L'Italia che funziona: l'Alto Adige

Se l'AA e' una provincia con un proprio equilibrio "virtuoso", dove vengono si' investiti e reinvestiti tanti fondi, ma a fronte di un beneficio concreto dei cittadini i quali a loro volta contribuiscono a migliorare le loro terre e loro città, perché dovremmo pensare a togliere tali fondi? Non è il caso di "studiare" il loro successo? Se sono l'unico posto in Italia dove sono riusciti a fare "sistema" con un successo imbarazzante, perché dovrei definirli "montanari"?
Questa volta non c'è un'opinione da esprimere, un giusto o sbagliato, ma dei numeri (vincenti) da commentare e analizzare.
ricordate la pubblicità "ti piace vincere facile?" :DDD
il motivo per cui toglirgli i soldi è abbastanza elementare: gli erano stati riconosciuti per farli camminare con le loro gambe e farli sviluppare, e non per sopire evidenti spinte autonomiste sine die.
Però facciamo una cosa: si fa una petizione per chi vuole mantenere il loro status. Chi è a favore glielo paga.
 
Tutti sovvenzionati in modo clamoroso a fondo perduto dalla provincia di Bolzano.
Anche questo aiuta a tenere i prezzi bassi.


e quindi? tu sei in una regione a statuto speciale, la tua potrebbe fare lo stesso. Ma anche la Lombardia, perchè no?

l'Alto Adige ha livelli di offerta paragonabili all'Austria e migliori di quella degli altri paesi (resto d'Italia, Svizzera, Francia), evidentemente ci sanno fare.


mi pare comunque che le località che ho citato io non abbiano più accesso a sovvenzioni, mentre li hanno località inferiori come quelle della val venosta e località isolate e piccole.

L'alto adige ha più soldi perchè:

A) lo Statuto speciale li protegge dalle grinfie dell'amministrazione centrale (come la Sicilia....)
B) il buon governo locale amministra bene e non ruba
 
da wikipedia:


[h=3]Autonomia finanziaria [modifica][/h]In base all'articolo 75 dello statuto del 1972, spettano alla Provincia di Bolzano:

  1. i nove decimi delle imposte di registro e di bollo, nonché delle tasse di concessione governativa;
  2. i nove decimi delle tasse di circolazione relative ai veicoli immatricolati;
  3. i nove decimi dell'imposta sul consumo dei tabacchi ;
  4. i sette decimi dell'imposta sul valore aggiunto, esclusa quella relativa all'importazione;
  5. i quattro decimi dell'imposta sul valore aggiunto relativa all'importazione riscossa nel territorio regionale, da ripartire nella proporzione del 53% alla Provincia di Bolzano (e del 47% alla Provincia di Trento);
  6. i nove decimi del gettito dell'imposta di fabbricazione sulla benzina;
  7. i nove decimi di tutte le altre entrate tributarie erariali, dirette o indirette, comunque denominate, inclusa l'imposta locale sui redditi (quindi IRPEF, IRES e via discorrendo), ad eccezione di quelle di spettanza regionale o di altri enti pubblici (comuni in primis).



in pratica la stragrande maggioranza delle tasse incassate in Alto Adige rimane in Alto Adige. La cosa è un po' diversa dal dire che il resto d'Italia sovvenziona l'Alto Adige....

C'è poi ovviamente da chiedersi quanto lo Stato Italiano spenda di suo per l'Alto Adige. Scuola, sanità, dipendenti pubblici, strade etc. in Alto Adige chi le paga?
 
"Alto Adige per principianti"

40 anni della nuova Autonomia | Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige | Servizio comunicazione - 40 anni di autonomia suedtirolese con le foto per spiegare l'autonomia ai "principianti";



Dalla Giunta: una brochure per spiegare l'Autonomia ai turisti | Comunicati stampa | Servizio stampa | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige
Dalla storia dell’Autonomia al modello di finanziamento, dalle competenze della Provincia alla convivenza dei tre gruppi linguistici. Per spiegare ai turisti l’Autonomia altoatesina, la Giunta provinciale ha deciso di affidarsi ad una brochure che verrà distribuita presso alberghi e strutture ricettive.

:MU:wall: :pIACERE:

Il titolo provvisorio è "Alto Adige per principianti", e sarà una vera e propria guida alla scoperta dell'Autonomia. La brochure, ideata dal Servizio comunicazione della Provincia con la collaborazione grafica della Gruppe Gut, è pensata non per chi l'Autonomia la conosce già, ma per chi vuole imparare a capire meglio le particolarità del territorio altoatesino. Il target della pubblicazione, infatti, è rappresentato dai milioni di turisti che ogni anno visitano montagne, città e vallate della nostra Provincia. "Troppo spesso la storia della nostra terrà è conosciuta in maniera molto superficiale - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - e, soprattutto fra i turisti italiani, prevale un sentimento di invidia per il denaro che viene amministrato a livello locale".

