pierr
Well-known member
Quest'anno avevo una gran voglia di provare a fare un vero e proprio tour escursionistico di diversi giorni, viaggiando e scoprendo a piedi grandiose montagne, alcune famosissime, che si trovano a distanze anche molto considerevoli tra loro.
Alla fine ne è uscito fuori un programma ambizioso di sei giorni che sono riuscito sostanzialmente a rispettare, salvo qualche rinuncia dell'ultimo momento dettata da stanchezza e dolorini vari (soprattutto dovute a problemi di vesciche ai piedi... ( )
Credo che ogni giorno del mio viaggio meriti un reportage, per cui comincio oggi con la prima tappa.
Lunedi 22 ho preso il treno a Milano alle 7:25, e dopo due ore e quaranta minuti (con un cambio a Briga) sono sceso alla località di Kandersteg, appena al di là del vecchio tunnel ferroviario del Lotcheberg che collega il Vallese al Canton Berna (c'è ora anche un altro tunnel ferroviario di base da Raron a Frutigen).
L'obiettivo del primo giorno è raggiungere il rifugio Bluemlisalp hutte, che si trova in una posizione superba a quota 2834, poco sopra il passo sentieristico più elevato di tutte le alpi bernesi, l'Hohturli pass (2778).
Prendo la cabinovia che serve il piccolo comprensorio sciistico di Kandersteg e raggiungo quota 1682. Dopo una breve passeggiata si scende in prossimità del lago di Oschinen, e da qui comincia una lunga salita inizialmente leggera che costeggia la sponda nord del lago, per poi diventare molto tosta una volta che si entra nell'alta valle fino al rifugio.
Metto una mappa dell'itinerario di giornata:
(ci troviamo qui: https://maps.google.it/maps?q=Kande...hnear=Kandersteg,+Bern,+Svizzera&z=11&iwloc=A )
Ecco le foto:
Il sentiero fino al lago è meta di famigliole, anziani, e villeggianti:
sulla sinistra il sentiero in cui comincerò la mia ascesa.
E' già visibile il puntino del rifugio che raggiungerò:
Il massiccio del Bluemlisalp domina il lago dal versante est:
Da sud invece sono le vette del Frundenhorn (cima centrale più bassa) e del Doldenhorn (a destra) a svettare sul lago:
come scrivevo già ieri su un WLF, il lago è chiuso a est da una parete perfettamente verticale alta circa 500 metri, a metà della quale è visibile una piccola cresta in cui è presente un sentiero a strapiombo reso sicuro da un cavo d'acciaio a cui chi ha l'imbraco si può mettere in sicurezza. Da brividi comunque.....
una costante delle alpi Bernesi: pareti a strapiombo da cui scendono lunghe cascate alimentate dai ghiacciai soprastanti:
si comincia a salire con più speditezza:
una volta concluso il costeggiamento del lago, si raggiunge una zona meta per villeggianti più sportivi, con due rifugi in cui è possibile fermarsi a rifocillarsi. Il primo è L'Underbargli visibile in questa foto, e poi ci sarà l'Oberbargli che si trova in cima a questo bastione roccioso.
uno sguardo indietro verso il tragitto già compiuto:
Il Doldenhorn, e in basso l'inizio del sentiero "da brividi" che ho descritto prima:
zoomando verso il Frundengletcher si intravede l'altro importante rifugio del club alpino svizzero (SAC) nella zona, il Frunden hutte. Anch'esso è raggiungibile con un normale (benchè difficile) sentiero escursionistico:
il rifugio Underbargli visto da sopra:
dopo una "violenta" rampa in salita decido di fermarmi per una birra e un panino al rifugio più alto, l'Oberbargli, ma l'occhio e l'obbiettivo della fotocamera va già ai panorami che mi accompagneranno successivamente:
Il ghiacciaio del Bluemlisalp dominerà gli ultimi 900 metri della mia ascesa:
guardando indietro, inquadro l'altro sentiero parallelo a quello che ho fatto io ma che passa più alto sopra il lago.
si ricomincia a camminare, e da qui alla mia metà sarà un'unica costante e dura salita:
non sono solo, qualcuno veglia su di me:
due grandi roccioni dividono il ghiacciaio del Bluemlisalp in due lingue:
il rifugio si avvicina, ma la strada da fare è ancora luuuunga.....
