Aspirante Istruttore Swiss Snowsports: la mia esperienza (2024)

Maxxx155

Teaching passion
Tra Gennaio e Marzo 2024 ho completato il modulo di Aspirante Istruttore per la Federazione Svizzera - Swiss Snowsports. L'esame di Aspirante Istruttore e' necessario per procedere al successivo esame da Istruttore vero e proprio.

Per chi non avesse familiarita' con questi temi, vi spiego ogni dettaglio - chi lo fosse, puo' saltare.

Lo schema della Education e' il seguente:

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Qui potete trovare tutti i dettagli: https://www.snowsports.ch/fr/startseite/formation/infos-generales-modele-de-cours/

Se aprite ogni modulo, potete trovare le forme d'esame richieste per ogni modulo, comprensive di video. Ad esempio, quelle per il modulo Istruttore: https://www.snowsports.ch/fr/starts...ormation/instructor/cours-dinstructeur-trice/

La "Basic Education" e' il modulo iniziale che serve per diventare Maestro. Questo modulo puo' essere svolto internamente a scuole grandi, riconosciute come "sostitute" della Federazione, e sono tipicamente nelle grosse localita' (tra le quali Crans-Montana, dove insegno io). Se si lavora in scuole piu' piccole, serve partecipare a un corso ZA o ZA Kids Federale.
Questi corsi sono molti seri, e prevedono un esame finale con una valutazione su 12 criteri divisi su 4 aree, tipicamente: Tecnica personale, Metodologia di insegnamento, Attitutine personale e Professionale. Questo esame e' obbligatorio ed e' alla base di tutto.

Una volta seguito e passato questo modulo, un aggiornamento di minimo 6 giorni all'anno e' obbligatorio, e alla fine di questo, si viene valutati sugli stessi criteri, di anno in anno.

Il passo successivo e' l'Aspirant Instructeur, tema di questo post. E' un passo avanti rispetto alla "semplice" educazione di base e rappresenta il trampolino di lancio verso il modulo Istruttore, anche se molti Maestri si fermano qui.
Tutti i dettagli - video compresi - qui: https://www.snowsports.ch/fr/startseite/formation/cours-de-formation/aspirant/

I pre-requisiti per poter essere ammessi al corso-esame sono i seguenti:

- 18 anni compiuti
- Attestazione della formazione ricevuta, sia essa ZA oppure interna alla scuola, e del livello, come nel mio caso:


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Non ufficiale: come si vede dal modulo, la raccomandazione della Scuola. Le scuole, soprattutto quelle grandi come la mia, non gradiscono mandare candidati all'Aspirant senza l'assoluta certezza che passeranno l'esame, perche' ne andrebbe come immagine della Scuola come capacita' di Formazione. Noi a Crans abbiamo due istruttori pazzeschi, giustamente riconosciuti come tra i piu' bravi a livello Federale - Mael Huguelet e Hector Victoria - ed e' giusto che chi va a rappresentare la Scuola agli esami sia degno di farlo: decidono i due istruttori, e il Direttore.

L'esame ha due moduli da una settimana l'uno, da fare separati o in due settimane concatenate: Metodologia di insegnamento, e Tecnica personale.
Sono "Corsi - Esame" in quanto, per alcuni giorni si fanno veri e propri corsi, mentre nei giorni finali si fanno gli esami.

Di solito la concatenazione e' Metodologia - Tecnica, ma io per ragioni personali ho dovuto fare il contrario, quindi inzio raccontandovi il modulo Tecnico.

Modulo Tecnico

E' il 3 Febbraio e mi trovo nel comprensorio sciistico di Villars - Gryon - Les Diablerets, nella Svizzera occidentale, nel canton Vaud. Il comprensorio spazia tra Villars, Gryon, e Les Diablerets (tecnicamente il paese e' Ormont Dessus) e ha 84km di piste di medio-bassa altitudine e difficolta': gli impianti sono moderni, le piste molto piacevoli e ben preparate, e l'atmosfera e' rlassata e familiare, diversa dai grandi comprensori. Les Diablerets e' leggermente staccata - non collegata in ogni caso, serve l'auto o il bus da Ormont Dessus) e ha un coefficente tecnico molto, molto superiore.

