Settimana "maestro muto...allievi gratis"

Progetto ambizioso!

È una metodologia che sta prendendo di recente anche nel rugby più evoluto: le indicazioni sono quelle di proporre gli esercizi (spiegando cosa c'è da fare), ma senza accennare all'obiettivo e, in caso di errore, alla soluzione che sarebbe meglio che fosse trovata da chi sta praticando!
Si corregge e si parla raramente, solo in caso di necessità (cioè disastro tecnico :D)!

Scuola francese e australiana soprattutto (Accedmie d'eccellenza - alto livello insomma, ma la formazione dei nuovi tecnici è improntata ormai in questo modo).
Sono paesi in cui il bacino di utenza è ampio e dove oltre un certo livello tecnico, anche nei ragazzi le basi e i fondamentali sono talmente alti che la soluzione sono in grado di trovarla da soli.


È valida sicuramente con gli atleti, coi quali come detto c'è un rapporto più continuativo, tuttavia in 6 giorni è fattibile anche con gli allievi "normali"!

Forse però credo serva un minimo di padronanza tecnica (per l'allievo) per far sì che il maestro stia proprio "zitto zitto"...
 
Aggiornamento:

( includo nella lista tutte le persone che potenzialmente si sono date disponibili ed interessate in caso si raggiunga il n° minimo, chiaramente senza "impegno")

il Donda x1
gmussino x2
Ghost x1
 
Progetto ambizioso!

È una metodologia che sta prendendo di recente anche nel rugby più evoluto: le indicazioni sono quelle di proporre gli esercizi (spiegando cosa c'è da fare), ma senza accennare all'obiettivo e, in caso di errore, alla soluzione che sarebbe meglio che fosse trovata da chi sta praticando!
Si corregge e si parla raramente, solo in caso di necessità (cioè disastro tecnico :D)!

Scuola francese e australiana soprattutto (Accedmie d'eccellenza - alto livello insomma, ma la formazione dei nuovi tecnici è improntata ormai in questo modo).
Sono paesi in cui il bacino di utenza è ampio e dove oltre un certo livello tecnico, anche nei ragazzi le basi e i fondamentali sono talmente alti che la soluzione sono in grado di trovarla da soli.


È valida sicuramente con gli atleti, coi quali come detto c'è un rapporto più continuativo, tuttavia in 6 giorni è fattibile anche con gli allievi "normali"!

Forse però credo serva un minimo di padronanza tecnica (per l'allievo) per far sì che il maestro stia proprio "zitto zitto"...

grazie, non sapevo di questo approccio nel rugby e condivido quello che dici,

sicuramente il metodo di insegnamento non deve mai essere troppo sbilanciato ne' troppo verso la teoria, ne' verso una totale poverta' di informazioni, ma e' proprio li che vorrei impegnarmi, cioe' nel cercare di trasmettere informazioni senza bisogno di parlare, soprattutto informazioni "autoelaborate e percepite" cioe' "indotte" da una situazione pratica...penso sia solo una questione di fantasia nell'insegnamento, che certo con esempi come Valerio e Marco, nella nostra scuola non mi sono mai mancati.

Per quel che ci riguarda, dal punto di vista comunicativo ci siamo sempre sforzati di fare il massimo durante le lezioni, pero' spesso, soprattutto sul campo, l'aspettativa di un allievo che "ha pagato", mette l'insegnante nella condizione di assolvere ad un dovere quasi "commerciale" di dover ad ogni giro spiegare qualcosa o sparare la sentenza a tutti i costi, che sia positiva o negativa.....

La metodologia dell'insegnamento batte tanto sulla necessita' di un feedback esterno efficace (cioe' le informazioni dell'allenatore) in aggiunta al feedback interno (le sensazioni dell'allievo), quindi rinunciare al 100% alla parola sara' quasi impossibile....

Saro' invece disponibile ad ascoltare le impressioni e sensazioni degli allievi (altro principio sacro della metodologia)...

pero', come insegnante, voglio trovarmi per una volta nella condizione di dire all'allievo: sono qui per capire; si puo' migliorare riducendo a zero o ai minimi termini le correzioni "verbali"?
In una lezione di questo tipo, quanto si migliora rispetto ad un insegnamento "jam Session" ordinario, che gia' riteniamo senza falsa modestia, di ottimo livello?
....quindi io ti chiedo: aiutami a capire....io ti spiego il compito, l'esercizio, ti creo la situazione o la difficolta'...tu esegui senza porti troppe "pippe mentali" (intendiamoci..se poi fai l'esercizio al "contrario" ti fermo subito e te lo faccio notare evitando che tu perda del tempo prezioso, poi si riparte)
 
Aggiornamento:

( includo nella lista tutte le persone che potenzialmente si sono date disponibili ed interessate in caso si raggiunga il n° minimo, chiaramente senza "impegno")

il Donda x1
gmussino x3
Ghost x1
Giuseppe x1
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TOTALE 6 persone...dai che forse si riesce!

