ciao a tutti,
accennavo in un'altra discussione, che nella nostra scuola, ogni qualvolta terminiamo una lezione teorica (in questo periodo praticamente tutti i fine pomeriggio), ci sediamo a cena e discutiamo tra maestri sull'esito e sull'efficacia della lezione stessa... sul come la comunicazione avrebbe potuto essere piu' efficace
Spesso si discute sui contenuti...
cosa dire e cosa "omettere", per non buttare troppa carne al fuoco?
Spiegando i movimenti, abbiamo fatto chiarezza o creato confusione?
Il tutto fa parte di una sana ed inguaribile malattia che, come insegnanti, ci vede costantemente impegnati ad ottimizzare la didattica, alla ricerca di scorciatoie per ottenere il massimo risultato nei 6 giorni di lezione, il tempo della durata del corso.
Purtroppo insegnare ad un turista in settimana bianca e' molto diverso rispetto ad avere un atleta, con il quale il rapporto e' continuativo.
6 giorni non sono molti, quindi riteniamo che la teoria, se ben capita, sia uno strumento che da all'allievo la possibilita' di concretizzare successivamente le cose che non ha avuto tempo di automatizzare durante il corso.
In generale i risultati sono confortanti, gli allievi apprezzano impegno e metodo dello staff e solitamente si vedono notevoli progressi...
altre volte i risultati non sono immediati, ma maturano nel successivo inverno con la pratica e noi ce ne accorgiamo quando gli allievi tornano l'anno successivo notevolmente migliorati.
Spesso pero' ci assale il dubbio....se fossimo stai zitti tutta la settimana e avessimo solo "creato" delle situazioni didattiche, senza correggere, senza dire una parola....quale sarebbe stato il risultato?
Perche' alcuni allenatori, che probabilmente davanti a 20 persone, una televisione ed una lavagna, farebbero fatica a spiegare un movimento, hanno saputo crescere sciatori formidabili e portato in "squadra" molti giovani?
Da questo ragionamento nasce l'idea di un corso sperimentale, una nostra vecchia "fissa" mai realizzata, dove il maestro si trasforma appunto in semplice "propinatore" di esercizi
e situazioni di apprendimento, per lo piu' gimkane o percorsi a cronometro, dove prevale l'adattamnento spontaneo dell'allievo in funzione di un obiettivo "globale" (ad esempio "essere piu' veloce", o "mantenere l'equilibrio") e si limitano quasi a zero le indicazioni....Riassumendo....la lezione funziona cosi:
proposta di esercizio sul campo...voi eseguite e basta, non ci chiedete "come sono andato? " noi non parliamo, niente teoria, solo apprendimento per "imitazione", oppure per "prova ed errori"...soprattutto voglio fare circuiti e gimkane a cronometro, dove l'unico obiettivo e' scendere migliorando sempre piu' il proprio tempo.
....sono deciso a fare questro esperimento e vedere cosa ne esce, mi serve per fare delle riflessioni sulla didattica, bisogna essere almeno in 10 allievi e poi decidere in che periodo si vuole organizzare.
Oramai lo so che e' tardi, pero' vi posso proporre la settimana dal sab 6 al 13 agosto, oppure quella successiva da sab 13 a sab 20 agosto...altrimenti si slitta all'inverno....
se siete interessati organizzatevi!
Le condizioni sono il pagamento dell' albergo e dello skipass a vostro carico, mentre la scuola sarebbe gratuita e me ne occuperei personalmente, (o comunque un allenatore del nostro staff).
un saluto! Paolo
accennavo in un'altra discussione, che nella nostra scuola, ogni qualvolta terminiamo una lezione teorica (in questo periodo praticamente tutti i fine pomeriggio), ci sediamo a cena e discutiamo tra maestri sull'esito e sull'efficacia della lezione stessa... sul come la comunicazione avrebbe potuto essere piu' efficace
Spesso si discute sui contenuti...
cosa dire e cosa "omettere", per non buttare troppa carne al fuoco?
Spiegando i movimenti, abbiamo fatto chiarezza o creato confusione?
Il tutto fa parte di una sana ed inguaribile malattia che, come insegnanti, ci vede costantemente impegnati ad ottimizzare la didattica, alla ricerca di scorciatoie per ottenere il massimo risultato nei 6 giorni di lezione, il tempo della durata del corso.
Purtroppo insegnare ad un turista in settimana bianca e' molto diverso rispetto ad avere un atleta, con il quale il rapporto e' continuativo.
6 giorni non sono molti, quindi riteniamo che la teoria, se ben capita, sia uno strumento che da all'allievo la possibilita' di concretizzare successivamente le cose che non ha avuto tempo di automatizzare durante il corso.
In generale i risultati sono confortanti, gli allievi apprezzano impegno e metodo dello staff e solitamente si vedono notevoli progressi...
altre volte i risultati non sono immediati, ma maturano nel successivo inverno con la pratica e noi ce ne accorgiamo quando gli allievi tornano l'anno successivo notevolmente migliorati.
Spesso pero' ci assale il dubbio....se fossimo stai zitti tutta la settimana e avessimo solo "creato" delle situazioni didattiche, senza correggere, senza dire una parola....quale sarebbe stato il risultato?
Perche' alcuni allenatori, che probabilmente davanti a 20 persone, una televisione ed una lavagna, farebbero fatica a spiegare un movimento, hanno saputo crescere sciatori formidabili e portato in "squadra" molti giovani?
Da questo ragionamento nasce l'idea di un corso sperimentale, una nostra vecchia "fissa" mai realizzata, dove il maestro si trasforma appunto in semplice "propinatore" di esercizi
e situazioni di apprendimento, per lo piu' gimkane o percorsi a cronometro, dove prevale l'adattamnento spontaneo dell'allievo in funzione di un obiettivo "globale" (ad esempio "essere piu' veloce", o "mantenere l'equilibrio") e si limitano quasi a zero le indicazioni....Riassumendo....la lezione funziona cosi:
proposta di esercizio sul campo...voi eseguite e basta, non ci chiedete "come sono andato? " noi non parliamo, niente teoria, solo apprendimento per "imitazione", oppure per "prova ed errori"...soprattutto voglio fare circuiti e gimkane a cronometro, dove l'unico obiettivo e' scendere migliorando sempre piu' il proprio tempo.
....sono deciso a fare questro esperimento e vedere cosa ne esce, mi serve per fare delle riflessioni sulla didattica, bisogna essere almeno in 10 allievi e poi decidere in che periodo si vuole organizzare.
Oramai lo so che e' tardi, pero' vi posso proporre la settimana dal sab 6 al 13 agosto, oppure quella successiva da sab 13 a sab 20 agosto...altrimenti si slitta all'inverno....
se siete interessati organizzatevi!
Le condizioni sono il pagamento dell' albergo e dello skipass a vostro carico, mentre la scuola sarebbe gratuita e me ne occuperei personalmente, (o comunque un allenatore del nostro staff).
un saluto! Paolo
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