Due domande, forse banali, forse no, per i primi passi

per sputar pallini risalendo stradine non serve sta gran tecnica, ma intanto fai fiato :HIP
se vuoi far scialpinismo in ambiente nozioni teoriche e pratiche fornite da qualcuno, o un accompagnatore esperto, servono🦾

state confrontando mondi un po' diversi
 
per sputar pallini risalendo stradine non serve sta gran tecnica, ma intanto fai fiato :HIP
se vuoi far scialpinismo in ambiente nozioni teoriche e pratiche fornite da qualcuno, o un accompagnatore esperto, servono🦾

state confrontando mondi un po' diversi
certo, ma poi quando hai fiato e gamba e ti vien voglia di altro, non è così certo che non ti infili in qualche casino, o trovi semplivcemente lungo da farti passare la voglia di continuare. :)
 
Mancanza di tecnica in salita, invece va colmata con una buona base tecnica da imparare a scelta tra caiani e/o guide. :)
ecco… se parti da zero inizi a camminare su strade facili, senza cercarsi rogne, che é quello che gli ho consigliato di fare…
sui traversi ghiacciati non ci vai se non con tante ore sulle spalle… e anche una guida non ti porta alle prime uscite a far traversi…
 
La cosa più difficile da imparare è DOVE e QUANDO andare con le pelli (o in fuoripista in generale). Vedo che tutti consigliano il set aps ma nessuno ha consigliato di studiare qualche nozione di nivologia. Il set aps serve quando la stronzata l’hai fatta, e può certamente capitare a chiunque, ma se limiti le probabilità di fare la cazzata è meglio per tutti.
Quindi il punto che dovrebbe convincere un principiante ad appoggiarsi ad altri che gli insegnino non è non saper fare le inversioni, avere l’attacco pesante o lo sci lungo, il motivo per cui è fondamentale avere un mentore è che bisognerebbe avere il TERRORE di finire nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Nel frattempo, per forza di cose, si imparerà a fare le inversioni e usare il kit aps, ma la formazione necessaria è infinitamente più lunga di così.
 
La cosa più difficile da imparare è DOVE e QUANDO andare con le pelli (o in fuoripista in generale). Vedo che tutti consigliano il set aps ma nessuno ha consigliato di studiare qualche nozione di nivologia. Il set aps serve quando la stronzata l’hai fatta, e può certamente capitare a chiunque, ma se limiti le probabilità di fare la cazzata è meglio per tutti.
Quindi il punto che dovrebbe convincere un principiante ad appoggiarsi ad altri che gli insegnino non è non saper fare le inversioni, avere l’attacco pesante o lo sci lungo, il motivo per cui è fondamentale avere un mentore è che bisognerebbe avere il TERRORE di finire nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Nel frattempo, per forza di cose, si imparerà a fare le inversioni e usare il kit aps, ma la formazione necessaria è infinitamente più lunga di così.
Ok, va bene tutto, però parliamo di uno che sta iniziando a pellare, che a malapena sa come spostare un attacco da walk a ski, e lo trattate come se stesse partendo per andare a fare il canale marinelli dopo una nevicata da tre metri...

si inizia di norma a pellare in primavera, facendo pratica sui bordopista, o addirittura in pista, imparando come camminare, come risparmiare il fiato, come fare una semplice inversione, staccare e riattaccare le pelli...
E quello, lo si può fare tranquillamente in autonomia...
Poi è logico che quando si inizia ad essere un alpinista entrano in ballo una serie di nozioni, ma per quel tempo avrà almeno acquisito le basi, ovvero pellare, e passerà eventualmente a salire...
L'arva invece serve anche se vai in pista, specie in settimane come queste... e imparare ad usarlo è sempre utile, anche se non si vanno a fare gite impegnative...
Per il resto c'è tempo, anche perchè corsi, guide etc, per uno che abita non proprio a ridosso delle montagne diventa un impegno economico rilevante.
 