Quel sabato, gli istruttori sono impegnati nelle selezioni del Demo Team Svizzero, il gruppo e' piccolo (16 in totale) e passiamo una giornata con un istruttore che ci fa conoscere il comprensorio, cosa importante in vista delle prove, e ci da' utili indicazioni e un'infarinatura generale. La giornata scorre tranquilla, come previsto sono il piu' vecchio del gruppo, che scopriro' molto piacevole, e condivido l'esperienza con il mio amico di lunga data Enrico, cosa che si rivelera' importante da un punto di vista psicologico. Il meteo e' fantastico.

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E' domenica 4 Febbraio e finalmente conosciamo il nostro istruttore, Damien, Swiss Pro / Expert (ovvero Istruttore Nazionale) di Nendaz. Veniamo divisi in due gruppi, e l'altro e' assegnato a Richard Amacker, che qualcuno conoscera' grazie ad Instagram.
Il livello dei maestri e' vario, onestamente si intuisce subito che io ed Enrico - che sciamo in modo molto simile - siamo nel percentile piu' alto, ma conta poco. Damien si rivela da subito serio e professionale, ma anche molto comunicativo e aperto al dialogo. Si respira tantissima passione per lo sci e l'atmosfera si fa tranquilla e sorridente.
In questo giorno iniziamo a vedere qualche accenno di forma di esame, si inizia a parlare di come l'esame verra' strutturato, e si scia grazie a dio!
La prova di esame della quale iniziamo a parlare e' quella relativa alle curve parallele / carving. I criteri d'esame sono:
- Corretta esecuzione generale
- Derapata: attesa, pazienza, gradualita' del gesto
- Carving: mostrare bene tutte le fasi della curva
- In generale: tenere sempre lo stesso raggio, e rispettare la zona di cambio prevista da derapata a carvata


Nota: ovviamente, in queste situazioni la giornata dura da apertura a chiusura impianti con pausa di 1h per il pranzo.

Lunedi' 5 Febbraio e' il giorno in cui le cose si fanno stramaledettamente serie. Si va a Les Diablerets.
La giornata e' pazzesca: sole, freddo, neve semplicemente granitica. Arrivati in cima, la prima seggiovia (corta) e' troppo invitante, cosi' Damien ci regala due discese per riscaldarci. Una goduria: pista vuota, neve perfetta, e noi 8 che, modestia a parte, scendiamo come dei caccia in ricognizione. L'adrenalina sale, ma e' ora di lavorare.

La prima parte della giornata e' dedicata al Passo del Pattinatore: e' una prova di esame. Consiste in due fasi:
- La prima, nella quale si devono concatenare delle curve come se si stesse sciando con tecnica fondistica, con il primo passo verso valle
- La seconda, dritti in linea di massima pendenza con tecnica fondistica, con 4 passi con aiuto dei bastoni, e 4 senza
- Il tutto, concatenato.


I criteri di giudizio sono 2, come per tutte le prove: la corretta esecuzione dell'esercizio, e lo spazio e le curve: ovvero: se ti dicono che devi fare 8 curve in un modo e ne fai 6 o 10, e' sbagliato; inoltre, se ti dicono che in quel punto della pista bisogna cambiare esercizio, e tu cambi prima o dopo, e' sbagliato.

Dopo esserci scaldati per bene e aver messo a fuoco la tecnica di questi esercizi - eravamo su un pianoro a circa 3.000 metri... - "i duri iniziano a giocare". Damien ci porta sulla Combe d'Audon, una pista nera orientata a nord tra le piu' ripidie e lunghe (7km!) mai viste. Su questa meraviglia, ci dedicheremo al corto raggio.

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Damien ce ne fa fare una a fuoco, intera, con una pausa unica in mezzo. Poi una seconda, per lavorare individualmente sul corto raggio, anche qui lavorando sia sulla tecnica personale, sia su cio' che viene richiesto all'esame: tecnica certamente, ma anche curve tutte uguali, ritmo costante, e la capacta' di seguire una linea retta per tutta la durata dell'esercizio. La velocita' non conta come criterio, si porebbe anche fare pianissimo - certo, gli istruttori non gradirebbero molto.