P.S. ho cancellato tutti i messaggi privati per sbaglio, se qualcuno non si ritrova in elenco mi riscriva, grazie
 
Ultima modifica:
Se non avessi impegni sparsi per tutto agosto (e la preparazione atletica che mi comincia il 23), ci verrei di corsa, non facendo vacanze quest'estate!

Prima o poi mi vedrete (peggio per voi eh :D ), sta cosa poi è veramente interessante e spero che riusciate a farla per avere poi testimonianza!
 

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Se non avessi impegni sparsi per tutto agosto (e la preparazione atletica che mi comincia il 23), ci verrei di corsa, non facendo vacanze quest'estate!

Prima o poi mi vedrete (peggio per voi eh :D ), sta cosa poi è veramente interessante e spero che riusciate a farla per avere poi testimonianza!

puo' anche rivelarsi per nulla efficace...vedremo!
 
… trasmettere informazioni senza bisogno di parlare, soprattutto informazioni "autoelaborate e percepite" cioe' "indotte" da una situazione pratica...penso sia solo una questione di fantasia nell'insegnamento, che certo con esempi come Valerio e Marco, nella nostra scuola non mi sono mai mancati.

Ciao a tutti,

ho rispolverato una mia relazione tenuta al congresso ISIA di Sierra Nevada (Spagna) nella primavera del 2000.
Ad un certo punto affermo: "… a causa della necessità di studio dell’ambiente in cui avviene il movimento, l’allievo ha bisogno di dedicare più tempo alla sperimentazione piuttosto che all’ascolto di spiegazioni complicate …"

Rileggendo questa relazione dopo molti anni l'ho trovata ancora attuale e, se vi interessa mi piacerebbe postarla sul forum. È un documento pdf in inglese, ma c'è anche un file con il testo tradotto in italiano. Ditemi come devo fare, dal momento che con la gestione allegati non riesco a caricare i pdf.

Mario

EDIT Fabio: link allegato: http://www.skiforum.it/forum/attach...evi-gratis-biomeccanica-sci_2000_italiano.pdf
 
......se prolungo il soggiorno la moglie mi chiede il divorzio!!! (.....quasi quasi....he he he ;) ).
Se rimandate in inverno invece, faccio da cavia volentieri! ;)
 
Rileggendo questa relazione dopo molti anni l'ho trovata ancora attuale e, se vi interessa mi piacerebbe postarla sul forum. È un documento pdf in inglese, ma c'è anche un file con il testo tradotto in italiano. Ditemi come devo fare, dal momento che con la gestione allegati non riesco a caricare i pdf.

Mario
Questo? Spero il link sia visibile a tutti.
 

Allegati

  • biomeccanica-sci_2000_italiano.pdf
    99.6 KB · Visualizzazioni: 1,290
Ciao a tutti,

ho rispolverato una mia relazione tenuta al congresso ISIA di Sierra Nevada (Spagna) nella primavera del 2000.
Ad un certo punto affermo: "… a causa della necessità di studio dell’ambiente in cui avviene il movimento, l’allievo ha bisogno di dedicare più tempo alla sperimentazione piuttosto che all’ascolto di spiegazioni complicate …"

Rileggendo questa relazione dopo molti anni l'ho trovata ancora attuale e, se vi interessa mi piacerebbe postarla sul forum. È un documento pdf in inglese, ma c'è anche un file con il testo tradotto in italiano. Ditemi come devo fare, dal momento che con la gestione allegati non riesco a caricare i pdf.

Mario

EDIT Fabio: link allegato: http://www.skiforum.it/forum/attach...evi-gratis-biomeccanica-sci_2000_italiano.pdf

Grazie Mafab,

ora me la leggo anch'io sperando si veda la parte in italiano :PAAU

avendo apprezzato tutti i tuoi interventi qui su SF e avendo saputo da Baldax che hai contribuito alla stesura di parti del testo 2004 ne approfitto per chiederti di cosa ti occupi attualmente....

un saluto Paolo
 
Ci siamo quasi...

