FARE I CONTI CON SÈ STESSI: Sentiero Lancedelli e Cengia Paolina 16 agosto 2016

Se qualcuno riesce a trovare un passaggio in cui sostengo che non bisogna andare in montagna da soli, gli offro una pizza. Dico solo che come idea generale, al di là del caso di Blitz, tanto che i miei ultimi messaggi da me citati, non erano di Blitz, quando si fa un giro come questo, dove non erano tanto i problemi tecnici (che non erano interamente conoscibili a priori) il fatto centrale, ma l'incertezza su cosa si sarebbe trovato, e sulle decisioni da prendere; essere in due (con compagno all'altezza si capisce, altrimenti è una zavorra) può essere utile. Poi non sarebbe cambiato nulla magari, nel caso specifico, ma lo do per scontato, i rischi ci saranno sempre, però l'idea generale, anche per chi legge questo forum per caso, che vorrei comunicare, è che giri pieni di incognite e difficoltà, possano essere meglio affrontati in due.
Detto questo, Messner ha attraversato l'Antartide da solo, Bonatti la parete Nord del Cervino da solo. Se qualcuno può eguagliarli complimenti. Penso che l'appassionato di montagna, che navigando in rete di imbatte in questa storia, dovrebbe imparare che a volte da soli non sempre va bene.
E poi la considerazione sui due provider in alcuni angoli delle Alpi (purtroppo quando si necessita di soccorso, o per fortuna quando si vuole staccare da tutto il resto), è una barzelletta.
Detto questo non ho la presunzione di saperne più di Blitz, che ritengo anzi alpinisticamente più avanzato e capace del sottoscritto, ma partire dal presupposto che l'utente medio di Skiforum sia un grande alpinista è concettualmente e logicamente sbagliato, e bisogna tenerne conto nei messaggi che si scrivono, anche nel caso in cui questi grandi alpinisti siano iscritti e attivi, il discorso generale non cambia di una virgola.
Io ho specificato "a meno che uno sia un alpinista della Madonna". Se tu che stai leggendo lo sei (io per esempio NON lo sono), siamo a posto, non serve controbattere.

Andare in montagna non da soli è una linea guida. Se poi uno ritiene di poter andare da solo, nulla vieta che... ma ricordiamoci che è un forum pubblico, lo leggono tutti, e che secondo me (e anche secondo Blitz, a quanto scrive), nel caso specifico la solitudine sia stata un problema più che una risorsa. So che Blitz fa delle gite da paura da solo e che è perfettamente in grado di portarle a termine, ma il mio parere e quello di altri è che in questo caso un compagno avrebbe potuto essere d'aiuto. Tutto il resto sono cose che non ho mai detto.
 
Parlo da amante dei giri in solitaria, soprattutto fuori stagione (ma in quel caso gli itinerari da me scelti sono ancora più semplici) e non solo sui monti, ma anche in mtb sui colli ed i calanchi scoscesi alle spalle della mia città...........

....... ma con l'età (mia) che avanza i giri in solitaria anche un altro rischio: oltre all'infortunio (forse più probabile in mtb che in trekking), il malore. Ecco, quello mi spaventa più del resto, perchè è totalmente fuori dal mio controllo (per quanto sia ipercontrollato dal punto di vista medico) ed il limite invalicabile magari c'è, ma non lo conosciamo. Ed in quei casi a volte i minuti sono preziosi e pesano come ore, anzi come anni.
 
....... ma con l'età (mia) che avanza i giri in solitaria anche un altro rischio: oltre all'infortunio (forse più probabile in mtb che in trekking), il malore. Ecco, quello mi spaventa più del resto, perchè è totalmente fuori dal mio controllo (per quanto sia ipercontrollato dal punto di vista medico) ed il limite invalicabile magari c'è, ma non lo conosciamo. Ed in quei casi a volte i minuti sono preziosi e pesano come ore, anzi come anni.

