Grazie a tutti ragazzi.
Premetto subito che per quanto riguarda l' intervento non conosco ancora il costo: so che sono 90 EUR/min per 30 minuti di volo (tariffa regionale Veneto) cui sarà applicato uno sconto in quanto socio CAI in non so che percentuale, quindi non so ancora quanto sarà il totale...
Per quanto riguarda la Dolomiti Emergency, il giorno dopo l'ho fatta subito.
Ma come è possibile che l'hanno scorso sei riuscito a passare e quest'anno no?
Probabilmente non sono stato chiarissimo nel racconto: quando dico "Quando il sentiero svolta a destra, io punto a sinistra verso la parete rocciosa del promontorio che ho aggirato da dietro e che divide questo canale da quello per cui sono salito prima" intendo dire che abbandono deliberatamente il sentiero della Cengia Paolina per andare a percorrere il secondo arroccamento (quello che avevo fotografato l' anno scorso dalla cengia)
Le ritirate piuttosto che le avanzate, le calate nel buio coi sassi che fischiano a fianco a te e una frontale scarica, piuttosto che continuare... questa roba fa diventare più grandi, più forti, più intelligenti.
Il vero montanaro sa quando tornare indietro. Il vero montanaro sa chiedere aiuto, perché i montanari, grazie al cielo, sanno DARLO l'aiuto.
Hai messo in saccoccia un'esperienza che un trekking ben riuscito non ti darà mai.
Vai così!
:wink:
Si, le disavventure sono proprio ciò che fa crescere
Il report è bellissimo, chiaro e coinvolgente. Fino al punto in cui hai perso la via. Lì non mi è chiaro cosa sia successo, e ti chiederei gentilmente se lo potessi rispiegare.
Eri nuovamente sulle tracce già percorse con successo l'anno scorso, quindi, in teoria, stavi finalmente giocando in casa.
Ho capito che la conformazione del terreno era stata stravolta da crolli detritici, come è normale in quelle situazioni. Però conoscevi la direzione e la meta da raggiungere. Che cosa ti ha tratto in inganno?
O forse il terreno è stato talmente stravolto che la Cengia Paolina non è più percorribile?
Come dicevo sopra a Childerique, probabilmente mi sono spiegato male.
A me interessava solo un brevissimo tratto della Cengia Paolina, cioè da quando ci sono sbucato dal canale in salita, fino alla distesa pietrosa sotto Potofana.
Da là infatti, piu o meno dalla foto del reticolato, io ho abbandonato il sentiero della Paolina per prendere l' arroccamento che avevo fotografato l' anno scorso, quindi tornavo in "territorio bandit", invertendo i ruoli con la Cengia Paolina (che appunto già conoscevo) come via di fuga, e questo (dis)arroccamento come main target.
Il casino è venuto fuori quando il (dis)arroccamento è uscito dal canale portandosi sulle cenge e bancate baranciose: tra baranci, piste dei camosci e frane ho preso ad abbassarmi (ad intuito) ed ho proseguito saltando frane e baranci, poi quando sono arrivato al punto schifido non riuscivo neanche a capire da dove cavolo ero saltato fuori, avrei voluto avere un lanciafiamme...
Secondo me i tuoi soccorritori hanno capito che eri davvero preparato e ti hanno reso l'onore delle armi senza farti tante ramanzine. E' così?
Zero ramanzine, anzi abbiamo (o meglio, hanno) passato il volo ridendo perché ero incattivito come il male
poi alla fine ho mollato la tensione e ho svaccato un po' anch' io
[...]
Francamente non sono d'accordo. Anche questa volta è andato molto preparato ed attrezzato, con doppio cellulare con diverso provider, in grado di dare le coordinate esatte di dove si trovava.
Si è fermato prima di compiere un azzardo, e sono certo che avesse equipaggiamento sufficiente per trascorrere la notte senza particolari problemi. Un suo amico sapeva esattamente quale itinerario stesse percorrendo e lo avrebbe potuto spiegare dettagliatamente ai soccorritori.
Certo, questi sono percorsi molto pericolosi, nei quali una scivolata potrebbe essere fatale. Ma questo può succedere (e purtoppo succede - anche oggi sul Sentiero dei Camosci) in un numero indefinito di sentieri segnati e presi sotto gamba.
Ste, ho paura che non troveremo mai un punto d' incontro, non capisco se ragioniamo proprio su due universi paralleli, o se vupi solo far polemica per il gusto di farla...
Innanzitutto, a sentire te in questi due anni sulla Paolina avrebbero dovuto esserci quasi una cinquantina di morti, per non dire un centinaio vista la frequentazione di queste due stagioni, eppure non mi risulta...
In questo caso poi stavo facendo esplorazione, quindi sapevo che era da mettere in conto anche un problema come quello che ho avuto, non sono cascato dal pero...
Inoltre
1- sapevo già che o con un operatore o con l' altro avevo quasi sempre copertura, infatti mi è bastato spostarmi di un paio di metri per avere tutti e due i telefoni che prendevano, e durante tutto il percorso ho fatto soste ad intervalli regolari per vedere la ricezione
2-se l' elicottero non poteva alzarsi per meteo inaspettato: ma mi prendi per scemo? ma secondo te vado a cacciarmi in esplorazione con meteo incerto?
Non so come sei abituato tu e con che gente vai via, ma io se vedo arrivare una nuvola "storta" prendo di corsa la via di fuga!
Se fosse peggiorato il meteo, sarei corso dritto per la Cengia Paolina (che conoscevo avendola percorsa l' anno scorso) fino a Forcella Ra Ola e da là giú al parcheggio, altro che esplorazione del secondo arroccamento!
E se fosse peggiorato mentre ero in attesa (pirla a non accorgermi in mezzora di discesa che stava peggiorando) avrei messo antipioggia, termica, e in posizione sicura avrei aspettato, che se arriva improvviso non dura giorni.