MaxskiSanremo
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AVVERTENZA: quanto di seguito descritto potrebbe causare seri effetti collaterali, la frequentazione delle località sciistiche della Savoia è sospettata di causare irreversibile dipendenza da sci e neve e, nei casi più seri, portare all'incontrollabile bisogno di tornarvi in ogni possibile occasione
Detto quanto sopra, per doveroso senso civico e morale verso gli altri utenti del forum
, comincio ora il racconto di cinque giorni quasi perfetti passati a girovagare nei tre principali comprensori della Savoia, 3V, Paradiski ed Espace Killy.
Dopo avere prenotato all'ultima ora per avere la certezza di trovare bel tempo e dopo avere soprattutto faticosamente convinto Asman (uno skifoso, ma poco praticante...) ad unirsi alla comitiva, partenza dalla Riviera di buon'ora in direzione Bourg Saint Maurice insieme agli altri due amici Francesco detto Frank e Ilaria.
La scelta di Bourg Saint Maurice si è rivelata vincente sia per la posizione geografica del paese (nel raggio di 35 km si hanno a disposizione ben 1475 km di piste da sci...), sia perchè le piste del Paradiski sono raggiungibili in pochi minuti con la funicolare e sia perchè il paese è molto carino, ben tenuto e curato, solo un po' troppo trafficato essendo il centro commerciale dell'alta valle e capolinea della ferrovia dove arrivano in inverno TGV, Eurostar e Thalys direttamente da Parigi, Londra, Bruxelles. La stazione ovviamente è intermodale con la funicolare che porta ad Arc 1600 in 7 minuti...
Per "spezzare" il viaggio di circa 5 ore, tappa ad Orelle/Val Thorens per la prima giornata di sci. ..
VAL THORENS (10/03/2014):
Val Thorens, in una bella giornata di sole, è quasi insuperabile, sembra di essere veramente in cima al mondo, e difatti, data la quota media delle piste, poco ci manca... Noi abbiamo trovato neve polverosa invernale magnifica e sole caldo primaverile, cosa chiedere di più ad una giornata di sci?
Ecco la risposta e spiegato il "quasi perfetti" di prima: siamo riusciti a perdere, da veri pirla, l'incrocio per la Combe di Rosael all'ora del rientro verso Orelle, scendere dalla pista rossa del Caron in due minuti ma per trovare le serrande della funivia appena abbassate :straincazzato:xgrrr, correre alla funitel del Grand Fond dopo essere stati rassicurati dall'addetto alla seggiovia ("j'appel d'attendre vous a la funitel") e trovare chiusa anche questa
. Unica consolazione: dal momento che da parte della società degli impianti è stato predisposto un opuscolo multilingue con le varie alternative per rientrare ad Orelle, non saremo sicuramente stati i primi a fare questa fine. Risultato: pullman gratuito fino a Moutiers con gli addetti agli impianti, devo dire molto gentili questa volta, poi un'ora e mezza di taxi fino ad Orelle, tralascio il costo
, poi di nuovo un'ora e mezza di auto per raggiungere l'hotel già pagato a Bourg Saint Maurice, alla fine è stata la soluzione migliore e più economica nonostante tutto.
LES ARCS 11-12-14/03/2014
La più bella sorpresa tra le stazioni visitate: se a Val Thorens ero già stato più volte e da Val d'Isere e Tignes mi aspettavo il top (e tali si sarebbero poi dimostrate), su Les Arcs ero molto curioso di capire se si trattava di un comprensorio "hors categorie" per dirla alla francese o di una normale stazione di sci per quanto di grandi dimensioni. Ebbene, Les Arcs è una stazione stupefacente: impianti in gran parte moderni (contate 10 seggiovie a 6 posti a sganciamento automatico), panorami di una varietà ed una bellezza notevoli, il Monte Bianco sampre davanti agli occhi, piste che si snodano tra ghiacciai, spazi aperti e fitti boschi di abeti, la discesa non-stop dall'Aiguille Rouge a Villaroger dai 3226 metri della vetta ai 1200 metri del paesino, la varietà architettonica dei cinque centri di cui si compone il comprensorio (Arc 1600 il più vecchio, di stile moderno e con palazzoni un po' bruttini, Arc 1800 con palazzi moderni ma abbastanza ben inseriti tra i boschi e il profilo della montagna, Arc 2000, in parte troppo moderno ed in parte a chalet, ai piedi dell'Aiguille Rouge, Arc 1950 che sembra un paesino uscito da una fiaba di Walt Disney, finto ma molto carino, Peisey/Vallandry costituiti principalmente da chalet rivestiti in legno).
Le piste battute sono principalmente divertenti e quasi mai troppo impegnative (delle belle rosse dalla pendenza sostenuta ma non eccessiva), per chi vuole divertirsi ci sono tante piste nere lasciate "natur" dalle pendenze quasi estreme o i coulouir dell'Aiguille Rouge e dell'Aiguille Grive.
E, da non sottovalutare, la funivia a due piani sospesa sulla valle, la Vanoise Express, oltre ad essere la più grande al mondo con una portata di 200 persone per cabina è anche il collegamento sci ai piedi in soli 4 minuti con La Plagne ed i suoi altri 225 km di piste.
Le piste erano molto frequentate, più che a Val Thorens, ma mai sovraffollate salvo qualche pista facile di collegamento, tantissimi inglesi (direi un buon 60% della clientela era di lingua inglese) e qualche russo. Code agli impianti max 5 minuti data la portata oraria spaventosa, salvo alla funivia dell'Aiguille Rouge dove si attendevano buoni 20 minuti.
BOURG SAINT MAURICE:
VAL D'ISERE / TIGNES 13/03/2013:
Di Val d'Isere e Tignes si è già detto di tutto e di più, aggiungo solo che il comprensorio è praticamente perfetto, piste tirate a lucido con neve di una qualità eccelsa che difficllmente si trova anche nel mese di gennaio, impianti modernissimi quasi ovunque, vivacissimo après ski, paese di Val d'Isere molto chic e lussuoso ma mai eccessivo come accade invece in altre località glamour. Noi, lasciando l''auto a La Daille, scelta rivelatasi poi azzeccata, abbiamo raggiunto sia il ghiacciaio di Pissaillas in zona Iseran che quello della Grande Motte passando per tutte le piste più celebri (la Face, la Rhone Alpes, la Double M, la O.K., ecc.) e riuscendo anche a festeggiare all'apres ski della Folie Douce, veramente inimitabile, almeno fuori dell'Ausria. Due chicche che mi hanno impressionato: la seggiovia sei posti Lessieres che scavalca la montagna, una vera esperienza funiviaria vertiginosa ed il meraviglioso e curatissimo Centre Aquasportif, scavato nella montagna sotto la Face de Bellevarde con piscine, spa, muri di arrampicata, campi di basket, palestra, ecc.
Anche qui tantissimi inglesi e tanti russi, questi ultimi attratti forse più dalla grande offerta di chalet ed hotel di lusso che dalle piste da sci.
Italiani incontrati? Praticamente nessuno, a parte una famigliola a Tignes ed un gruppo di amici a Val d'Isere, incrociata una sola macchina con targa italiana a Val d'Isere. Sinceramente la cosa mi ha lasciato alquanto stupito perchè parliamo di luoghi famosissimi e bellissimi a pochi chilometri dal Frejus e dal Monte Bianco e dove, sapendo scegliere, si spende quanto in una media località sciistica italiana.
Aspetto inoltre che il "giapponese" Asman posti qualcuna delle migliaia di foto che ha scattato ad ogni singolo fiocco di neve incontrato sulla sua strada.
Un ultimo pensiero va all'amico Tiziano "Tizzy79" che non si è potuto unire a noi perchè, andando a sciare nella nostrana ligure Monesi dieci giorni prima di partire, si è rotto il tendine di Achille ed ora, fresco di operazione, è impegnato nella riabilitazione. Tizzy, impegnati, che vogliamo vederti nuovamente in forma smagliante per la prossima stagione sciistica!!!
:tuttook:
Detto quanto sopra, per doveroso senso civico e morale verso gli altri utenti del forum


