Le piste più drammatiche per il rientro

La Face a Val D'Isere...
metà della gente la faceva di culo senza neanche provarci 3 anni fa. (era abb ghiacciata, ma credo sia spesso in queste condizioni essendo ripidissima)

Sempre bella duretta...ma per me sono più drammatiche le piste a neve sfatta... come alcune a forte rientro di sciatori specie a fine stagione.. si gobbano,si spellano,si devastano...e scendere non è più sci...ma solo cercare di non farsi male...certo nel periodo avanzato sarebbe meglio aprire prima la mattina e chiudere prima il pomeriggio...a St.Moritz in tarda stagione impianti quando sono stato aperti alle 7.30... poi per me dovrebbero chiudere al max alle 14.30-15.00... in tante località in primavera tanto a quell'ora le piste sono completamente devastate e c'è solo il rischio di farsi male.. inoltre si devastano in pochi giorni piste che durerebbero ancora settimane..tenere aperto come nel normale orario invernale e ridursi con piste indecenti non ha senso... altrimenti bisognerebbe chiuderle una per volta e rimetterle in condizioni di sicurezza per poi riaprire...l'ho visto fare diverse volte ma in febbraio.. non so se a stagione avanzata sia possibile sistemare la pista in orario diurno o se con la neve molle il gatto va solo a fare ancora più danno
 
La Genziana è un bell'incubo. Solitamente cerco di farla tutto sulla destra (per chi scende)
Restando al comprensorio Folgarida - Marilleva, un tempo era una battaglia campale anche la Panciana dalle 15.30 in poi. Ultimamente è leggermente migliorata.

Ma in tempi più recenti ho visto scene dantesche lungo il primo tratto della pista che da Col Rodella riporta giù a Plan frataces, per capirci il muro che porta alla partenza della seggiovia 5 dita, che poi diventa quel lungo piano in contropendenza laterale. Ero con un mio amico e per nostra fortuna la prendemmo a ridere... ma ricordo di aver stimato un buon 70% degli sciatori, tutti o quasi provenienti dalla Grande Madre Russia, farselo di culo o rotolando.
Credo sicuramente peggio di quanto normalmente visto sulla Genziana.

per gli Appenninici vi raccomando il Canalone di Ovindoli una domenica qualsiasi o un giorno qualsiasi tra il 26 dicembre e il 2 gennaio.

si uno dei quali due anni fa, avendo totalmente perso il controllo degli sci, della coscienza (visto l'odore penetrante di alcol che emanava) e forse pure degli sfinteri, mi è venuto addosso proprio all'inizio del piano in contropendenza (io venivo dalla sasso levante) ....a momenti mi ammazzava....per fortuna che son duro a morire...:D:D:D
 
Concordo con 2 piste di rientro già citate:

Il rientro ad Alleghe da Col dei Baldi: una volta abbiamo atteso un nostro amico poco più che principiante fino alle ore 18, salvo poi veder arrivare 2 carabinieri sugli sci che portavano rispettivamente gli sci dello sventurato e lo sventurato stesso in groppa... l'amico non ha più messo gli sci ai piedi.

Il rientro a Falcade: una volta ho atteso mia figlia per circa mezz'ora, salvo poi rendermi conto che si era infilata in una delle reti che si trovano nei tornanti della pista: ho visto gente con gli sci in mano, altri che scendevano col sedere ed io stesso in quelle condizioni non ero certo un bel vedere...

Aggiungo inoltre la pista di rientro ad Arabba dal Sellaronda in senso orario: è l'ultima pista da fare della giornata e se fatta alle 16-16.30 con le gambe a pezzi può essere letale.

in senso orario dal bec de roces ci sono due possibili piste che scendono ad arabba e si congiungono poco prima della partenza della seggiovia le pale che risale al bec....quale delle due intendi? o ti riferisci al tratto comune che da questo punto scende al paese?
 
Pista di rientro per Alagna fatta a metà Marzo del 2017 con circa 20 gradi....condizioni indicibili...neve?! mista fango marrone collosa e buche ovunque....arrivato in fondo mi son sentito un sopravvissuto.
 

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in senso orario dal bec de roces ci sono due possibili piste che scendono ad arabba e si congiungono poco prima della partenza della seggiovia le pale che risale al bec....quale delle due intendi? o ti riferisci al tratto comune che da questo punto scende al paese?

