Childerique
un VagaMondo
Recentemente il comprensorio del Civetta e' stato gettonatissimo nei reportage del Forum: ciononostante ho deciso di aggiungere anche il mio contributo, conseguente alla giornata di sci del 31 gennaio, mentre a Roma il parlamento italiano era riunito in seduta comune con i grandi elettori e stava eleggendo il nostro prossimo Presidente della Repubblica.
Prima di iniziare, un breve accenno sulla temperatura siberiana che da alcuni giorni sta attanagliando le Dolomiti, ricostituendo lo strato di permafrost che, ahime', e' destinato a sciogliersi con i prossimi caldi, determinando nuovi crolli nelle nostre amate montagne.
Alcuni giorni fa, nel mio bighellonare verso la Marmolada, avevo testimoniato un -14° alle ore 8:20 di mattina a 2.109 metri slm sul Passo del Falzarego http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=79578 ...ebbene, questa volta ho battuto il record: -18° alle ore 8:22 di mattina a circa 1.600 metri slm nella vallata compresa tra Pocol ed il Passo del Giau!!
-18°
A tale proposito, visto le prospettive previste per i prossimi giorni, si potrebbe lanciare un concorso (limitato alle rilevazioni effettuate con le auto nelle nostre Alpi) e premiare chi riuscira' a documentare la temperatura piu' rigida...
Scollinato dal Passo del Giau, ho deciso di approcciare il comprensorio a Pescul con l'impianto n. 22 (la seggiovia Pescul-Fertazza), seguendo i consigli che ho ricevuto dagli altri amici del Forum. Ritengo opportuno segnalarvi i bagni alla partenza: puliti, moderni e funzionali.
Ecco alcune considerazioni.
Sugli impianti di risalita:
Nel comprensorio ho trovato un po' di tutto: ovovie piu' moderne e veloci (ad esempio quella rossa che sale dai Piani di Pezze al Col dei Baldi) attaccate ad ovovie antiquate "modello Annibale" (come quella che sale da Alleghe al Col dei Baldi); seggiovie piu' moderne ad a.a. (come quelle che salgono dal versante di Pescul) e seggiovie d'antan "anni '70" (tutti parlano di "Pioda" che sale da Palafavera, ma come dimenticare la "Delle coste", che salendo oscilla come uno yo-yo e sembra che vada "a carbonella"?).
Sulle piste:
A seguito di un vostro suggerimento, come prima pista (piu' per riscaldarmi che per sgranchirmi gambe e braccia, dato che avevo gia' i peli del naso ghiacciati!) ho percorso la n. 22 "Le Ciaune", che scende dal Monte Fernazza fino a Tabié Fernazza.
pista n. 22 "Le Ciaune"
Nella fotografia, oltre al monte Pelmo, si puo' notare alla sua sinistra anche il profilo del monte Antelao.
In generale il comprensorio mi sembra sia da consigliare soprattutto alle famiglie ed a chi vuole iniziare ad imparare a sciare. Non mancano pero' alcune piste piu' difficili, e soprattutto quelle divertenti: tra tutte vorrei ricordare la n. 12 "Fernazza" che scende dal Col Fioret...
pista n. 12 "Fernazza"
...e la n. 33 "Duell" che scende fino a Palafavera, sotto i bastioni imponenti del Caregon de 'l Padre Eterno.
pista n. 33 "Duell"
Per collegare la zona Alleghe/Pescul con quella di Zoldo/Val Fiorentina vi sono degli skiweg un po' troppo lunghi e noiosi: forse i comprensori sono ancora due separati?
skiweg di collegamento
Nella fotografia si puo' notare ancora il monte Antelao, questa volta alla destra del monte Pelmo.
Sul panorama e le montagne:
Mentre i giudizi sugli impianti e sulle piste sono "con luci ed ombre", sul panorama e sulle sue montagne siamo "in pieno sole": questa e' senz'altro una delle zone di eccellenza delle Dolomiti.
Prima di tutto per il Monte Civetta, con la sua parete verticale di oltre un chilometro quasi sempre all'ombra che cade a strapiombo su Alleghe...
il monte Civetta (3.218 m slm) visto dal Monte Fernazza
...e con il suo versante sempre al sole che si rivolge verso la val Zoldana.
il monte Civetta (3.218 m slm) visto dal Col della Grava
Poi per il monte Pelmo (3.168 m slm), bellissimo e superbo, cosi' vicino al monte Antelao (3.264 m slm), conosciuto anche come il "Re delle Dolomiti" essendo la seconda montagna piu' alta delle Dolomiti.
Infine per la Marmolada (3.343 m slm), la "Regina delle Dolomiti", che sbuca ogni tanto nell'orizzonte.
la Marmolada, da una prospettiva un po' insolita
Che dire? Non ero mai stato prima nel comprensorio del Civetta, e ho deciso di andare con le temperature piu' rigide, dal momento che ha un'altezza media piu' bassa di altri ed ero un po' preoccupato per le condizioni della neve. Il giudizio finale e' positivo, ma e' molto influenzato dai panorami e dalle bellissime montagne. Ho notato che e' pieno di punti di ristoro (mai visti sulle piste cosi' tanti rifugi). Vorrei riprovarlo subito dopo una grande nevicata, con delle temperature meno rigide.