"Pochi, in realtà, sanno che con quei soldi gestiamo tutta una serie di competenze che altre regioni italiane non hanno - ha aggiunto Durnwalder - e in pochi sono a conoscenza della tormentata storia che ha vissuto la popolazione sudtirolese nella prima metà del '900. Con questa brochure, che sarà stampata in italiano, tedesco e inglese in circa 500mila copie, contiamo di raggiungere dei buoni risultati, tra l'altro investendo molte meno risorse rispetto ad altre iniziative: penso, ad esempio, all'acquisto di inserzioni pubblicitarie su quotidiani a tiratura nazionale".

Per la stampa della pubblicazione, infatti, è prevista una spesa che si aggira attorno ai 100mila euro (verrà bandita una gara, ndr), mentre la distribuzione, che sarà capillare su tutto il territorio, verrà affidata ad alberghi, ristoranti e strutture ricettive. Ma sarà disponibile gratuitamente per tutti anche nelle strutture pubbliche provinciali. La brochure conterrà le informazioni di base sugli argomenti-chiave dell'Autonomia: la storia pre- e post-annessione dell'Alto Adige all'Italia, gli accordi stipulati a livello nazionale ed internazionale per la tutela delle minoranze, l'amministrazione delle competenze, il sistema ideato per garantire la rappresentatività a tutti i gruppi linguistici, il modello di finanziamento dell'Autonomia e altro ancora.
 
C'è poi ovviamente da chiedersi quanto lo Stato Italiano spenda di suo per l'Alto Adige. Scuola, sanità, dipendenti pubblici, strade etc. in Alto Adige chi le paga?

In Trentino (e penso che in AA sia lo stesso) è praticamente tutto di competenza della provincia, fatto salvo giustizia e polizia. Quindi è vero che queste province hanno più risorse (tutte comunque generate in loco) ma hanno anche in carico molte funzioni che le altre regioni non hanno.
 

.

Infatti il discorso non deve essere intavolato come "l'AA beneficia del 90% delle proprie tasse ma anche delle sovvenzioni da Roma!"

Il discorso più "centralizzato" possibile è: "l'AA non partecipa come le altre regioni (e quindi gli altri cittadini) alla riduzione di spesa pubblica italiana. Ne è praticamente esentato, con conseguenze inique per i cittadini delle regioni non autonome, che in quest'ottica sembrano di serie B".

Se Bolzano o Trento sono in avanzo, il discorso è mitigato (non annullato: comunque in anche l'avanzo rimane all'interno del loro territorio ed è spendibile, mentre per le altre regioni il patto di stabilità IMPEDISCE di spendere soldi risparmiati); se addirittura sono in disavanzo (cosa non improbabile, in tempi di crisi avendone possibilità, è giusto spendere), ci si trova in una situazione PESANTEMENTE iniqua per noialtri cittadini che diventiamo davvero di serie B.
 
l'indipendenza economica implica anche che l'Alto Adige a differenza delle altre regioni non ha contribuito alla creazione dell'enorme debito pubblico italiano. Non vedo perchè dopo non averne goduto dovrebbe essere chiamato a finanziarne il rientro.....
 
40 anni della nuova Autonomia | Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige | Servizio comunicazione - 40 anni di autonomia suedtirolese con le foto per spiegare l'autonomia ai "principianti";



Dalla Giunta: una brochure per spiegare l'Autonomia ai turisti | Comunicati stampa | Servizio stampa | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige
Dalla storia dell’Autonomia al modello di finanziamento, dalle competenze della Provincia alla convivenza dei tre gruppi linguistici. Per spiegare ai turisti l’Autonomia altoatesina, la Giunta provinciale ha deciso di affidarsi ad una brochure che verrà distribuita presso alberghi e strutture ricettive.

:MU:wall: :pIACERE:

Il titolo provvisorio è "Alto Adige per principianti", e sarà una vera e propria guida alla scoperta dell'Autonomia. La brochure, ideata dal Servizio comunicazione della Provincia con la collaborazione grafica della Gruppe Gut, è pensata non per chi l'Autonomia la conosce già, ma per chi vuole imparare a capire meglio le particolarità del territorio altoatesino. Il target della pubblicazione, infatti, è rappresentato dai milioni di turisti che ogni anno visitano montagne, città e vallate della nostra Provincia. "Troppo spesso la storia della nostra terrà è conosciuta in maniera molto superficiale - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - e, soprattutto fra i turisti italiani, prevale un sentimento di invidia per il denaro che viene amministrato a livello locale".

