Erano circa 5-6 anni che non tornavo al Passo Tonale - Ponte di Legno, l'ultima sciata in questa zona penso sia stato un marzo in cui abbiamo fatto diversi Cantiere. La zona penso sia una delle roccaforti dello sci in Italia: mi ricordo un novembre nel quale mi feci 50 minuti di coda o più per salire in ghiacciaio per scoprire che una volta alle ancorette era letteralmente impossiibile sciare sia per il freddo che per la troppa gente. Quel novembre però già c'era un casino di neve e nonostante la Paradiso fosse ufficialmente chiusa, si poteva sciare perfettamente fino al passo (la Paradiso aveva ancora la parte iniziale stretta). Quando si dice "sci" in Italia immagino che un turista pensi ovviamente a Courmayeur, Val Gardena/Badia, Cervinia, Madonna di Campiglio, Cortina d'Ampezzo ma anche Passo Tonale - Adamello. Storicamente qui si è scritto la storia degli sport invernali, non per le competizioni, ma forse più anni fa che ora per il ghiacciaio e le piste del passo.
Ma il tempo passa, i bisogni dello sciatore medio cambiano, gli sport invernali si evolvono e tutto il mondo del turismo cambia. Ci sono ancora inverni molto nevosi ma purtroppo spesso ce ne sono di meno generosi. Ci sono stazioni che puntano sull'innevamento artificiale ed altre sugli impianti, altre che raccolgono i frutti.
Dopo molti anni finalmente il Passo del Tonale viene collegato a Pontedilegno con piste e cabinovia: ottimo lavoro! Il comprensorio ora dal mio punto di vista ha una grandezza sufficiente per accettare settimane bianche.
Ho scelto di andarci il 2 gennaio confortato da un'osservazione di Nemo trovata nel post "situazione meteo Adamello":
Prima di questa sciata e soprattutto in questa stagione in cui la neve naturale non arriva, ero molto colpito nell'osservare la preoccupazione di molti utenti verso la neve artitificiale. Mi dicevo: "ma cosa vuoi che sia sciare in neve artificiale, come sono abituati bene" pensavo tra me e me. Forse il troppo abituato bene ero io...
Leggevo con curiosità i post contenenti preoccupazioni sulla neve artificiale:
Ho ricalibrato tutto già dopo 2 seggiovie. Già alle 9.30 mi era tutto chiaro. Non mi era mai capitato di guardare l'orologio alle 10.30 e dire "uff quanto manca a fine giornata". Questo è successo a Ponte di Legno. Sciare su questa neve artificiale non è particolarmente divertente, a meno che suppongo, non smolli di brutto.
Sarà la quota, sarà la tante gente, sarà la sfortuna, sarà stata l'umidità, ma tra TAA e qui siamo su due universi diversi per tutta una serie di fattori. Ora mi sono chiare le preoccupazioni di Pat che spesso chiedeva consigli su dove andare e dava massima importanza alla presenza di neve naturale. Per uno sciatore non fuoripistaiolo non capivo perchè fosse importante.
Ero sulle piste già alle 9 e per tutto il giorno non ho trovato un bel tratto di neve che sia stato uno, tranne forse qualche centinaio di metri alla sera sul lato Contrabbandieri.
Quando di rientro dalle ultime sciate in DS, nei reportage scrissi "al pomeriggio appariva qualche lastra" ricalibrate tutto, quella che consideravo lastra è in realtà la situazione di partenza, delle ore 9 che si trova nelle altre stazioni.
Impianti di innevamento vecchi? Scarsa esperienza nel gestire i cannoni dettata da condizioni medie particolarmente fortunate? Non saprei ma su 9 delle ultime 10 sciate di questa stagione sono tornato a casa soddisfatto.
Eppure i bacini di raccolta acqua mi sono sembrati pieni.
Altra nota che ritengo interessante dire e mi piacerebbe sentire la vostra opinione. Si associa sempre la parola affollamento con Sellaronda, Plan de Corones e Trentino Alto Adige. Sarò stato sfortunato io, ma anche qui siamo su altri livelli. Ho sciato spesso al Plan nel ponte dell'Immacolata (quando tutto il mondo è li) e recentemente addirittura sul Sellaronda in altissima stagione, ma ragazzi devo ricalibrare il concetto di affollamento dopo aver sciato a Ponte di Legno :shock:
Solo quando ho sciato a fineanno allo Skiwelt Wilder Kaiser in Austria ho provocato un tale senso di soffocamento. Se uno abituato a sciare a Ponte di Legno va a sciare in località come Carezza si chiede se c'è stato un outpost nucleare
si sente come la famosa particella di sodio della pubblicità.
Primo impatto: coda alle 8.55 del mattino e mezza pista occupata per gli allenamenti? :shock:
Cioè, spiegatemi, uno si lamenta per lo skipass della Val Gardena, del Plan de Corones e simili? Tranne per il Col Gallina (una seggiovia un po' isolata sotto Passo Falzarego) non mi ricordo piste che vengono precluse al pubblico per far allenare gli sciclub. O al massimo solo per 2-3 h il mattino: quella sotto la seggiovia Vittoria è rimasta chiusa tutto il giorno.
Sulle piste strette e un po' ripide si creavano situazioni un po' delicate.
E turisticamente, nel complesso?
Ero curioso anche io di vedere turisticamente come si è evoluto il comprensorio.
Tranne la brutta esperienza che ebbi avuto con il rifugio Nigritella me lo ricordavo messo bene, accogliente, ordinato, organizzato con qualche piccoo dettaglio che stonava (leggi grattacieli osceni) ma tutto sommato piacevole e organizzato.
Ecco, l'arrivo è stato scioccante, la ricerca di un parcheggio mi ha portato dapprima verso la seggiovia Contrabbandieri, poi verso la Paradiso ed infine a beccare il parcheggio gratuito dietro l'hotel di "shining diroccato". E durante questa ricerca di parcheggio ci sono stati dettagli, non tanto piccoli, che penso mi abbiano condizionato la sciata.
Il bambino che gioca con la neve accanto ai rifiuti non si può vedere!
E anche l'attenzione ai dettagli è secondo me peggiorata.
Alcune costruzioni andrebbero distrutte, lasciarle provoca nel turista una prima percezione negativa che poi è difficile da migliorare. La reputazione è difficile da creare e purtroppo è facile da perdere.
L'hotel Redivalle penso sia un bel problema per il Passo Tonale.
Come mai non si riesce a risolvere?
Piste molto belle, la morfologia del terreno è molto buona.
Bella anche se un po piatta ad inizio e fine la pista di collegamento. Mi è molto piaciuta!
Se la neve è veloce non è mai noiosa e tutto sommato è una piacevole discesa.
Ottima la stazione intermedia, la prima parte è perfetta per i principianti e per le prime discese.
La seconda parte è un po' più difficile e a metà ha un muretto che non è adatto ai principianti. Esiste una stradina per evitarlo ma almeno il giorno che ci sono stato io a guardarlo era più pericoloso del muro: lastra di ghiaccio (lastra nella definizione di Ponte di Legno, ovvero realmente grigio e non lastra del TAA in cui è una neve dura).
Unico appunto: scendendo la prima parte della pista di collegamento si incontra una specie di allevamento di cani da slitta. Mi ha fatto molto pena vedere quelle povere bestiole ferme a fianco della loro cuccia con 4-5 m di corda. E' una cosa ammess e legale? Sicuramente sì ma che tristezza. A cosa serve quella struttura?
Dalla fine della pista Pegrà (?) salgo a Ponte di Legno e subito via al famoso Corno d'Aola. Faccio il test del cappuccino al rifugio che si trova alla fine della seggiovia. Superato alla grande: personale cordiale e gentile, cappuccino mi sembra a 1,50€. Ottima impressione!
Scendo per le piste e ricalibro un ulteriore parametro, quello della "larghezza di pista".
Come impianti devo dire che siamo messi bene, ottime seggiovie veloci quadriposto e qualche seggiovia lenta per le tratte più brevi (tranne quella con i sedili arancioni che però deve eessere lenta poichè la pista non reggerebbe più persone).
Una delle piste secondo me più belle è quella di queste foto: larga e pendenza giusta per curve condotte (con neve meno ghiacciata).
Molto bella anche questa servita da seggiovia veloce. Sarebbe una bella "carving paradise", si capisce che ci sono piste "di sostanza". Forse le foto non sono in ordine perchè questa l'ho rifatta qualche volta
Lascio Ponte di Legno per tornare al Tonale con una bella nevicata in corso (che purtroppo durerà pochi minuti).
Non prima di risalire di nuovo al Corno d'Aola. La pista qui era davvero messa male ed erano solo le 11 circa. Non si tratta di lastre di ghiaccio sparse qua e la, interi pendii erano grigi, piuttosto pericolosi secondo me perchè c'erano anche dei sassi (alcuni belli grossi) "annegati" e non deve essere piacevole cadere e iniziare a scivolare.
Complici degli sci di m***a, per causa loro non ho fatto una che sia una curva come si deve, non ho quella "smania di sciare", anzi... Decido di farmi un giro in ghiacciaio per vedere la nuova cabinovia nonostante la nebbia.
Passo sopra i ruderi di una delle funivie storiche dello sci italiano (mettiamo a posto anche qui però, demoliamo o rendiamolo qualcosa di monumentale...). Mi viene in mente quando a inizio novembre d tutto il nordi Italia si fsceva il "Pellegrinaggio in Tonale di inizio stagione". E la coda immane che si formava facilitava la meditazione
Ecco qualche foto della cabinovia. Rifugi e stazioni sono da completare ma l'impianto funziona perfettamente.