La giornata finisce con un paio d'ore di spazzaneve. Lo spazzaneve moderno di Swiss Snowsport e' controintuitivo in quanto il peso va quasi piu' sull'interno che sull'esterno, e' una tecnica recente che ovviamente, ci mette un po' in difficolta'. Ma ci si lavora. Diciamo che e' l'unica cosa che non ho amato di quella settimana :)

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Nota sulla foto: siamo in Canton Vaud, ma le montagne sulla sx sono Berna, quelle a dx sono Vallese.

La giornata termina nell'unico bar aperto di Ormont Dessus tra birrette e chiacchiere.

Martedi' 6. Il meteo cambia e con esso i piani del corso. Invece di concentrare le prove tra giovedi' e venerdi', bisogna anticipare qualcosa a mercoledi', in quanto e' prevista pioggia fino in pista.
In questo giorno, facciamo la conoscenza con le temibili gobbe ghiacciate.

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Qui mi vedete in una foto in cui stavo andando giu' di busto ma amen.
La tecnica e' la seguente:
- Si aspetta la gobba ruotando le caviglie, a sci piatti
- Si fa UNA SPECIE di ski-stop
- Si flettono le gambe e si esce


Anche qui, la velocita' non e' un criterio di giudizio.
Purtroppo, quel giorno cado molto malamente e mi infortuno a una spalla. Nulla di rotto ma la lesione e' pesantina: ne avro' fino a Luglio tra fisioterapia e cure, ma nel frattempo posso comunque continuare a sciare.

La sera, sessione di teoria in vista dell'esame scritto del Giovedi'.
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Mercoledi' 7. E' il primo giorno di esame. Iniziamo con il passo di giro / pattinaggio.
Poi si va di derapage e carving. L'abbiamo fatto mille volte, provato altre mille, sciato su centinaia, forse migliaia di km di piste, ma un esame e' un esame, la tensione e' tanta e la voglia di fare bene altrettanto.
Abbiamo dei pettorali per renderci facilmente riconoscibili, terremo ovviamente lo stesso numero per tutta la durata dell'esame.
Enrico ed io cerchiamo di sparare cazzate e stemperare la tensione, l'aspetto psicologico in una situazione del genere diventa fondamentale.

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Nel pomeriggio, giri di GS. Molti altri devono sostenere la prova di seconda lingua, io ed Enrico ne siamo esonerati in quanto italiani che insegnano in Svizzera (quindi la seconda lingua, il francese, si da' per scontato la conosciamo gia').

La sera si studia: domani, alla fine delle prove pratiche, avremo il test di teoria: 10 domande aperte in 60 minuti. Qualche esempio:

- Elenca 5 regole FIS a scelta
- Scrivi la procedura per mettere in sicurezza un ferito in pista
- Descrivi in breve l'approccio metodologico Swiss Snowsport
- Perche' suggerire a un cliente di cambiare il suo equipaggiamento ormai molto datato

Si studia circa il 75% di un libro + un set di Slide.

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Curiosita': Enrico era molto piu' preparato di me, mi ha aiutato enormemente a ripassare, e a fissarmi in testa alcune cose che proprio non mi entravano nel cervello: ma alla fine, io prendero' 1 punto piu' di lui. Mistero della fede.

Giovedi' 8: 3 brutte notizie: piove, c'e' la prova di GS, e poi quella di spazzaneve.
La pista e' fradicia. Facciamo persino fatica a piantare i pali.

Si inizia. Due manches: prima le ragazze, poi i ragazzi, nella seconda si inverte l'ordine ma sempre prima le ragazze.
La pista diventa un disastro molto rapidamente, con solchi abnormi rispetto ai pochi concorrenti, con addirittura acqua dentro.
Il criterio per la sufficienza, ovvero +10% per i ragazzi e +11,5% per le ragazze dal tempo dell'istruttore, non viene raggiunto quasi da nessuno.
La durata del tracciato e' di circa 35 secondi.

