Referendum abrogazione trivellazioni

Devi prendertela con la UE, è lei che ha imposto ad ogni singolo stato la produzione del 20% della propria energia da fonte rinnovabili. Ed è colpa del governo Monti,soprattutto dell'ex ministro Passera, se gli incentivi sono scandalosi,tutto stabilito nel DDL 2011. La fregatura è per gli impianti a bassa potenza,sotto il MW, che ultimamente stanno avendo un notevole successo visto che gli pagano l'energia,direttamente senza passare dalle aste del GSE, dalle 2 alle 3 volte in più rispetto al prezzo di vendita al consumatore finale e riescono a ripagarsi l'investimento in 2-3 anni soprattutto negli impianti a biomassa.

Sul solare fotovoltaico evito di commentare una tecnologia che al massimo arriva al 12-13% di rendimento e visto che molte sul mercato sono celle costruite al Tellururo di Cadmio, conoscendo l'Italia, ho i brividi per quanto riguarda il loro smaltimento c'è il rischio di una terra dei fuochi 2.0

Finchè non si sviluppano le celle di Gratzel è una tecnologia che non considero nemmeno come alternativa al petrolio. Per il termodinamico è un discorso diverso se utilizzato per sistemi DEC.
Attualmente lo smaltimento di tutti i pannelli fotovoltaici è garantita dal Cobra che prende1,50€ (in anticipo al momento della vendita!). Per smaltirli basta portarli a centri autorizzati senza dover ripagare nuovamente quindi non vedo grossi problemi tipo terra dei fuochi
 
Sono andato a guardar i prezzi.
La nissan leaf costa, versione base, direi molto base, circa 30.000 euro.
Talmente base da avere cerchi in ferro e fari alogeni.
Inoltre scordatevi i 260km di autonomia dichiarati. Con 30kwh di carica, meno della meta' della Tesla che ha 70 kwh, cosa vi aspettate faccia se non meno della meta' della Tesla? La Tesla, in uso normale e batterie nuove ha circa 320-350 km di autonomia.
E non ditemi che pero' la tesla e' piu grande, perche come peso la leaf e la tesla sono alla pari.
Per cui ci si puo aspettare dalla leaf 120-140 kn di autonomia. Non di piu.

Per il prezzo la nissan note, di pari dimensioni, e' invece 12.600 euro, diesel o gpl. http://www.nissan.it/IT/it/vehicle/city-cars/note/offer.html

A questi prezzi non avrei dubbi. Diesel tutta la vita.
Io non so dove trovi i tuoi dati, o se parli per sentito dire..io guido spesso la Tesla S 90 e meno di 430 km non ho mai fatto, in più in se devo fare un viaggio lungo tipo Bellinzona Parigi trovo tante stazioni supercharger che con 30 minuti di attesa danno l'80% di carica.
Probabilmente non l'hai mai guidata..
Inoltre il concetto di batteria nuova o vecchia con questa generazione di batterie non esiste in quanto il materiale attivo di cui sono fatte ha una "memoria di carica" tale per cui la saturazione di carica rimane costante nel tempo fino al termine previsto per la sostituzione..
 
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Io non so dove trovi i tuoi dati, o se parli per sentito dire..io guido spesso la Tesla S 70 e meno di 430 km non ho mai fatto, in più in se devo fare un viaggio lungo tipo Bellinzona Parigi trovo tante stazioni supercharger che con 30 minuti di attesa danno l'80% di carica.
Probabilmente non l'hai mai guidata..
Inoltre il concetto di batteria nuova o vecchia con questa generazione di batterie non esiste in quanto il materiale attivo di cui sono fatte ha una "memoria di carica" tale per cui la saturazione di carica rimane costante nel tempo fino al termine previsto per la sostituzione..