Per capire la tragicomicità della stagione, anche in ghiacciaio Presena, le condizioni neve sono "migliorabili": prima della gobba neve accettibile ma sotto ghiaccio :shock: Incredibile!
Unica neve non pessima trovata: zona Contrabbandieri ma solo dove non c'è molta pendenza.
Stupenda la strana seggiovia Vittoria della Bartholet.
In definitiva che dire? Ho cercato di essere ottimista ma sono tornato a casa un po' deluso. Fortunatamente sono di indole positiva e faccio presto a cambiare idea, mi basterà tornare con metri di neve e sole. Per questo inverno, che spero non sia rappresentativo delle condizioni tipiche, anche il Tonale - Ponte di Legno soffre.
PS: non potete più dire che dico sempre che tutto è bello e magnifico.
Ma il tempo passa, i bisogni dello sciatore medio cambiano, gli sport invernali si evolvono e tutto il mondo del turismo cambia. Ci sono ancora inverni molto nevosi ma purtroppo spesso ce ne sono di meno generosi. Ci sono stazioni che puntano sull'innevamento artificiale ed altre sugli impianti, altre che raccolgono i frutti.
Dopo molti anni finalmente il Passo del Tonale viene collegato a Pontedilegno con piste e cabinovia: ottimo lavoro! Il comprensorio ora dal mio punto di vista ha una grandezza sufficiente per accettare settimane bianche.
Ho scelto di andarci il 2 gennaio confortato da un'osservazione di Nemo trovata nel post "situazione meteo Adamello":
Approfittando del collegamento ho visitato per la prima volta Ponte di Legno: località con piste molto tecniche, alcune ripide, tutte in mezzo ai boschi. Personalmente potrebbe essere un paradiso da marzo in poi, quando la neve smolla ma in inverno questo tipo di piste non mi esaltano, soprattutto quando non c'è neve naturale e soprattutto quando la preparzione delle piste con neve programmata non è "un'opera d'arte".Mentre I giorni attorno a Natale, l'uno e il due gennaio, sono tranquilli.
Prima di questa sciata e soprattutto in questa stagione in cui la neve naturale non arriva, ero molto colpito nell'osservare la preoccupazione di molti utenti verso la neve artitificiale. Mi dicevo: "ma cosa vuoi che sia sciare in neve artificiale, come sono abituati bene" pensavo tra me e me. Forse il troppo abituato bene ero io...
Leggevo con curiosità i post contenenti preoccupazioni sulla neve artificiale:
Mi ha colpito in prticolare questa frase:Premesso che non mi piace sciare su WROD, e che quest'anno sembra propio sara' cosi' (ma tanto il mio inizio stagione addaveni' ancora), se la neve artificiale e' come l'anno scorso stiamo parlando di un incrocio tra cemento armato e vetro inscalfibile. Quindi sci superaposto e impostarsi bene con la tecnica.
Tornavo a casa da Bellamonte, Latemar, Plan, Pusteria etc e mi pareva impossibile che uno potesse andare in montagna in una località sciistica aperta e non sciare :shock: Addirittura a Obereggen, sulla neve artificiale, potevo lasciare curve condotte strette sulle piste anche con i miei sci (e chi mi conosce sa che non ho praticamente mai buone lamine).Io dovrei essere su ma non so se sciero'...
Ho ricalibrato tutto già dopo 2 seggiovie. Già alle 9.30 mi era tutto chiaro. Non mi era mai capitato di guardare l'orologio alle 10.30 e dire "uff quanto manca a fine giornata". Questo è successo a Ponte di Legno. Sciare su questa neve artificiale non è particolarmente divertente, a meno che suppongo, non smolli di brutto.
Sarà la quota, sarà la tante gente, sarà la sfortuna, sarà stata l'umidità, ma tra TAA e qui siamo su due universi diversi per tutta una serie di fattori. Ora mi sono chiare le preoccupazioni di Pat che spesso chiedeva consigli su dove andare e dava massima importanza alla presenza di neve naturale. Per uno sciatore non fuoripistaiolo non capivo perchè fosse importante.
Ero sulle piste già alle 9 e per tutto il giorno non ho trovato un bel tratto di neve che sia stato uno, tranne forse qualche centinaio di metri alla sera sul lato Contrabbandieri.
Quando di rientro dalle ultime sciate in DS, nei reportage scrissi "al pomeriggio appariva qualche lastra" ricalibrate tutto, quella che consideravo lastra è in realtà la situazione di partenza, delle ore 9 che si trova nelle altre stazioni.
Impianti di innevamento vecchi? Scarsa esperienza nel gestire i cannoni dettata da condizioni medie particolarmente fortunate? Non saprei ma su 9 delle ultime 10 sciate di questa stagione sono tornato a casa soddisfatto.
Eppure i bacini di raccolta acqua mi sono sembrati pieni.


