Resort Energeticamente Autonomi

Domanda da ignorante: usare i bacini di acqua come accumulatori può aver senso? Ovvero: in fasi di sovraproduzione di energia, la si accumula ripompando acqua da valle al bacino. Nelle fasi di sottoproduzione si apre la diga. Sono curioso di capire se sia fantascienza o meno. (Probabile la prima, altrimenti l'avrebbero già fatto..)
 
Scusa fabio, ma non sono d'accordo.
Ho scritto che in qualunque momento il TAA è in grado di produrre TUTTA la corrente che necessita. E vendere l'eventuale esubero in rete.
Perché è in grado? perché la corrente viene principalmente prodotta da centrali idroelettriche servite da enormi bacini di accumulo. Per cui è possibile modulare la produzione perfettamente in base alle esigenze.
Per dirla in parole semplici, quando non serve corrente si chiude il rubinetto, e quando serve tanta corrente si aprono tutti i rubinetti per coprire i picchi. senza dover chiedere la corrente all'esterno.
 
Domanda da ignorante: usare i bacini di acqua come accumulatori può aver senso? Ovvero: in fasi di sovraproduzione di energia, la si accumula ripompando acqua da valle al bacino. Nelle fasi di sottoproduzione si apre la diga. Sono curioso di capire se sia fantascienza o meno. (Probabile la prima, altrimenti l'avrebbero già fatto..)

gia lo fanno. Addirittura in alcune centrali si pompa in su la notte, quando la corrente costa poco, e si produce corrente di giorno. Chiaro che hai delle perdite nel farlo.
 
Domanda da ignorante: usare i bacini di acqua come accumulatori può aver senso? Ovvero: in fasi di sovraproduzione di energia, la si accumula ripompando acqua da valle al bacino. Nelle fasi di sottoproduzione si apre la diga. Sono curioso di capire se sia fantascienza o meno. (Probabile la prima, altrimenti l'avrebbero già fatto..)
Viene fatto eccome! Ed è l'unico modo "grosso" per accumulare energia. Guarda qui, pagina 2 per avere un'idea del peso dei pompaggi: http://download.terna.it/terna/0000/0607/13.PDF

Ho scritto che in qualunque momento il TAA è in grado di produrre TUTTA la corrente che necessita. E vendere l'eventuale esubero in rete.
Certo, siamo tutti d'accordo. Dal mio punto di vista, il bilanciamento della sola rete tta tra produco-consumo (regolazione dei rubinetti compresa) secondo me è difficile. Ci sono le portanti e tutte le altre onde-cazzate da gestire, ad occhio la qualità dell'energia non sarebbe sufficiente a meno che non si facciano investimenti esagerati in dispositivi che, ripeto, servirebbero per la qualità dell'energia non per la quantità.
 
Che discorso. in questo caso l'enel sono società controllate direttamente dalle 2 province. Che a loro volta controllano buona parte della societa' impiantistiche.

per cui a meno che tu non possieda l'enel nel caso tuo il discorso è un po diverso.
 
In Trentino attraverso trentino Sviluppo la provincia controlla Folgaria, Lavarone, Bondone, Panarotta, Polsa, fra un po san Martino. Ed ha quote di minoranza o fatto prestiti più o meno importanti in quasi tutte le altre.
Anche le fabbriche sono per buona parte di trentino sviluppo oppure della societa' immobiliare della provincia, di cui ora mi sfugge il nome. Poi le fabbriche sono date in leasing ai vari soggetti.

Poi c'è la cooperazione ( casse rurali etc ) che possiedono quote importanti a destra ed a manca quasi quanto la provincia.

Infine ci sono i preti, tramite l'ISA che a loro volta hanno partecipazioni sia sul versante elettrico, che impiantistico che industriale u pure finanziario. Insomma, è un sistema molto integrato finanziariamente.

in Alto Adige è simile, ma i soggetti sono diversi.
 
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Allora anche io.
Le banche che mi han prestato i soldi, i leasing che mi han comprato i capannoni e la curia che mi ha affittato alcuni locali sono azioniste anche di molti dei produttori di energia.
 
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L'autonomia energetica non richiede che siano solo fonti rinnovabili.
Alcuni Paesi lo sono perché hanno un oceano di petrolio sotto i piedi.
A voler essere pignoli, poi, il TAA ha una produzione elettrica ridicola ma le è sufficiente perché praticamente non ha industria e importa qualunque cosa compresi tutti gli impianti dei resort che, anche se marcati con nomi teutonici, son praticamente costruiti altrove.
Come già detto non ha senso valutare le regioni come singole realtà isolate.
 
Beh, mi pare che tu stia un pochettino esagerando. Di industrie in TAA che ne sono, in fondo ci campano 1 milione di persone in qualche modo. Mica tutti coltivano mele.

p.s. ho guardato le statistiche ed il 23% della forza lavoro lavora nel settore secondario, l'industria. occhio e croce fanno circa 150.000 lavoratori. insomma, qualcosa faranno. La media italiana è il 30%. Ma hanno assai meno gente, in proporzione alla popolazione, che lavora nel settore turistico.
 
La Lombardia consuma 60.000Gwh all'anno, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna 30.000 a testa.
Il TAA 6.000.
Questo per darti un idea delle proporzioni. È interessante vedere come la Lombardia e il TAA producano la stessa quantità di idroelettrico
 
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