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Nel pomeriggio, si svolge la prova di spazzaneve praticamente sul pianoro di arrivo del GS.
Si parte tra i paletti con gli sci uniti in linea di massima pendenza, si apre gradualmente lo spazzaneve facendo vedere bene il movimento, e poi si concatenano 16 curve a raggio stabilito dagli istruttori.
Alla fine dell'esercizio, mi sarei staccato il bacino e l'avrei buttato a lato della pista: che bruciore!!!

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La sera, come detto, esame di teoria di 60 minuti. Le domande si rivelano complesse ma fattibli. Il tempo assegnato e' congruo.
Subito dopo, fonduta tutti insieme.

Venerdi' 9: the best is yet to come.
Il meteo non ci da' tregua e ci regala una giornata grigia e triste, con neve molle e papposa.
La mattinata inizia con il cortoraggio: la pista e' la stessa del passo di giro / pattinaggio, e derapata - carving, quindi pendenza media: ovviamente questo rende molto piu' complesso l'esercizio, oltre alla neve che non da' alcun tipo di appoggio.
Nell specifico, si deve scegliere un lato della pista dal quale partire, si inizia, si fanno curve sino alla zona di cambio (circa 10-11), si fa una "banana" ovvero una curvona carvata verso il lato opposto della pista, e si ricomincia a fare lo stesso, con lo stesso ritmo, fino all'arrivo. Come detto sopra, nell'esercizio bisogna seguire una linea RETTA, e qui sono 2 (una sul primo lato, una sull'altro): alla fine, idealmente, le tue traiettorie devono aver disegnato due rette parallele. Il trucco e' trovare un oggetto da fissare con gli occhi in fondo alla pista e non togliere mai gli occhi da esso - cosa che ti obbliga anche ad alzare la testa e non guardare la punta degli sci - ed anche per questo e' importante conoscere il terreno sul quale andrai a fare l'esame.

Successivamente, gobbe. Dopo il botto dei giorni precedenti, ammetto di aver affrontato la prova con timore, ma ne vengo fuori bene ugualmente.

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Pomeriggio: il momento della verita'.

Premessa: l'anno scorso, essendo nel pieno del mio MBA, avevo promesso di non lavorare per la Scuola, anche se poi qualche ora l'ho fatta ugualmente. Quindi, nessun allenamento specifico pre-stagionale (per la prima volta dopo anni). Poi a Dicembre era arrivato un problema alla schiena piuttosto serio. La decisione di fare l'Aspirant e' stata istintiva, per mille motivi, ma mi presentavo senza allenamento, infortunato, e senza preparazione specifica perche' non avevo fatto nemmeno l'aggiornamento 2023. Quindi amen, ero pronto, avrei accettato il risultato.

.......


E invece passo. Non bene, ma passo. I voti vanno da 4 (sufficiente) a 6 (ottimo). Sotto il 4 e' insufficiente. Con 3 insufficienze si viene bocciati.

- Curve a Spazzaneve: 4.0
- Curve parallele - derapate - carving: 4.75
- Corto raggio: 5.50
- Passo di Giro - Passo di Pattinaggio 3.25 - Ho fatto un errore tecnico nell'esercizio: iniziavo il primo passo troppo tardi, solo quando l'esterno era gia' in linea di massima pendenza, quando invece andava fatto prima
- Corto raggio "gobbe": 4.25
- Slalom gigante 2.50 - praticamente il punteggio medio della classe... con il senno di poi si sarebbe dovuto annullare
- Teoria 5.50

2 bocciati su 16.

Secondo me, qualche 0.25 qui e la' lo avrei potuto avere se gli istruttori fossero stati un filo meno rigidi non ignorando la condizione della neve, ma giustamente fanno il loro lavoro e mettono l'asticella in alto. Io, con poca preparazione fisica, senza preparazione tecnica specifica, con la schiena cosi' cosi' e una spalla malconcia, ho fatto il meglio che potessi fare.

Il corso e' stato magnifico. Un 'esperienza fantastica e totalizzante: per una settimana mangi bevi parli ascolti dormi solo sci e nient'altro. Le persone che sono li' hanno la tua stessa passione e motivazione e questo fa superare ogni differenza possibile.