Altra nota che ritengo interessante dire e mi piacerebbe sentire la vostra opinione. Si associa sempre la parola affollamento con Sellaronda, Plan de Corones e Trentino Alto Adige. Sarò stato sfortunato io, ma anche qui siamo su altri livelli. Ho sciato spesso al Plan nel ponte dell'Immacolata (quando tutto il mondo è li) e recentemente addirittura sul Sellaronda in altissima stagione, ma ragazzi devo ricalibrare il concetto di affollamento dopo aver sciato a Ponte di Legno :shock:
Solo quando ho sciato a fineanno allo Skiwelt Wilder Kaiser in Austria ho provocato un tale senso di soffocamento. Se uno abituato a sciare a Ponte di Legno va a sciare in località come Carezza si chiede se c'è stato un outpost nucleare

Primo impatto: coda alle 8.55 del mattino e mezza pista occupata per gli allenamenti? :shock:
Cioè, spiegatemi, uno si lamenta per lo skipass della Val Gardena, del Plan de Corones e simili? Tranne per il Col Gallina (una seggiovia un po' isolata sotto Passo Falzarego) non mi ricordo piste che vengono precluse al pubblico per far allenare gli sciclub. O al massimo solo per 2-3 h il mattino: quella sotto la seggiovia Vittoria è rimasta chiusa tutto il giorno.