Dopo avere prenotato all'ultima ora per avere la certezza di trovare bel tempo e dopo avere soprattutto faticosamente convinto Asman (uno skifoso, ma poco praticante...) ad unirsi alla comitiva, partenza dalla Riviera di buon'ora in direzione Bourg Saint Maurice insieme agli altri due amici Francesco detto Frank e Ilaria.
La scelta di Bourg Saint Maurice si è rivelata vincente sia per la posizione geografica del paese (nel raggio di 35 km si hanno a disposizione ben 1475 km di piste da sci...), sia perchè le piste del Paradiski sono raggiungibili in pochi minuti con la funicolare e sia perchè il paese è molto carino, ben tenuto e curato, solo un po' troppo trafficato essendo il centro commerciale dell'alta valle e capolinea della ferrovia dove arrivano in inverno TGV, Eurostar e Thalys direttamente da Parigi, Londra, Bruxelles. La stazione ovviamente è intermodale con la funicolare che porta ad Arc 1600 in 7 minuti...
Per "spezzare" il viaggio di circa 5 ore, tappa ad Orelle/Val Thorens per la prima giornata di sci. ..
VAL THORENS (10/03/2014):
Val Thorens, in una bella giornata di sole, è quasi insuperabile, sembra di essere veramente in cima al mondo, e difatti, data la quota media delle piste, poco ci manca... Noi abbiamo trovato neve polverosa invernale magnifica e sole caldo primaverile, cosa chiedere di più ad una giornata di sci?
Ecco la risposta e spiegato il "quasi perfetti" di prima: siamo riusciti a perdere, da veri pirla, l'incrocio per la Combe di Rosael all'ora del rientro verso Orelle, scendere dalla pista rossa del Caron in due minuti ma per trovare le serrande della funivia appena abbassate :straincazzato:xgrrr, correre alla funitel del Grand Fond dopo essere stati rassicurati dall'addetto alla seggiovia ("j'appel d'attendre vous a la funitel") e trovare chiusa anche questa

