ma piano piano ci arriverò....:
l'ultima parte della salita richiederà di attraversare alcuni nevai. Li farò sotto una pioggia scrosciante che mi impedirà di fare foto.
a vedere la quantità di persone che salgono la rampa finale dal passo al rifugio, comincio a intuire che troverò discreto affollamento.... :
l'ennesimo sguardo di lato:
e all'indietro, col laghetto alpino che si trova 650 metri sopra il lago di Oschinen, non più visibile:
un'ausilio molto utile per una delle ultime rampe di salita:
sotto la pioggia arrivo finalmente al rifugio (enorme e strapieno di ospiti), giusto in tempo per la cena:
dopo cena la pioggia finisce e posso godermi gli spettacolari panorami:
l'occhio va anche a disegnare ipotetiche linee di discese estreme:
confrontando la larghezza del sentiero su ghiacciaio fatto dagli alpinisti, si può capire che i crepacci più avanti sono larghi come autobus, o anche due....
due delle tre principali cime del gruppo del Bluemlisalp: a sinistra la Wyssi Frau, al centro il Bluemlisalphorn parzialmente nascosto dal roccione davanti a me. A destra il più basso Bluemlisalp Rothore. A sinistra ci sarebbe il Morgenhorn, che vedrò bene per gran parte della giornata successiva.
il rifugio. A sinistra la valle da cui sono salito (Oschinental), a destra la valle verso cui scendero (Kiental). Sulla destra si intuisce la pianura, col lago di Thun.
link a tutte le 6 tappe dell'itinerario:
1) rosso: Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 1) : Oschinensee, Hohturli pass, Bluemlisalp hutte
2) verde: Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 2) : alta Kiental, Gamchigletcher, Sefinefurgga
3) blu: Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 3) : passeggiando sotto l'Eiger
4) ciclamino Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 4):Trümmelbachfälle, stambecchi, Gspaltenhornhutte
5) giallo Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 5): Kiental, passo del Gemmi, Lammeren Hutte
6) celeste Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 6): Leukerbad, Resti Pass, Lotschental
Alla fine ne è uscito fuori un programma ambizioso di sei giorni che sono riuscito sostanzialmente a rispettare, salvo qualche rinuncia dell'ultimo momento dettata da stanchezza e dolorini vari (soprattutto dovute a problemi di vesciche ai piedi... ( )
Credo che ogni giorno del mio viaggio meriti un reportage, per cui comincio oggi con la prima tappa.
Lunedi 22 ho preso il treno a Milano alle 7:25, e dopo due ore e quaranta minuti (con un cambio a Briga) sono sceso alla località di Kandersteg, appena al di là del vecchio tunnel ferroviario del Lotcheberg che collega il Vallese al Canton Berna (c'è ora anche un altro tunnel ferroviario di base da Raron a Frutigen).
L'obiettivo del primo giorno è raggiungere il rifugio Bluemlisalp hutte, che si trova in una posizione superba a quota 2834, poco sopra il passo sentieristico più elevato di tutte le alpi bernesi, l'Hohturli pass (2778).
Prendo la cabinovia che serve il piccolo comprensorio sciistico di Kandersteg e raggiungo quota 1682. Dopo una breve passeggiata si scende in prossimità del lago di Oschinen, e da qui comincia una lunga salita inizialmente leggera che costeggia la sponda nord del lago, per poi diventare molto tosta una volta che si entra nell'alta valle fino al rifugio.
Metto una mappa dell'itinerario di giornata:
(ci troviamo qui: https://maps.google.it/maps?q=Kande...hnear=Kandersteg,+Bern,+Svizzera&z=11&iwloc=A )
Ecco le foto:
Il sentiero fino al lago è meta di famigliole, anziani, e villeggianti:
sulla sinistra il sentiero in cui comincerò la mia ascesa.
