Incidente mortale sestriere

Sono solo io a pensare che sono troppi i punti delle piste al cui bordo c'è un dirupo e che sono privi di protezioni adeguate?
Ci sono alcuni punti delle piste da Plateau Rosa a Zermatt che sono a dir poco inquietanti da questo punto di vista.. zero reti solo la cordicella rossa se non ricordo male...

In Dolomiti ad esempio no,a parere mio sono più che sufficienti
 
percepisco un'atmosfera un po troppo paranoica in questo post.
Purtroppo in questo caso si è verificata una terribile disgrazia, ma perdere uno sci, anche per un guasto agli attacchi, non significa necessariamente ammazzarsi. A me è capitato svariate volte uno sgancio accidentale e non mi è mai successo niente.

In questo caso si è verificata purtroppo una tragica fatalità, unita ad una velocità forse troppo elevata...
 
Sono solo io a pensare che sono troppi i punti delle piste al cui bordo c'è un dirupo e che sono privi di protezioni adeguate?
Ci sono alcuni punti delle piste da Plateau Rosa a Zermatt che sono a dir poco inquietanti da questo punto di vista.. zero reti solo la cordicella rossa se non ricordo male...

non conosco le realtà che citi, ma qua in FVG (gestione regionale dei poli sciistici) ogni tanto sembra di stare allo zoo da tante reti che ci sono

io sono contro corrente. in Italia mi pare un po' eccessivo l'abuso delle reti, così come vedo troppi sciatori andare sempre oltre le proprie capacità, traffico in pista e condizioni della neve

in Francia e svizzera mi trovo più a mio agio...

idem in austria, 4 paletti e via
 
Prendo spunto da questo (purtroppo funesto) incidente proprio per fare un esempio (spero) calzante: io scio da 35 anni (20 sci e 15 tavola per l'esattezza), e di questi 30 e rotti li ho passati proprio in VL, in particolare credo di conoscere quasi ogni pietra del "vallone" ormai.. Questo per dire che non sono il primo "baluba" che scende magari giù dal Colò, ecco.

Ora la pista "Cresta" a me ha sempre messo addosso una sana "ritrosia", vuoi perchè appunto in cresta e quindi affacciata su due dirupi, vuoi perchè ha uno sviluppo un pò particolare, non troppo largo nè troppo ripido... però... beh però sarà quel che sarà ma è la classica pista che faccio sempre col "freno tirato" anche nella parte iniziale, non do mai il 100%, forse il 70%.

Detto questo lo faccio perchè, per assurdo, conosco e probabilmente valuto in un certo modo il contesto: non ho bisogno di cartelli o paletti perchè occhio+cervello elaborano le informazioni e mi stringono il c...o ancor prima di andare alle velocità a cui andrei altrove.

Con questo non voglio insinuare nulla sull'accaduto e mi spiace veramente per il malcapitato (peraltro della reale dinamica, al solito, non si sa ancora nulla): però in parte spero di aver risposto ai "cartellonisti" a tutti i costi.. il gestore sarà anche responsabile per carità, ma se ti deve inseguire per fare da balia secondo me è bene che uno cambi sport, perchè puoi mettere cartelli, fettucce, paline e materassini ovunque, ma senza il buonsenso (o contro la fatalità!) non puoi far molto...
 

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21 caratteri di cioè, cosa intendi?

Intendo semplicemente che, se noto punti scoperti pericolosi, probabilmente quel punto dovrebbe essere protetto. Io sono uno sciatore molto attento a non superare i limiti imposti dalle mie capacità e faccio un'attenta autovalutazione, ma l'errore è umano e il migliore degli sciatori può commetterlo. Tutto qui
 
Intendo semplicemente che, se noto punti scoperti pericolosi, probabilmente quel punto dovrebbe essere protetto. Io sono uno sciatore molto attento a non superare i limiti imposti dalle mie capacità e faccio un'attenta autovalutazione, ma l'errore è umano e il migliore degli sciatori può commetterlo. Tutto qui

In auto quando non conosci una strada la percorri con prudenza, sugli sci é uguale.
Se poi prendi dimestichezza con quella pista la percorri più sereno entro i tuoi limiti.
Ma chi sono tutti sti velocisti qua dentro, fuori i nomi.....
 
In auto quando non conosci una strada la percorri con prudenza, sugli sci é uguale.
Se poi prendi dimestichezza con quella pista la percorri più sereno entro i tuoi limiti.
Ma chi sono tutti sti velocisti qua dentro, fuori i nomi.....

Concordo, io sostengo solo che a volte puoi sbagliare anche andando entro i tuoi limiti... ...chiamala sfiga...
 
Sono stupito da chi dice di trovarsi più a suo agio in Francia. Ho sempre avuto la sensazione contraria, almeno nei grandi comprensori. Tantissimi comportamenti a rischio, tra chi scia e chi gestisce le piste.
 
In Italia il gestore di un qualsiasi cosa ha molte responsabilità per cui, causa la nostra normativa, deve sincerarsi di aver messo tutto in sicurezza il più possibile, o comunque di aver avvisato con cartelli i possibili rischi e pericoli.