Il mio socio ha una tesla. Lui dice che normalmente la sua autonomia e' 380 km circa. E se non fa troppo freddo.
Sulle batterie, che sono al litio, sono simili a quella dell'iPhone o iPad. Col tempo peggiorano fino a doverle sostituire. Normalmente su un telefonino non lo noti, perché lo cambi prima per altri motivi. O tuttalpiù tieni un cavetto di ricarica in auto.
Tornando ad auto più normali, tipo Nissan leaf, si vede benissimo come non convenga.
Con 30kwh di ricarica non fai neanche 150km. Quei 30kw costano in italia al contatore non meno di 7 euro.
Per fare 150 km con una diesel delle dimensioni della leaf invece ci vogliono circa 10 litri di carburante. Al costo di 12 euro circa.
Su base annua, immaginando 15.000 km di percorrenza, la diesel necessiterebbe di 1200 euro di carburante, mentre la leaf 700 euro di elettricità .
Però' la leaf costa all'acquisto 18.000 euro in più.
 

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Esatto... Tesla ha già dichiarato di stare lavorando su un'auto a prezzi popolari, le alternative elettriche esistono già. la LEAF ce l'ha un mio amico che fa il camionista, è seduto tutto il gg su un mezzo che inquina da morire, e ha deciso che visto che a casa ha il fotovoltaico, la ditta in cui lavora ha il fotovoltaico, e fa pochi km in auto, di prendersi un'auto elettrica... ora con la nuova batteria dovrebbe arrivare a 150/180km, che non sono tanti, ma se in italia in un autogrill su due ci fosse una presa per la ricarica veloce, non sarebbe un problema fare anche lunghi viaggi, specie quando poi vai in germania e noti che ovunque ci sono colonne di ricarica, in 30min si ricarica dell'80%, tra casa e lavoro spende zero di carburante, non paga bollo e l'assicurazione gli costa 150 euro l'anno.
Tra 150.000 km dovrà cambiare la batteria a un costo garantito di 4000 euro, probabilmente incrementando anche l'autonomia, praticamente il costo che pagherebbe di manutenzione di un auto a combustione tra tagliandi e cinghia di distribuzione... potenzialmente il motore elettrico ha una vita di un 600.000 km e oltre.

Sicuramente è un mercato giovane e per ora con poche alternative, ma dalle forti potenzialità... d'altronde la Ford modello T era ben distante dalle auto moderne...
Ecco però finché non ci saranno alternative del petrolio non se ne può fare a meno. Io la tesla non la posso prendere, e con l'autonomia della LEAF dovrei prendere il pullman, che però non c'è per la mia tratta. Diciamo che ora è un'alternativa per pochi ricchi o idealisti (perché se ti bastano 150 km di autonomia, stai sempre in città, quindi potresti usare i mezzi pubblici o la bici)
 
Il mio socio ha una tesla. Lui dice che normalmente la sua autonomia e' 380 km circa. E se non fa troppo freddo.
Sulle batterie, che sono al litio, sono simili a quella dell'iPhone o iPad. Col tempo peggiorano fino a doverle sostituire. Normalmente su un telefonino non lo noti, perché lo cambi prima per altri motivi. O tuttalpiù tieni un cavetto di ricarica in auto.
Tornando ad auto più normali, tipo Nissan leaf, si vede benissimo come non convenga.
Con 30kwh di ricarica non fai neanche 150km. Quei 30kw costano in italia al contatore non meno di 7 euro.
Per fare 150 km con una diesel delle dimensioni della leaf invece ci vogliono circa 10 litri di carburante. Al costo di 12 euro circa.
Su base annua, immaginando 15.000 km di percorrenza, la diesel necessiterebbe di 1200 euro di carburante, mentre la leaf 700 euro di elettricità .
Però' la leaf costa all'acquisto 18.000 euro in più.