LES ARCS 11-12-14/03/2014
La più bella sorpresa tra le stazioni visitate: se a Val Thorens ero già stato più volte e da Val d'Isere e Tignes mi aspettavo il top (e tali si sarebbero poi dimostrate), su Les Arcs ero molto curioso di capire se si trattava di un comprensorio "hors categorie" per dirla alla francese o di una normale stazione di sci per quanto di grandi dimensioni. Ebbene, Les Arcs è una stazione stupefacente: impianti in gran parte moderni (contate 10 seggiovie a 6 posti a sganciamento automatico), panorami di una varietà ed una bellezza notevoli, il Monte Bianco sampre davanti agli occhi, piste che si snodano tra ghiacciai, spazi aperti e fitti boschi di abeti, la discesa non-stop dall'Aiguille Rouge a Villaroger dai 3226 metri della vetta ai 1200 metri del paesino, la varietà architettonica dei cinque centri di cui si compone il comprensorio (Arc 1600 il più vecchio, di stile moderno e con palazzoni un po' bruttini, Arc 1800 con palazzi moderni ma abbastanza ben inseriti tra i boschi e il profilo della montagna, Arc 2000, in parte troppo moderno ed in parte a chalet, ai piedi dell'Aiguille Rouge, Arc 1950 che sembra un paesino uscito da una fiaba di Walt Disney, finto ma molto carino, Peisey/Vallandry costituiti principalmente da chalet rivestiti in legno).
Le piste battute sono principalmente divertenti e quasi mai troppo impegnative (delle belle rosse dalla pendenza sostenuta ma non eccessiva), per chi vuole divertirsi ci sono tante piste nere lasciate "natur" dalle pendenze quasi estreme o i coulouir dell'Aiguille Rouge e dell'Aiguille Grive.
E, da non sottovalutare, la funivia a due piani sospesa sulla valle, la Vanoise Express, oltre ad essere la più grande al mondo con una portata di 200 persone per cabina è anche il collegamento sci ai piedi in soli 4 minuti con La Plagne ed i suoi altri 225 km di piste.
Le piste erano molto frequentate, più che a Val Thorens, ma mai sovraffollate salvo qualche pista facile di collegamento, tantissimi inglesi (direi un buon 60% della clientela era di lingua inglese) e qualche russo. Code agli impianti max 5 minuti data la portata oraria spaventosa, salvo alla funivia dell'Aiguille Rouge dove si attendevano buoni 20 minuti.






























































BOURG SAINT MAURICE:



VAL D'ISERE / TIGNES 13/03/2013:
Di Val d'Isere e Tignes si è già detto di tutto e di più, aggiungo solo che il comprensorio è praticamente perfetto, piste tirate a lucido con neve di una qualità eccelsa che difficllmente si trova anche nel mese di gennaio, impianti modernissimi quasi ovunque, vivacissimo après ski, paese di Val d'Isere molto chic e lussuoso ma mai eccessivo come accade invece in altre località glamour. Noi, lasciando l''auto a La Daille, scelta rivelatasi poi azzeccata, abbiamo raggiunto sia il ghiacciaio di Pissaillas in zona Iseran che quello della Grande Motte passando per tutte le piste più celebri (la Face, la Rhone Alpes, la Double M, la O.K., ecc.) e riuscendo anche a festeggiare all'apres ski della Folie Douce, veramente inimitabile, almeno fuori dell'Ausria. Due chicche che mi hanno impressionato: la seggiovia sei posti Lessieres che scavalca la montagna, una vera esperienza funiviaria vertiginosa ed il meraviglioso e curatissimo Centre Aquasportif, scavato nella montagna sotto la Face de Bellevarde con piscine, spa, muri di arrampicata, campi di basket, palestra, ecc.
Anche qui tantissimi inglesi e tanti russi, questi ultimi attratti forse più dalla grande offerta di chalet ed hotel di lusso che dalle piste da sci.











































Italiani incontrati? Praticamente nessuno, a parte una famigliola a Tignes ed un gruppo di amici a Val d'Isere, incrociata una sola macchina con targa italiana a Val d'Isere. Sinceramente la cosa mi ha lasciato alquanto stupito perchè parliamo di luoghi famosissimi e bellissimi a pochi chilometri dal Frejus e dal Monte Bianco e dove, sapendo scegliere, si spende quanto in una media località sciistica italiana.
Aspetto inoltre che il "giapponese" Asman posti qualcuna delle migliaia di foto che ha scattato ad ogni singolo fiocco di neve incontrato sulla sua strada.
Un ultimo pensiero va all'amico Tiziano "Tizzy79" che non si è potuto unire a noi perchè, andando a sciare nella nostrana ligure Monesi dieci giorni prima di partire, si è rotto il tendine di Achille ed ora, fresco di operazione, è impegnato nella riabilitazione. Tizzy, impegnati, che vogliamo vederti nuovamente in forma smagliante per la prossima stagione sciistica!!!
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