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La differenza tra inclination e angulation appartiene alle scuole nordamericane. Inclination è l'angolo tra tibie e terreno (quella di cui sta parlando baldaxski), mentre l'angulation è l'angolo tra le gambe e il busto. In Italia questa differenza di terminologia non esiste.
Non sapevo che in Italia non si usasse. Dubito comunque di essere il primo o l’unico a cui maestri e allenatori italiani abbiano detto “non inclinarti”, riferendosi all’inclinazione della parte alta.
 
Maestri a cui mettere una bella X...

Non tanto per l'uso del termine ma per essersi espressi con una negazione.

Se ho un allievo inclinato gli insegno a usare meglio la parte bassa così ottengo capra e cavoli.

Di certo non a dirgli cosa non fare..

Cmq il termine inclinazione io lo uso spesso..
Ma lo uso anche per dire inclina le ginocchio..

Lo uso indifferentemente dal segmento corporeo usato
 
Credo vada specificato il segmento corporeo allora, per non fare confusione. Anche perché l’allievo nella stragrande maggioranza dei casi non conosce nel dettaglio la terminologia utilizzata dalla scuola italiana. Riguardo a maestri e allenatori buoni o meno, non mi esprimo in giudizi senza contestualizzare, ho avuto ottime esperienze così come meno buone, indipendentemente dall’utilizzo del termine “inclinarsi”.
 
Come la vedi questa ?



Cosa vuoi dire... Sta sciando sulle uova su una neve morbidissima e per me non è rappresentativo analizzare queste discese per certi atleti.

parlano tutti di pressione su uno o l'altro e quando ricercarla ma la verita per chi scia sul taglio è che è la pressione che trova te e non tu che la cerchi.

Fisica
 
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Maestri a cui mettere una bella X...

Non tanto per l'uso del termine ma per essersi espressi con una negazione.

Se ho un allievo inclinato gli insegno a usare meglio la parte bassa così ottengo capra e cavoli.

Di certo non a dirgli cosa non fare..

Cmq il termine inclinazione io lo uso spesso..
Ma lo uso anche per dire inclina le ginocchio..

Lo uso indifferentemente dal segmento corporeo usato

La questione lessicale imho, almeno da un certo livello in poi, fa un sacco di danni. Purtroppo su uniformità, comprensione e utilizzo della terminologia mi sono imbattutto più volte in incongruenze da parte degli insegnati (o nelle discussioni tecniche tra appassionati) che mi hanno fatto confusione anche su concetti che di fatto mi sembravano chiari.
Imho è un peccato
 

.

Lo sciatore bravo trova il vincolo sul nuovo esterno già in uscita dalla precedente e lo usa per indirizzare gli sci verso la massima

Gli sci non sono mai piatti..
Durante gli istanti dell'inversione gli sci (valle e monte) sono sui due spigolo interni!

In pratica lo sci a valle è l'ultimo balurdo di cerniera/vincolo per permettere il passaggio del cdm da un interno curva all'altro seguente.

Lo sci a monte (ex interno) sta già vincolando per azione di caviglia e aduaduttore.

Da quello che scrivi sembrerebbe che la presa all'inversione di spigolo sia in sequenza nuovo esterno-nuovo interno.

Io immagino invece il ribaltamento contemporaneo o alla peggio con la sequenza opposta cioè "apro ginocchio interno- Segue esterno" per evitare "ginocchietti" e blocchi articolari.( peraltro c'e' un tuo video a riguardo).

La "spinta" della lamina sulla neve quando si è "a testa in giù " mi è più chiara invece.
 
La questione lessicale imho, almeno da un certo livello in poi, fa un sacco di danni. Purtroppo su uniformità, comprensione e utilizzo della terminologia mi sono imbattutto più volte in incongruenze da parte degli insegnati (o nelle discussioni tecniche tra appassionati) che mi hanno fatto confusione anche su concetti che di fatto mi sembravano chiari.
Imho è un peccato
Concordo, non avendo mai fatto agonismo, certi concetti come la "profondità" meriterebbero una spiegazione più dettagliata e terra-terra per un semplice turista come me. La prima volta che ho sentito questo termine dall'allenatore ero un po' spaesato. La terminologia della scuola nordamericana la trovo invece più intuitiva e semplice.
 