sollevi un problema molto serio. un paio di anni fa in zona dolomiti friulane e' morto un uomo di 50 anni, addirittura su strada sterrata prima del sentiero, per un malore. il cellulare non prende in quella zona, cosa che gli e' costata la vita (nessuno e' passato per di li per tutta la giornata, cosa non infrequente in quelle zone). un amico guida alpina che ha raggiunto per primo l'uomo e' rimasto estremamente colpito dalla cosa, non si capacitava del fatto che a volte si salgono cime, si scendono pareti, cascate, etc... e si muore su una strada solitaria, per un "banale" infarto. con altri si sta battendo per mettere qualche ripetitore in piu in alcune valli, anche solo per le chiamate di emergenza.

saluti
 
Ema...non generalizzare, come già ti ho detto
L'utente medio di SF...manco sa' dove si trova la Cengia Paolina, e come si può largamente capire da quello che traspare dagli splendidi Report di bliz, non sono giri per la massa o per quelli che vanno in montagna con lo zaino Invicta. ...

Quindi utente medio di SF, se mai ti venisse voglia di sgropparti qualche decina di km (minimo)come un mulo
Non fare come bliz, vai accompagnatoHIHIHI

Mi sembra quasi di stare sulla sezione freeride :DDD
 
Ciao Blitz_81,
Trovo terapeutico rimanere soli con la montagna e i propri pensieri, meglio di una seduta di psicoanalisi: piú volte sono uscito da questi giri piú sereno e con una idea piú chiara di come affrontare i problemi della mia vita quotidiana.
Poi sta cosa che non concepite l'idea di andare per monti da soli...non la capisco
Ma avete mai provato il senso di libertà che provoca?
(Ovviamente con cognizione di causa e non alla *****dicane)
l'andare da soli in montagna. E' un'esperienza totalizzante, intima. Allena a capire se si sia veramente in grado di gestire le evenienze, a domare le fasi di paura che possono essere le più disparate e che sembrano meno "normali".
Meglio di cosí non potevate descrivere i motivi per cui mi muovo in solitaria, chapeau

Anch'io sono caduto nel tuo stesso errore in Austria nella zona del Silvretta, nel Tirolo occidentale (Paznauntal)
[...]
Grazie per il bellissimo racconto, penso che racconti come il mio e come il tuo dovrebbero leggersi piú spesso, invece di essere nascosti dall' orgoglio, perché devono servire come spunto di riflessione per non sopravvalutare se stessi e non sottovalutare mai ciò che si sta facendo...

Credo peró sia anche importante saper ridere di se stessi
questo è essenziale, e non ti nascondo che certe volte baruffo col mio carattere che a volte me lo rende difficile...

Sono felice che anche tu abbia scelto di non rischiare troppo e di chiamare aiuto, e attendo con ansia il tuo prossimo report.
Giulio
Ne ho due "in calda" appena possibile li preparo (moooolto ma moooolto piú soft di questo HIHIHI )

Il mio comandamento in questi casi è: non fare un passo in avanti se non sei sicuro di poterlo rifare in senso opposto.
Probabilmente in questo caso Blitz si è reso conto che stava oltrepassando il punto di non ritorno, spinto forse dalla certezza di ritrovare il sentiero più avanti.
Capito l'errore, ha fatto la scelta giusta: chiedere aiuto.
Diciamo che è stato un errore accorgermene troppo tardi, quando ormai l' avevo oltrepassato... probabilmente la fretta di scendere e il breve spazio in cui è successo mi hanno giocato un brutto scherzo

Hai voglia! Dovrei lapidarmi da solo HIHIHI
:rotlf:

In mezzo a mille frasi, filosofie e teorie che si possono fare, l'insegnamento più importante (ma che sicuramente uno con l'esperienza di Blitz HA), è quello evidenziato.
Però capitano gli errori di valutazione... capitano su sentieri, su vie normali, su vie alpine, siamo uomini non automi.
[...]
Ho "tagliato" l' intervento nel quote, ma ti ringrazio perché davvero bellissimo, grande Mad

l'importante è leggerti qui e non legger di te altrove :PPINK (toccatina)
:OO :OO :OO

alcune domande...hai avvisato l'amico dell'aperitivo? o è ancora li ad attenderti...?HIHIHI
che cellulari utilizzi e che compagnie telefoniche?
usi georesq?
Fatalità del caso, ha fatto ritardo e ci siamo visti direttamente il giorno dopo...
Per quanto riguarda i telefoni, ho un iPhone6 con la TIM e un vecchio Samsung Galaxy Y con la Vodafone

infine, se uscivano in due, quasi sicuramente dovevano soccorrere due persone, certi giri è bene farli da soli.
Mmmmm questo non lo saprei, perché su un altro giro bastardo, in cui eravamo in due, è capitato 2 volte di quasi perdere la traccia: una volta l' ho beccata io e una volta il socio, quindi magari se eravamo in due, o in tre, uno riusciva a beccarla, o magari in punti strani ci si separava di qualche metro in direzioni diverse per capirci qualcosa...

Penso che molti incidenti in montagna accadano PROPRIO perchè tanta gente ha vergogna di riconoscere i propri limiti (per eccessivo orgoglio personale e per il concomitante timore del giudizio altrui) ... solo che così poi ci lasciano le penne.
E questo è il motivo per cui ho pubblicato, per far riflettere e mettere da parte l' orgoglio: meglio fare la figura dello "sfigato" ma portare a casa la pelle, che fare l' eroe e spiaccicarsi...

te l'ho chiesto perche' secondo me per i giri che fai tu sarebbe utile portarsi dietro imbrago, corda da 25/30mt
[...]

Pensavo esattamente la stessa cosa...però mica puoi sgropparti giri del genere con Ferraglia e corda che pesano un botto ( solo in evenienza che...)

Però bliz pensaci....perché te nel cercare rogne sei il numero 1 del forumHIHIHI
Piccola riflessione con il soccorritore che mi ha recuperato: in un posto del genere corde cordini ecc. sarebbero serviti solo a tirarmi pietre in testa HIHIHI
Cmq Pizz, non per niente un amico mi ha battezzato "el sior dei giaroni" (The Lord of the Screes) e ha recentemente detto, su altro forum
Un giorno ti ritroveranno a vagare nei meandri delle vecchie gallerie di guerra con una lanterna ad olio in mano ed una cartina della guerra punica in tasca.
Ad ogni muflone che incontrerai chiederai: "Areo, ato visto un giàron de guera tuto impirà da spuar sangue?"
:rotlf: :rotlf: :rotlf:

Di una cosa sono convinto, se bliz non fosse stato solo...non si sarebbe cacciato nel bucodelculo...avrebbe fatto dietrofront un bel pò prima
Quando si è il capogita prima cosa si guarda di portate i soci in sicurezza.
Fossi stato capogita manco mi sarei avvicinato ad un posto del genere...
Giri cosí li faccio o da solo (anzi, dal 16 agosto non piū) o essendo io secondo di qualcuno piú esperto
 

.

L'unica cosa che potrei azzardare è che forse - a giudicare dalla slavinata di report che hai postato ad agosto - tu fossi un po' usurato e senza quella lucidità che in un'altra giornata forse ti avrebbe tolto dai casini in modo del tutto naturale. Può essere una banalità ma forse anche no.
No tranquillo non era quello, la settimana prima per cause varie non mi ero praticamente mosso, semmai può darsi che avessi "nervoso latente" per via del mega giro di 3 giorni abortito a causa dei famigerati russatori (quelli che poi Fabio aveva aperto un topic a parte)

partire dal presupposto che l'utente medio di Skiforum sia un grande alpinista è concettualmente e logicamente sbagliato, e bisogna tenerne conto nei messaggi che si scrivono
infatti se fossi riuscito a completare il giro, avrei cominciato il report con un avviso a caratteri cubitali, come avevo già fatto in altri casi "pelosi"...

oltre all'infortunio (forse più probabile in mtb che in trekking), il malore. Ecco, quello mi spaventa più del resto, perchè è totalmente fuori dal mio controllo (per quanto sia ipercontrollato dal punto di vista medico) ed il limite invalicabile magari c'è, ma non lo conosciamo. Ed in quei casi a volte i minuti sono preziosi e pesano come ore, anzi come anni.
Non ti nascondo che preoccupa anche me...