Le batterie della Tesla non sono nemmeno paragonabili a quelle dei cellulari, sono una tecnologia totalmente diversa con costi nemmeno paragonabili.
Non hanno problemi di perdita di carica perché il materiale viene trattato in modo poter trattenere sempre la stessa carica,su una superficie che oggi è 100 volte maggiore della prima generazione e che a breve sarà 300 volte. Il grafico del degrado di questa tipologia di prodotto (li abbiamo venduti anche alla NASA per la ISS) ha dimostrato che solo dopo 10 mila cicli di carica -scarica completa si perde il 10% ogni 500 cicli (le batterie di tesla sono garantite per 8 anni: 8000 cicli e poi vengono cambiate e in un futuro non lontano rigenerate).
Per il discorso freddo la minore autonomia non da imputare alla batteria visto che la capacità di mantenimento della carica non è influenzata dalla temperatura nel range di normale applicazione (-20, +50°C), per altro la Tesla è equipaggiata con un sitema a liquido interno alla batteria che mantiene la temperatura tra i 20 e i 25°C, in caso di vetture per climi freddi (dove si possono superare i -30) viene integrato un accessorio chiamato Artic Pack che fornisce un ulteriore riscaldamento per i primi 30secondi di funzionamento.
 
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Qualche anno fa ho fatto in Treno la tratta Catanzaro - Reggio C., il treno doveva essere un Nissan perché l'ho trovato a gasolio! Sono serio! :shock:
 
Le batterie della Tesla non sono nemmeno paragonabili a quelle dei cellulari, sono una tecnologia totalmente diversa con costi nemmeno paragonabili.
Non hanno problemi di perdita di carica perché il materiale viene trattato in modo poter trattenere sempre la stessa carica,su una superficie che oggi è 100 volte maggiore della prima generazione e che a breve sarà 300 volte. Il grafico del degrado di questa tipologia di prodotto (li abbiamo venduti anche alla NASA per la ISS) ha dimostrato che solo dopo 10 mila cicli di carica -scarica completa si perde il 10% ogni 500 cicli (le batterie di tesla sono garantite per 8 anni: 8000 cicli e poi vengono cambiate e in un futuro non lontano rigenerate).
Per il discorso freddo la minore autonomia non da imputare alla batteria visto che la capacità di mantenimento della carica non è influenzata dalla temperatura nel range di normale applicazione (-20, +50°C), per altro la Tesla è equipaggiata con un sitema a liquido interno alla batteria che mantiene la temperatura tra i 20 e i 25°C, in caso di vetture per climi freddi (dove si possono superare i -30) viene integrato un accessorio chiamato Artic Pack che fornisce un ulteriore riscaldamento per i primi 30secondi di funzionamento.
La mia domanda è: una tecnologia così raffinata, potrà trovare applicazione in tempi brevi anche su auto di segmento B e C? Mantenendo i prezzi tipici del segmento B? E i costi di manutenzione?
Qualche anno fa ho fatto in Treno la tratta Catanzaro - Reggio C., il treno doveva essere un Nissan perché l'ho trovato a gasolio! Sono serio! :shock:
Anche da noi in pianura padana ci sono molte linee con treni diesel, con vetture degli anni 70.
 
Le batterie della Tesla non sono nemmeno paragonabili a quelle dei cellulari, sono una tecnologia totalmente diversa con costi nemmeno paragonabili.
Non hanno problemi di perdita di carica perché il materiale viene trattato in modo poter trattenere sempre la stessa carica,su una superficie che oggi è 100 volte maggiore della prima generazione e che a breve sarà 300 volte. Il grafico del degrado di questa tipologia di prodotto (li abbiamo venduti anche alla NASA per la ISS) ha dimostrato che solo dopo 10 mila cicli di carica -scarica completa si perde il 10% ogni 500 cicli (le batterie di tesla sono garantite per 8 anni: 8000 cicli e poi vengono cambiate e in un futuro non lontano rigenerate).
Per il discorso freddo la minore autonomia non da imputare alla batteria visto che la capacità di mantenimento della carica non è influenzata dalla temperatura nel range di normale applicazione (-20, +50°C), per altro la Tesla è equipaggiata con un sitema a liquido interno alla batteria che mantiene la temperatura tra i 20 e i 25°C, in caso di vetture per climi freddi (dove si possono superare i -30) viene integrato un accessorio chiamato Artic Pack che fornisce un ulteriore riscaldamento per i primi 30secondi di funzionamento.

Ok, la Tesla S e' per il momento l'unica elettrica che possa fungere da alternativa al carburante tradizionale. Ma con quello che costa non è' una vera alternativa.
Ora la tesla,sta per lanciare un'auto un po più economica. Dicono che sia sua 35.000 dollari. Che in Europa dovrebbe tradursi sui 40.000 euro ( dazio ed iva ) . Ma la batteria sarà' di soli 30kwh , per cui si torna sul discorso Leaf.
 
