Punti di vista e sensibilità diverse, del resto non è la prima volta che ci si scontra per avere visioni differenti della montagna in ambito sciistico.
Il fatto che LI' una volta ci fosse un impianto non deve - secondo la mia umile opinione - legittimare che in futuro si debba ripristinarlo. Se non è più stato ripristinato, evidentemente è stato per i tanti "contro" insiti nella sua particolarità, ad esempio se i costi per il suo funzionamento e la relativa messa in sicurezza degli itinerari da essa interessati erano al di fuori della portata della società degli impianti... c'è davvero ben poco da fare, e pazienza se quell'impianto dava lustro (?) a un comprensorio. Senza contare che quell'impianto era nato in un'epoca in cui la sensibilità e l'approccio comune era diverso, di "sfida", mentre ora si cerca (lo spero) di tutelare maggiormente l'ecosistema montano.
Cosa ho detto prima? Miglioriamo l'esistente... visto che a Cervinia ci sono tante, troppe cose che fanno acqua, per usare un'espressione gentile... e se anche in futuro ci fosse la possibilità... ci sono comunque dei luoghi che possono avere un'aurea di fascino proprio per la sua "irraggiungibilità", scenari che possono essere sviliti e abbruttiti dalla realizzazione di impianti. Ma tu mi tacci di egoismo e massimalismo, e allora sai che ti dico, và a cagare. Non ti compatisco perchè auspichi la realizzazione di un impianto lì ma per definire, nei termini che hai usato, chi esprime un punto di vista diverso dal tuo.
Tu sei per la comodità in montagna a prescindere, io sono per il rispetto di essa (che non presuppone il no incondizionato ad ogni infrastruttura, bensì un approccio più equilibrato e responsabile, insomma sono contrario al suo sfruttamento e addomesticamento).
io non ho offeso nessuno e non ti seguo sulla strada in cui vorresti portare la discussione......
Amo Cervinia e non mi pare giusto che si voglia chiudere la possibilità (il sogno) di un recupero dei fasti che furono, per la sola ragione che l'impianto non è stato riparato o ricostruito immediatamente dopo l'incidente.
All'epoca c'erano altre priorità, altri problemi da risolvere, e mentre arrivavano i problemi non reggevano il passo e i problemi si accumulavano, figurati se si poteva pensare a ricostruire un impianto unico, ma pur sempre non necessario come il Furggen. E giustamente non han buttato i soldi in una riparazione di un impianto antistorico e sbagliato per come era stato ideato, con quella campata unica lunghissima e i rulli a sorreggere la traente per evitare che toccassero terra.....
Ma ora Cervinia ha il grosso degli impianti ammodernati (certo non siamo in dolomiti....), dall'anno prossimo ci sarà una linea moderna di impianti fino a sotto il Furggen, nel frattempo le tecnologie funiviarie sono notevolmente cambiate, visto che all'epoca non esistevano i funifor, i funitel e le microstazioni, tutte innovazioni che oggi possono essere utili per ripensare alla possibilità di rifare l'impianto senza nemmeno spendere cifre esagerate.
Quest'anno in Monterosa finiscono la costruzione dell'impianto per restituire agli sciatori alpini la pista della Balma e vari famosi fuoripista che fanno la storia della località, e ciò ha permesso tra l'altro la ripulitura della zona dell'Indren da tutta lo schifo che si era accumulato in zona. Non vedo perchè non spingere per la stessa operazione a Cervinia con la pulizia della montagna dalla vecchia stazione. Ma no! Lasciamo lassù la stazione fatiscente a regalare un'affascinante aria di irrangiungibilità ai supereroi che van su con le pelli...... Lasciamo Cortina rinnovare la Freccia del Cielo, Monterosa rinnovare l'Indren, Courmayeur rinnovare la linea del Monte Bianco, Madesimo rinnovare l'impianto per il canalone....... ma Cervinia no, il treno è passato e sono fatti suoi.......
Per quanto riguarda le priorità di Cervinia, i problemi di Cervinia li conosciamo bene entrambi. Io sono dell'idea che sarebbe meglio partire prima da operazioni che si ripagano facilmente e che rilancerebbero alla grande la zona, e poi coi maggiori incassi si andrebbe più facilmente a risolvere i problemi più terra terra. Il percorso inverso mi convince meno, perchè non vendi uno skipass in più (bensì fai un buco in bilancio per costi che non si ripagano) se fai, per esempio, una seggiovia veloce a Cielo Alto o tiri giù la Gran Baita. Mentre un nuovo Furggen si ripagherebbe alla grande con gli incassi maggiori e con quello che avanza cominci a risolvere il resto dei problemi innestando una spirale positiva di crescita sostenibile. Rispetto totalmente però opinioni diverse dalla mia, se mostrano di avere comunque a cuore le sorti di questa storica e fenomenale nobile decaduta.