Se posso darti una prima dritta, da' un occhiata a questo thread:
Settimana bianca CORVARA dal 3 al 10 Febbraio, che è stato aperto qualche settimana fa e che probabilmente risponde già a molte delle tue domande
Fra La Villa e San Cassiano, personalmente opterei per la seconda località, che mi pare un po' più tranquilla e meno esposta al traffico serale. E' vero che, stando lungo la statale in un raggio di 2-300 m dalla cabinovia del piz La Ila, puoi evitarti di prendere uno skibus o di tirare su la macchina, ma ciò significa anche che il tuo albergo sarebbe affacciato su uno stradone che, nel tardo pomeriggio, diventa una camera a gas come i viali di Milano... Se invece il tuo albergo sta molto più lontano (a La Villa alta, verso Corvara o verso Pedraces), dovrai comunque usare un mezzo per raggiungere la cabinovia e allora tanto vale - per la mia personale preferenza - stare a San Cassiano
Detto da uno che, in realtà, trascorre da una vita le sue settimane bianche a Pedraces
Dal punto di vista sciistico, entrambe le località distano da Corvara (e quindi dalla tangenziale del Giro del Sella) 2 impianti e mezzo ad andare e 3 a tornare. Se ti spingi verso Arabba, la Marmolada o la val di Fassa e ritorni in val Badia dal passo Campolongo, San Cassiano ha il vantaggio di consentirti un rientro "d'emergenza" con 2 soli impianti (per il Cherz e il Pralongia), il che potrebbe essere un vantaggio se hai tirato lungo coi tempi.
E' vero che La Villa è più vicina a Pedraces/Santa Croce e allo skibus per Plan de Corones, ma San Cassiano lo è all'ancor più remunerativa escursione alla zona del Lagazuoi/Cinque Torri e a Cortina. Alla fine, a seconda di dove si vuole andare, ogni paesino può essere il centro dell'universo sciistico e quindi scegliere la base d'appoggio perfetta è come disquisire del sesso degli angeli
Personalmente, non resisterei più di un giorno a sciare in val Badia (che è più da sci panoramico e al sole, avendo poche piste memorabili per impegno e dislivello) e, oltre alle gite che avevi già in mente, ti suggerirei anche:
1) Se l'hanno riaperto, direi che il
Giro della Grande Guerra è un must. Personalmente, lo preferisco in senso
orario, perché il tratto Armentarola - Fedare è molto più fluido e veloce che se percorso nel senso contrario e quindi rimane più tempo a disposizione per sciare sulle belle piste di Pescul e Alleghe (grandi dislivelli da cima a fondo), prima di prendere il pullman per Malga Ciapela. In questo senso, la discesa della Marmolada è automaticamente parte del giro (salvo volere fare la follia di raggiungere la seggiovia del Padon con i vetusti skilift che risalgono la valle ...) e, per il mio personale gusto, vale di più della discesa del Lagazuoi, che è più scenografica che sciabile (diventa una vera pista da sopra lo Scotoni in poi). Oltretutto, completando il giro, avresti quasi sicuramente il tempo per inserire una risalita sino in cima a Porta Vescovo e dunque un discesone di tutto rispetto (anche solo scegliendo l'Ornella, per stare lontano dalle nere) sino ad Arabba paese. Alla fine dei conti, stando in val Badia, potresti sempre recuperare il Lagazuoi come gita di mezza giornata, da inserire a piacimento durante la vacanza.
2) Una capatina sino a
Pozza di Fassa, che richiede più o meno lo stesso tempo che impiegheresti per andare e tornare da Ortisei. Secondo me, sia la lunga discesa dal colle di Valvacin sino a Pozza che quella di rientro dalla sella Brunech ad Alba di Canazei "valgono il prezzo del biglietto". All'andata, puoi evitarti la "nera" Vulcano facendo il giro più largo per la vecchia pista rossa. Di rientro, ti toccherebbe invece la "nera" Ciampac, che però è di un nero un po' sbiadito, se la si confronta ad esempio con una Gran Risa. Se riesci a scendere agevolmente da una rossa, non credo che avresti alcun problema. Tieni conto che il giro non è simmetrico come tempi e, fortunatamente, l'andata richiede almeno 15-20 minuti in più del ritorno. Per cui, se a metà della giornata non sei ancora arrivato a Pozza ma sei almeno a sella Brunech, non demordere e cerca di arrivare al giro di boa
3) Una giornata a
Plan de Corones, possibilmente in un giorno infrasettimanale, anche se temo che a febbraio non ci sia più modo di scampare il mega-affollamento sulle piste :'( Odio l'affollamento da stadio del Plan, ma amo le sue piste lunghissime e con dislivelli incredibili (se scendi a Brunico, si perdono quasi 1.300 m di quota!), per cui una giornata sul panettone è sempre un must. Se sei allergico alle nere, starei alla larga dalla Hernegg, che ha una serie di muri molto pendenti e che non ti danno tregua (tipo Gran Risa), mentre la bellissima Sylvester potrebbe essere alla tua portata. Nei tratti ripidi, ha infatti uno sviluppo molto più sinuoso e, a seconda che nelle curve prendi il punto di corda oppure giri largo, puoi affrontare la linea di massima pendenza oppure prendertela più comoda
Mi pare che l'ultima navetta da Piccolino per il parcheggio della Sponata sia molto presto (credo alle 15:15-15:30, se nel frattempo non è subentrato l'orario "primaverile"), ma tieni conto che attorno alle 16:30 passa da Piccolino il pullman di linea che risale tutta la val Badia sino a Corvara e che costa solo 1 euro e mezzo.
4) Una giornata a
Cortina, portando la macchina al parcheggione gratuito sopra Pocol, in modo da avere il tempo di sciare sia sul lato Tofane che sul lato Faloria/Cristallo. Dopo essere stato al Plan, alcuni impianti di Cortina (ad esempio la funivia che sale al Faloria) potrebbero sembrarti un tuffo nella preistoria, ma lo scenario è forse il più bello delle Dolomiti e diverse piste si cacciano proprio nel mezzo delle crode e delle guglie, lasciandoti in alcuni momenti nell'imbarazzo di dover decidere se goderti la discesa (tutte le piste sono mediamente impegnative e ci sono anche un po' di nere, che però puoi evitare) o se fermarti a contemplare la bellezza che ti circonda.
Ops ... mi sa che, se fai la puntata sino al Seceda che avevi in programma, non ti ho lasciato neanche un giorno per sciare in val Badia
Buone sciate!