La mia domanda è: una tecnologia così raffinata, potrà trovare applicazione in tempi brevi anche su auto di segmento B e C? Mantenendo i prezzi tipici del segmento B? E i costi di manutenzione?.

Assolutamente sì...
Ad oggi la maggior parte dei costruttori di auto (escludendo Tesla, Nissan e in parte BMW) sta usando una power-train di derivazione Bosch con più o meno modifiche, questo perchè molte case automobilistiche si sono trovate spiazzate dall' incremento della domanda di auto PHEV e EV nel corso del biennio 2014-2015 (si parla di un incremento di circa 350mila unità per il solo segmento delle EV), ma visti i numeri in crescita tutte le case si stanno muovendo nella direzione di avere una propria piattaforma EV.
Se guardi un listino 2016, sempre più case propongono modelli Ibridi (PHEV), questo per "accontentare" la domanda in attesa di essere operativi con la soluzione EV, ed è questo che sta facendo un gran traino alle vendite di TESLA (che non è un prodotto a buon mercato, eppure lo scorso anno ha piazzato circa 60mila vetture), Nissan (Leaf , e-NV200) e la cinese BYD (che ha superato i 60mila veicoli EV) che invece sono già operativi in questo settore.
Quindi tornando alla tua domanda, nell'arco di 18 mesi dovrebbero uscire molte vetture del segmento B e C equipaggiate con la tecnologia Tesla-Panasonic (in azienda abbiamo avuto la visita di Mercedes-Daimler, Honda e VW che sono interessate al nostro prodotto), nel frattempo TESLA sta già lavorando sullo step successivo delle batterie (saranno un prodotto interno) che vedrà la luce nel tardo 2017 e in tempi più brevi su una vettura di segmento inferiore (sarà sempre un'auto di lusso), mentre Nissan espanderà la gamma (al momento non sappiamo su quali potenze si stiano orientando, so solo che in 3 mesi hanno ordinato più materiale di tutto il 2015)..

Per i prezzi tutto dipenderà dalla concorrenza che si faranno le varie case, il settore è molto appetibile e genera profitti a cui le case non vogliono rinunciare (anche perchè serve per sviluppare nuovi modelli).
Di sicuro c'è che il prezzo delle batterie è in forte calo, mentre la ciclo di vita è raddoppiato negli ultimi due anni.
Se pensi che una BMW i3 viene venduta con un listino che parte da 37mila euro (versione con 190km di autonomia) e lo scorso anno ne sono state vendute 26mila esemplari (Europa+Cina), la Leaf parte da 30mila e ha venduto più di 37mila vetture ti fa capire che le case non hanno stimoli di ridurre i prezzi ....almeno per il momento..
L'altro problema che riguarda sopratutto l'Italia è la carenza di punti di ricarica, ma a quello si può rimediare...
 
Assolutamente sì...
Ad oggi la maggior parte dei costruttori di auto (escludendo Tesla, Nissan e in parte BMW) sta usando una power-train di derivazione Bosch con più o meno modifiche, questo perchè molte case automobilistiche si sono trovate spiazzate dall' incremento della domanda di auto PHEV e EV nel corso del biennio 2014-2015 (si parla di un incremento di circa 350mila unità per il solo segmento delle EV), ma visti i numeri in crescita tutte le case si stanno muovendo nella direzione di avere una propria piattaforma EV.
Se guardi un listino 2016, sempre più case propongono modelli Ibridi (PHEV), questo per "accontentare" la domanda in attesa di essere operativi con la soluzione EV, ed è questo che sta facendo un gran traino alle vendite di TESLA (che non è un prodotto a buon mercato, eppure lo scorso anno ha piazzato circa 60mila vetture), Nissan (Leaf , e-NV200) e la cinese BYD (che ha superato i 60mila veicoli EV) che invece sono già operativi in questo settore.
Quindi tornando alla tua domanda, nell'arco di 18 mesi dovrebbero uscire molte vetture del segmento B e C equipaggiate con la tecnologia Tesla-Panasonic (in azienda abbiamo avuto la visita di Mercedes-Daimler, Honda e VW che sono interessate al nostro prodotto), nel frattempo TESLA sta già lavorando sullo step successivo delle batterie (saranno un prodotto interno) che vedrà la luce nel tardo 2017 e in tempi più brevi su una vettura di segmento inferiore (sarà sempre un'auto di lusso), mentre Nissan espanderà la gamma (al momento non sappiamo su quali potenze si stiano orientando, so solo che in 3 mesi hanno ordinato più materiale di tutto il 2015)..