In particolare a quella che scende a destra, anche se quella che và giù dritta davanti alla seggiovia non è da meno... soprattutto per la sua "strettezza". Ovviamente parliamo di piste fatte dalle ore 15:00 in poi: sono infatti le uniche piste che ti riportano ad Arabba da Corvara/Campolongo, per cui sono frequentatissime (e disastrate). Fatte in altri orari sono molto meno impegnative.
 
Qualsiasi pista di rientro alla macchina a fine giornata è un dramma, sopratutto quella della domenica.
 
Anche perché cascasse il mondo bisogna arrivare alla macchina con gli sci ai piedi, anche se l'ultima pista è una trincea. Guai a scendere con l'impianto. È un disonore.
 
ste, dipende

ok sciare sino all'ultimo ma se la pista di rientro fa cagare tipo a Les deux alpes se non vuoi fare i muri, tanto vale saltare il rientro

alla fine conta divertirsi no?
 
Se non s'era capito, ero provocatorio.
Mi è capitato qualche volta di scendere con l'impianto a pomeriggio perchè la pista di rientro era di sospetta impraticabilità, ma me l'hanno sempre fatta passare come una pratica altamente umiliante per lo sciatore che la mette in atto. Io comunque, nel dubbio, preferisco una pista in meno e le ginocchia salve.
 
si si, ma sai quanti hanno sta fissa del disonore

90% poi sono quelli che passano un'ora sulle piste e il resto in baita a prendere il sole [emoji38]
 
Io mi ricordo quando ero piccolo ad Avoriaz, ti immettevi dentro una fiumana umana della portata delle cascate vittoria, chi vestito da giullare, chi col tutone fucsia, chi o a pallini, chi a zebra, chi da gorilla, chi con lo squalo maui&sons, chi con i primi oakley specchiati... una immane colata informe, variopinta, ma tale e tanto amalgamata da diventare perfettamente uniforme, monocromatica, spersonalizzante! Una volta dentro non era più necessario saper sciare, tanto in fondo ci arrivavi comunque.
Posti... de matti! :PAAU
 
Anche il mio voto va alla pista Grimod in zona Gorraz a Pila (VdA). Il rientro sugli sci alla fine della giornata rischia di diventare drammatico per una serie di circostanze che combinate insieme diventano 'esplosive':
1) prima di tutto l'ancora insoluto 'collo di bottiglia' rappresentato dalla pista, che deve necessariamente essere percorsa al rientro (a meno che non ci si trovi in zona Grimod e si scelga di scendere con la funivia oppure sulle piste della seggiovia Chamolè e si scelga di avvalersi della telecabina di Pila) ed è scandaloso dal momento che la pista qui è anche stretta;
2) il notevole sviluppo negli anni degli impianti di risalita a Pila (come numerosità, velocità e portata) che ha aumentato in modo significativo la numerosità degli sciatori mentre il nodo di Gorraz è rimasto sempre immutato (caratteristiche della pista e della seggiovia di servizio);
3) l'altezza relativamente bassa (almeno rispetto al resto della stazione) che in alcuni periodi della stagione determina sulla pista una copertura nevosa non ottimale e critica per essere percorsa sugli sci o con le tavole;
4) la comparsa in contemporanea di sciatori e dei 'tavolatori', che nella discesa tengono traiettorie diverse (ed i 'tavolatori' hanno anche meno controllo, non avendo la possibilità di due gambe autonome nei movimenti);
5) la scarsa pendenza della pista (è quasi in piano), che non è un vantaggio in quanto per percorrerla tutti prendono maggiore velocità infilandosi nell''imbuto' che è stretto (e poi c'è sempre qualcuno che davanti a te si ferma o cade);
6) le caratteristiche particolari e la numerosità elevata degli sciatori che tradizionalmente frequentano la stazione di sci.
La combinazione di tutte queste circostanze comporta che la pista nella zona Gorraz a Pila sia, secondo me, una delle più critiche da percorrere nel momento del rientro alla fine della giornata di sci.
 
Anche il muretto che porta alla base della cabinovia Carosello3000, stretto e con pendenze da nera, non era facile a meta'aprile; prende anche sole tutto il giorno...
 
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