E' già visibile il puntino del rifugio che raggiungerò:
Il massiccio del Bluemlisalp domina il lago dal versante est:
Da sud invece sono le vette del Frundenhorn (cima centrale più bassa) e del Doldenhorn (a destra) a svettare sul lago:
come scrivevo già ieri su un WLF, il lago è chiuso a est da una parete perfettamente verticale alta circa 500 metri, a metà della quale è visibile una piccola cresta in cui è presente un sentiero a strapiombo reso sicuro da un cavo d'acciaio a cui chi ha l'imbraco si può mettere in sicurezza. Da brividi comunque.....
una costante delle alpi Bernesi: pareti a strapiombo da cui scendono lunghe cascate alimentate dai ghiacciai soprastanti:
si comincia a salire con più speditezza:
una volta concluso il costeggiamento del lago, si raggiunge una zona meta per villeggianti più sportivi, con due rifugi in cui è possibile fermarsi a rifocillarsi. Il primo è L'Underbargli visibile in questa foto, e poi ci sarà l'Oberbargli che si trova in cima a questo bastione roccioso.
uno sguardo indietro verso il tragitto già compiuto:
Il Doldenhorn, e in basso l'inizio del sentiero "da brividi" che ho descritto prima:
zoomando verso il Frundengletcher si intravede l'altro importante rifugio del club alpino svizzero (SAC) nella zona, il Frunden hutte. Anch'esso è raggiungibile con un normale (benchè difficile) sentiero escursionistico:
il rifugio Underbargli visto da sopra:
dopo una "violenta" rampa in salita decido di fermarmi per una birra e un panino al rifugio più alto, l'Oberbargli, ma l'occhio e l'obbiettivo della fotocamera va già ai panorami che mi accompagneranno successivamente:
Il ghiacciaio del Bluemlisalp dominerà gli ultimi 900 metri della mia ascesa:
guardando indietro, inquadro l'altro sentiero parallelo a quello che ho fatto io ma che passa più alto sopra il lago.
si ricomincia a camminare, e da qui alla mia metà sarà un'unica costante e dura salita:
non sono solo, qualcuno veglia su di me:
due grandi roccioni dividono il ghiacciaio del Bluemlisalp in due lingue:
il rifugio si avvicina, ma la strada da fare è ancora luuuunga.....
ma piano piano ci arriverò....:
l'ultima parte della salita richiederà di attraversare alcuni nevai. Li farò sotto una pioggia scrosciante che mi impedirà di fare foto.
a vedere la quantità di persone che salgono la rampa finale dal passo al rifugio, comincio a intuire che troverò discreto affollamento.... :
l'ennesimo sguardo di lato:
e all'indietro, col laghetto alpino che si trova 650 metri sopra il lago di Oschinen, non più visibile:
un'ausilio molto utile per una delle ultime rampe di salita:
sotto la pioggia arrivo finalmente al rifugio (enorme e strapieno di ospiti), giusto in tempo per la cena:
dopo cena la pioggia finisce e posso godermi gli spettacolari panorami:
l'occhio va anche a disegnare ipotetiche linee di discese estreme:
confrontando la larghezza del sentiero su ghiacciaio fatto dagli alpinisti, si può capire che i crepacci più avanti sono larghi come autobus, o anche due....
due delle tre principali cime del gruppo del Bluemlisalp: a sinistra la Wyssi Frau, al centro il Bluemlisalphorn parzialmente nascosto dal roccione davanti a me. A destra il più basso Bluemlisalp Rothore. A sinistra ci sarebbe il Morgenhorn, che vedrò bene per gran parte della giornata successiva.
il rifugio. A sinistra la valle da cui sono salito (Oschinental), a destra la valle verso cui scendero (Kiental). Sulla destra si intuisce la pianura, col lago di Thun.
link a tutte le 6 tappe dell'itinerario:
1) rosso: Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 1) : Oschinensee, Hohturli pass, Bluemlisalp hutte
2) verde: Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 2) : alta Kiental, Gamchigletcher, Sefinefurgga
3) blu: Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 3) : passeggiando sotto l'Eiger
4) ciclamino Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 4):Trümmelbachfälle, stambecchi, Gspaltenhornhutte
5) giallo Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 5): Kiental, passo del Gemmi, Lammeren Hutte
6) celeste Grand Tour delle Alpi Bernesi (day 6): Leukerbad, Resti Pass, Lotschental
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