendono a sbracciare in modo assurdo, ovvio che se prendi pintu e gli dici di tirare due curve con un paiodi sci da archi per dimostrare una curva media o ampia che sia, le braccia son sicuro che non le muove.
Ma in GS quello che conta è sotto e molto spesso le braccia le usano come leve per regolare quei piccoli squilibri che sentono nei piedi, come fosse l'asta per un equiilibrista che cammina su di un filo.
Tutt'altro discorso per dimostrare curve in campo libero, specialmente per i selezionandi, è fondamentale la posizione delle braccia durante le varie fasi di curva, anche perchè rendono più armoniosa tutta la figura dello sciatore, aiutando anche a cammuffare alcuni errori.
Come ben sai comunque correggere la parte sopra di un agonista è molto più facile (sono talmente abituati a essere telecomandati dagli allenatori) che non loa parte sotto di un turista.
detto ciò il consiglio più grande che posso dare per evitare movimenti sbagliati sopra è quello di iniziare la preparazione del bastone il prima possibile!
 
Fermi tutti! O voi che gareggiate la famosa molla la fate scattare prima o dopo l’inversione? Nel terzo fotogramma di Giampa (grazie a te e a Op1976 per la spiega a noi profani) Pintu ha già invertito le lamine. Prima inverti e poi esplodi?
 
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é un po' dura affermare che non tira indietro i piedi al cambio...



Ma siamo alle solite, una visione mainstream che assomiglia ad una religione con dogmi indiscutibili
ed una visione da "Savonarola"

Un "Savonarola" che afferma: "Don't wake up, because when you do, you will see what kind of an idiot you were before."
 
Senza tirare in ballo filosofie & religioni più che altro qui dentro nessuno vede 'sta retrazione dei piedi, ma se lo dite voi sarà così.
 
Scusa il mio dissenso, ma io vedo solo due fotogrammi presi con angolazioni diverse, se infatti andiamo a guardare le coscie di pintu, sono esattamente nella stessa posizione, quindi questo implicherebbe che per arretrare i piedi nel cambio dovrebbe chiudere l'angolo tra la stessa e i polpacci, cosa che non fa , invece si vede benissimo la transazione delle ginocchia nel cambio e l'apertura di busto per la ricerca della profondità
Quello che secondo me può essere interpretato come un arretramento dei piedi , non è altro che l'avvanzamento del bacino rispetto all'asse tarsversale del corpo, contemporaneamente all'anticipo e alla dissociazione che ti permette di fermare le inerzie della curva precedente.
1.png

Ps come dice Apo, qui non si filosofeggia, qui si parla di sci e pretenderei un'analisi tecnica o per lo meno una correzione a video sensata, così facendo il dogma assoluto lo stai imponendo tu, io dico la mia cercando anche di spiegare tecnicamente il concetto.
dal tuo profilo vedo che sei un maestro di sci, quindi non dovresti avere problemi ad analizzare e ancorpiù motivare tecnicamente il tuo punto di vista! :D
 
Nella sequenza in movimento , meglio degli snapshot, quando Pintu passa al rallentatore davanti alla videocamera che lo riprendere è LAMPANTE la retrazione del piede sinistro , e lo fa tra il passaggio da una lamina all'altra ....negate l'evidenza.....adesso non vorrei fare paragoni con la teoria della terra piatta , dove qualcuno continua a sostenere tesi indimostrabili...la retrazione o meglio la trattenuta è eseguita con una contrazione degli ischiocrurali della coscia , non richiede necessariamente una riduzione dell'angolo con la gamba.
 
Mi riferisco alla tua interpretazione del ralenti: il piede della gamba che si sta preparando a ricevere un carico da briscola si ritrarrebbe all'indietro un attimo prima....? E' fisicamente impossibile. Semmai sarebbe l'altro piede a retrarsi. A mio umile avviso quel che a te pare una retrazione del sinistro è in relatà un avanzamento del destro.
 
Nella sequenza in movimento , meglio degli snapshot, quando Pintu passa al rallentatore davanti alla videocamera che lo riprendere è LAMPANTE la retrazione del piede sinistro , e lo fa tra il passaggio da una lamina all'altra ....negate l'evidenza.....adesso non vorrei fare paragoni con la teoria della terra piatta , dove qualcuno continua a sostenere tesi indimostrabili...la retrazione o meglio la trattenuta è eseguita con una contrazione degli ischiocrurali della coscia , non richiede necessariamente una riduzione dell'angolo con la gamba.

Mi devi spiegare fisicamente, per portare indietro i piedi devi necessariamente chiudere l'angolo tra coscia e tibie, come puoi farlo se no, le gambe sono di ossa non di burro , se c'è un articolazione dovrai piegarla ????
quindi a meno che tu non abbia le articolazioni di uno struzzo, se mi siedo su una sedia e porto indietro i piedi non faccio altro che chiudere l'angolo.

Diverso invece quello che fa realmente ..... avvanza col bacino ..... solo così torni sugli sci, perchè il movimento che fa non è altro che quello !!! Avvanzare per tornare centrale sugli sci!!!
 
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