qualche fotina anche io:
dalla terrazza in cima al Gemmstock (2993), da cui si può scendere da tutte le parti: a nord ovest verso la Felsental che faremo due volte (variante alta e variante bassa). In primo piano la pista rossa St.Anne, che non mi pare interessante (è più che altro uno stradino)
uno zoom sui più vicini 4000 delle alpi Bernesi: in primo piano a sinistra il maestoso Finsteraarhorn (4274), la mia montagna preferita. A destra il gruppo Lauteraarhorn (4042)/Schreckhorn (4080). In mezzo, più lontani e quindi più piccoli, il Fiescherhorn (4049) e il famoso Monch (4107)
verso sud-est il vallone dell'itinerario Unteralp, che avrei voluto fare ma non sono riuscito a convincere Max
a sud ovest la piccola salitina per sbucare su un altro famoso itinerario freeride, il Guspis, che finisce sulla strada del passo San Gottardo (chiusa in inverno) per poi racchettare verso Hospental e tornare con 5 minuti di trenino. Anche questo proposto a Max, ma doveva tornare presto per magnare con amici.
Verso nord est, la pista Bernard Russi, direi l'unica interessante del comprensorio. Noi siamo sempre andati nel bordopista a sinistra. In fondo sulla sinistra della foto, la zona sciistica di Natschen e del passo Oberalp, ormai chiusa.
zoomando nella stessa direzione, parecchi freerider si sono avviati verso l'itinerario Giraffe seguendo il traverso alto che si vede nella foto precedente. Visto il traffico mi ci sarei pure avventurato, però in tutta onestà non sono riuscito a trovare informazioni sufficienti per andarci in tranquillità per cui i miei inviti a Max non erano così convinti.
e ora qualche foto dalla Felsental durante il primo giro, a metà mattinata:
nel primo giro c'è stato un problema a Max, inciampato su una radice nell'unico punto dell'intera giornata in cui non doveva cadere, durante l'attraversamento del canyon in basso alla Felsental. Non ci sono testimonianze fotografiche, ma è stata una cosa così, con me a tenere Max per i bastoncini:
il secondo momento storto della giornata è capitato a me, e Max invece di tornare indietro ad aiutarmi si è messo a fare foto, che quindi arriveranno
.
Sempre nel secondo giro, abbiamo avuto l'onore di assistere e soprattutto udire una potente valanga che si è staccata dal pendio supervalanghivo a destra (scendendo) della valle, proprio mentre eravamo a un centinaio di metri dalla zona. Un boato impressionante.... :shock:
PS: Max ma che minchia vuol dire "altrostracco"??? ho googlato ma niente.....