Sulle piste strette e un po' ripide si creavano situazioni un po' delicate.



E turisticamente, nel complesso?
Ero curioso anche io di vedere turisticamente come si è evoluto il comprensorio.
Tranne la brutta esperienza che ebbi avuto con il rifugio Nigritella me lo ricordavo messo bene, accogliente, ordinato, organizzato con qualche piccoo dettaglio che stonava (leggi grattacieli osceni) ma tutto sommato piacevole e organizzato.
Ecco, l'arrivo è stato scioccante, la ricerca di un parcheggio mi ha portato dapprima verso la seggiovia Contrabbandieri, poi verso la Paradiso ed infine a beccare il parcheggio gratuito dietro l'hotel di "shining diroccato". E durante questa ricerca di parcheggio ci sono stati dettagli, non tanto piccoli, che penso mi abbiano condizionato la sciata.



Il bambino che gioca con la neve accanto ai rifiuti non si può vedere!

E anche l'attenzione ai dettagli è secondo me peggiorata.
Alcune costruzioni andrebbero distrutte, lasciarle provoca nel turista una prima percezione negativa che poi è difficile da migliorare. La reputazione è difficile da creare e purtroppo è facile da perdere.


L'hotel Redivalle penso sia un bel problema per il Passo Tonale.
Come mai non si riesce a risolvere?

Piste molto belle, la morfologia del terreno è molto buona.
Bella anche se un po piatta ad inizio e fine la pista di collegamento. Mi è molto piaciuta!
Se la neve è veloce non è mai noiosa e tutto sommato è una piacevole discesa.


Ottima la stazione intermedia, la prima parte è perfetta per i principianti e per le prime discese.

La seconda parte è un po' più difficile e a metà ha un muretto che non è adatto ai principianti. Esiste una stradina per evitarlo ma almeno il giorno che ci sono stato io a guardarlo era più pericoloso del muro: lastra di ghiaccio (lastra nella definizione di Ponte di Legno, ovvero realmente grigio e non lastra del TAA in cui è una neve dura).

Unico appunto: scendendo la prima parte della pista di collegamento si incontra una specie di allevamento di cani da slitta. Mi ha fatto molto pena vedere quelle povere bestiole ferme a fianco della loro cuccia con 4-5 m di corda. E' una cosa ammess e legale? Sicuramente sì ma che tristezza. A cosa serve quella struttura?

Dalla fine della pista Pegrà (?) salgo a Ponte di Legno e subito via al famoso Corno d'Aola. Faccio il test del cappuccino al rifugio che si trova alla fine della seggiovia. Superato alla grande: personale cordiale e gentile, cappuccino mi sembra a 1,50€. Ottima impressione!

Scendo per le piste e ricalibro un ulteriore parametro, quello della "larghezza di pista".

Come impianti devo dire che siamo messi bene, ottime seggiovie veloci quadriposto e qualche seggiovia lenta per le tratte più brevi (tranne quella con i sedili arancioni che però deve eessere lenta poichè la pista non reggerebbe più persone).

Una delle piste secondo me più belle è quella di queste foto: larga e pendenza giusta per curve condotte (con neve meno ghiacciata).


Molto bella anche questa servita da seggiovia veloce. Sarebbe una bella "carving paradise", si capisce che ci sono piste "di sostanza". Forse le foto non sono in ordine perchè questa l'ho rifatta qualche volta



Lascio Ponte di Legno per tornare al Tonale con una bella nevicata in corso (che purtroppo durerà pochi minuti).

Non prima di risalire di nuovo al Corno d'Aola. La pista qui era davvero messa male ed erano solo le 11 circa. Non si tratta di lastre di ghiaccio sparse qua e la, interi pendii erano grigi, piuttosto pericolosi secondo me perchè c'erano anche dei sassi (alcuni belli grossi) "annegati" e non deve essere piacevole cadere e iniziare a scivolare.

Complici degli sci di m***a, per causa loro non ho fatto una che sia una curva come si deve, non ho quella "smania di sciare", anzi... Decido di farmi un giro in ghiacciaio per vedere la nuova cabinovia nonostante la nebbia.
Passo sopra i ruderi di una delle funivie storiche dello sci italiano (mettiamo a posto anche qui però, demoliamo o rendiamolo qualcosa di monumentale...). Mi viene in mente quando a inizio novembre d tutto il nordi Italia si fsceva il "Pellegrinaggio in Tonale di inizio stagione". E la coda immane che si formava facilitava la meditazione

Ecco qualche foto della cabinovia. Rifugi e stazioni sono da completare ma l'impianto funziona perfettamente.









Per capire la tragicomicità della stagione, anche in ghiacciaio Presena, le condizioni neve sono "migliorabili": prima della gobba neve accettibile ma sotto ghiaccio :shock: Incredibile!

Unica neve non pessima trovata: zona Contrabbandieri ma solo dove non c'è molta pendenza.

Stupenda la strana seggiovia Vittoria della Bartholet.

In definitiva che dire? Ho cercato di essere ottimista ma sono tornato a casa un po' deluso. Fortunatamente sono di indole positiva e faccio presto a cambiare idea, mi basterà tornare con metri di neve e sole. Per questo inverno, che spero non sia rappresentativo delle condizioni tipiche, anche il Tonale - Ponte di Legno soffre.
PS: non potete più dire che dico sempre che tutto è bello e magnifico.