Psicologicamente non e' facilissimo, nemmeno per un vecchietto di 38 (ora 39) anni. La presenza di Enrico e' stata assolutamente fondamentale a parte per il piacere di condividere un'esperienza meravigliosa, ma anche per supportarci e spalleggiarci nei momenti di difficolta'.

Magnifici gli istruttori. Bello il comprensorio. Mi sogno ancora la Combe d'audon e quella pistina in cima a Les Diablerets, e il clima rilassato, familiare, raccolto che ho respirato.

E questo era tutto per l'esame di Tecnica. Spero di non avervi annoiato troppo.

Ci ho messo 3 giorni - nei ritagli di tempo eh, non full time :) - a scrivere questo racconto, quindi nel dubbio non insultatemi ma apprezzate lo sforzo!

Appena avro' altro tempo vi raccontero' l'esame di Metodologia.
 
Ultima modifica:
magnifique!
ps quale MBA hai fatto?

Grazie.
MBA in International Sales Management a Kempten, presso la Kempten Hochschule, in Baviera.

traspare tantissima passione, complimenti!

E' esattamente cosi'. Grazie di averlo sottolineato.

Una domanda, il livello Svizzero di Istruttore equivale a Maestro di Sci in Italia?

Buona domanda, la verita' e' che non lo so. Conosco solo una persona che ha ottenuto il titolo in Italia dalla Svizzera ma con un elenco di porcate che mi viene male solo a parlarne, fortunatamente poi hanno cambiato le leggi.

So che:
- C'e' un esame specifico per insegnare all'estero, non solo in Italia. Ma non so se questo equivalga ad ottenere l'equivalenza, o solo l'autorizzazione ad insegnare all'estero.
- Si puo' fare il contrario: un maestro italiano puo' richiedere l'equivalenza in Svizzera tramite un esame non particolarmente difficile, e penso che gli venga dato il titolo di Istruttore. Ci sono due ragazze fortissime che sciano da noi e l'hanno fatto, posso chiederglielo.
 

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Una domanda, il livello Svizzero di Istruttore equivale a Maestro di Sci in Italia?
Ogni caso viene valutato singolarmente, ma di solito devi fare l'esame orale per la seconda lingua, le varianti di cortoraggio ed il "culoir" coi vari alchi di curva, poi in teoria sei Instruktor, per il diploma federale mi sa che si deve fare il modulo fuoripista e tour e scrivere il lavoro di diploma 😉.
 
Si può quindi intendere che la qualifica svizzera di "Instructor" è il livello equivalente al "Maestro di sci Italiano", senza entrare in dettagli di stretta equipollenza.
Mentre le figure "Basic" e "Aspirant" non hanno equivalenti in Italia.
 
La mia impressione è che, come tutti gli apprendistati in Svizzera, puntano a formare il nuovo maestro, non come in Italia che o sei già un manico di tuo o te lo puoi scordare. È un sistema molto più intelligente (secondo me) che diventa sempre più difficile, fino a diventare istruttore federale
 
Si può quindi intendere che la qualifica svizzera di "Instructor" è il livello equivalente al "Maestro di sci Italiano", senza entrare in dettagli di stretta equipollenza.
Mentre le figure "Basic" e "Aspirant" non hanno equivalenti in Italia.

Sono d'accordo. E' il sistema che e' diverso.

La mia impressione è che, come tutti gli apprendistati in Svizzera, puntano a formare il nuovo maestro, non come in Italia che o sei già un manico di tuo o te lo puoi scordare. È un sistema molto più intelligente (secondo me) che diventa sempre più difficile, fino a diventare istruttore federale

