A proposito di croci sulle cime

Il Cristo pensante era la, nel grande masso che giaceva nella cava ai Canzoccoli di Predazzo. Aspettava da tantissimi anni, attendeva che l'abile mano dello scultore di Predazzo, Paolo Lauton lo tirasse fuori da questo grande blocco di marmo bianco, lo libera dal superfluo, sino a ridargli il respiro. E finalmente il Cristo pensante era pronto per raggiungere la sua nuova dimora, il monte Castellazzo, che da moltissimi anni si era già scelto.

Il Cristo è rappresentato seduto su di un masso che sta pensando, con la mano sinistra appoggiata sul ginocchio e con il palmo della mano sostiene il viso. Il suo viso è sofferente e preoccupato e tiene gli occhi chiusi. Sulla testa è posata la corona di spine della sofferenza ed è stata confenzionata con del filo spinato della Grande Guerra raccolto in parte sullo stesso monte e in parte a Malga Valazza al Passo del Valles.

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Questo coso è veramente inguardabile... più che pensare sembra che stia :cesso:
 
Non vedo dove sia "l'O.T".
Ho detto una cosa logica. Per definizione un ateo alla croce non dà un significato: la vede come un oggetto a cui dei poveri illusi attribuiscono delle valenze senza senso.

Ma che cosa dici?
Gli atei non credono ad alcuna forma teistica, ma distinguono bene una bibbia da un corano da una croce!

Se io non credo in Dio non per questo la chiesa diventa un capannone informe per me ;)
 
Visto che come me sei di Padova, tu su quelle montagne (anche se sono della Repubblica) sei ospite.
Se la gente del posto nel corso degli anni ha deciso di fare capitelli sui sentieri e mettere croci sulle vette, non sono problemi tuoi... dopotutto non credo tu vada a sindacare su quante chiese hanno in un determinato Comune o sull' opportunita' o meno di mettere un capitello sulla tal strada...

diamoci una regolata perche' nell' epoca in cui tutti hanno diritto a tutto e soprattutto a criticare tutto, ma a che titolo ci arroghiamo di stabilire cosa va fatto o no a casa degli altri?

Se fossi un valligiano risponderei: SCUSA MA FATTI I FATTI TUOI E GUARDA LE COSE DI CASA TUA, CHE QUA E' CASA NOSTRA E CI ARRANGIAMO NOI!
 
Interpretando la croce come una segno di "yo siamo tutti fratelli" e "yo ci vogliamo tutti bene" non mi danno fastidio, anzi ribadiscono una filosofia di vita che non penso sia distruttiva (se interpretata "bene").
Il Cristo del Castellaz ad esempio è arte, il campanile del Mulaz è favoloso. Oramai è un segno indipendente dalla religione cattolica, segna la cima della montagna.
 

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Interpretando la croce come una segno di "yo siamo tutti fratelli" e "yo ci vogliamo tutti bene" non mi danno fastidio, anzi ribadiscono una filosofia di vita che non penso sia distruttiva (se interpretata "bene").
Il Cristo del Castellaz ad esempio è arte, il campanile del Mulaz è favoloso. Oramai è un segno indipendente dalla religione cattolica, segna la cima della montagna.

Se fosse solo questo, sarebbe ancora più triste secondo me continuare ad aggiungerne: un misto di integralismo e kitch.

Che non ne mettano più è semplicemente questione di buongusto e di rispetto di tempi MOLTO cambiati rispetto al passato quando si segnavano così le vette.

La montagna non cambia.
Noi sì.
Le croci le abbiamo messe noi, per questo motivo questa pura "moda" dovrebbe cambiare.
 
Il Cristo del Castellaz ad esempio è arte, il campanile del Mulaz è favoloso. Oramai è un segno indipendente dalla religione cattolica, segna la cima della montagna.

A questo punto anche il "Dito" di Cattelan è arte, è un segno e indicherebbe la cima della montagna in maniera ancora più precisa.

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Ma che cosa dici?
Gli atei non credono ad alcuna forma teistica, ma distinguono bene una bibbia da un corano da una croce!