"Pochi, in realtà, sanno che con quei soldi gestiamo tutta una serie di competenze che altre regioni italiane non hanno - ha aggiunto Durnwalder - e in pochi sono a conoscenza della tormentata storia che ha vissuto la popolazione sudtirolese nella prima metà del '900. Con questa brochure, che sarà stampata in italiano, tedesco e inglese in circa 500mila copie, contiamo di raggiungere dei buoni risultati, tra l'altro investendo molte meno risorse rispetto ad altre iniziative: penso, ad esempio, all'acquisto di inserzioni pubblicitarie su quotidiani a tiratura nazionale".

Per la stampa della pubblicazione, infatti, è prevista una spesa che si aggira attorno ai 100mila euro (verrà bandita una gara, ndr), mentre la distribuzione, che sarà capillare su tutto il territorio, verrà affidata ad alberghi, ristoranti e strutture ricettive. Ma sarà disponibile gratuitamente per tutti anche nelle strutture pubbliche provinciali. La brochure conterrà le informazioni di base sugli argomenti-chiave dell'Autonomia: la storia pre- e post-annessione dell'Alto Adige all'Italia, gli accordi stipulati a livello nazionale ed internazionale per la tutela delle minoranze, l'amministrazione delle competenze, il sistema ideato per garantire la rappresentatività a tutti i gruppi linguistici, il modello di finanziamento dell'Autonomia e altro ancora.

mamma mia cosa avrà subito la popolazione cructirolese di più degli altri popoli....olocausto ?
mah ......convegni da pura masturbazione mentale
tra le righe dicono ....adesso è così ma state attenti che se nn andiamo tt dalla stessa parte ci levano il giocattolo e restiamo a secco :D
 
l'indipendenza economica implica anche che l'Alto Adige a differenza delle altre regioni non ha contribuito alla creazione dell'enorme debito pubblico italiano. Non vedo perchè dopo non averne goduto dovrebbe essere chiamato a finanziarne il rientro.....

E' lo stesso: si è tutti sulla stessa barca o no?
Si è tutti Italiani o no?
Le loro banche hanno gli stessi tassi d'interesse di quelle delle altre regioni, le influenze negative della finanza pubblica sull'economia italiana si riflette anche lì! Impatta in misura minore, ma lo fa.

In che regione vivi? Ripeto oltre alle prov di BZ e TN, ci sono altre regioni che sono state virtuose con i loro cittadini, eppure non hanno di questi privilegi e ora, di questi tempi, sono costrette a non poter fare niente per politiche sociali, industriali o sanitarie, perché hanno i fondi bloccati.
Magari anche la tua regione è in queste condizioni.
La mia lo è abbastanza (c'è da migliorare e non ci piove, ma ovunque c'è da migliorare), è una delle più sane d'Italia e una delle meglio gestite da sempre e sono incazzato come una iena.
 
non ci capiamo.


Gli accordi Stato-A.A. implicano non solo che pochi soldi vanno dall'Alto Adige al resto d'Italia, ma anche che pochi soldi vanno dal resto d'Italia all'Alto Adige. Se negli anni di finanza allegra si è creato una voragine di debito, non ha contribuito l'Alto adige, visto che non prendeva soldi dall'Italia. Hanno invece contribuito alla voragine le altre regioni a statuto speciale, che non hanno questi accordi (e quindi hanno un flusso di denaro non solo verso lo Stato ma anche dallo Stato verso loro)

Se tuo fratello (Italia) ha speso i suoi soldi in droga e donne e tu (Alto Adige) hai lavorato e risparmiato non avendo nessuna influenza negativa dai comportamenti di tuo fratello (perchè i conti sono separati), potresti tu eventualmente decidere di aiutare tuo fratello perchè è sangue del tuo sangue, non lui imporre a te di aiutarlo......
 
Sì ma l'Italia non è a compartimenti stagni!

Innanzitutto i trasferimenti Stato -> Regione ci sono stati anche nel caso di TAA, in misura certamente e notevolmente inferiore, ma ci sono stati e ci sono tuttora.
Secondo: non è che tutte le altre regioni vanno a puttane coi soldi pubblici, alcune evidentemente sì, altre palesemente no. E pur contribuendo DA ANNI alla riduzione della spesa pubblica nazionale, riesce a tenere livelli di attività economica (e sociale) al pari delle aree più sviluppate d'Europa


Cerca di capire: una regione virtuosa che risparmia, contribuisce al risparmio nazionale, e anche se ci fossero tempi più sani per la finanza pubblica, si priverebbe di una parte del risparmio che destinerebbe ai cittadini, per il BENE NAZIONALE.
Viceversa, il TAA non lo fa.