E' quello che ho sempre pensato.
Esempio classico: la stragrande maggioranza dei clienti di una scuola in una localita' sciistica e' fatta di bambini, o di persone alle prime armi: per loro, servono maestri ben formati, ma non certo manici. Anzi, mille volte meglio un giovane che fa un bellissimo spazzaneve, ha pazienza, conosce gli esercizi, di un "manico" che distrugge un GS ma che giustamente si strugge se lo metti in un campetto.
Questa progressivita' di livello permette alle scuole di dare il giusto maestro al giusto cliente (nei limit dell'umanamente possibile), di invitare i giovani a crescere ma al contempo tenendosi i giovani che non vogliono farlo, ed anche di avere una sostenibilita' economica: se io do' un Maestro o un Aspirant a Natale a una classe di bambini debuttanti, offro un ottimo servizio, ma guadagno qualcosa in piu' che mi permette di marginare, focalizzando quelle risorse in investimenti, o permettendomi di pagare gli Istruttori quando e dove servono.
 
10 domande aperte in 60 minuti. Qualche esempio:

- Elenca 5 regole FIS a scelta
- Scrivi la procedura per mettere in sicurezza un ferito in pista
- Descrivi in breve l'approccio metodologico Swiss Snowsport
- Perche' suggerire a un cliente di cambiare il suo equipaggiamento ormai molto datato
- Migliori abbinamenti cromatici per migliorare la sciata
- Giacca rossa o giacca gialla?
- Miglior social per stalking atlete in bikini
 
Molto interessante, bravo (per tutto: esame & racconto), traspare la grande passione e in bocca al lupo per la spalla.

Non capisco l'utilita del "passo" fondistico per un Maestro di sci alpino (a parte andare in salita a riprendere gli allievi in difficoltà): me la spieghi ?
 
Molto interessante, bravo (per tutto: esame & racconto), traspare la grande passione e in bocca al lupo per la spalla.

Non capisco l'utilita del "passo" fondistico per un Maestro di sci alpino (a parte andare in salita a riprendere gli allievi in difficoltà): me la spieghi ?

È una forma di spostamento sulla neve, ed è giusto darle un minimo di valore includendola in maniera comunque limitata nei corsi di formazione ed è presente nel manuale Swisssnowsport 🤷‍♂️
 
Bello e molto interessante, e mentre leggevo cercavo di capire proprio in quanto tempo tu l'avessi scritto 😂😂😂😂

e complimenti anche perché essendo cresciuto come i tuoi impegni, mi ricordo quando ci invitasti alla giornata free a Crans Montana a dicembre 2012, allora mi sembra tu fossi ancora studente… complimenti per la dedizione che ci metti.
 
@Maxxx155 Grazie per lo sforzo di averci presentato questo racconto!

Qui si apre sabato - chissà se quest'anno riesci a venire a farti un giro oltre Rodano...

Molto interessante, bravo (per tutto: esame & racconto), traspare la grande passione e in bocca al lupo per la spalla.

Non capisco l'utilita del "passo" fondistico per un Maestro di sci alpino (a parte andare in salita a riprendere gli allievi in difficoltà): me la spieghi ?

Se non riesci a fare un passo del genere semplicemente non sai stare sugli sci.

Si può quindi intendere che la qualifica svizzera di "Instructor" è il livello equivalente al "Maestro di sci Italiano", senza entrare in dettagli di stretta equipollenza.
Mentre le figure "Basic" e "Aspirant" non hanno equivalenti in Italia.

Il sistema è completamente diverso e, come ho scritto parecchie volte, secondo me migliore (come sistema didattico) al di là di alcune storture possibili nella gestione di maestri con livelli di formazione diversa e nella trasparenza verso il cliente.

Premesso che abilità e soprattutto didattica non sono sovrapponibili, l'equivalente del maestro italiano è il brevetto federale, che è l'unica qualifica che ti permette di esercitare da indipendente. Formalmente, tutti gli altri livelli, "istruttore" compreso, esercitano sotto la "responsabilità" di una scuola e dei suoi maestri con brevetto federale. La scuola deve mantenere un certo rapporto tra maestri con brevetto federale e gli altri.

Dal punto di vista tecnico il grande passo quello del passaggio a "istruttore" (che non ha niente a che vedere con la definizione di "istruttore nazionale" in Italia), che garantisce un livello minimo. Come esempio, se non sei almeno istruttore non puoi andare a sciare senza clienti con la giacca da maestro.
 
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