Se io non credo in Dio non per questo la chiesa diventa un capannone informe per me ;)

Non metto in dubbio che tu riesca a distinguere una chiesa da una capanna o da un ascensore, non è una questione di diottrie nè di ignoranza.
Un ateo può conoscere la storia e le peculiarità delle varie religioni molto meglio di un credente.
Per chi non crede c'è però un comune denominatore che accomuna tutte le Confessioni, dietro ogni credo vi è il nulla. Sono fenomeni di pura origine umana, nati sotto la spinta di esigenze che non potranno mai essere soddisfatte. Quindi la Croce è un'illusione con cui alcuni uomini credono di rappresentare qualcosa che non esiste.
Non vedo quale fatidio possano dare due assi incrociate a chi la pensa in questa maniera.
 
Non metto in dubbio che tu riesca a distinguere una chiesa da una capanna o da un ascensore, non è una questione di diottrie nè di ignoranza.
Un ateo può conoscere la storia e le peculiarità delle varie religioni molto meglio di un credente.
Per chi non crede c'è però un comune denominatore che accomuna tutte le Confessioni, dietro ogni credo vi è il nulla. Sono fenomeni di pura origine umana, nati sotto la spinta di esigenze che non potranno mai essere soddisfatte. Quindi la Croce è un'illusione con cui alcuni uomini credono di rappresentare qualcosa che non esiste.
Non vedo quale fatidio possano dare due assi incrociate a chi la pensa in questa maniera.

Scusa ma questo ragionamento non ha nessun senso. Mi sembra che qui si lamenti la presenza di manufatti umani a marcare (e in alcuni casi deturpare) le vette, aggravata dal fatto che sono simboli che (a differenza delle montagne su cui sono poste) non appartengono a tutti. Se uno non crede gli può dare solo più fastidio che vengano piazzate li, certo non meno.
 
Quindi la Croce è un'illusione con cui alcuni uomini credono di rappresentare qualcosa che non esiste.
Non vedo quale fatidio possano dare due assi incrociate a chi la pensa in questa maniera.

...e se un gruppo di mussulmani italiani di Lecco (a scanso di equivoci) decidesse di piazzare una bella mezzaluna di 10 metri in cima alla Grigna... sarebbe tutto OK vero?
 
Scusa ma questo ragionamento non ha nessun senso. Mi sembra che qui si lamenti la presenza di manufatti umani a marcare (e in alcuni casi deturpare) le vette, aggravata dal fatto che sono simboli che (a differenza delle montagne su cui sono poste) non appartengono a tutti. Se uno non crede gli può dare solo più fastidio che vengano piazzate li, certo non meno.

Se il discorso è legato all'armonicità con il paesaggio o all'ingombro sulle vette ogni opinione è legittima. Il fastidio legato ad un simbolo è sintomo di intolleranza.
 
Se il discorso è legato all'armonicità con il paesaggio o all'ingombro sulle vette ogni opinione è legittima. Il fastidio legato ad un simbolo è sintomo di intolleranza.

Si, l'intolleranza di chi vuole marchiare con un simbolo di parte ciò che non è di nessuno.

Perfavore rispondi alla domanda di Bodini. Se un gruppo di alpinisti iniziasse a piazzare enormi simboli buddisti, o versetti del corano in formato gigante, saresti: favorevole, contrario o indifferente?
 
Questo è il tipico ribaltamento del normale buonsenso che usano i cattolici con la storia del crocifisso nei luoghi pubblici!

Fanatismo è non mettere simboli religiosi, invece che metterne!

Paradossale!



L'atto pratico è esattamente quello descritto da Doppiomisto: testare la maturità di un popolo!
Su una montagna, magari pure di una certa rilevanza, vai a mettere un simbolo non cristiano. Si scatenerebbe l'inferno cattolico (e quello pseudo tale), tirando in ballo radici, appartenenza, cultura o altro.

Peraltro chi si appellerebbe a questi temi, tendenzialmente è chi per il resto della propria vita se n'è altamente battuto i marones.


I diritti sono di tutti, non della maggioranza: il diritto a non vedere simboli religiosi, in un territorio demaniale di uno Stato costituzionalmente laico, è di TUTTI.
 
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