Indipendentemente da ciò che si fa prima, accumulo o meno di enorme debito pubblico, attualmente tutte le regioni sono chiamate alla solidarietà nazionale!
Possiamo discutere di cosa sia giusto o no, ma tant'è.

Non sono nemmeno sicuro che in 60 anni di Repubblica l'AA non abbia mai accumulato debito.
Se lo ha fatto almeno una volta, anche se poi ripianato, è esattamente pari a quelle poche regioni in avanzo di bilancio ora.


L'Italia è una nazione intera, unica e indivisibile, indipendentemente da quante culture e minoranze etniche ci possono stare dentro.
Lo Stato, il bene della nazione, richiede di andare oltre le etnie e la cultura!

Se il mio sindaco si fa in 4 per non tagliare pubblica assistenza, servizi agli anziani e centri giovanili, in un momento in cui lo Stato gli priva di 4.000.000 di € l'anno di finanziamento e quel poco risparmio accumulato in anni di GESTIONE OTTIMA è inchiodato dal patto di stabilità (e così il mio amministratore regionale), io NON TOLLERO che a 250km da qua, senza varcare confini nazionali, gli omologhi altoatesini o trentini ELARGISCANO SOLDI PUBBLICI per mettere vasi di fiori alle finestre delle case!


O siamo Italia, o siamo Regioni a compartimenti stagni.

Cosa vogliamo essere?


Discutiamo magari su cosa lasciare alle regioni e cosa no, ma attualmente non si può parlare di perla d'Italia, di come sono bravi di come sono belli.

Per me è fottutamente più bravo il mio sindaco o il mio presidente di regione! Perché ha 1/100 delle risorse che ha l'AA eppure riesce a lavorare bene come là.


Inoltre occorre bene pensare agli effetti di un federalismo fiscale in un paese con forti disparità e disomogeneità di crescita economica:

350px-Gross_domestic_product_%28GDP%29_per_inhabitant,_in_purchasing_power_standard_%28PPS%29,_by_NUTS_2.PNG


La mezzaluna verde non passa per metà territorio italiano enormemente popolato, e questa mappa è pure vecchiotta, vedresti più verde in tutta la Germania e Francia, ma anche più rosso nel sud Italia.

Ci sono forti disparità che se non colmate (e pure in fretta), sia dall'UE (politiche regionali) che soprattutto dallo Stato centrale, porteranno a inevitabili fratture SOCIALI!
 

Allegati

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Io sono contento che il veneto non trattenga il 90% delle proprie tasse, altrimenti a quest'ora sarebbe solo una distesa di asfalto e cemento (intervallati dai buchi delle cave) :D
 
primo punto: l'alto adige non è indipendente. Non è san marino per intenderci. L'alto adige sottostà alla costituzione italiana, tra l'altro documento sommo da cui se ne fa discendere una tutela, quella delle minoranze bla bla bla bla.
Siccome è soggetto alla costituzione italiana come le altre regioni italiane, ne rispetti anche un principio cardine: il principio di uguaglianza. Il resto sono tutte puttanate. I discorsi dei cialtroni dei politici ne ho sentiti anche troppi. Smettano di avere le valanghe di soldi che tutte le altre regioni ordinarie non hanno. Hanno rotto il *****.
 
qui ho trovato un servizio di report
Report LE REGIONI A STATUTO SPECIALE

A leggere questo servizio, si può apprezzare ancora di più la differenza tra AA e tutte le altre regioni a statuto speciale.....
Lasciamo pure stare la Sicilia, che con i quasi 80.000 precari (ma siamo nel 2001) mostra il peggio del peggio. Ma le altre?
C'è persino una differenza mostruosa tra le due provincie di TN e BZ!! A TN hanno sviluppato un sistema più assistenzialistico e oggi sono in forte contrazione anche li'. A BZ invece le cose stanno diversamente: hanno incentivato i privati, hanno fatto "sistema" (scusa se insisto, ma credo che il punto chiave sia qui) come da nessuna altra parte in Italia e il risultato e' una provincia fiorente! E se qualcosa funziona io non cerco di stroncarla criticarla o invidiarla, cerco di replicarne i successi.

I ragionamenti che fanno li trovo ineccepibili: "Se lei gira vede che nei nostri paesi tutto e' nuovo, perche' abbiamo investito bene questi fondi. La gente lavora perche' sa che non viene mai regalato qualcosa nella vita. Deve lavorare, deve investire, deve rischiare, questo lo fanno, e cosi' lavorando tutti, avendo tutti degli appalti, possono anche pagare le tasse, avendo il 90% delle tasse noi abbiamo anche dei fondi, possiamo investire nel settore sociale... e via di seguito..."
 
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