Mi sembra quasi di stare sulla sezione freeride :DDD
:rotlf: :rotlf: :rotlf:
effettivamente... un po' ci assomiglia HIHIHI
 
Hai condiviso questa esperienza,qua su questo forum...
tutti hanno detto già tutto e come immaginabile oltre.
tra professori bacchettoni farisei e emancipati della montagna io ti faccio i complimenti per la decisione,sapevi cosa facevi(ho visto tanti tuoi report estivi e fai cose superlative) hai fatto un grande errore tale da farti fermare e neanche tornare indietro.Lode a te ,sopratutto per aver condiviso la cosa che potrebbe tornare utili a tanti qua dentro a farsi sempre 2 domandine in più.
 
Ma soprattutto, sei andato a fare un giro del genere da solo?????????
Fortuna che eri sulle turisticissime Dolomiti, fossi stato su montagne più trascurate, non avresti nemmeno avuto le chiamate di emergenza, con nessun provider. Secondo me per fare giri oggettivamente difficili, e poco frequentati in solitaria, bisogna essere alpinisti della Madonna....


Funghi speak e birra media..rossaHIHIHI

Edit...se crea polemica cancellate pure
 
No, caro, ho detto la condizione secondo me necessaria per fare giri di quel calibro da soli. Come ho anche ripetuto. Mi spiace ma questa volta la pizza ti tocca pagarla...
HIHIHI
 
Onore a Blitz che ha esposto la sua situazione. Che sia un valido esempio per tutti noi che leggiamo.
Detto questo, a mio modesto parere, girare in montagna da soli e' un errore grave. E non importa se siano sentieri facili o difficili. Può capitare di tutto nel percorso: attacco di panico, perdita dell'orientamento, un malore.
Studio medicina e allo stesso tempo mi interesso di "medicina di montagna": all'inizio anche io ero incredulo, ma credetemi, quando ci troviamo in ambiente alpino a praticare attività sportive sono numerosi i rischi a cui andiamo incontro: dai traumi, a mancati adattamenti fisiologici all'alta quota che normalmente dovrebbero avvenire.
Bisognerebbe porre la massima attenzione: in primis per rispetto del nostro corpo et in secundis per rispetto di chi rischia la vita in elicottero per venire a salvarci.
 
Bisognerebbe porre la massima attenzione: in primis per rispetto del nostro corpo et in secundis per rispetto di chi rischia la vita in elicottero per venire a salvarci.

Posso aggiungere anche per rispetto dei nostri cari che ci aspettano?
Sempre della serie: predico bene e razzolo male ....
 
Posso aggiungere anche per rispetto dei nostri cari che ci aspettano?
Sempre della serie: predico bene e razzolo male ....

Non è mia intenzione fare polemiche, ho solo espresso il mio punto di vista in base alle mie conoscenze.
Il fatto del "predicare bene e razzolare male" non so dove tu l'abbia tirato fuori.
 
Ho letto diversi spunti ma per ora commento questo di Cappello.

Sono un amante delle cartine. E in particolare, ormai si sa, amo le Tabacco che sicuramente presentano dettagli più utili all'escursionista delle Kompass che citi.
E sono totalmente in disaccordo con questo paragrafo, perché anche le ottime Tabacco hanno degli errori enormi nel posizionamento di tracce (verificato anche recentemente), figuriamoci poi le Kompass che sono una barzelletta, in media.
Le carte in questione sono una rappresentazione della realtà, ma non sono la realtà per mille motivi. Il fatto che un itinerario venga o meno riportato è un dettaglio importantissimo per l'utente base, importante per l'utente medio, meno rilevante per l'utente esperto. E per esperto dico esperto di fare questo. Non che cammina tanto o è allenato o non soffre di vertigini. Esperto a leggere le carte e il territorio e a metterle in confronto diretto. Io credo che Blitz sia un utente esperto da questo punto di vista, ma il mio parere non è importante e la considerazione è generale.