Prima di iniziare, un breve accenno sulla temperatura siberiana che da alcuni giorni sta attanagliando le Dolomiti, ricostituendo lo strato di permafrost che, ahime', e' destinato a sciogliersi con i prossimi caldi, determinando nuovi crolli nelle nostre amate montagne.
Alcuni giorni fa, nel mio bighellonare verso la Marmolada, avevo testimoniato un -14° alle ore 8:20 di mattina a 2.109 metri slm sul Passo del Falzarego http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=79578 ...ebbene, questa volta ho battuto il record: -18° alle ore 8:22 di mattina a circa 1.600 metri slm nella vallata compresa tra Pocol ed il Passo del Giau!!
-18°
A tale proposito, visto le prospettive previste per i prossimi giorni, si potrebbe lanciare un concorso (limitato alle rilevazioni effettuate con le auto nelle nostre Alpi) e premiare chi riuscira' a documentare la temperatura piu' rigida...
Scollinato dal Passo del Giau, ho deciso di approcciare il comprensorio a Pescul con l'impianto n. 22 (la seggiovia Pescul-Fertazza), seguendo i consigli che ho ricevuto dagli altri amici del Forum. Ritengo opportuno segnalarvi i bagni alla partenza: puliti, moderni e funzionali.
Ecco alcune considerazioni.
Sugli impianti di risalita:
Nel comprensorio ho trovato un po' di tutto: ovovie piu' moderne e veloci (ad esempio quella rossa che sale dai Piani di Pezze al Col dei Baldi) attaccate ad ovovie antiquate "modello Annibale" (come quella che sale da Alleghe al Col dei Baldi); seggiovie piu' moderne ad a.a. (come quelle che salgono dal versante di Pescul) e seggiovie d'antan "anni '70" (tutti parlano di "Pioda" che sale da Palafavera, ma come dimenticare la "Delle coste", che salendo oscilla come uno yo-yo e sembra che vada "a carbonella"?).
Sulle piste:
A seguito di un vostro suggerimento, come prima pista (piu' per riscaldarmi che per sgranchirmi gambe e braccia, dato che avevo gia' i peli del naso ghiacciati!) ho percorso la n. 22 "Le Ciaune", che scende dal Monte Fernazza fino a Tabié Fernazza.
pista n. 22 "Le Ciaune"
Nella fotografia, oltre al monte Pelmo, si puo' notare alla sua sinistra anche il profilo del monte Antelao.
In generale il comprensorio mi sembra sia da consigliare soprattutto alle famiglie ed a chi vuole iniziare ad imparare a sciare. Non mancano pero' alcune piste piu' difficili, e soprattutto quelle divertenti: tra tutte vorrei ricordare la n. 12 "Fernazza" che scende dal Col Fioret...
pista n. 12 "Fernazza"
...e la n. 33 "Duell" che scende fino a Palafavera, sotto i bastioni imponenti del Caregon de 'l Padre Eterno.
pista n. 33 "Duell"
Per collegare la zona Alleghe/Pescul con quella di Zoldo/Val Fiorentina vi sono degli skiweg un po' troppo lunghi e noiosi: forse i comprensori sono ancora due separati?
skiweg di collegamento
Nella fotografia si puo' notare ancora il monte Antelao, questa volta alla destra del monte Pelmo.
Sul panorama e le montagne:
Mentre i giudizi sugli impianti e sulle piste sono "con luci ed ombre", sul panorama e sulle sue montagne siamo "in pieno sole": questa e' senz'altro una delle zone di eccellenza delle Dolomiti.
Prima di tutto per il Monte Civetta, con la sua parete verticale di oltre un chilometro quasi sempre all'ombra che cade a strapiombo su Alleghe...
il monte Civetta (3.218 m slm) visto dal Monte Fernazza
...e con il suo versante sempre al sole che si rivolge verso la val Zoldana.
il monte Civetta (3.218 m slm) visto dal Col della Grava
Poi per il monte Pelmo (3.168 m slm), bellissimo e superbo, cosi' vicino al monte Antelao (3.264 m slm), conosciuto anche come il "Re delle Dolomiti" essendo la seconda montagna piu' alta delle Dolomiti.
Infine per la Marmolada (3.343 m slm), la "Regina delle Dolomiti", che sbuca ogni tanto nell'orizzonte.
la Marmolada, da una prospettiva un po' insolita
Che dire? Non ero mai stato prima nel comprensorio del Civetta, e ho deciso di andare con le temperature piu' rigide, dal momento che ha un'altezza media piu' bassa di altri ed ero un po' preoccupato per le condizioni della neve. Il giudizio finale e' positivo, ma e' molto influenzato dai panorami e dalle bellissime montagne. Ho notato che e' pieno di punti di ristoro (mai visti sulle piste cosi' tanti rifugi). Vorrei riprovarlo subito dopo una grande nevicata, con delle temperature meno rigide.