Ho visto gente super allenata e grandi sciatori cimentarsi con le pelli ed alle prime difficoltà (vedi inversioni) catapultasi a valle perché tanto non ci vuol granche a farle. Quindi si sposo la tesi di Erni (che oltre ad essere socio di gite mistiche sia in pista che fuori) è stato in pratica il mio maestro con le pelli. Iniziato con calma con le prime basi , autosoccorso con tanto di camp organizzato e lezioni di tecniche dapprima in pista e via via sempre piu cazzute e tanta mia volontà a migliorare di giorno in giorno. Quindi concordo la tecnica meglio impararla da subito per poi non portarsi dietro meccanismi sbagliati. Sarà noioso ma a mio parere così si impara. Per l’attrezzatura non mi esprimo avendo iniziato le prime uscite con sci piu pesanti di me e con ai piedi i mitici garmont G1 130…
 
Intanto grazie davvero a tutti per i preziosi consigli, e vi prego non litigate per me 😅 ... considerate anche che alcune mie domande possono sembrare banali o poste male ma è dovuto principalmente all' inesperienza.
Comunque io sono totalmente un neofita, ed ho esperienza zero, anzi diciamo 0,1... perché in realtà ho fatto un uscita (ormai un paio di anni fa) con una guida alpina di cortina ai cadini di misurina (forcella della neve)


In questa gita la guida mi ha dato alcune nozioni di salita, mi ha spiegato come fare le inversioni più semplici, e mi ha dato una base di utilizzo dell'arva... inutile dire che passati 2/3 anni ormai ricordo poco e niente, però diciamo che in quella occasione riuscii ad arrivare fino praticamente alla fine della salita seppur ko (ero meno allenato rispetto adesso a livello di fiato), mentre per quel che concerne la discesa andai abbastanza bene (scio abbastanza bene in pista quindi diciamo che me la sono cavata) tutto questo accadeva con un set affittato con attacchini e sci molto meno pesanti dei miei (che rende il tutto più semplice per la salita, peggio per la discesa suppongo?)...

Comunque si diciamo il punto che volevo capire è proprio questo che avete discusso nelle ultime discussioni, una volta presa 1/2/3 volte la guida, quale è l'iter migliore per proseguire e migliorarsi non avendo amici/conoscenti che ti possono (o vogliono) instradare ed essendo sostanzialmente "soli" in questa avventura

Rispondendo ad un commento qui sopra, è proprio perché ho il TERRORE - come è stato detto - di trovarmi in certe situazioni che faccio tutte queste domande, ed avevo l'ansia anche a fare un giretto di 30 metri sopra ra stua su una collinetta innocua... sennò avrei già preso e mi sarei buttato sul bus de tofana 😂 (si scherza ovviamente...)un grosso saluto a tutti
 
quale è l'iter migliore per proseguire e migliorarsi non avendo amici/conoscenti
quanto detto sopra, corso con guida o corso con cai
i primi piu compatti nel tempo e piu efficaci (a mio parere), mediamente hanno una durata di 2 weekend compreso teoria+pratica
i secondi piu lunghi, sono tipo 8 lezioni teoriche + 6 uscite giornaliere piu una di un weekend
di base ti costerà di piu con la guida, ma se metti tutto assieme il costo finale sarà lo stesso.
se vuoi conoscere gente per uscite, fai il corso cai, oltretutto, terminato il corso gli istruttori a cui stai simpatico non disdegnano qualche uscita con gli ormai ex allievi.
ma già i corsi con guide ti permettono di conoscere un po' di persone, poi sta a te fartele amiche
 
ah...ribadisco quanto scritto nel primo post, prima di iniziare corsi skialp, investi quei 100 euretti per due corsi con guida alpina: nivologia + utilizzo aps
durante il corso skialp capirai molto meglio cosa ti viene detto, altrimenti con tante nozioni tra nivologia+aps+tecnica+compagne di corso+apertivi+...rischi di dimenticarti cose
 
Io vado un po' controcorrente...

Goditela senza troppe fisime... il tuo set non ti farà vincere il mezzalama, ma ti fa divertire e tanto basta.
Vai in giro tranquillamente per stradine, fai esperienza e capisci come usare il tuo set, lo shift è rognoso ma è questione di abitudine, una volta capito come spostarlo lo farai in ogni condizione.
Lo skialp è come camminare, vai e impari, se sai sciare, sai pellare.
I corsi servono più per acquisire esperienza su come e quando muoversi, ma se inizi in primaverile sei soggetto a molti meno rischi

unica cosa, IMPERATIVA, è il set APS, prendilo e stop, tanto ti durerà per l'intera tua vita, ma sopratutto impara ad usarlo, se ti capita frequenta un corso cai o del soccorso alpino per apprendere le basi, e se conosci qualcun'altro che ha l'arva fatevi, anche fosse in estate o a fine stagione, qualche prova di ricerca insieme....
Sacrosanto, son d'accordo con te.
Anche perche' per impratichirsi sull'uso e "perdere la verginita'" scialpinistica non serve la megagita, basta il giretto sulla poderale, da soli o in compagnia.
Ma secondo me da soli e' meglio
 
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