Quindi ...
- Se abbiamo dei problemi va male perche non facciamo investimenti per risolverli.
- Se li facciamo non va bene perche poi c'e' il rischio che qualcuno speculi, come se nel resto del mondo tutti investissero senza aspettarsi un ritorno.
penso si facesse riferimento solo al malcostume italiano, dove si propongono (in generale) opere non molto sensate e si danno appalti ad canis mentula come accordo fra costruttori/imprenditori e classe politica.
questa è una cosa che è sotto gli occhi di tutti e che dovrebbe essere risolta, per poter fare un salto di qualità vero e affrontare con serenità e cognizione di causa/competenza problemi del calibro della TAV (o nucleare, ecc...). è un circolo vizioso, se la gente non ha fiducia in chi decide e governa, come può accettare stravolgimenti dovuti ad opere del genere (aldilà della loro bontà progettuale)? la fiducia degli italiani -o meglio, l'assenza di fiducia- oggi è, a mio modo di vedere, la causa di mille intraversamenti su progetti di opere varie (vedesi nucleare, pale eoliche, fotovoltaico ecc...ce n'è per tutti i gusti).
tornando alla questione TAV, io sono sempre stato convinto che sia necessario in generale cercare di abbattere il più possibile il trasporto merci su strada incentivando le linee ferroviarie.
tuttavia condivido questo pensiero di CrasHBoneS:
ma perchè non spendiamo tutti quei soldi per ammodernare le tratte ferroviaria già esistenti?
che senso ha fare 50 km. di gallerie e ferrovie moderne per poi imbottigliarsi in una rete ferroviaria dell'anteguerra?
non sarebbe utile risolvere la medesima questione all'interno del nostro Paese, in primis? potenziare la rete ferroviaria, per davvero, con collegamenti intelligenti e incentivare nello stivale il trasporto merci su rotaia piuttosto che su 4-6-8-10 ruote?
poi pensare alla TAV, e non per far finta di contare qualcosa come Paese agli occhi degli altri...
DD