Buone feste a tutti. :) Non mi esprimo sui cavilli tecnici in quanto ultimo arrivato, ma se proprio dovessi sbilanciarmi direi che mi ritrovo in quello che dice Baldax, specialmente nell’approccio positivo all’insegnamento. Mi sembra più logico correggere un errore andando a modificare il principio piuttosto che cercando di spiegare dove si sbagli (causa vs effetto). Sono molto soddisfatto di aver provato sensazioni nuove sotto i piedi e che il risultato si veda. Tutta la lezione è stata molto intuitiva, è stato facile collegare esercizio > sensazione > razionale > risultato, grazie a delle spiegazioni sul campo molto limpide.
Ringrazio anche tutti voi per la passione nell’ appiattire l’ego dello sciatore medio (hehehe). Scherzi a parte è grazie al forum se mi sia deciso a migliorarmi partendo dai vostri consigli.

p.s. noi italiani siamo un po’ schiavi della nostra lingua, precisini e puntigliosi più sulla forma che la sostanza.
 
Da quello che scrivi sembrerebbe che la presa all'inversione di spigolo sia in sequenza nuovo esterno-nuovo interno.

Io immagino invece il ribaltamento contemporaneo o alla peggio con la sequenza opposta cioè "apro ginocchio interno- Segue esterno" per evitare "ginocchietti" e blocchi articolari.( peraltro c'e' un tuo video a riguardo).

La "spinta" della lamina sulla neve quando si è "a testa in giù " mi è più chiara invece.

Il mio video più che altro era legato a ruotare il femore per evitare l'intrarotazione del bacino.

Il discorso non è facile perché di certo ci sono momenti in cui richiedo all'allievo di usare prima l'interno o l'esterno a seconda della situazione o dell'atteggiamento dello stesso, ed è per questo che quando insegno un esercizio o una sensazione do sempre spiegazione dell'obiettivo e del perché!

Detto questo lascio foto allegata che dice tutto e ben rappresenta ciò che la fisica ci richiede in fase di vincolo/svincolo.

Per altro osservate bene dove ancora si trovi il culetto.
Giusto per dare ancora più attenzione all'anticipo che ad alto livello viene cercato sui piedi.
 

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Lo sciatore bravo trova il vincolo sul nuovo esterno già in uscita dalla precedente e lo usa per indirizzare gli sci verso la massima

Gli sci non sono mai piatti..
Durante gli istanti dell'inversione gli sci (valle e monte) sono sui due spigolo interni!

In pratica lo sci a valle è l'ultimo balurdo di cerniera/vincolo per permettere il passaggio del cdm da un interno curva all'altro seguente.

Lo sci a monte (ex interno) sta già vincolando per azione di caviglia e aduttore..
Ok. Ho abbastanza capito (credo) anche se la foto col nuovo interno alzato non l'ho trovata immediatamente parlante.

Quello che sto immaginando ora,, partendo dalla tua spiegazione è: c'è un momento a lamine convergenti che serve a tirare con efficacia lo sci nuovo esterno nella neve con l'addettore e preparandosi al ribaltamento dell'interno e "lanciarsi" quindi in curva.

Lanciarsi non a caso ma proprio per attraversamento della massa grande.
 
Ok. Ho abbastanza capito (credo) anche se la foto col nuovo interno alzato non l'ho trovata immediatamente parlante.

Quello che sto immaginando ora,, partendo dalla tua spiegazione è: c'è un momento a lamine convergenti che serve a tirare con efficacia lo sci nuovo esterno nella neve con l'addettore e preparandosi al ribaltamento dell'interno e "lanciarsi" quindi in curva.

Lanciarsi non a caso ma proprio per attraversamento della massa grande.

Neanche avevo visto lo sci interno alzato tanto ero concentrato su altro.
 
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