Forza ragazzi siamo ancora fermi a 6, nonostante "gmussino" si stia rivelando un grande "promoter"..
Lo so che vi ci vorrebbe una maestra-allenatrice russa di 20 anni per farvi accorrere numerosi, pero' dovete accontentarvi del sottoscritto.


La situazione..

il Donda x1
gmussino x3
Ghost x1
Giuseppe x1
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TOTALE 6 persone...vediamo se si riesce a coinvolgere ancora qualcuno..il campione non e' ancora abbastanza "rappresentativo" per un esperimento cosi importante.
Niente "lobotomie" o sezioni di cervello a fine corso come temeva Ulrico.

Non costringetemi a rimandare tutto all'inverno.....
 
self discovered teaching style

complimenti per l'iniziativa:molto interessante.

detto con parloni anglosassoni, l'idea di questo corso a base di esercizi, si chiama "self discoverded teaching style", ovvero uno stile insegnamento/apprendimento basato sull'autoscoperta da parte dell'allievo.

i maestri di sci di Basi lo considerano uno stile didattico al pare degli altri (tipo correzzione del maestro ) e lo elencano nel loro manuale nelle strategie didattiche a disposizione dell'insegnante. Mi pare sia stato studiato da due che si chiamavano Fitts e Posner.
anche gli svizzeri nella loro didattica contemplano una roba simile.

è che da noi c'è lo STEREOTIPO della CORREZZIONE: l'allievo sbaglia e il maestro corregge .......aspettativa implicita di quasi tutti gli allievi
MA NON c'è la CULTURA DELLA COSTRUZIONE, ovvero costrutire i gesti motori a partire da situzioni ad hoc (quello che mi pare di capire vogliano fare gli amici di Jam).

poi c'è anche lo stereotipo, più il maestro mi spiega ( e mi corregge), più io imparo.....beh non è proprio così.

ma ragioniamo......per aver sbagliato qualcosa, e necessitare di correggere......devo sapere quello che sarebbe il gesto corretto....ok? MA se io non so/so fare il gesto corretto......che cosa posso aver sbagliato??? allora forse il punto è che imparare=costruire e l'aspetto correttivo è un affinare quello che si è imparato: ovvero una fase successiva. scambiare l'ordine delle fasi (costruzione, affinamento) fa fare solo immensi pasticci...e vedi la gente che spende e spande din din in lezioni senza mai migliorare.

ancora compliments :) a Jam!!
e buon corso!!
 
MA NON c'è la CULTURA DELLA COSTRUZIONE, ovvero costrutire i gesti motori a partire da situzioni ad hoc (quello che mi pare di capire vogliano fare gli amici di Jam).

poi c'è anche lo stereotipo, più il maestro mi spiega ( e mi corregge), più io imparo.....beh non è proprio così.


ciao Christiania,

e' vero quello che dici..

La nostra linea di sempre (ma sicuramente non siamo gli unici) e' stata quella del favorire la "costruzione" del movimento da parte dell'allievo, piuttosto che sommergerlo solo di nozioni... l'intervento del maestro e' solo quello di accelerare questo processo dando degli imput "pratici" e di sensazione, con meno parole possibili....per questo pur facendo tante lezioni teoriche, ci preoccupiamo di comunicare nel modo piu' semplice possibile.

Con L'esperimento "maestro muto" vogliamo portare il concetto all'estremo, per capire in che misura noi maestri siamo utili o inutili quando parliamo in pista :-?:D
 
ciao Christiania,

e' vero quello che dici..

La nostra linea di sempre (ma sicuramente non siamo gli unici) e' stata quella del favorire la "costruzione" del movimento da parte dell'allievo, piuttosto che sommergerlo solo di nozioni... l'intervento del maestro e' solo quello di accelerare questo processo dando degli imput "pratici" e di sensazione, con meno parole possibili....per questo pur facendo tante lezioni teoriche, ci preoccupiamo di comunicare nel modo piu' semplice possibile.

Con L'esperimento "maestro muto" vogliamo portare il concetto all'estremo, per capire in che misura noi maestri siamo utili o inutili quando parliamo in pista :-?:D

quanto vorrei fare la cavia, porca miseria!!!! egoisticamente spero non riusciate a fare il numero, così da spostare tutto verso l'invernoHIHIHIHIHIHI
 
bravi molto interessante!
un'eventuale seduta invernale si terebbe sempre a Les Deux Alpes?
vogliamo feedback dei partecipanti (istruttori ed istruiti)
 
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