Per ritornare nel discorso: ieri durante il percorso di avvicinamento ed allontanamento verso e da una nota località sciistica francese, ho avuto modo di notare che una percentuale vicina alla metà (con targa nazionale) delle automobili incrociate avevano targa dell'Europa centro/orientale e balcanica.
Slovene e croate come se piovessero, pareva di stare tuttalpiu nella Venezia Giulia e non nel paese alpino più scomodo da raggiungere per loro, tantissimi ungheresi, cechi e serbi. Addirittura parecchie automobili targate Romania, una fila di sei automobili con targa della Bosnia che è rarissima da incrociare, perlomeno tra le Alpi occidentali. Ho notato anche un paio di targhe della Moldavia ed una montenegrina. Rari invece polacchi, quasi solo furgoncini che trasportano merce tra Italia e Francia e che vanno avanti e indietro tutto l'anno, e slovacchi.
Presenti anche numerosi autobus con targa della Slovenia (un paese oltretutto con una popolazione così esigua in termini numerici) e della Croazia.
Qualcuno sa che cosa sta succedendo? Hanno disertato l'Austria in massa a causa dei più volte menzionati aumenti di prezzo di alloggio, skipass e magari pure carburante (che oramai costa come altrove)?
Ribadisco che si tratta di località al vertice della classifica alpina in termini di difficoltà di accesso per loro (sicuramente tutta la Francia non è di casa per loro, ed infatti di turisti provenienti da queste zone se ne sono sempre visti pochi in confronto all'ovest delle Alpi, ma perlomeno per i cechi, che erano veramente tantissimi, le località dell'alta Savoia presso il confine svizzero sono più vicine).
Oppure sempre a causa della questione economica stanno approfittando in massa di queste settimane di bassa stagione in Francia, prima del delirio di febbraio?
Fino a poco tempo fa i più presenti come stranieri erano olandesi, belgi, tedeschi ed inglesi perlopiù, in questo periodo. Quasi non pervenuti ieri.