Per i prezzi tutto dipenderà dalla concorrenza che si faranno le varie case, il settore è molto appetibile e genera profitti a cui le case non vogliono rinunciare (anche perchè serve per sviluppare nuovi modelli).
Di sicuro c'è che il prezzo delle batterie è in forte calo, mentre la ciclo di vita è raddoppiato negli ultimi due anni.
Se pensi che una BMW i3 viene venduta con un listino che parte da 37mila euro (versione con 190km di autonomia) e lo scorso anno ne sono state vendute 26mila esemplari (Europa+Cina), la Leaf parte da 30mila e ha venduto più di 37mila vetture ti fa capire che le case non hanno stimoli di ridurre i prezzi ....almeno per il momento..
L'altro problema che riguarda sopratutto l'Italia è la carenza di punti di ricarica, ma a quello si può rimediare...

attenzione costruttori come vw sapete che il qatar ha una partecipazione azionaria di circa il 10%?, hanno interesse a sviluppare prodotti che influirebbero sulla filiera petrolio e sul servizio after market ?,primo il servizio autorizzato dovrebbe rivoluzionare tutta l'assistenza in maniera brutale, secondo dove va a finire l'obbiettivo dei ricambi di maggior consumo? niente più olio,filtri aria carburante e candele,resterebbe solo il polline,niente frizioni, consumi dei freni con recupero dell'energia drasticamente diminuiti , marmitte 0.
è per quello che come autoriparatore con la morte dell'ultima panda o golf 7 spero di essere in pensione e venduto il fondo ai cinesi

purtroppo per la mia azienda prima o poi ci arriveremo ed è necessario,karl ti vedo informato nel profondo su ciò non è che riesci ad infilarmi nell'assistenza tesla? io di sistemi can,most e utilizzo dell'oscilloscopio nella riparazione ne mastico parecchio.
 
Vedo che alcuni di voi sono abbastanza esperti del settore, quindi vorrei porvi un paio di domande da completo ignorante :D

La prima riguarda le vetture elettriche.
La domanda è se, alla fine dei conti, è vero che sono meno inquinanti della controparte con motori tradizionali.
Mi spiego meglio: l'elettricità necessaria immagino venga prodotta in gran parte essa stessa con dei combustibili fossili, un'altra parte col nucleare e una parte minore con le cosiddette rinnovabili.
Parte di quest'energia sarà evidentemente dispersa nel processo prima di arrivare a fare camminare la macchina.
In più è necessario costruire le batterie, anch'esse con un impatto suppongo non nullo per lo smaltimento.
Alla fine siamo sicuri si usino meno combustibili fossili e si inquini meno rispetto a mandare una maccina tradizionale?
(ovviamente anche se la risposta fosse negativa non vorrebbe dire che si debba smettere di fare ricerca in questo senso, ma solo che la tecnologia sarebbe ancora troppo acerba per essere utilizzata con vantaggi reali per l'ambiente)

La seconda domanda è sostanzialmente uguale alla prima, ma riguardo alla produzione di energia con le fonti rinnovabili.
Ad esempio i costi (in termini di inquinamento e utilizzo di combustibili fossili) di produzione e smaltimento di un pannello fotovoltaico vengono almeno ripagati dalla produzione di energia durante la vita del pannello?

Non sono domande polemiche o retoriche, sono interessato realmente a capire cosa ne pensano persone preparate in materia :HIP

Ilm
 
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