Riallacciandomi ad un altro spunto che ho letto, io sono nettamente a favore dell'andare da soli in montagna. E' un'esperienza totalizzante, intima. Allena a capire se si sia veramente in grado di gestire le evenienze, a domare le fasi di paura che possono essere le più disparate e che sembrano meno "normali".
Esserne a favore non vuol dire che mi piaccia farlo sempre, nè spesso. Personalmente solo talvolta.
In ogni caso, come dicevo in altro post - ma Blitz ha già commentato il suo accordo - sono dell'idea che laddove vi siano potenziali problemi di un certo tipo (es. perdersi, incrodarsi, zone a limitatissimo campo telefonico o molto difficilmente raggiungibili, esplorazioni su itinerari non battuti) la compagnia, seppur minima numericamente, sia elemento importante e quasi imprescindibile.

1) NON ho capito se nella tobacco i sentieri percorsi da Blitz sono segnati o meno

2) credo di aver inteso che (almeno) il sentiero di discesa non fosse segnato e lo studio sia stato fatto su fotografie fatte l'anno prima (parentesi: con la frana che c'è stata alla Croda Rossa a pochi chilometri da li l'astinenza alla realtà di foto di un anno prima mi avrebbe dato da pensare)

3) se come ho capito nel caso 2 il sentiero di ritorno non è segnato ho detto che è un indice di possibilità di guai.

4) non ho mai detto che le cartine sono vangelo e men che meno la kompass. Non mi pagano quindi non ho interessi a elogiarli. Ho detto che se già il sentiero della Cengia Paolina SEGNATO era bello tosto, FIGURIAMOCI i due sentieri laterali alla Cengia percorsi da Blitz che ho capito (almeno uno) non fossero segnati.

5) non ho mai detto che l assenza di sentiero sulla cartina è indice di qualcosa di impossibile di default, io ho percorso sentieri non segnati che potevano ospitare un passeggino. Ho detto che in quel contesto di montagna scoscesa (che non conosco direttamente fra l altro) potevano essere SPIA di percorsi difficili e pregni di difficoltà come poi si è rivelato e che avrebbero dovuto far suonare un campanello d'allarme.

Aggiungo che non voglio fare il professorone, non ne ho titolo visto che di montagna ne so obbiettivamente poco e lo ho più volte ammesso. Visto alcune affinità con Blitz (anche se in maniera soft) come desiderio nell'esplorazione e privilegiare i giri in solitaria mi sono sentito di fare alcune CONSIDERAZIONI PERSONALI comparate alla mia esperienza.

Poi chiaramente ovvio che sono contento che sia andato tutto bene!

Tutto qua. Besos a todos [emoji111]
 
Scusate, scrivo da auto in modo veloce e crudele. Non so se io stesso credo e penso quello che sto per scrivere.
Se uno fa sentieri free style, se fa vie su roccia marcia, se risale un ghiacciaio a fine agosto, base jump da Roncobilaccio, se fa qualcosa che ha una certa quota di pericolosità insita nella gita e sbaglia, morendo...
Dove sta il problema? RIP, ha fatto un errore facendo quello che amava. Dispiace per chi resta e magari c'è del egoismo a pensarla così. Senza retorica e analizzando il comportamento in modo scevro da emozioni ritengo che le differenti visioni partano da qui.
C'è chi accetta che la morte faccia parte della gita (ovvio in probabilità quasi nulle) e chi non accetta questo.

Faccio un altro esempio, se ti prendi la moto e corri ai 200 all ora è ti schianti per i fatti tuoi, pazienza.

I tipi che si sono spiattellati sugli alberi con le tute alari hanno commesso un errore. Non andava fatto. Sapevano che erano attività no error, lo accettavano e le facevano.
Mal casalinga di Voghera non si fa il Pesce della turisticissima Marmolada.

Personalmente faccio i complimenti a B81, ritirarsi è più difficile di rischiare.

*mettete un gattino se condividete.
 
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