Se non dico male anche negli USA è così (ma correggetemi se sbaglio)....un ricordo della mia luna di miele a New York è quello di aver letto e sentito quasi ovunque la frase "watch your step"

Tuttavia l'imponderabile è sempre dietro l'angolo.

Il ragazzo in questione molto probabilmente ha perso il controllo degli sci, complice magari la non perfetta domestichezza con essi, e sfiga delle sfighe, ha beccato una botta bestiale.
Magari in altre circostanze sarebbe semplicemente caduto e si sarebbe rialzato (magari solo con qualche botta), come capita ogni giorno a migliaia di sciatori.

Però mi trovo comunque d'accordo con chi dice che quando si fa una pista la prima volta, o quando il proprio cervello capta una sensazione di difficoltà, che penso sia l'istinto che ce la trasmette, è buona norma scendere un pò col "freno a mano" tirato, cosa che sembra scontata, ma che a molti non passa per la testa.

Effettivamente se ci pensiamo bene, se ad ogni sciatore viene chiesto di darsi una valutazione o classificazione, spesso la risposta è "me la cavo bene", "è una vita che scio" , "sono un argento avanzato"..... cosa che poi magari nella realtà dei fatti non è.
 
Se non dico male anche negli USA è così (ma correggetemi se sbaglio)....un ricordo della mia luna di miele a New York è quello di aver letto e sentito quasi ovunque la frase "watch your step"

Non è esattamente come da noi, è sicuramente altrettanto "contorto" su alcuni temi, ma in generale da quello che ricordo loro son più per la "decisione informata", vedi ad es. per il discorso fuoripista..

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La responsabilità del gestore è quindi più "formale" che sostanziale, il tema non è "mancava la barriera", ma al più "non c'era il cartello".

Effettivamente se ci pensiamo bene, se ad ogni sciatore viene chiesto di darsi una valutazione o classificazione, spesso la risposta è "me la cavo bene", "è una vita che scio" , "sono un argento avanzato"..... cosa che poi magari nella realtà dei fatti non è.

sdrammatizzo...

fantozzi_01_327-630x365.jpg "sono stato azzurro di sci!" cit.

P.S: piccolo OT.. rileggevo articoli e titolo thread.. ma perchè "al Sestrieres"? Tecnicamente credo sia ancora sotto Sauze la Cresta, o no?!
 
la pista è nel novero di quelle di sauze, ma per i giornalisti via lattea = Sestriere


e di conseguenza anche per l'utenza via lattea = sestriere..

se uno va a leggere il thread su quali e quanti sono stati i comprensori visitati, si scopre che la quasi totalità degli skifosi che annovera 'via lattea' nell'elenco in realtà (spesso specificato, qualche volta meno..) ha sciato solamente al sestriere..

(perdendosi di fatto il cuore del comprensorio.. ndr)
 
Sono stupito da chi dice di trovarsi più a suo agio in Francia.
In Francia sugli sci mi sento molto più libero: nessuna protezione inutile, nessun divieto stupido, nessuno sguardo inquisitore nell'abbandonare la pista segnalata né tantomeno sensi di colpa in quanto è tutto tracciato e tutti vanno in bordo pista/fuoripista, nessuno che si scandalizza per un sasso in pista o per una pista non perfettamente livellata. Tanto meno è inesistente la possibilità di trovare qualche tutore della legge particolarmente zelante pronto a multare chi ha tagliato in fuoripista tra una pista e l'altra contro i regolamenti.
Per altro l'omino della seggiovia ti dice sempre buongiorno; pur non amando particolarmente i salamelecchi questa è una forma di cortesia che apprezzo ed alla quale rispondo sempre in modo cordiale e ben disposto. Nuovamente è tutto il contrario di ciò che avviene in parecchie zone d'Italia.
 
In Francia sugli sci mi sento molto più libero: nessuna protezione inutile, nessun divieto stupido, nessuno sguardo inquisitore nell'abbandonare la pista segnalata né tantomeno sensi di colpa in quanto è tutto tracciato e tutti vanno in bordo pista/fuoripista, nessuno che si scandalizza per un sasso in pista o per una pista non perfettamente livellata. Tanto meno è inesistente la possibilità di trovare qualche tutore della legge particolarmente zelante pronto a multare chi ha tagliato in fuoripista tra una pista e l'altra contro i regolamenti.
Per altro l'omino della seggiovia ti dice sempre buongiorno; pur non amando particolarmente i salamelecchi questa è una forma di cortesia che apprezzo ed alla quale rispondo sempre in modo cordiale e ben disposto. Nuovamente è tutto il contrario di ciò che avviene in parecchie zone d'Italia.

Concordo con quello che scrivi.
Però io non ho mai visto così tanti incoscienti come nei grandi comprensori francesi. Mai visto tante collisioni tra sciatori, collisioni rischiate, gente mediocre che si avventurava su piste molto difficili, e via dicendo.
 
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